Il laghetto artificiale del Parco degli Aironi è dovuto al riemergere della falda acquifera sottostante, dopo le escavazioni della cava che esisteva in questo luogo alcune decine di anni fa. Successivamente, i grossi buchi furono riempiti di rifiuti. Il Parco degli Aironi è nato come recupero di una discarica.
Nell’acqua nuotano diversi animali: il cigno, le oche grigie, le tartarughe americane che prendono il sole, i germani reali e le folaghe, che sono le “cugine“ delle oche. Tartarughe americane Oche grigie L’ ultimo cigno del lago
Al Parco degli Aironi troviamo il gelso bianco comune, “ il muron”, i cui frutti vengono detti more bianche, per la forma che richiama quella delle more di rovo, che però sono rosse. Maturano tra maggio e giugno. Fino alla seconda guerra mondiale, le genti delle nostre zone, allevavano i bachi da seta che si nutrivano di foglie di gelso. Alla fine della loro vita i bachi si avvolgevano in un bozzolo fatto di bava. Poi le donne li mettevano in acqua bollente, così il baco moriva e il bozzolo veniva lavorato, fino a trasformarsi in preziosa seta.
Questa è una foglia composta imparipennata Questo è l’AILANTO una pianta infestante proveniente dall’America, che doveva sostituire il gelso come nutrimento per i bachi da seta, ma l’impresa fallì perché i bachi non gradivano le sue foglie. Alessandro è la nostra guida al Parco degli Aironi. Qui ci mostra una foglia di ailanto.
Alessandro ci fa notare la presenza di molti pioppi bianchi, nel Parco degli Aironi. Hanno una corteccia bianca e sottile. Il pioppo bianco ha altri due fratelli, quello nero e quello tremulo, che abbiamo già visto.
Al parco degli Aironi troviamo due recinti nei quali ci sono cervi che,abituati ad essere nutriti dall’uomo, non riuscirebbero a sopravvivere in natura.
CLASSE 5 A SCUOLA PRIMARIA “P. GIOVANNI XXIII” GERENZANO (VA)- Lavoro coordinato da Andrea Palmieri Brendas Simone supervisione Ins. Fernanda Pigozzi