1. 2 La formazione del Rendiconto della Gestione avviene secondo le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 267/2000 - TITOLO VI Rilevazione.

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2 La formazione del Rendiconto della Gestione avviene secondo le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 267/ TITOLO VI Rilevazione e dimostrazione dei Risultati di Gestione, articoli dal 227 al 233. Il Responsabile dellUfficio Finanziario ha provveduto, con determina n.26 del 5 aprile 2011 all'operazione di revisione dei residui, consistente nella verifica delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte degli stessi, e successivamente ha predisposto la proposta di conto consuntivo. RENDICONTO 2010

3 CONTO DEL BILANCIO Dal conto del bilancio discendono il risultato contabile della gestione (differenza tra gli accertamenti e gli impegni di competenza) ed il risultato contabile di amministrazione, che è ottenuto sommando al fondo finale di cassa (ossia fondo di cassa allinizio dellesercizio più riscossioni a competenza e a residui meno pagamenti a competenza e a residui) lammontare dei residui attivi pregressi e di competenza e sottraendo lammontare dei residui passivi pregressi e di competenza. Per la Provincia di Teramo, lesercizio finanziario 2010 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di ,70 determinato da un disavanzo nella gestione di competenza di ,88 e da un risultato positivo scaturito dalla differenza algebrica riferita ai residui attivi e passivi eliminati in sede di revisione degli stessi. Di seguito il riepilogo della gestione finanziaria e di competenza del 2010:

4 RISULTATO CONTABILE DI AMMINISTRAZIONE

5 Questo risultato di amministrazione si può scomporre in risultato della gestione residui e risultato della gestione di competenza. RISULTATO CONTABILE DI AMMINISTRAZIONE

6 Al fine di dare uninterpretazione maggiormente significativa ai risultati dellesercizio 2010 si dà unindicazione dellevoluzione dei risultati dellultimo quinquennio TREND STORICO DEI RISULTATI FINANZIARI

7 ASPETTI FINANZIARI Per consentire una valutazione del grado di raggiungimento dei programmi indicati negli strumenti di programmazione, si pongono a confronto i dati di sintesi del bilancio di previsione definitivo con i dati finali del conto del bilancio nella seguente tabella riepilogativa:

8 Oggetto di attenta analisi è anche la gestione di cassa, sia per i vincoli imposti dal patto di stabilità interno sia per attuare una corretta gestione dei flussi di cassa, al fine di evitare costose anticipazioni di tesoreria. Nelle tabelle seguenti si evidenzia landamento nel 2010 di questa gestione: GESTIONE DI CASSA

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10 La politica fiscale rappresenta una delle più importanti politiche di bilancio di reperimento risorse per lattuazione dei programmi dellamministrazione. Allinterno delle entrate tributarie, levoluzione nel corso del 2010 che si è avuta per le singole voci di entrata che compongono tale categoria è rappresentata dalla seguente tabella che mette a confronto le risultanze finali con la previsione iniziale: POLITICA FISCALE

11 Particolarmente significativo, al fine di comprendere levoluzione della politica fiscale dellEnte, confrontare, per ogni tipologia di entrata tributaria, gli anni dellultimo quinquennio: POLITICA FISCALE

12 Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione, determinati secondo criteri di competenza economica in base alle disposizioni dellart. 229 del T.U.E.L. La struttura del conto economico permette di evidenziare, oltre al risultato economico complessivo, significativi risultati economici parziali, relativi a quattro gestioni fondamentali: 1.- gestione operativa interna; 2.- gestione derivante da aziende e società partecipate; 3.- gestione finanziaria; 4.- gestione straordinaria. Il primo aggregato è rappresentato dalla differenza tra i proventi della gestione ed i costi della gestione ed indica il cosiddetto risultato della gestione caratteristica dell'Ente, sia quella prettamente istituzionale che quella relativa ai servizi attivati per iniziativa dell'amministrazione dell'Ente. Il secondo aggregato, di cui si compone il risultato economico complessivo, è rappresentato dalla differenza tra i proventi e costi derivanti dalla gestione di aziende speciali e società partecipate dallEnte. Questo risultato, sommato a quello della gestione operativa, evidenzia il risultato della gestione caratteristica dellEnte svolta, sia direttamente che indirettamente tramite tali soggetti esterni. Il terzo risultato intermedio è quello in cui trovano collocazione tutti i proventi e costi derivanti dalla gestione finanziaria dellEnte. Lultimo risultato intermedio è particolarmente importante per poter comprendere la significatività del risultato economico complessivo. In questo aggregato confluiscono i proventi e costi straordinari. I risultati per lesercizio 2010 sono sintetizzati nella seguente tabella: ASPETTI ECONOMICI

13 ASPETTI ECONOMICI

14 Il conto del patrimonio nella sua consistenza finale indica la situazione patrimoniale di fine esercizio, evidenziando i valori delle attività e passività. La seguente tabella sintetizza la situazione patrimoniale dellEnte a fine esercizio, evidenziandone la composizione per macrocategorie. ASPETTI PATRIMONIALI

15 PIANO PROGRAMMATICO DEL 2010 Si evidenzia in estrema sintesi la programmazione attuata dallEnte, mediante lanalisi dei dati finanziari contenuti negli strumenti di programmazione per singolo programma. A tale scopo appare utile effettuare un approfondimento dettagliando gli scostamenti per singolo programma, in quanto tali informazioni rappresentano utili indicatori per evidenziare il grado di attuazione dei programmi di spesa per ogni singolo programma.

16 PIANO PROGRAMMATICO DEL 2010 Analogamente, anche per la parte in conto capitale, si evidenziano le medesime informazioni.

17 INDEBITAMENTO Tra le fonti di finanziamento, quella da monitorare costantemente, per i suoi riflessi sugli equilibri dei bilanci futuri, è rappresentata dallindebitamento. Si evidenzia quindi levoluzione di tale fonte, individuando le variazioni intervenute nel corso del 2010 e la consistenza finale del debito per finanziamenti a fine esercizio, suddivise per istituto mutuante tramite le seguenti tabelle.

18 ANALISI PER INDICI In questo capitolo si presentano una serie di indicatori generali applicati al rendiconto che permettono di comprendere in modo intuitivo landamento della gestione nel Preliminarmente si presentano i parametri per lindividuazione delle condizioni di Ente strutturalmente deficitario previsti dallarticolo 228, comma 5 del T.U.E.L.

19 ANALISI PER INDICI

20 Lapplicazione delle norme sul patto di stabilità interno nei confronti degli enti locali per lanno 2010 sono state stabilite dall'art. 77 bis del decreto legge 112/2008 convertito con Legge 133/2008. Tali norme sono state interpretate ed integrate nel corso del 2009 dalla Circolare del Ministero dellEconomia e delle Finanze n.2 del 27/01/09, dal decreto legge 78/2009 convertito con legge 102/2009 e dai Decreti del Ministero dellEconomia e delle Finanze del 15/6/2009, 31/07/2009 e 1/10/2009 che hanno fissato le regole per la dimostrazione dellobiettivo e per il monitoraggio. In base a tale normativa nell'anno 2010 è stato applicato il meccanismo dei saldi per quanto riguarda il calcolo degli obiettivi e la verifica di raggiungimento degli stessi. E stato definito un unico limite in termini di saldo di competenza mista dato dalla combinazione degli accertamenti dentrata e impegni di spesa della parte corrente e dalle riscossioni e pagamenti a competenza e a residui della parte in conto capitale. Lobiettivo relativo al patto di stabilità nonché i risultati conclusivi dellente sono sintetizzati nella seguente tabella: PATTO DI STABILITA

21 Si espongono di seguito le partecipazioni dellEnte, evidenziando i settori dintervento, la percentuale di partecipazione nonché landamento di tali società od Enti partecipati. LE PARTECIPAZIONI DELLENTE

22 LE PARTECIPAZIONI DELLENTE

23 LE PARTECIPAZIONI DELLENTE