P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)

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CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE EQF – quadro europeo delle qualifiche per l ’ apprendimento permanente RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Transcript della presentazione:

P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) le abilità operative apprese (il fare consapevole) l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali (l’agire) condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale.

CONOSCENZE Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

ABILITA’ Le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know­how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti)

COMPETENZE Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia

Al centro è posta la persona che apprende L’attenzione è ai risultati di apprendimento (outcome­based approach) piuttosto che alla durata degli studi (numero di anni), alle situazioni di apprendimento (formale, informale, non­formale) alle modalità di insegnamento (input­based approach). Al centro è posta la persona che apprende

l’utilizzo di metodi induttivi metodologie partecipative una intensa e diffusa didattica di laboratorio tecnologie dell’informazione e della comunicazione attività progettuali alternanza scuola­lavoro per sviluppare il rapporto col territorio e le sue risorse formative  in ambito aziendale e sociale.

I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica sulla base di apposite convenzioni con le imprese le rispettive associazioni di rappresentanza le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura enti pubblici e privati

finalità attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

necessità dei rapporti con il contesto territoriale facilita uno scambio di informazioni continuamente aggiornato sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese sulla reale "spendibilità" dei titoli di studio nel mercato del lavoro sulle prospettive di sviluppo delle professioni sulle competenze specifiche richieste dal sistema produttivo sulle condizioni migliori per organizzare efficacemente gli spazi di autonomia e di flessibilità che tali scuole hanno a disposizione

necessità dei rapporti con il contesto territoriale condivisione di obiettivi condivisione di modalità

scuola/mondo del lavoro modalità di attuazione testimonianze privilegiate visite aziendali micro stages stages (orientativi) alternanza scuola lavoro

rapporti con il contesto territoriale terze aree progetti enti locali progetti alternanza con camere di commercio iniziative delle singole scuole

reti di scuola ed alternanza rapporti con associazioni di rappresentanza accordi “quadro” reti tra istituti dello stesso tipo dimensione provinciale e/o regionale reti territoriali locali, tra istituti di tipo diverso

Comitato Tecnico Scientifico Struttura innovativa di cui possono dotarsi gli istituti tecnici, nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa,  con funzioni consultive e di proposta  per l’organizzazione delle aree di indirizzo l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità organizzazione e gestione dell’alternanza E’ composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica

ambiti di intervento (funzioni consultive e di proposta) definizione delle attività formative e scientifiche da inserire nel P.O.F. e delle relative strategie di azione, con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione degli spazi di autonomia e flessibilità acquisizione e implementazione di risorse strumentali di interesse didattico obiettivi e contenuti dei corsi di formazione e aggiornamento del personale docente, di stages aziendali per i docenti, di incontri con esperti provenienti dal mondo del lavoro e della ricerca protocolli di intesa, accordi di programma, convenzioni finalizzate alla realizzazione di interventi specifici per le aree di indirizzo.

Esempi di composizione del CTS Interni all’istituzione scolastica: Il D.S., Direttore Dipartimento Linguaggi, Direttore Dipartimento Scienze Integrate, Direttore Dipartimento Matematica, Direttore Dipartimento Meccanica, Direttore Dipartimento Informatica, Direttore Dipartimento Elettrotecnica. Esterni all’istituzione scolastica: Rappresentante Confindustria, Rappresentante Camera di Commercio, Presidente Ordine dei Periti, Presidente Ordine degli Ingegneri Frosinone, Rappresentante Università di Cassino (FR), Rappresentante Azienda “Agusta” , Rappresentante Azienda “ Marangoni” (I.T.I.S. Volta, Frosinone)

Esempi di composizione del CTS Dirigente Scolastico, DGSA, n° 1 docente Funzione Strumentale per le attività progettuali di Scuola/Lavoro, n° 2 docenti di discipline professionalizzanti con competenze specifiche di progetti relativi all’area del Territorio (Scuola/Lavoro, Tirocini di Formazione, Dispersione scolastica e Disagio giovanile) n° 2 esperti esterni del settore produttivo inerenti gli indirizzi di studio dell’Istituto scelti sulla base di una ricognizione delle aziende con cui di recente sono stati realizzati progetti. Il CTS può, di volta in volta, avvalersi di docenti dell’Istituto (ITE Pertini, Roma)