L’ermetismo e Salvatore Quasimodo
Poesia italiana degli anni ‘30 Nella politica culturale del Fascismo si distinguono: CULTURA-AZIONE: quella che serve per il coinvolgimento delle grandi masse, che è direttamente controllata dal regime e che sfocia direttamente nella propaganda; CULTURA-LABORATORIO: che è elaborata per un pubblico di elite, e quindi è meno soggetta alla censura, per cui l’artista è più libero
Poesia italiana degli anni ‘30 Molti letterati scelgono la seconda strada, e si ritirano in un atteggiamento di distacco e di “purezza” della poesia: estraneità ad ogni coinvolgimento sociale e politico. Ritorno alla tradizione, in contrapposizione con le “avanguardie” che tale tradizione avevano negato o contaminato. Poesia rarefatta, estranea ad un tessuto logico o ragionativo, arte come intuizione pura.
L’Ermetismo Il Nome: Quando? Dove? Deriva da un giudizio polemico del critico Francesco Flora, nel 1936 Metteva in evidenza il carattere aristocratico, difficile, “chiuso” (ermetico, appunto) delle opere di alcuni poeti Quando? Dal 1932 al 1942 (ma per alcuni poeti fino agli anni ’50) Dove? Il centro geografico dell’ermetismo fu Firenze
L’Ermetismo Estremismo post-simbolista: far corrispondere al particolare (un’immagine, una parola), l’universale (l’idea astratta) Le parole devono tendere al massimo di assolutezza: indeterminatezza ed astrattezza eliminazione degli articoli omissione dei nessi grammaticali e sintattici eliminazione dell’elemento razionale
L’Ermetismo Principali poeti dell’ermetismo italiano: Alfonso GATTO Mario LUZI Salvatore QUASIMODO Erroneamente definiti ermetici: UNGARETTI (che pure ne anticipò alcuni temi e forme) MONTALE (che se ne dissociò pubblicamente)
Salvatore Quasimodo (1901-1968) Aderisce all’ermetismo fino al 1942: Ed è subito sera (1942): raccoglie tutte le poesie di questo periodo Seconda fase (1943-1956): impegno politico e civile (neorealismo) Giorno dopo giorno (1947) …. Nel 1959 gli viene assegnato il Nobel per la letteratura.
Salvatore Quasimodo (1901-1968) Resta sempre legato ad una concezione della poesia come punto di vista superiore e privilegiato Si sforza di utilizzare un linguaggio classico e letterario (è anche traduttore dei lirici greci) ma senza scelte espressive estreme Vocazione alla contemplazione ed alla descrizione, ma senza riferimenti puntuali alle cose Tendenza all’astrazione ed alla mitizzazione: ad es. , dimensione favolosa, irreale ed esistenziale del paesaggio siciliano
Salvatore Quasimodo (1901-1968) ED E’ SUBITO SERA Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera Ride la gazza, nera sugli aranci. Da Ed è subito sera (1942)