AvanguardiaVisionaria Corso di Fotografia Digitale 2015 – 2016 SCHEDE SD - RIASSUNTO.

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AvanguardiaVisionaria Corso di Fotografia Digitale 2015 – 2016 SCHEDE SD - RIASSUNTO

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Quante memorie SD circolano per il mondo? Non è possibile definire un numero preciso ma solo stime, in quanto vengono prodotte dal lontano A 16 anni di distanza, possiamo affermare con sicurezza sono miliardi le SD card vendute da allora, ed attualmente sono in assoluto lo standard più diffuso per macchine fotografiche, smartphone, action cam e tutto quello che gravita nel campo della tecnologia.

AvanguardiaVisionaria In questi 16 anni però sono cambiate moltissime cose: l'evoluzione tecnologica ha letteralmente travolto le specifiche dei primi anni, andando a variare in maniera sensibile capienze, velocità e persino pin di connessione, il tutto mantenendo il form factor identico rispetto a quello delle origini. Sono almeno quattro le sigle importanti presenti sulle schede SD che ci dicono molto delle loro caratteristiche, ma non sempre possono essere chiare se non per gli appassionati.

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Esistono in commercio due tipi di SD, ovvero quella a grandezza "normale" e la micro SD. Spesso le micro SD vengono vendute con un adattatore, al fine di poterle usare negli slot SD come quelli ad esempio presenti in molti PC portatili e non, in modo da poter essere lette e scritte quando non è direttamente possibile inserire la micro SD. Per ovvi limiti legati alla geometria non è possibile il contrario.

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Gli standard: Classi di velocità Dopo aver chiarito l'esistenza di due formati, passiamo ora ad analizzare le sigle che li contraddistinguono. Basta osservare con attenzione qualsiasi scheda per capire fin dall'inizio alcune cose abbastanza importanti.

La risoluzione inutile Sono due le macro-tipologie diffuse, ovvero SDHC e SDXC, che per esteso corrispondono a Secure Digital High Capacity e Secure Digital eXtended Capacity. Praticamente sparite le memorie SD "normali", in quanto avevano come standard il limite di massimo di 2GB di capienza, superato da un pezzo. Oggi quindi in commercio troviamo SDHC, con una capienza da 4GB a 32GB, oppure le più capienti e spesso veloci SDXC, che partono da 64GB e arrivano fino al limite teorico, non ancora raggiunto nel momento della stesura di questo articolo, di ben 2TB.

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Le cose si complicano, perché sono stati dati nomi simili a cose ben diverse. Nel 2010 è stata introdotta una nuova classe, UHS Speed Class 1, con il logo che riprende una U con all'interno la cifra 1. Cosa cambia rispetto alla classe 10, quella con la C con all'interno la cifra 10? Anche in questo caso la scheda UHS Speed Class 1 scrive a un minimo di 10MB al secondo, ma a cambiare è il BUS come vedremo fra poco. Nel 2013 è stata inoltre introdotta la UHS Speed Class 3, con velocità minima di scrittura di 30MB/s. La confusione maggiore deriva dall'introduzione di un simbolo anche per il BUS, assente nelle classi indicate con la C. Ulteriore confusione è che il BUS è sempre indicato con UHS, e più precisamente UHS-I e UHS-II, con cifre quindi in numeri romani. Cosa cambia? Molto. Le schede memoria presentate prima che fossero standard UHS Speed Class 1 e UHS Speed Class 3, avevano un BUS non dichiarato che poneva dei limiti, un po' come l'interfaccia SerialATA per gli hard disk e gli SSD. Il BUS definito Normal Speed, ad esempio, garantiva velocità massime di 12,5MB/s, mentre quelle con BUS High Speed potevano arrivare a 25MB/s, ma non oltre.

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UHS-I L'essenziale: una scheda memoria UHS-I ha un limite massimo in scrittura fra 50MB/s oppure 104MB/s, e la si riconosce per la sigla I. Più in dettaglio: Le schede UHS I portano in dote velocità massime di scrittura che possono essere di 50MB/s o 104MB/s, a seconda che utilizzino rispettivamente la modalità operativa DDR50/SDR50 oppure la SDR104, nozioni che non troverete da nessuna parte sulla scheda e men che meno sul sito del produttore. Lo standard UHS-I prevede l'operatività a 1,8V, con frequenza di clock che può essere di 50Hz, 100Hz o 208Hz: più alto è questo valore, più sale il limite teorico di scrittura massima in termini di MB/s.

AvanguardiaVisionaria UHS-II L'essenziale: le schede memoria UHS-II, attualmente le più performanti e care, hanno limiti in scrittura massima di 156MB/s e 312MB/s, sono dotate di una fila di pin supplementari e per essere sfruttate al massimo del loro potenziale occorrono dispositivi che supportino nativamente lo standard, perché devono esistere anche lato dispositivo i pin aggiuntivi di connessione. Altrimenti vanno come le UHS-I. Si riconoscono per la sigla II. Più in dettaglio: le schede UHS-II possono operare con le modalità FD156 oppure HD312 (nella sigla appare il limite massimo in MB/s sostenibile). Operano a 0,4V, con frequenza operativa fissa di 52MHz. Per raggiungere queste velocità si è reso necessario aggiungere alcuni pin fisici di connessione, per aumentare le linee di trasmissioni contemporanee da e verso il dispositivo, che deve essere compatibile UHS-II per poter godere dei massimi benefici prestazionali.

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COMPLICHIAMO UN ALTRO PO LE COSE... alcuni produttori indicano un dato aggiuntivo riguardante la velocità, un numero seguito dalla lettera X. La cifra indica quante volte la scheda è più veloce rispetto allo standard di velocità di lettura 1X dei CD, ovvero qualcosa come 1,23Mbit al secondo oppure 0,153 MB/s. Se trovate scritto 1000x, dunque, il produttore ci sta dicendo che la scheda può spingersi fino a velocità che sono 0,153MB/s moltiplicato per 1000, ovvero crca 153MB/s. In lettura. In certi casi possono fare la comparsa anche altri simboli che nulla hanno a che fare con le velocità, come ad esempio la presenza di un modulo NFC integrato.

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...scusate, ma siccome non era abbastanza contorto e complesso, ho aggiunto qualche altra sigla... così, tanto per rendervi le cose più interessanti...

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Filmare video: in questo caso tutto dipende dai parametri con cui si vuole filmare. Si tratta sicuramente del settore per cui serve la maggiore attenzione in fase di acquisto di una memoria SD, motivo per cui attenzione alle sigle e non giudicare solo ed esclusivamente dal prezzo concorrenziale. AvanguardiaVisionaria Action cam: dipende. Se volete filmare in 4K allora è ovvio che la scelta deve ricadere su una scheda microSD performante. Se le esigenze sono minori, si può tranquillamente risparmiare qualcosa.

AvanguardiaVisionaria Fotocamere, reflex e non: argomento complesso ma che possiamo riassumere in breve. La velocità di scrittura sulla SD influenza quante foto "a raffica" potete fare, sebbene non direttamente come spesso si crede. Ogni fotocamera ha un suo buffer interno, le cui misure in MB non vengono rese note. Per raffiche brevi, 3-5 scatti, l'influenza di una scheda SD veloce è nulla, perché il buffer interno riesce a gestire tutto in autonomia. Le cose possono complicarsi se la raffica è più lunga, poiché gli scatti presenti sul buffer vengono spostati sulla scheda memoria, quindi un valore elevato di scrittura sulla scheda permette al buffer di svuotarsi prima, ed essere quindi maggiormente disponibile per ulteriori scatti. Se non scattate mai a raffica, una scheda veloce può comunque tornare utile quando scaricate le foto sul PC, con tempi che possono essere molto ma molto più rapidi usando una scheda performante rispetto ad una economica.

AvanguardiaVisionaria Espansione per smartphone-tablet: di solito non vengono rischiereste prestazioni elevate, anche considerando che la volta che togliete la scheda per scaricare foto e video è un'operazione che avviene molto di rado, solitamente. A livello di esigenze interne del sistema operativo, non vengono richieste particolari velocità, ed anche sul fronte foto e video non occorrono grandi attenzioni. Certo, se lo smarthone può filmare in 4K e scegliete questa opzione, allora le cose cambiano. Per esigenze "normali", di solito un semplice aumento della memoria, anche schede economiche possono andare bene. Da considerare però anche un altro fattore: con l'avvento di Android Marshmallow si potrà utilizzare lo spazio della scheda SD per espandere il volume principale a disposizione del sistema operativo, quindi non più due sezioni di storage separate ma una sola. Ecco quindi che optare per qualcosa di più performante rispetto alle schede microSD di primo prezzo potrebbe avere ben più senso.

AvanguardiaVisionaria Compact Flash lo standard UDMA, questo sconosciuto Come per ogni scheda di memoria che si rispetti, il parametro fondamentale che guida la scelta o meno di una CF è sempre il solito: la velocità di trasferimento. Se per le microSD e per le SD tale parametro era espresso da classi (UHS-I, UHS-II. ecc.). nel caso delle Compact Flash il valore che esprime la velocità di trasferimento è la sigla UDMA, o Ultra Direct Mode Access.

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Attualmente lo standard vigente è l’UDMA 7, che consente velocità di trasferimento fino a 167 MB/s. Tale standard è quello che meglio si presta alle attuali esigenze fotografiche, garantendo una ottima velocità di lettura e scrittura sia per ciò che concerne l’utilizzo in scatto continuo e sia per quel che riguarda la registrazione di video 4K e Full HD.

AvanguardiaVisionaria Quando scegliete una scheda di memoria, ci sono due cose da valutare: dimensioni e velocità. Solitamente non si può scegliere tra SD e CF, perchè la maggior parte delle fotocamere supporta solo uno di questi due formati, quindi dovete per forza prendere il formato supportato dalla vostra fotocamera. Se avete una delle poche reflex che supportano entrambi i formati (es. Canon 1D Mark IV, Nikon D300s), vi consiglio le CF se volete il massimo della velocità, mentre le SD possono essere una buona scelta se avete un'altra fotocamera che supporta solo questo formato, o se volete una scheda che sia leggibile direttamente dal vostro computer, senza usare un lettore esterno (la maggior parte dei portatili e alcuni desktop ha lettore SD incorporato).

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