POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI “Insieme per te” - 2 edizione

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Transcript della presentazione:

POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI “Insieme per te” - 2 edizione Genova, aprile-maggio 2016 Dott. Ing. Roberto Surlinelli Direttore Tecnico Capo Compartimento per la Liguria

Evoluzione strumenti digitali

Evoluzione strumenti digitali

20 COMPARTIMENTI REGIONALI POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI SERVIZIO CENTRALE 20 COMPARTIMENTI REGIONALI 80 SEZIONI PROVINCIALI SEZIONE PRESSO

Attribuzioni e competenze PRINCIPALI PEDOPORNOGRAFIA ONLINE PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE CYBERTERRORISMO HACKING FINANCIAL CYBERCRIME TUTELA DEI SERVIZI POSTALI E DI TELECOMUNICAZIONE SECONDARI E-COMMERCE COPYRIGHT GIOCHI E SCOMMESSE ONLINE

Struttura a livello centrale SERVIZIO POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI C N A I P I C C N C P O Commissariato di PS on line

Protezione fasce deboli Sinergia con MIUR e altri enti Compiti Istituzionali e azioni possibili Prevenzione Cultura Sicurezza cyberbullismo Protezione fasce deboli adescamenti Contrasto Polizia Giudiziaria Sinergia con MIUR e altri enti

Cyberbullismo, cosa fare? Notte prima degli esami Principali campagne di prevenzione e sensibilizzazione Cyberbullismo, cosa fare? Buono a sapersi Web in cattedra Progetto dedicato a genitori ed insegnanti sul dilagante e diffuso problema adolescenziale del bullismo e del cyber bullismo. In collaborazione con Google per la sicurezza in rete e l’uso responsabile delle nuove tecnologie con un progetto formativo rivolto alle scuole medie inferiori e superiori italiane. L’obiettivo di questo progetto è quello di sensibilizzare e formare gli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado tanto da conoscere i rischi e i pericoli della rete e le modalità di protezione per una  navigazione sicura, consapevole, responsabile Una vita da social Notte prima degli esami Campagna sulle voci incontrollate delle anticipazioni delle tracce ministeriali provenienti dalla rete internet prima dell’apertura delle buste. Il Web come amico L’iniziativa si articola in un sito internet e in un tour, scuola aperta, presso le scuole medie inferiori di tutta Italia. Ragazzi, genitori ed insegnanti possono partecipare ad una serie di incontri formativi della tutela delle famiglie e dei minori in rete Non perdere la bussola In strada come in Rete L’iniziativa prevede l’organizzazione di una serie di workshop formativi gratuiti presso le scuole che ne facciano richiesta, con l’obiettivo di insegnare ai ragazzi che navigano in rete e frequentano Youtube come sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre nei rischi connessi alla privacy, al caricamento di file dai contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi Progetto in collaborazione con la Provincia di Roma, Microsoft, Unicef e altri, con l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti della rete internet ad una  navigazione sicura, consapevole, responsabile.

Una vita da social – terza edizione Campagna itinerante della Polizia di Stato www.facebook.com/unavitadasocial E’ la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione per un uso consapevole della Rete. Un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea, che nel corso delle 2 edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

Una vita da social e progetto SUN Liguria www.facebook.com/unavitadasocial Legge 107 13 luglio 2015 “la buona scuola” Art. 7 e – rispetto della legalità h – consapevolezza l – bullismo anche digitale Anno scolastico 2014/2015 incontrati circa 15 mila cittadini Anno scolastico 2015-mar2016 incontrati quasi 10 mila cittadini Studenti, insegnanti, genitori

Protezione fasce deboli Liguria 01/01/2014 – 31/12/2015 - CYBERBULLISMO 35 denunce, 16 minori denunciati per i seguenti reati: Diffamazione Ingiurie Minacce Molestie Furto di Identità Accesso abusivo a sistema informatico Diffusione materiale pedopornografico

01/01/2014 – 31/12/2015 – ADESCAMENTI ONLINE* Protezione fasce deboli Liguria 01/01/2014 – 31/12/2015 – ADESCAMENTI ONLINE* 19 minori adescati, 2 persone arrestate e 18 denunciate 2 vittime minori di 9 anni 7 vittime tra i 10 ed i 13 anni 10 vittime tra i 14 ed i 17 anni * E’ reato dal 1 ottobre 2012 con L. 171/2012 a ratifica della Convenzione di Lanzarote (viene anticipata la soglia di punibilità)

COMMISSARIATO DI P.S. online APP SITO WEB FACEBOOK

Nuovi strumenti per comunicare Con chi? Per quanto tempo? Anonimo? Reale o virtuale?

Nuovi strumenti per comunicare chat

Nuovi strumenti per comunicare chat WHATSAPP Sviluppata nel 2009 Febbraio 2014 - comprata da Facebook per 19 miliardi di dollari Aprile 2014 – 500 milioni di utenti 2015 Servizi VOIP 18/01/2016 gratuito Febbraio 2016 – 1 miliardo di utenti FALSI MITI

Pan European Game Information PEGI Pan European Game Information gioco d’azzardo gioco online linguaggio scurrile violenza discriminazione droghe paura sesso

Cyberbullismo Anonimato del “bullo”: il bullo crede di poter essere invisibile e irraggiungibile per le sue incomplete competenze informatiche. L’illusione di anonimato può “dare il coraggio” a persone vittime di bullismo nella vita reale, per vendicarsi on-line delle prepotenze subite. Alterazione della percezione della gravità delle azioni: la semplicità delle azioni richieste per compiere soprusi informatici (il click di un mouse) e la comodità in cui ci si trova mentre si compiono tali azioni, riducono la percezione individuale della gravità degli atti che si compiono e distorcono la rappresentazione delle eventuali conseguenze di tali azioni sugli altri. Per gli adolescenti, rende anche difficile immaginare che ci siano leggi specifiche che indicano come illegali tali azioni. Assenza di limiti spazio-temporali: mentre il bullismo tradizionale avviene di solito in luoghi e momenti specifici (ad esempio nel contesto scolastico), il cyber-bullismo investe la vittima ogni volta che si collega al mezzo elettronico. Nel “virtuale”, data la semplicità con cui è possibile reiterare le condotte, c’è maggiore probabilità che il cyberbullo trasformi gli “scherzi” in persecuzioni. Affievolimento del sentimento di compassione della vittima: non si percepisce la vittima come una persona vera e propria, bensì come un'entità semi-anonima e non dotata di emozioni o sentimenti. Manca cioè, nel rapporto tra cyber-bullo e cyber-vittima, un feedback verbale e corporeo che orienti chi agisce nell’interpretazione degli effetti immediati delle azioni sugli altri. Il bullo nonriesce a capire che il dolore, la frustrazione e l'umiliazione generate nella vittima, sono tutti sentimenti reali e contestuali alla messa in atto della prepotenza informatica.

casi trattati dalla Specialità in Italia Cyberbullismo casi trattati dalla Specialità in Italia Denunce ricevute: 154 nel 2013 345 nel 2014 240 nel 2015 Minorenni autori di reato denunciati all’Autorità Giudiziaria: 28 nel 2013, 60 nel 2014, 67 nel 2015. Autore e vittima di reato frequentemente si conoscono poiché condividono la realtà scolastica, sportiva o ricreativa in genere.

i vissuti delle vittime Cyberbullismo i vissuti delle vittime “Ogni volta che apro la casella di e-mail leggo sempre gli stessi insulti, ogni volta che accedo al mio blog lo trovo invaso dalle parolacce, ogni volta che vado su facebook scopro che qualcuno ha messo sulla mia bacheca informazioni false e che mi fanno sembrare una poco di buono…io credo di sapere chi sia ma quello che davvero mi pesa è vedere che non la smette, che ormai su internet mi contattano solo per darmi della prostituta e quando cammino in corridoio a scuola mi sento tutti gli occhi addosso e le risatine degli altri cominciano davvero a farmi passare la voglia di andare a scuola…” Laura, 13 anni vittima di cyberbullismo che sporge denuncia alla Polizia Postale e delle Comunicazioni “Mi suiciderò domani mattina a scuola, mi butterò dal 3° piano, la vita mi ha distrutto, sono stato sfottuto, picchiato, preso ingiro e sputato addosso, basta, addio!!” Marco, 12 anni vittima di bullismo che scrive sulla chat di un gioco di ruolo on-line Persecuzioni, insulti, molestie inseguono la vittima sempre e ovunque sul web

Cyberbullismo i reati configurabili Non esiste ancora una fattispecie normativa che punisca il (cyber)bullismo. I principali reati commessi dai “cyberbulli” minori sono rappresentati da: ingiuria (art. 594 c.p.) diffamazione (art. 595 c.p.) sostituzione di persona (art. 494. c.p.) molestia (art. 660 c.p.) accesso abusivo a sistema informatico (art.615-ter c.p.) minaccia (art. 612 c.p.) stalking (art. 612 bis c.p.) interferenze illecite nella vita privata (art.615 bis c.p.) violazione, sottrazione o soppressione di corrispondenza (art. 616 c.p.) detenzione, produzione e diffusione di materiale pedopornografico (artt. 600 ter e quater c.p. aggiornati alla nuova legge n.172/2012)

Cyberbullismo Osservatori Regionali Antibullismo Direttiva Ministeriale del M.I.U.R. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee d’indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo” DPR 249/98 e al DPR 235/2007 “Statuto delle studentesse e degli studenti e relative modifiche” Vengono istituiti gli Osservatori Regionali Antibullismo presso gli Uffici Scolastici Regionali di ogni regione.

Cyberbullismo Direttiva 16/2007 del MIUR «(…) Si richiama l'attenzione dei dirigenti e dei consigli di istituto competenti sull'esigenza che tali regolamenti affrontino le questioni connesse con il bullismo con specifica attenzione e severità, prevedendo, da un lato, procedure snelle ed efficaci e, dall'altro, una variegata gamma di misure sanzionatorie nel rispetto del principio di proporzionalità tra sanzione irrogabile ed infrazione disciplinare commessa» «Particolarmente importante sarà la collaborazione tra questo Ministero e il Ministero dell'Interno, al fine di affrontare il fenomeno del bullismo sia da un punto di vista preventivo che investigativo, e con il Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni che è istituzionalmente impegnato nel costante monitoraggio della rete internet per raccogliere elementi utili alla prevenzione e repressione dei reati in genere, ivi comprese le varie forme di bullismo e violenza giovanile. Verranno inoltre studiati e messi in opera dei sistemi di sicurezza per proteggere le reti delle scuole dall'utilizzo illegittimo dei terminali (compresi reati di violazione del diritto alla privacy e lesivi della dignità personale)»

i titolari di responsabilità Cyberbullismo i titolari di responsabilità Genitori Professori Alunni

Interferenze illecite nella vita privata Cyberbullismo Interferenze illecite nella vita privata Un ragazzo scatta foto o gira video mentre un compagno è in bagno o nello spogliatoio a scuola. L’autore pubblica le riprese su un social network per “scherzo”, all’insaputa della vittima. «Chiunque mediante l'uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi nei luoghi indicati nell'articolo 614, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni Alla stessa pena soggiace, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chi rivela o diffonde, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, le notizie o le immagini ottenute nei modi indicati nella prima parte di questo articolo I delitti sono punibili a querela della persona offesa; tuttavia si procede d'ufficio e la pena è della reclusione da uno a cinque anni se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o servizio, o da chi esercita anche abusivamente la professione di investigatore privato»

Cyberbullismo Ingiuria Un ragazzo pubblica su una chat dove sono on-line tutti i compagni di classe e la persona che offende frasi tipo: “Marta Bianchi è un’imbecille” oppure “Lucia Verdi è una poco di buono” oppure “Sara Rossi è una negra schifosa”. «Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 516. Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa. La pena è della reclusione fino a un anno o della multa fino a euro 1.032 se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato. Le pene sono aumentate qualora l'offesa sia commessa in presenza di più persone»

Cyberbullismo Diffamazione Un ragazzo pubblica sulla sua bacheca di facebook insulti verso un compagno di scuola e senza che questo sia fra gli amici che accedono al suo profilo: es. ”Carlo Rossi è uno stupido” oppure “Carlo Rossi è stato promosso perché il padre ha pagato i professori” oppure “Marta Bianchi fa la prostituta in strada”. «Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2.065. Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516. Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate»

Cyberbullismo Atti persecutori Un ragazzo manda decine di mail con minacce di morte alla sua ex-fidanzata, le fa continuamente squillare il telefono senza rispondere, la segue quando va a casa e la minaccia, pubblica insulti sulla bacheca del profilo della ragazza su un social network. Gli insulti, i pedinamenti e le minacce continuano per dei mesi e nonostante le richieste della vittima di desistere. «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita…… omissis Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio»

Sostituzione di persona Cyberbullismo Sostituzione di persona Una ragazza crea un profilo falso a nome di una compagna, rubando le foto dal profilo vero e sulla bacheca del profilo così creato pubblica insulti contro i professori, manda messaggi minacciosi agli amici, dichiara di voler avere rapporti sessuali con adulti. «Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica con la reclusione fino a un anno»

Cyberbullismo Produzione/detenzione/diffusione materiale pedopornografico Una ragazza conosce sul web un coetaneo che le chiede di fotografarsi nuda e mentre compie azioni di autoerotismo. Lei gli invia fotografie e video sessualmente espliciti e lui a sua volta li inoltra ai suoi amici, in alcuni casi accompagnandoli ad insulti e commenti ironici. «È punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro 24.000 a euro 240.000 chiunque: 1. utilizzando minori di anni diciotto, realizza esibizioni o spettacoli pornografici ovvero produce materiale pornografico; 2. recluta o induce minori di anni diciotto a partecipare a esibizioni o spettacoli pornografici ovvero dai suddetti spettacoli trae altrimenti profitto…….omissis………… Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui al primo e al secondo comma, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga, diffonde o pubblicizza il materiale pornografico di cui al primo comma, ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 2.582 a euro 51.645……..omissis»

Sicurezza Informatica filosofia dell’(in)sicurezza la sicurezza totale non esiste (è solo questione di tempo) esistono due tipi di Scuole: quelle che hanno subito attacchi informatici e quelle che non lo sanno Il 90% dei problemi sono localizzati tra la tastiera e la sedia + è comodo e - sarà sicuro la paranoia è una “virtù” se una macchina è accessibile fisicamente non è proteggibile l'unico sistema sicuro è quello spento, smontato e isolato

Grazie per l’attenzione www.poliziadistato.it www.facebook.com/unavitadasocial www.commissariatodips.it