Ritratti e autoritratti
RITRATTI
IL POSTINO Il postino Joseph Roulin è un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1888. È conservato al Museum of Fine Arts di Boston .L'uomo in uniforme che fissa l'osservatore del quadro è Joseph Roulin, postino di Arles e buon amico di Van Gogh nel suo soggiorno in quella località. Verrà ritratto più volte nel corso degli anni, solo o in compagnia dei familiari, con i quali Van Gogh era in buoni rapporti. Roulin indossa la tipica divisa da postino, con giacca decorata e pantaloni blu, un copricapo con l'effigie delle poste francesi. Il volto, sereno e rubizzo, è incorniciato da una folta barba.
LE BERCEUSE La Berceuse è un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1889 . È conservato al Museo Kröller-Müller di Otterlo. Il dipinto raffigura Augustine Roulin, moglie del postino amico di Van Gogh. Nelle intenzioni del pittore, questo quadro, completato con dei fiori sullo sfondo, era destinato a una serie da appendere nelle cabine di una nave, per ricordare ai marinai la dolcezza di una ninna nanna.
Il dottor gachet Il Ritratto del Dottor Gachet è un'opera eseguita nel 1890. Paul Gachet era un medico omeopata, amante dell'arte: incontrò Van Gogh tramite il fratello di lui (Theo Van Gogh) che, rendendosi conto della necessità di allontanare il fratello da Parigi si era rivolto al dottor Gachet. Immediatamente i due si trovarono in sintonia nella analoga visione dell'arte e il dottore si rese disponibile a posare per Vincent. In quel periodo Gachet stava passando un momento di depressione per la recente morte di sua moglie di tubercolosi, mentre Van Gogh stava attraversando un altro momento di crisi per il matrimonio del fratello Théo e la nascita di suo nipote. Il dottor Gachet , con i suoi discorsi e con la sua terapia, che consisteva soprattutto nel consigliare all'ammalato di pensare unicamente alla sua pittura, contribuì a restituire un certo equilibrio allo sventurato. Ma un giorno, il 27 luglio, in assenza del medico, Van Gogh si sparò in pieno petto.
AUTORITRATTI
Van gogh (1889) Autoritratto dipinto ad olio su tela realizzato nel 1889. È conservato al Museo d'Orsay di Parigi. Van Gogh dipinse un grande numero di autoritratti durante la sua carriera artistica, e questo è considerato uno dei suoi più belli, se non addirittura il migliore. Fu realizzato nel settembre 1889 nel manicomio di Saint Remy, quando il pittore si era appena ristabilito da una lunga crisi di follia durata due mesi, durante la quale tentò di uccidersi ingerendo i colori. Lo sguardo allucinato colpisce subito e ad esso va aggiunto lo stupendo fondale. L'andamento turbinoso della pennellata sembra testimoniare la perdita di orientamento del pittore dovuta alle gravi crisi nervose.
Autoritratto con l’orecchio bendato Autoritratto con l'orecchio bendato è un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1889. È conservato alla Courtauld Gallery di Londra. Alla fine del 1888, la convivenza di Van Gogh e Gauguin finì in tragedia: il 23 dicembre, infatti, Vincent si tagliò l'orecchio destro con un rasoio e lo portò a una prostituta alla quale si era affezionato. Rimessosi, dopo due settimane in ospedale, si ritrasse più volte con l'orecchio fasciato.
Autoritratto con capello di feltro Autoritratto con cappello di feltro è uno dei dipinti più celebri di Van Gogh. Fu realizzato fra il 1887 e 1888; si tratta di un olio su tela e attualmente è conservato al Rijksmuseum Vincent Van Gogh ad Amsterdam. Questo quadro segna una svolta stilistica nel lavoro di Van Gogh. Infatti, nel 1887 il pittore olandese conosce Paul Signac, che lo introduce alla tecnica del pointillisme ma abbandona questo stile pittorico ritenendolo non adatto al suo modo di dipingere e decide, invece, di dedicarsi completamente all’esecuzione di dipinti formati da ampie pennellate. Dopo l’esperienza con Signac, il primo quadro realizzato con ampie pennellate parallele è questo autoritratto. Il centro del quadro sono gli occhi da cui si dipanano le pennellate che costituiscono il volto. La scelta di Van Gogh dei colori giallo, rosso e verde dovrebbero determinare le passioni e le inquietudini dell’animo del pittore. Lo sfondo, invece, è composto da pennellate circolari più scure che entrano in contrasto con il colore del cappello costituito da colori più chiari.