1 PIC INTERREG III C – Zona sud Giovedì 16 dicembre 2004 ESEMPLA - Applicazione sperimentale di utilizzo di EMAS per il monitoraggio e la pianificazione locale dellambiente Massimo Battaglia Scuola Superiore SantAnna – Pisa
2 Soggetti coinvolti nel progetto e ruoli Beneficiario e capo progetto: Scuola Superiore SantAnna di Pisa Partner di progetto: Comune di Prato, Provincia di Prato, Provincia di Pisa, Universitat Politecnica de Cataluñia Altri soggetti coinvolti: Unione Industriali Prato, Associazione Conciatori di S.Croce s/Arno, Consorzio Conciatori Ponte a Egola, rappresentanti dei Comuni che costituiscono i distretti tessile e conciario Il progetto prevede infine un coinvolgimento operativo delle organizzazioni (imprese, aziende di servizi, P.A.) che operano nei due distretti – pilota (conciario e tessile)
3 Obiettivi del progetto a livello distrettuale e di ambiti produttivi omogenei Attuare politiche innovative di miglioramento ambientale tramite lapplicazione dellapproccio dei Sistemi di Gestione Ambientale a livello distrettuale e di ambiti produttivi omogenei risorse territoriali comuni Promuovere ladesione ad EMAS delle PMI e delle microimprese mettendo a disposizione risorse territoriali comuni da cui le singole organizzazioni possono attingere vedendo semplificato il loro processo di registrazione Strutturare un set di indicatori condiviso rappresentativo delle prestazioni ambientali di ciascun distretto e definire un sistema per il loro continuativo monitoraggio Promuovere un percorso di miglioramento ambientale coordinato e condiviso tra i soggetti che operano sui territori distrettuali
4 Presupposti tecnici: gestione ambientale nella dimensione locale (distretti e aree omogenee) Omogeneità dei bersagli delle attività produttive (stessi ecosistemi locali, medesimi corpi recettori, ecc…) Omogeneità dei processi produttivi e degli aspetti ambientali connessi alle attività delle imprese appartenenti al settore caratterizzante Omogeneità dei processi produttivi e degli aspetti ambientali connessi alle attività delle imprese appartenenti al settore caratterizzante Cumulo degli impatti ambientali sul territorio associati a tali aspetti Cumulo degli impatti ambientali sul territorio associati a tali aspetti Omogeneità dei fornitori di prodotti e serviziOmogeneità dei fornitori di prodotti e servizi Condivisione delle infrastrutture per labbattimento degli inquinantiCondivisione delle infrastrutture per labbattimento degli inquinanti Omogeneità degli stakeholders locali (istituzioni, comunità locali, organi di controllo) Omogeneità degli stakeholders locali (istituzioni, comunità locali, organi di controllo) Duplice ruolo di lavoratori e cittadini Duplice ruolo di lavoratori e cittadini
5 Presupposti istituzionali: le opportunità fornite da Regolamento e Linee Guida Articolo 11 Reg. 761/01: Per promuovere la partecipazione delle PMI, comprese quelle concentrate in aree geografiche ben definite, le autorità locali, di concerto con le associazioni di settore, le camere di commercio e i soggetti interessati, possono fornire assistenza per identificare gli impatti ambientali significativi Decisione 7 settembre 2001: Entità che possono essere registrate ad Emas: 6. Organizzazioni indipendenti che operano in una zona limitata da registrare come un'organizzazione comune; 7. Piccole imprese che operano in un grande territorio determinato e producono prodotti o servizi identici o simili; 8. Autorità locali e istituzioni governative
6 Quadro delle principali iniziative istituzionali nel quale si cala ESEMPLA Progetto sperimentale EMAS Distretti promosso dalla Regione Toscana (attivato dal 2002) Tavolo di lavoro nazionale costituito presso il Comitato EMAS per la istituzione di un riconoscimento nazionale (attestato) per gli ambiti produttivi omogenei Altre iniziative concluse o in corso di sperimentazione di EMAS a livello di distrettuale (Sassuolo, distretto ceramico – Lucca, distretto cartario)
7 Articolazione del progetto Il progetto si articola in 4 fasi: 1)Costituzione di un Comitato Promotore e realizzazione dellAnalisi Ambientale Iniziale relativa a ciascun distretto (durata: 15/01/2005 – 30/09/2005) 2)Definizione e attuazione di un sistema di monitoraggio degli indicatori ambientali (durata: 01/09/2005 – 15/11/2005) 3)Programmazione degli interventi (durata: 16/11/2005 – 15/12/2005) 4)Attività di confronto con il distretto - laboratorio e disseminazione dei risultati (durata: 15/01/2005 – 28/02/2006)
8 1) Analisi Ambientale Distrettuale Riferimenti metodologici: Indicazioni Reg. 761/2001 (allegati 6 e 7) e modello DPSIR (OCSE) Costituzione del Comitato Promotore formato dai principali attori pubblici e privati del distretto Identificazione e esame delle problematiche ambientali del territorio (sistemi ambientali: aria, acqua, rifiuti, ecc.) Individuazione delle pressioni esercitate sui diversi sistemi ambientali e classificazione della natura delle diverse fonti; focus sul settore caratterizzante (aspetti ambientali); indagine sugli aspetti indiretti relativi al settore caratterizzante (traffico indotto e prodotto) Evidenziazione delle azioni portate avanti fino ad oggi a livello distrettuale (accordi volontari, A21L, adozione BAT, sistemi collettivi di abbattimento inquinanti, ecc.) Valutazione della significatività della pressione del settore sulle matrici ambientali (sulla base di criteri oggettivi e riproducibili)
9 2) Sistema di monitoraggio degli indicatori ambientali Riferimenti metodologici: Indicazioni Racc. CE del 10/07/2003 Definizione di un set di indicatori (software) condiviso e rappresentativo delle prestazioni ambientali del distretto tale da: 1.misurare nel tempo lentità della pressione esercitata dal settore caratterizzante sul territorio 2.valutare oggettivamente lefficacia degli interventi di miglioramento adottati a livello distrettuale 3.fornire alle imprese del settore caratterizzante un bagaglio di dati e benchmark di riferimento utili per la loro Analisi Iniziale e per il loro SGA Definizione delle modalità di aggiornamento e diffusione dei contenuti del database (ipotesi di procedura)
10 3) Programmazione degli interventi di miglioramento Riferimenti metodologici: Indicazioni Dec. CE del 07/09/01 (Programma Ambientale Territoriale) e Com. CE del 27/11/96 (accordi volontari ambientali) Sintesi delle criticità emerse nellAnalisi Distrettuale e degli interventi di miglioramento attuati sino ad oggi a livello territoriale Identificazione dei possibili Programmi di miglioramento da attuare allinterno del Distretto con lindicazione dei possibili Obiettivi da realizzare e delle modalità (strumenti di concertazione) adottabili
11 4) Attività di confronto e di disseminazione Fase trasversale alle due precedenti Attività di confronto: coinvolgimento del partner spagnolo: identificazione di distretti industriali simili (anche per tipologie produttive), condivisione dellapproccio metodologico e sperimentazione della sua applicazione Attività di disseminazione: iniziative di comunicazione (anche pubbliche) atte a diffondere gli output di progetto e a favorirne lutilizzo da parte di soggetti interessati (in primis le aziende dei settori caratterizzanti)
12 In sintesi: risultati attesi Metodologia condivisa per lAnalisi Distrettuale in linea con quanto previsto dal Regolamento EMAS Documento di Analisi Ambientale Iniziale di Distretto che rappresenti la base per una pianificazione sostenibile e una gestione ambientale cooperativa Documento di Analisi Ambientale Iniziale di Distretto che rappresenti la base per una pianificazione sostenibile e una gestione ambientale cooperativa Definizione di un set di indicatori da monitorare rappresentativi delle performance del distretto utile sia al Comitato Promotore, sia ai decisori pubblici, sia alle imprese private Definizione di un set di indicatori da monitorare rappresentativi delle performance del distretto utile sia al Comitato Promotore, sia ai decisori pubblici, sia alle imprese private Individuazione di possibili linee di intervento condivise tra gli attori del distretto relative al miglioramento ambientale di ciascun distretto e indicazione di possibili obiettivi Individuazione di possibili linee di intervento condivise tra gli attori del distretto relative al miglioramento ambientale di ciascun distretto e indicazione di possibili obiettivi