Programmare il sociale dott. Dario A. Colombo Azienda Speciale Consortile per la Formazione Professionale, Lavoro e Servizi alla Persona Sabato 10 Novembre.

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Programmare il sociale dott. Dario A. Colombo Azienda Speciale Consortile per la Formazione Professionale, Lavoro e Servizi alla Persona Sabato 10 Novembre 2012 Villa Truffini, TRADATE COSTRUISCI ANCHE TU IL FUTURO DEI NOSTRI SERVIZI SOCIALI

Cosa voglio dirvi 1. Pro-grammare il sociale: un’utopia? Le parole-chiave 2. Sussidiarietà e Riforma Tit. V : funzione pubblica-istituzionale e funzione pubblica- diffusa 3. Il quadro delle responsabilità in campo per Programmazione, Organizzazione, Progettazione e Gestione: chi fa che cosa 4. Il programma dei Servizi sociali: Cenni di Metodo sulla Progettazione

1. Pro-grammare il sociale: un’utopia? Le parole-chiave

LA CON-VOCAZIONE, LA CHIAMATA A RACCOLTA Cari cittadini, in questi primi mesi di attività ho deciso di costruire il programma dei servizi sociali con la collaborazione di tutte le realtà presenti in città. Dal mese di Luglio le associazioni, le cooperative e gli enti, che operano in Tradate, si stanno confrontando proficuamente sull’offerta di servizi presenti sul territorio. Ho ascoltato con interesse ed attenzione la voce dei nostri cittadini che utilizzano i servizi e che, grazie alla loro disponibilità, mi hanno permesso di comprendere meglio i loro bisogni. Ho raccolto proposte, idee, consigli da parte di tutte le persone che hanno dedicato un po’ del loro tempo ad immaginare una città più aperta e solidale. È arrivato il momento di tirare le fila ed iniziare a costruire il programma dei servizi sociali per i prossimi anni. Prima però di elaborare delle linee strategiche e scegliere delle priorità di intervento ritengo sia indispensabile proporre questa mattinata di lavoro con professionisti che ritengo siano in grado di aiutarci a compiere delle scelte oculate. Per questo motivo invito tutte le persone che fino ad ora hanno partecipato alle attività degli stati generali, unitamente a chiunque è interessato alle politiche di welfare, a partecipare a questo primo momento formativo. L’assessore ai Servizi Sociali Dott. Luigi Luce

ho deciso di costruire il programma dei servizi sociali con la collaborazione si stanno confrontando Ho ascoltato Ho raccolto il momento di tirare le fila ed iniziare a costruire il programma dei servizi sociali per i prossimi anni invito tutte le persone ……….. – unitamente a chiunque è interessato ……… – a partecipare LA CON-VOCAZIONE, le parole-chiave

LA CON-VOCAZIONE, le parole-chiave E’ UN LAVORO DI COMUNITA’, DI SVILUPPO DI COMUNITA’, DI PROMOZIONE DELLA COMUNITA’

2. Sussidiarietà e RIFORMA Tit. V: funzione pubblica-istituzionale e funzione pubblica-diffusa

RIFORMA Tit. V e Sussidiarietà SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE nella Gestione dei servizi sociali significa: – la qualificazione di servizio pubblico non dipende dalla natura giuridica soggettiva di chi eroga il servizio, ma dalla qualità “oggettiva”, ( servizio privato o servizio rivolto a scopi di bene comune e di pubblica utilità?) – oltre la classica dicotomia pubblico-privato, se ne introduce una terza nella funzione “pubblica” tra Dimensione pubblica e Dimensione istituzionale – Ciò rimette sotto veste nuova il rapporto tra titolarità istituzionale di una certa funzione e modalità del suo esercizio e della sua gestione (Vecchiato T., 2006).

3. Il quadro delle responsabilità in campo per Programmazione, Organizzazione, Progettazione e Gestione: chi fa che cosa

Principi generali e finalità LEGGE 8 novembre 2000, n.328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Capo I PRINCIPI GENERALI DEL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI Art. 1. (Principi generali e finalità) 1.La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualita' della vita, pari opportunita', non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilita', di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficolta' sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione. 2.Per servizi sociali si intendono… 3.La programmazione e l'organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali compete agli enti locali, alle regioni ed allo Stato … secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità dell'amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali.

Principi generali e finalità LEGGE 8 novembre 2000, n.328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. 4. Gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell'ambito delle rispettive competenze, riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilita' sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato, degli enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese operanti nel settore nella programmazione, nella organizzazione e nella gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. 5. Alla gestione ed all'offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché ……Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarieta' sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata.

Principi per la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema integrato di interventi e servizi sociali Art. 3. (Principi per la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema integrato di interventi e servizi sociali ). 2. I soggetti di cui all'articolo 1, comma 3, provvedono alla programmazione degli interventi e delle risorse del sistema integrato …secondo i seguenti principi: a) coordinamento ed integrazione con gli interventi sanitari e dell'istruzione nonché con le politiche attive di formazione, avviamento e reinserimento al lavoro; b) concertazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali, tra questi ed i soggetti di cui all'articolo 1, comma 4, che partecipano con proprie risorse alla realizzazione della rete, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale nonché le aziende unità sanitarie locali per le prestazioni socio- sanitarie ad elevata integrazione sanitaria comprese nei livelli essenziali …

Servizi sociali secondo il D. Lgs. Bassanini art. 128, decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Per "servizi sociali" si intendono tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di – servizi, gratuiti ed a pagamento, o – prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia.

Servizi sociali Più recentemente nella Comunicazione della Commissione sull’ “Attuazione del programma comunitario di Lisbona: i servizi sociali d’interesse generale dell’Unione Europea”, si fa riferimento alla materia dei servizi sociali prestati direttamente al cittadino che sono individuati in quei “servizi che svolgono un ruolo preventivo e di coesione sociale e forniscono un aiuto personalizzato per facilitare l’inclusione nella società e garantire il godimento dei diritti fondamentali”

Una centralità rivisitata nel ruolo dei Comuni (F. Vernò, 2007) Ente Pubblico Regolatore di sistema Responsabile programmazione Garante esigibilità diritti Definizione dei livelli essenziali E della qualità da garantire (autorizzazione al funz.; accreditamento;Vigilanza) Libertà di “Produzione” dei soggetti Responsabilità programmazione del sistema Titolarità del progetto personalizzato Responsabilità sugli esiti degli interventi Controllo sulle prestazioni erogate Porta di accesso al sistema dei servizi Libertà di Scelta dei cittadini

1. GESTIONE DI ATTIVITÀ VICINE ALLA PROGRAMMAZIONE, quindi più vicine alla natura di Funzioni Si tratta di ATTIVITÀ, come SUPPORTO Alla funzione di governo sotto un profilo prevalentemente amministrativo ad esempio – Gestione UdP a favore dei Comuni dell’Ambito e Supporto tecnico alla regia dei processi di COPROGETTAZIONE a livello di Ambito territoriale – Gestione istruttoria di ACCREDITAMENTI e di AUTORIZZAZIONE al Funzionamento UdO sociale per conto dei Comuni soci Si tratta di ATTIVITÀ, come SUPPORTO alla funzione di governo sotto un profilo prevalentemente tecnico ad esempio. – ACCESSO (segretariato sociale) al sistema e VALUTAZIONE di ACCESSO per casi complessi (segret. soc. professionale, sportelli) - GATE-KEEPING – Verifica/controllo/vigilanza con ASL sul percorso assistenziale di anziani e disabili – CASE-MANAGER Funzioni/Servizi appartenenti alla dimensione pubblico – istituzionale

2. GESTIONE di attività tipiche della GESTIONE COMUNALE, quindi più vicine alla natura di Servizi e Interventi Si tratta di ATTIVITÀ, sotto un profilo prevalentemente amministrativo e tecnico e in cui la dimensione associata consente economie di scala nella entità degli appalti, nella razionalizzazione delle risorse umane messe in campo e nella possibilità conseguente di mettere in campo competenze elevate, sotto il profilo giuridico (Codice appalti, accreditamenti per voucherizzazione, concessioni), economico-finanziario e tecnico-professionale (operatori professionali esperti di progettazione e di project-management), ma anche dei contenuti tecnici dei servizi e interventi esternalizzati ad esempio – Gestione APPALTI e Gare di ACCREDITAMENTO per voucher per conto dei Comuni con Verifica e controllo di tipo amministrativo e di tipo tecnico Si tratta di ATTIVITÀ, sotto un profilo prevalentemente amministrativo e tecnico e in cui la dimensione associata consente economie di scala, nella razionalizzazione delle risorse umane messe in campo e nella possibilità conseguente di mettere in campo competenze elevate, sotto il profilo tecnico-professionale (operatori professionali quali assistente sociale e psicologo) ad esempio – Gestione Servizi di TUTELA MINORI (parte AS e PSI di indagine,) – Gestione SERVIZI TECNICO-PROFESSIONALI di AMBITO che richiedano terzietà nella titolarità (es. Servizio Affidi) Funzioni/Servizi appartenenti alla dimensione pubblico – istituzionale

4. Il programma dei Servizi sociali: cenni di Metodo sulla Progettazione

Il programma dei servizi sociali: alias il Piano di Zona comunale E’ il PGT dei Servizi alla Persona E’ lo Strumento nelle mani della Comunità locale per promuovere il proprio sviluppo. E’ l’atto con il quale i diversi soggetti locali definiscono il livello di Welfare garantibile sul territorio e costruiscono il Sistema Integrato di interventi e servizi sociali.

Questi termini sono usati in maniera Intercambiabile, ma vogliamo distinguere in PIANIFICAZIONE (Planning) una azione strategica di medio-lungo periodo, con una pluralità di fasi, di funzioni, di compiti e di iniziative….e PROGRAMMAZIONE (Programming) una azione specifica di breve periodo, finalizzata in prevalenza all’attuazione di iniziative già pianificate. Breve GLOSSARIO

PIANO La strategia per raggiungere obiettivi generali. Vi si indicano linee generali, si definiscono i risultati da raggiungere, risorse finanziarie e standards operativi, su tempi a breve, medio e lungo termine. PROGETTO Il piano si compone di molteplici progetti mirati a obiettivi intermedi o specifici (comporta: analisi della situazione valutazione delle risorse e dei vincoli, definizione obiettivi specifici, scelta dei programmi attuativi, modalità e strumenti per le verifiche, valutazione dei risultati). PROGRAMMA L’ordinamento dell’insieme delle operazioni da attuare. L’operazione del definire le cose da fare, le azioni, le modalità, le tecniche e gli strumenti più opportuni.

PROGETTARE: Ciclo di vita e Elementi essenziali di progetto

Pro-getto, pro-gettare Dal latino pro-icere, pro-iectum: gettato innanzi Pro-gettare è la capacità di mandare avanti lo sguardo per prefigurare qualcosa che ancora non c’è, una sorta di ars divinatoria basata sulla capacità di analisi e di lettura di segni. Progettare è azione umana che pervade ogni nostro spazio di vita.

La triade del progetto. Cosa è? il processo che conduce a realizzare, 1. in determinati­ tempi e 2. con risorse predefinite, 3. specifici ri­sultati. I risultati - una nuova macchi­na, una casa, un'infrastruttura, ecc. - devono essere ottenuti nel rispetto di tali vincoli.

Elementi centrali nella stesura di un progetto (Leone-Prezza, pag. 128) DEFINIZIONE E ANALISI DEL PROBLEMA IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO GENERALE E DELLA STRATEGIA DI INTERVENTO FORMULAZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI BENEFICIARI DELL'INTERVENTO O POPOLAZIONE BERSAGLIO O TARGET MODELLO D'INTERVENTO /ATTIVITÀ DETERMINAZIONE MEZZI E RISORSE VALUTAZIONE

PROGETTO (elementi da considerare, indice di documento di progetto) OBIETTIVO GENERALE SOTTO-OBIETTIVI INDICATORI OGGETTIVAMENTE VERIFICABILI – FATTORI OSSERVABILI – VALORI ATTUALI RISULTATI ATTESI AZIONI PREVISTE SOGGETTI TITOLARI DELLE AZIONI TEMPI PREVISTI RISORSE IMPEGNATE TEMPI E SOGGETTI DELLE VERIFICHE TEMPI E SOGGETTI DELLA VALUTAZIONE

I contenuti che non devono mancare nella scheda Progetto Un altro celebre acronimo che si adatta bene per sintetizzare è il WWWWWH Who: chi lo deve fare? di chi sono le responsabilità? Why: perché viene fatto? quali sono gli obiettivi del progetto? What: che cosa viene fatto? quali sono i contenuti, quali sono i confini di competenza del progetto? When: quando viene fatto? quando inizia, quando dovrebbe finire, quanto dura? Where: dove viene fatto? dove avverrà l’attività? How: come viene fatto? con quali metodi, strumenti, attrezzature, organizzazione del lavoro? Cosa dice il Project-management

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