I.C. 3 “Parco Verde Caivano” classi V “Parco Verde” Proposta di legge per l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate.

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I.C. 3 “Parco Verde Caivano” classi V “Parco Verde” Proposta di legge per l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.

Introduzione Combattere l’illegalità economica significa prima di tutto prendere i patrimoni della criminalità organizzata, restituirli alla collettività e dare lavoro e dignità alle persone. Solo in questo modo il nostro paese può uscire dalla crisi economica in cui versa. Da queste considerazioni nasce l’idea dell’ I.C. 3 di proporre un piano di intervento per riutilizzare le aziende sequestrate e confiscate alla criminalità mafiosa. In questo modo, non solo si combatte la criminalità organizzata ma si offre una opportunità concreta di lavoro che non può essere sprecata.

Se le attività economiche e produttive,simbolo del potere delle mafie, una volta sequestrate dallo Stato non vengono riprese e riutilizzate si può far passare il messaggio che’’ con la mafia si lavora e con lo stato no’’! Questa è una delle frasi che molti dei protagonisti in questione hanno pronunciato in questi anni. Proprio per questo l’I.C. 3 ha deciso di proporre alle Istituzioni – in primis alla Regione Campania – una serie di proposte che sfidano le mafie e il malaffare sul piano economico e sociale: rendere le aziende sequestrate e confiscate punto di riferimento capace di garantire lavoro dignitoso e legale in territori spesso dilaniati dalla presenza mafiosa.

Le proposte Misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Articolo 1 Trasparenza delle informazioni e elenco delle aziende sequestrate e confiscate Motivazione della proposta: Garantire la trasparenza delle informazioni dal momento successivo al sequestro dei beni. In questo modo si può orientare in modo più efficace la tutela dei lavoratori coinvolti e favorire la tenuta delle aziende sul mercato. L’obiettivo della norma è quello di garantire in questo processo il più ampio livello di coinvolgimento degli enti istituzionali e non, degli agenti economici, delle organizzazioni sindacali e della società civile.

1. In caso di sequestro di aziende, l’autorità giudiziaria ha l’obbligo di informare l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. A tale scopo viene istituito un organismo chiamato «Agenzia per la gestione delle aziende confiscate» che ha l’obiettivo di salvaguardarne i livelli occupazionali e la continuità dell’attività produttiva. 2. Presso l’Agenzia è istituita una banca dati di tutte le aziende sequestrate

Articolo 2 Istituzione presso le Prefetture dei Assemblee permanenti sulle aziende sequestrate e confiscate. Motivazione della proposta: per uno sviluppo legale e trasparente delle aziende è necessario il coinvolgimento di istituzioni territoriali e nazionali e dei sindacali. La proposta mira a creare delle Assemblee ad hoc con il compito di risolvere le criticità legate alle aziende sequestrate e confiscate.

1. Presso tutte le Prefetture sono istituiti delle Assemblee permanenti sulle aziende sequestrate e confiscate. Esse hanno il compito di: a) attivare un coordinamento tra istituzioni, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, le associazioni dei datori di lavoro, professionali e di categoria per consentire la continuazione dell’attività produttiva e salvaguardarne l’occupazione; b) raccogliere le informazioni sulle azioni intraprese dall’autorità giudiziaria e trasmetterle a tutte le componenti del tavolo; c) raccogliere suggerimenti, proposte e critiche dalle parti interessate e trasmetterle all’Ufficio Attività produttive e sindacali dell’Assemblea

2. l’assemblea è coordinata e convocata dal Prefetto o da un suo delegato almeno una volta al mese. L’assemblea è composta da: a un rappresentante delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative; c) un rappresentante delle associazioni dei datori di lavoro, professionali e di categorie maggiormente coinvolte dal fenomeno; d) un rappresentante dei Centri provinciali per l’impiego.

Articolo 3 Misure in favore dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende sequestrate e confiscate. Motivazione della proposta: I lavoratori e le lavoratrici pagano colpe non loro nel momento in cui il datore di lavoro viene colpito da un sequestro e dalla confisca. L’I.C. 3 propone di garantire un sostegno al reddito dei lavoratori e dare il tempo necessario all’autorità giudiziaria di riorganizzare l’attività produttiva per farla ripartire quanto prima. In questo senso la proposta individua un automatismo: quando l’attività si blocca gli organi competenti devono disporre un sostegno al reddito dei lavoratori. Si individua, inoltre, un incentivo per i datori di lavoro che assumono ex dipendenti delle aziende sequestrate e confiscate.

1.La disciplina dell’intervento straordinario di aiuto economico per le ipotesi di sottoposizione di imprese a procedure concorsuali si applica, senza limiti di spesa, di tipologia e di dimensione dell’unità produttiva, ai lavoratori delle aziende sottoposte a sequestro o confisca ai sensi delle disposizioni indicate all’art. 1, comma 2.Nei casi in cui l’autorità giudiziaria dispone la cessazione anche temporanea dell’attività aziendale ha l’obbligo di richiedere l’accesso all’intervento straordinario di integrazione salariale 3Ai datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori delle aziende sottoposte a sequestro o confisca ai sensi delle disposizioni indicate all’art. 1, comma 1, il cui contratto di lavoro sia stato risolto, si applica un aiuto economico sui contributi. I centri provinciali per l’impiego sono tenuti a istituire specifiche liste in tal senso.

Articolo 4 Misure a sostegno della legalità delle imprese Motivazione della proposta: la legalità va sostenuta con gesti concreti e non solo a parole. La proposta individua un complesso di strumenti a sostegno delle imprese che decidono di avviare un percorso di legalità, come nel caso delle aziende sequestrate e confiscate. Si attribuisce automaticamente premio economico di legalità e un’agevolazione nell’accesso agli appalti pubblici. Si prevede, inoltre, che anche la P. A possa stringere convenzioni con queste aziende per la realizzazione di opere, gestione di servizi e forniture.

1 Chiunque usufruisca di lavori, servizi o forniture erogate dalle aziende sottoposte a sequestro o confisca può usufruire di un premio economico. 2 Gli enti pubblici, compresi quelli economici, e le società di capitali a partecipazione pubblica, possono stipulare convenzioni con aziende sequestrate e confiscate, e con le cooperative di lavoratori che le hanno rilevate, per la fornitura di beni e servizi nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti pubblici, purché tali convenzioni siano finalizzate a creare opportunità di lavoro per i lavoratori delle imprese confiscate.

Articolo 5 Istituzione Fondo per le Aziende sequestrate e confiscate Motivazione della proposta: uno degli scogli da superare per una azienda in fase di sequestro è il blocco del credito da parte delle banche. La proposta introduce uno strumento come un fondo ad hoc per garantire il credito e fornire le adeguate garanzie alle banche.

1.E’ istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico un fondo di garanzia per il credito delle aziende sottoposte a sequestro o confisca. Il fondo ha come principali obiettivi: a) la continuità del credito bancario; b) il sostegno agli investimenti; c) la tutela dell’occupazione; d e) la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.

Articolo 6 Emersione del lavoro irregolare, tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nelle aziende sequestrate e confiscate La motivazione: compito prioritario di un’azienda deve essere quello di verificare le condizioni di lavoro, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, favorendo la regolarizzazione dei rapporti in nero e restituire, così, dignità e diritti ai lavoratori

1.L’amministrazione della azienda deve garantire la regolare applicazione del relativo contratto nazionale del lavoro del settore. 2. Nel caso in cui l’amministratore accerti la presenza di operai irregolari deve provvedere all’immediata regolarizzazione degli stessi versando i relativi contributi previdenziali e assistenziali

Articolo 7 Destinazione a fini sociali delle aziende confiscate Motivazione: dopo il percorso alla legalità l’azienda deve vivere autonomamente. Per questo l’articolo 7 propone una serie di incentivi per i lavoratori che, costituendosi in cooperativa, rilevano l’azienda

1. Le cooperative costituite dai lavoratori delle imprese confiscate possono avvalersi di incentivi economici 2. Le cooperative, nella fase di avvio dell’attività produttiva, possono impiegare personale qualificato il cui rapporto di lavoro è stato interrotto a causa della crisi economica del paese

Articolo 8 Formazione dei lavoratori Motivazione: spesso nelle aziende gestite dal malaffare, i lavoratori vengono scelti non per meritocrazia, ma per conoscenza o per parentela con i gestori della malavita. Per questo motivo si propone di attivare fondi per organizzare percorsi di formazione specifica per i lavoratori delle aziende.

1. Le istituzioni, coinvolte nella gestione, possono e devono organizzare programmi formativi rivolti ai lavoratori