L’ARTE GRECA Quello che rende grandi i greci è il profondo senso di libertà, essi si sentono tutti fratelli, e lo manifestano soprattutto in occasione.

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La tipologia del tempio viene fissata tra l’ VIII e il VII secolo a.C.
Transcript della presentazione:

L’ARTE GRECA Quello che rende grandi i greci è il profondo senso di libertà, essi si sentono tutti fratelli, e lo manifestano soprattutto in occasione della difesa dei confini dall’invasore nemico e soprattutto in occasione dei giochi olimpici. La storia ellenica ha inizio con il dissolversi della civiltà Micenea e l’affermarsi dei due poli Sparta ed Atene, Sparta più guerriera, Atene più democratica. Ma la vera svolta si ebbe con la vittoria navale di Salamina dove Atene fu l’artefice della stessa vittoria e per oltre un cinquantennio la città gode di un prestigio indiscusso su tutte le città greche. E’ in questo periodo che Atene esalta la sua personalità nella realizzazione di opere pubbliche come la ricostruzione dell’acropoli, si afferma il concetto di filosofia attraverso grandi personaggi come < Platone, Socrate, Aristotele, Pitagora>. CONTESTO

Le grandi fasi dell’arte greca L’AGORÀ In tutte le città greche, l’agorà è il centro politico sociale e religioso, sede degli organi amministrativi e giudiziari. Nei tempi più antichi vi si svolgevano le gare di teatro e di atletica, era il luogo dove avvenivano anche gli scambi commerciali. Contemporaneamente era anche il centro religioso. Con il passare del tempo l’agorà si arricchisce sempre di più diventando il punto di riferimento della polis. L’ARCHITETTURA La città greca in genere è dominata da una rocca, meglio conosciuta come Acropoli, costruita sulla parte più alta. Poi c’è la vita cittadina che si svolge intorno all’agorà. E’ in questo periodo che nascono i primi schemi di organizzazione delle città. All’interno delle città l’architettura assumerà un aspetto monumentale e scenografico. L’elemento che caratterizzerà questa monumentalità è il tempio Il tempio è costituito da una semplice cella rettangolare <NAOS> preceduta da un atrio <PRONAO> la planimetria dei templi greci è molto varia possono essere così sintetizzati: 1) tempio in antis, 2) tempio prostilio, 3) tempio anfiprostilio, 4) tempio periptero, 5)tempio diptero, 6) tempio tholos L’arte per i greci diventa un fatto organico, cioè costruire seguendo un armonico equilibrio fra le parti. Nell’arte Greca vengono distinti tre periodi fondamentali: Periodo arcaico ( consiste nell’uso di forme semplici essenziali ma fortemente espressive) Periodo classico (viene definita l’età di Pericle e Fidia, è il periodo classico di maggiore produzione artistica) Periodo ellenistico (l’arte assume aspetti celebrativi)

Tipologie dei templi greci In Antis: con due colonne tra i prolungamenti. Prostilio: presenta una sola fila di colonne (4 o 6) Anfiprostilo: una fila di colonne davanti all’ingresso e un’altra sul lato posteriore. Periptero:la cella è circondata da una fila continua di colonne in genere 6 o 8 sui lati corti e il doppio sui lati lunghi. Diptero: struttura di grandi dimensioni che presenta una doppi fila di colonne che circondano la cella sui 4 lati. Monoptero O Tholos: a pianta circolare circondato da una fila di colonne. Pseudoperiptero: è un falso periptero in quanto le colonne sui lati lunghi sono semicolonne

Gli ordini architettonici Dorico Ionico Corinzio composito

Ordini architettonici Dorico Ordini architettonici L’elemento fondamentale del tempio greco è la colonna, questa è basata essenzialmente sulla forma e sulla proporzionalità. I principali ordini nell’architettura greca sono: Dorico Ionico Corinzio I tempi dorici, così come quelli degli altri stili, presentano un alto basamento di pietra, a gradoni, detto “stilòbate” o “crepidoma”; su di esso, senza alcun elemento di interposizione, poggiano le colonne. Le colonne doriche presentano una decorazione costituita da scanalature verticali a spigolo vivo, in numero variante tra 16 e 24. Contrariamente a quelle cretesi, sono rastremate verso l’alto e, come quelle degli altri stili, presenta, ad un terzo della sua altezza, un leggero rigonfiamento, detto “entasi”; la sua funzione è quella di correggere la percezione ottica, secondo la quale, vista da lontano, risulterebbe innaturalmente sottile. Su ciascuna colonna poggia il “capitello”, formato dall’”abaco”, un elemento a forma di parallelepipedo a base quadrata, e dall’echìno”, un particolare architettonico a forma di catino, sul quale gravita l’”architrave”. L’architrave, unitamente alle “metope”(formelle marmoree, con raffigurazioni realizzate in bassorilievo) e ai “triglifi” (altro tipo di formelle, caratterizzato da una semplice decorazione a scanalature verticali, I Triglifi alternativamente dispostI rispetto alle metope), costituiscono il “fregio” (o “trabeazione”). La trabeazione, sostiene il tetto (a falde) della costruzione e, in corrispondenza dei lati minori della stessa, i due “frontoni” (o “timpani”); questi ultimi, di forma triangolare, sporgono verso l’esterno rispetto alla trabeazione, e sono contornati da cornici in rilievo, dette “Geison”. Lo spazio interno del timpano, contiene dei gruppi marmorei di statue, il cui sviluppo è strettamente condizionato dalla sua ampiezza.

I templi dorici Heraion Olimpia Tempio di Poseidone Tempio di Zeus Tempio della concordia Tempio di Egina Tempio di Poseidone Tempio della Concordia Tempio di Zeus Tempio di Egina

ionico Il tempio ionico, sviluppatosi tra le isole greche e l’Asia minore , si distingue dal Dorico per una maggiore leggerezza , ottenuta grazie alle colonne più alte, sottili e slanciate. A differenza della colonna dorica che prevedeva due elementi ( fusto e capitello) la ionica ne prevede tre (base, fusto e capitello). La base su cui poggia la colonna è costituita da più elementi con diverse modanature. Il fusto è più sottile, diritto e slanciato di quella dorica. Le scanalature sono più fitte <24> . Il capitello è raccordato alla colonna mediante una modanatura concava su cui si innesta l’echino ornato da due volute. La trabeazione presenta un ‘ architrave divisa in tre fasce aggettanti e spesso sormontata da un fregio

Alla fine del V secolo a. C Alla fine del V secolo a.C. in piena età classica, sorse il terzo ordine architettonico chiamato “Corinzio” per essere nato nella città di Corinto. Le colonne corinzie sono più esili e slanciate rispetto a quelle di ordine Ionico, di cui il corinzio rappresenta uno sviluppo. L’elemento tipico è il capitello che riproduce un cespo di foglie di acanto L’ordine CORINZIO

Planimetria dell’acropoli d’Atene LEGENDA Partenone Antico tempio di Atena Eretteo Statua di Atena Propilei Tempio di atena Nike santuario di Egeo Santuario di Artemide Calcoteca Pandroseion Arreporion Altare di Atena Santuario di zeus Santuario di pandion Odeo di erode antico Stoa di eumene Santuario di asclepio Teatro di dionisio Odeo di Pericle Santuario di Dionisio Fonte micenea Peripatos Fonte clepshydra Grotte di apollo Santuario di Afroidite

La più importante realizzazione dell’architettura classica è l’acropoli di atene. NEL 449 A.c Pericle intraprese la ricostruzione dell’acropoli, in quanto distrutta dall’invasione persiana del 480 a.C. Pericle si avvale della collaborazione dello scultore Fidia che viene nominato sovrintendente ai lavori di ristrutturazione. Il monumento più famoso della civiltà greca è il Partenone. Le strutture architettoniche realizzate da Ictino e Callicrate, si armonizzano perfettamente con la decorazione scultorea di Fidia E’ un tempio periptero, costruito in marmo pentelico su uno stilobate di 31 x 70 metri, presenta un colonnato dorico di 8 colonne sui lati corti e 17 sui lati lunghi. La cella era divisa in due parti non comunicanti nella cella maggiore si trovava la statua crisoelefantina di Atena scolpita da Fidia

La decorazione concepita da Fidia comprendeva i due gruppi scultorei dei frontoni e le 92 metope della trabeazione più il fregio continuo di gusto ionico che si svolgeva lungo le pareti esterne della cella

I PROPILEI I propilei costruiti da Mnesiste fra il 437 e il 432, costituiscono l’ingresso monumentale dell’acropoli di Atene. Il prospetto d’ingresso presenta un portico dorico esastilo fra due corpi avanzati Pinacoteca e Biblioteca

TEMPIO DI Atena e Posedone edificio diviso in due parti non comunicanti fra loro; la parte orientale dedicata ad Atena, preceduta da un pronao esastilo ionico, mentre la parte occidentale dell’edificio dedicata a Poseidone si trova ad un livello più basso. Sul lato meridionale si trova la famosa loggetta delle Cariatidi. L'Eretteo è la rappresentazione architettonica del mito della disputa tra Atena e Poseidone per il possesso della città di Atene. Infatti questo tempio è dedicato ad entrambe le divinità che,riunite nel culto ad Atene, centro dell'aridissima Attica, simboleggiavano l'importanza del mare e della dea Eponima.E' significativo inoltre che ad Atene,in Attica,regione aridissima,ci sia un importante tempio dedicato ad una divinità acquatica

Il teatro Teatro di Epidaoro Il teatro greco presenta una gradinata su cui prendeva posto il pubblico <cavea> disposta a semicerchio sfruttando il pendio di una collina. Al centro della cavea si trovava un’area circolare <orchestra> destinata al coro. Il palcoscenico <proscenio> era separato dai bordi della cavea da due passaggi ed era costituito da un podio rettangolare chiuso sul fondo da una struttura architettonica <scena> Il teatro più rappresentativo è: Il teatro di EPIDAURO Il teatro è stato realizzato nel 360 a.C. su progetto dell'architetto Policleto di Argo, detto anche il Giovane. nessuno eguaglia per perfezione e armonia di proporzioni l’architettura di Epidauro. Per non parlare dell'eccezionale acustica ottenuta soltanto su basi empiriche L’orchestra di 10,15 di diametro è posta tangenzialmente alla scena ed è avvolta per circa due terzi dalle gradinate del pubblico. Uno dei pregi maggiori di questo teatro, dovuto probabilmente a un attento calcolo delle dimensioni della (spazio scenico o scena) e della curvatura della cavea (l'insieme di grandinate), è l’acustica perfetta che consente di far giungere la voce sin nei ripiani più alti, amplificando ogni minima emissione sonora.

TEATRO DI TAORMINA È molto probabile che furono i Greci Tauromeniti ad ideare e a costruire il teatro greco-romano. I Romani, poi, si preoccuparono di ampliarlo e di appesantirne la semplicità e l’eleganza. Il teatro greco-romano si divide in tre parti. la scena,l’orchestra la cavea. Esso risulta scavato nella roccia e la scena ha per sfondo il mar Ionio e l'Etna. Ha un diametro massimo di circa 120 metri ed un'altezza di circa 20 metri. La cavea è suddivisa in nove settori da otto scale che consentono l'accesso degli spettatori. La stessa è circondata, nella parte alta, da una doppia galleria ad archi sorretti all'esterno da semplici pilastri e all'interno da colonne di marmo. Il fondo della scena, di epoca romana e parzialmente aperto al centro, ha una capienza di 18900 posti a sedere