STRUTTURA del PURGATORIO Collocazione a cielo aperto del Purgatorio Partizioni del Purgatorio e loro valenza simbolica (carattere decrescente di colpa e pena) “Mobilità” degli espianti
Purgatorio cantica “terrestre” Recupero del paesaggio terrestre Recupero del tempo Purgatorio cantica dei “dolci amici”, dove Dante incontra anime al suo livello Dimensione della speranza che caratterizza gli espianti Recupero del suo proprio passato che culmina nell’incontro con Beatrice
Paesaggio del Purgatorio Parallelismo col 1° canto dell’Inferno: affinità e differenze Importanza delle collocazione temporale Carattere concreto e non solo allegorico del paesaggio Carattere allegorico delle “quattro luci sante” che illuminano il volto di Catone
La figura di Catone l’Uticense nell’Antichità Catone l’Uticense già nell’Averno virgiliano dà le leggi ai pii Lode della fermezza di Catone presente anche in Cicerone “Santità” di Catone ricorrente nella classicità: Seneca il Retore e Lucano
Catone e Dante Dante nel Convivio non esita a collocare Catone sullo stesso piano di San Paolo e tale reverenza verso Catone Dante la traeva anche da scrittori antichi cristiani Dante nella Monarchia fa coronare a Catone un elenco di Romani che non pensavano a se stessi Adempimento del dovere sino in fondo, fermezza nel carattere, lutto per la guerra civile: un uomo così doveva certo piacere a Dante!
La scelta di Catone come custode del secondo regno Dante aperto teologicamente: Catone ha fede in Cristo venturo Un pagano meglio che un cristiano può rappresentare l’anelito dell’anima alla libertà (Sansone) Eccezioni all’inammissibilità del suicidio già in Agostino e Tommaso quando esso è ispirato da Dio: ciò avviene quando il suicidio è di esempio agli altri: Catone non si uccide per non sottostare a Cesare ma per accendere nei cuori l’amore per la libertà. Necessità di coniugare la magnanimità con l’umiltà