Lezione 21 L’Europa dalla ricostruzione alla crisi del comunismo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La storia dell’Europa.
Advertisements

L’eredità della Grande guerra
L’Europa orientale.
La Restaurazione impossibile
L’Unione Europea.
PRIMA GUERRA MONDIALE.
L’Unione Europea e le sue Istituzioni: un’introduzione
EPA 02/03 XIII / 1 LUnione Europea e le sue Istituzioni: unintroduzione un po di storia… alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni dellUE.
L’ordine internazionale dopo la seconda guerra mondiale
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone La guerra fredda (lez. 32) II SEMESTRE A.A
Soggettività internazionale e successione: il caso della ex Iugoslavia
LE CAUSE DELLA GRANDE GUERRA
Democrazie rappresentative e democrazie popolari
La guerra fredda La divisione della Germania L’Europa divisa
Il processo di integrazione europea
Gli anni Novanta: la fine del comunismo e della guerra fredda
Parole chiave Conferenza di Versailles Diktat Repubblica di Weimar
Guerra fredda e mondo bipolare
IL NOVECENTO.
SITO INTERNET (slides):
LA GERMANIA DAL 1945 AI GIORNI NOSTRI
Europe's roots.
La Seconda Guerra Mondiale
LA NASCITA DELL’EUROPA
Bosnia Erzegovina, un modello di democrazia consesuale
Lezione 3 Imperi e nazionalismi. L’Europa orientale nell’Ottocento
Marzo 1938 Anschluss (annessione) dell’Austria
PRIMA GUERRA MONDIALE di Lucia Campanella
Verso la 2^ Guerra Mondiale
Le eredità della guerra
L’ONU e l’UE Terza SMC – Lezione 12
Lezione LEuropa dalla ricostruzione agli anni Settanta.
Lezione 20 Dopoguerra e guerra fredda
Lez. 13 L’eredità della Grande guerra
Lezione Seconda guerra mondiale e dopoguerra
La rottura dell’unità antifascista in Italia
INTRODUZIONE ALLEUROPA Tre concetti fondamentali per capire lEuropa di oggi: 1) Novità – cambiamenti 2) Problemi da comprendere e risolvere 3) Unità
L’EUROPA DELL’EST DAGLI ANNI ’60 AL CROLLO DEL COMUNISMO
L’Occidente dal 1970 a oggi Crisi economica Gli Usa Terrorismi
Bilancio della 2a guerra mondiale
IL CROLLO DEI REGIMI COMUNISTI
Ragioniamo sulla I ° guerra Mondiale
La dissoluzione dell’URSS
La caduta dei comunismi
GUERRE JUGOSLAVE.
Storia Economica Lezione 26
Parole chiave “Il mondo di ieri” Conferenza di Versailles Diktat
La crisi della Repubblica di Weimar
LA FORMAZIONE DEGLI STATI EUROPEI
La caduta dei comunismi. La crisi del comunismo Il declino dell’Unione Sovietica. La Cina e la protesta di piazza Tienanmen (1989). Vietnam e Cuba. Gli.
Europa Centro Orientale
Progetto Sarajevo
LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
La crisi degli anni Trenta e i totalitarismi
2. La guerra fredda.
La guerra fredda e la decolonizzazione
Storia Economica Lezione 25
La Guerra Fredda : Il Grande Risiko
La prima guerra mondiale
Il consolidamento dei due blocchi
’900: rincorsa all’Occidente di alcune economie. ’900: rincorsa all’Occidente di alcune economie. Per colmare gap: costruire simultaneamente tutti gli.
La fine della «guerra fredda». Gli Stati Uniti di Reagan Un’ideologia nazionalista con tratti millenaristici. Il contenimento del comunismo. La dottrina.
Guerra lampo e guerra di posizione La prima guerra mondiale
The European Union L’INTEGRAZIONE EUROPEA. The European Union Cos’è l’Unione europea? Valori condivisi: diritti umani, pace, democrazia. Politiche comuni.
LA GUERRA FREDDA © Pearson Italia spa.
Dagli anni Settanta a oggi. La crisi degli anni 70 - Affermarsi di numerosi paesi (Giappone, Germania) economicamente forti e competitivi - Venuto meno.
AUMENTO DELLA TENSIONE INTERNAZIONALE AGGRESSIVITÀ HITLERIANA
Il dopoguerra europeo e la divisione dell’Europa.
La II guerra mondiale Seconda parte. L’attacco tedesco Tre direzioni: Settentrione: Leningrado Centro: Smolensk e Mosca Mezzogiorno: Kiev e Ucraina Manovre.
Transcript della presentazione:

Lezione 21 L’Europa dalla ricostruzione alla crisi del comunismo

L’Europa degli anni 50

Le democrazie dell’Europa Occidentale fino agli anni 70 Politica struttura rappresentativa: sovranità popolare esercitata attraverso il voto libero e uguale partiti politici mediatori e interpreti di interessi diversificati centralità della rappresentanza parlamentare pluralismo politico principio dell’alternanza nel governo dello stato ECONOMIA Miracolo economico Sviluppo economico sostenuto dallo stato I diritti sociali: incremento della spesa pubblica piena occupazione sicurezza sociale Stato sociale

La spesa per lo stato sociale: quota percentuale del Pil nel 1992 nei paesi dell’Unione Europea Istruzione di base Assistenza sanitaria Sussidi per i bisognosi Assistenza di invalidità e vecchiaia Promozione risorse culturali Difesa dell’ambiente

Crisi degli anni ‘70 Inizio sviluppo postindustriale: Terziarizzazione Crisi USA Bilancia dei pagamenti in rosso Politiche protezioniste Indebolimento sul piano internazionale (Vietnam) Crisi mondiale Shock petrolifero (1973) Inflazione Diminuzione consumi Stagnazione produzione e crisi industriale Inizio sviluppo postindustriale: Terziarizzazione Rivoluzione informatica Delocalizzazione

Il blocco comunista in Europa

Le democrazie popolari Politica regime a partito unico o formalmente pluralista, però con l’egemonia del partito comunista rigido controllo del partito sull’elezione della rappresentanza politica Le democrazie popolari Economia formalmente seguite le regole della democrazia in realtà controllo totale della segreteria dei partiti comunisti Controllo statale della produzione Pianificazione Industria pesante sviluppo intenso: il reddito nazionale crebbe 4 volte produzione industriale 7 volte ma distorto: a favore dell’Urss armamenti identificazione dello stato con il partito

La sovranità limitata Ungheria 1956: rinnovamento politico Intervento militare Cecoslovacchia 1968: primavera di Praga URSS Rottura politica e isolamento economico Iugoslavia: via autonoma al socialismo

Crisi del sistema (1970-1989) Risposte: Espansione imperiale (Breznev) ECONOMIA Crisi economica Crescita spese militari Peggioramento condizioni di vita POLITICA E SOCIETà Burocrazia sclerotizzata (Nomenklatura) Crisi ideologica Risposte: Espansione imperiale (Breznev) Riforme (Gorbaciov)

L’URSS alla vigilia del crollo

L’ex-URSS

L’Europa dopo la fine dei regimi comunisti

La Iugoslavia di Tito: 1948 – 1974 tentativo di creare un’identità nazionale superiore, “ideologica”: nazionalità viste come risultato di una storia capitalista e borghese, il socialismo avrebbe creato un uomo nuovo, non definito etnicamente Il successo, finché visse Tito, fu dovuto alla sua autorità che aveva vinto Hitler e si era ribellato a Stalin leadership dei paesi non allineati progetto di una via nuova al socialismo: autogestione

Le repubbliche iugoslave fino al 1991 (divisione e numero di abitanti) 1.950.000 4.680.000 2.050.000 5.830.000 4.440.000 1.893.000 2.089.000 632.000

"La Jugoslavia ha sei repubbliche, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo partito". (J. Tito) Un dedalo di etnie

Il peso delle etnie nel 1981 Serbi 8.140.000 Croati 4.428.000 Musulmani 2.000.000 Sloveni 1.750.000 Albanesi 1.730.000 Macedoni 1.340.000 Montenegrini 579.000 Ungheresi 427.000 Romi 168.000 “Iugoslavi” 1.219.000 Più: austriaci, bulgari, cechi, greci, italiani, ebrei, tedeschi, polacchi, romeni, russi, ruteni, slovacchi, turchi, ucraini, aromuni e altri. Totale: 22.425.000

Fallimento del Stato nazionale di Tito Dopo morte di Tito (1980) non vi è una personalità altrettanto autorevole il processo di unità non è consolidato fallisce il progetto di autogestione la crisi degli anni ‘70 ne rivela la debolezza riappaiono le differenze socio-economiche tra le parti dello stato Slovenia e Croazia più vicine all’Europa le altre regioni penalizzate dall’arretratezza

La dissoluzione della Iugoslavia cronologia della guerra in Bosnia 1991 Slovenia e Croazia dichiarano l’indipendenza. 1992 (gennaio) L’Unione Europea riconosce le due repubbliche secessioniste. 1992 (marzo) referendum in Bosnia: il 63% a favore dell’indipendenza. Inizia la guerra in Bosnia. 1993 intervento Onu per proteggere i civili. 1994 Sarajevo e Zagabria firmano un accordo che prevede la formazione di una federazione croato-musulmana. 1994 (agosto) azione Nato contro gli obiettivi serbi. 1995 (novembre) a Dayton (in Ohio) viene raggiunto l’accordo di pace, 1995 (dicembre) è firmata la pace a Parigi