LA DISCALCULIA Sportello didattico Polo 3 Cividate Borno 29 febbraio 2012 Servizio NPIA Dott.ssa Federica Serioli.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’intelligenza numerica
Advertisements

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
I DSA: Ø Definizione e Diagnosi Ø Segnali precoci e prevenzione
ABILITA’ DI CALCOLO E DISCALCULIA EVOLUTIVA
DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
Angela Iannitti e Marta Vettore
Abilità di calcolo e discalculia
LE STRATEGIE PER LO STUDIO
LA MATEMATICA Devi esserci proprio portata!
Strumenti di diagnosi della discalculia evolutiva
Disturbi generalizzati dello sviluppo
ABILITA’ DI CALCOLO E DISCALCULIA EVOLUTIVA
Corso formazione di base sui DSA
Definizione di D.S.A. dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia e Disortografia
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Discalculia
I Disturbi Specifici dell’apprendimento: Dislessia e Disortografia 2
SISTEMA DEL CALCOLO Conoscere le routine procedurali delle operazioni scritte Utilizzare strategie di calcolo mentale Possedere automatismi di calcolo.
Le abilità numeriche e di calcolo
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
CORNOLDI, LUCANGELI, BELLINA
La tabellina è un calcolo? CalcoloCalcolo Il risultato delloperazione richiesta è ottenuto attraverso lutilizzo di procedure o strategie RecuperoRecupero.
Abilità di calcolo e discalculia
Le tecniche didattiche e gli interventi a scuola per la discalculia
LETTURA e PROCESSI COGNITIVI
Il Disturbo specifico di lettura
Martina Nani Francesca Cavallini Centro di Apprendimento Tice
Modelli di lettura, scrittura e calcolo
Discalculia e difficoltà di calcolo
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
E possibile distinguere i D.S.A. in Dislessia Dislessia: difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere.
Discalculia e apprendimento
LA DISCALCULIA EVOLUTIVA
Abilità di calcolo e discalculia
Il processo di APPRENDIMENTO si compone principalmente di 3 fasi:
CALCOLO MENTALE classi prime e seconde Istituto Comprensivo “C.Aschieri” anno scolastico
Disturbi Specifici Di Apprendimento.
inquadramento generale
DISCALCULIA EVOLUTIVA
Dislessia e disturbi specifici dell’apprendimento
Insegnanti ed educatori in forma-azione per la dislessia
LA DISCALCULIA La discalculia è una difficolt à specifica nell apprendimento del calcolo, che si manifesta nel riconoscimento e nella denominazione dei.
La matematica prima dei numeri Come prevenire ed individuare le difficoltà di elaborazione numerica in età prescolare e nei primi anni della scuola primaria.
INTRODUZIONE Il numero è sicuramente uno dei concetti matematici più difficili e complessi da apprendere, anche se, fin da molto piccoli, tutti si trovano.
La matematica prima dei numeri Come prevenire ed individuare le difficoltà di elaborazione numerica in età prescolare e nei primi anni della scuola primaria.
STRATEGIE DI AIUTO PER I BAMBINI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Sermide, 16 ottobre 2003.
Istituzioni di linguistica a.a
LA MATEMATICA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Le difficoltà/disturbi
DISLESSIA E FLUIDITA’:QUALE RELAZIONE? Dott. ssa SASANELLI.
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione
Matematica E Laboratori Dott.sa Valeria Allamandri,
DIFFICOLTA’ DI CALCOLO E DISCALCULIA EVOLUTIVA
TACCUINO VISUO-SPAZIALE
IL NUMERO È LA SOSTANZA DELLE COSE Pitagora …L’UNIVERSO… È SCRITTO IN LINGUA MATEMATICA Galilei
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
DSA e SCUOLA SECONDARIA
PROTOCOLLO DI INTESA 10 FEBBRAIO 2014 PER LE ATTIVITA’ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA DI CUI ALL’ART. 7 COMMA 1 C.1 DELLA LEGGE 8.
COME APPASSIONARSI ALLA MATEMATICA?
a cura di Dr. Eleonora Grossi - CTS
DSA DISLESSIE DISGRAFIE DISORTOGRAFIE DISCALCULIE DISTURBI DELLE ABILITA’ NUMERICHE E ARITMETICHE.
Quelli che.... il D.S.A. Le problematiche difficoltà nella memorizzazione delle tabelline e dei fatti numerici utilizzo della tavola pitagorica difficoltà.
LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA NEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Dott.ssa Simona Interlando Dott.ssa Valentina Scali U.F.S.M.I.A Usl 8 Arezzo ITIS "G.Galilei"
LA DISLESSIA Sportello didattico Polo 3 Cividate Borno Servizio NPIA Dott.ssa Federica Serioli e Dott.ssa Linda Giacomella.
Matematica e apprendimento Osservatorio Dispersione Scolastica Distretto 3, Termini Imerese.
Dislessia: Valutazione delle competenze metafonologiche eprevenzione.
DISCALCULIA / DIFFICOLTA’ MATEMATICHE. E’ UN QUADRO CLINICO CARATTERIZZATO DA UNA SERIE DI DIFFICOLTÀ RELATIVE ALL’AREA NUMERICA E DEL CALCOLO CHE INCLUDE:
PERCORSI ABILITATIVI PER METODO DI STUDIO,COMPRENSIONE CON ALUNNI CON DSA Dott.ssa Francesca Borgioli Psicologa dell’età evolutiva - Perfezionata in Psicopatologia.
PROBLEMATICHE PIU’ RILEVANTI
La discalculia evolutiva. DEFINIZIONE La Discalculia Evolutiva è un disturbo caratterizzato da ridotte capacità nell’apprendimento numerico e del calcoloin.
Transcript della presentazione:

LA DISCALCULIA Sportello didattico Polo 3 Cividate Borno 29 febbraio 2012 Servizio NPIA Dott.ssa Federica Serioli

L’intelligenza numerica 2 sistemi di espressione numerica Parola- ventitre numero 23

NUMERO SIGNIFICATO FORMA la sua semantica

Quali significati ha un numero? 1.Numerosità: ovvero numero di elementi di un insieme; 2.Posizione seriale: l’ordine di un elemento in una sequenza; 3.Etichetta: numero di telefono o di un canale televisivo.

Il senso dei numeri La capacità di percepire, rappresentare e manipolare quantità numeriche, è presente in molte specie animali: scimmie e piccioni che possono ordinare degli insiemi di oggetti e fare addizioni e sottrazioni.

Cosa è la numerosità?  È una concezione astratta;  È una proprietà d’insieme che può essere composto da qualsiasi cosa (i pallini su un dado);  È una componente innata;  Deficit selettivo di questa capacità = discalculia “ciechi ai numeri”.

Esistono capacità numeriche innate?  Butterworth “Cervello matematico”: ritiene che nel nostro cervello esistano dei circuiti specializzati per categorizzare il mondo in termini di numerosità (i numeri come i colori).

Le capacità numeriche sono modulari MODULO COGNITIVO Specificità di dominio

Per cui….. le abilità matematiche di base sono geneticamente determinate e presenti fin dalla nascita, ma successivamente sono influenzate dall’istruzione, dall’apprendimento e dagli strumenti concettuali forniti dalla cultura di appartenenza.

Competenza numerica pre-verbale Un bambino molto prima di parlare e conoscere i simboli numerici, sono in grado di categorizzare il mondo in termini di numerosità e sono in grado di svolgere dei cambiamenti di numerosità con l’aggiunta o la sottrazione di elementi.

Principi numerici trasmessi culturalmente…. CONTARE -Ponte tra le competenze innate e le conoscenze matematiche; -Abilità complessa che richiede l’apprendimento delle parole-conta; -Imparare a contare richiede 4 anni (dai 2 ai 6).

Dal contare……..al 3 fasi del contare come strategia di addizione: 1.Contare tutto; 2.Contare in avanti a partire dal primo addendo; 3.Contare in avanti a partire dall’addendo più grande.

I fatti aritmetici Semplici operazione per le quali non è necessario calcolare il risultato, in quanto iper-appreso.

Tappe apprendimento competenze numeriche

Rinfreschiamoci la memoria….. Cosa è la DISCALCULIA: la discalculia evolutiva è un disturbo specifico dell’apprendimento che si può definire come un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in bambini con intelligenza normale e che non hanno subito danni neurologici.

Ma quali sono le difficoltà? -Comprensione dei simboli aritmetici; -Comprensione del valore quantitativo dei numeri; -Scelta dei dati per la soluzione di un problema; -Allineamento in colonna; -Memorizzazione di combinazione tra numeri (tabelline); -Uso competente delle procedure di calcolo.

Un po’ di storia….. Molti sono gli autori che hanno studiato e che hanno tentato di fornire delle classificazioni delle difficoltà di calcolo evidenziate nei bambini con discalculia, senza offrire però una definizione di disturbo e le sue possibili caratteristiche.

 1967 Johnoson e Myklebust  1968 Cohn  1974 Kosc  1983 Rourke e Strang  1983 Badian  1992 McCloskey  …………………………………………..

Temple 3 Tipi di discalculia evolutiva 1.Dislessia per le cifre:caratterizzata da difficoltà nell’acquisizione di processi lessicali sia nel sistema di comprensione del numero che di produzione. Es. B/no 11 anni:l’analisi degli errori commessi in compiti di ripetizione, scrittura e lettura, sia di numeri arabici, che di numeri espressi in codice verbale, evidenzia uno specifico pattern di errori: 34= sessantasei 1= nove 8483= ottomilaquattrocoentoottantaquattro. in questo caso è deficitaria l’elaborazione lessicale preposta alla selezione e al recupero dei singoli elementi lessicali.

2.Discalculia procedurale: caratterizzata da difficoltà nell’acquisizione delle procedure e degli algoritmi implicati nel sistema di calcolo. Es. ragazzo 17 anni: no difficoltà nell’area di elaborazione numerica (lettura,scrittura sia di cifre che numeri in lettere); no difficoltà nella conoscenza dei fatti aritmetici; ma difficoltà nell’applicare correttamente le procedure di calcolo: errori di riporto errori di incolonnamento errori di prestito.

3. Discalculia per i fatti aritmetici:caratterizzata da difficoltà nell’acquisizione dei fatti numerici all’interno del sistema del calcolo. Es. ragazza 19 anni: capacità di elaborazione dei numeri intatta; conoscenza delle procedure di calcolo intatta; compromesso il recupero dei fatti aritmetici.

2004 Geary 1.Deficit procedurali: quando devono risolvere semplici problemi aritmetici i b/ni con tale profilo commettono molti errori nel contare e tendono a usare strategie immature. Questo deficit coinvolge la rappresentazione e la manipolazione dell’informazioni nel sistema linguistico all’interno della M.L., cioè quello che supporta la rappresentazione e la produzione di parole numero e le relative competenze procedurali.

2. Deficit di memoria semantica: i b/ni di questo profilo presentano difficoltà a immagazzinare i fatti aritmetici nella M.L.T. o ad accedere ad essi. Si ipotizza che non funzionino in modo adeguato i meccanismi di rappresentazione delle nformazioni nel sistema linguistico della M.L. e che ci sia una difficoltà nell’inibire il recupero di informazioni irrilevanti.

3. Deficit visuo-spaziali: i sistemi visuo spaziali sono alla base di molte competenze matematiche, come quelle afferenti ad alcune aree della geometria e alla risoluzione di problemi verbali complessi, per cui un qualsiasi deficit al sistema di M.L.visuo spaziale potrebbe dare luogo a un corrispondente disturbo dell’apprendimento.

Quali gli errori del b/no discalculico? 1.Errori nel recupero di fatti ES. si chiede al b/no di svolgere 5x5 oltre a questa operazione si attiveranno altre due: 5+5=10 e 5x4=20. La risposta che verrà fornita all’operazione dipenderà dall’associazione tra l’operazione e i risultato corretto.

2. Errori nel mantenimento e nel recupero delle procedure. B/ni che pur avendo appreso strategie di conteggio facilitanti utilizzano ancora procedure immature. Facendo cosi vanno a sovraccaricare il sistema di memoria con il conseguente dispendio di energie cognitive. Cosa fare? Se è compromessa la Memoria di Lavoro a lungo Termine evitare di apprendere a memoria ma insegnare strategie di conteggio in avanti e indietro; se è compromessa la M.L. l’obiettivo è di non sovraccaricarla Meglio far scrivere i risultati intermedi oppure può essere usato un supporto concreto (abaco, oggetti) ma non calcoli a mente.

3. Errori nelle applicazioni delle procedure: questi errori si riferiscono a tutti i casi in cui, il bambino, nell’esecuzione di calcoli di differente complessità, entra in difficoltà.

4. Errori visuo-spaziali: errori riconoscimento segni errori incolonnamento errore nella direzione procedurale

Processi coinvolti nella risoluzione dei problemi (Lucangeli) comprensione del testo Rappresentazione categorizzazione autovalutazione pianificazione abilità di calcolo soluzione

Il caso Isa 10 anni 5 elementare

Storia clinica 1° accesso servizo Npia: -1° elementare per difficoltà di apprendimento e difficoltà attentive; -Dalla valutazione non emergono criticità significative negli apprendimenti, ma si evidenzia una difficoltà nella sfera famigliare.

2° accesso servizio Npia -4° elementare -Rivalutazione apprendimenti e aspetti disattentivi:presenza di un disturbo del calcolo e di una lentezza nella lettura. -Valutazione emotiva; -Presa in carico famiglia e b/na

Quali le difficoltà? -In matematica vengono riportate difficoltà in ogni ambito; -Difficoltà comprensione problemi e di conseguenza nella loro risoluzione; -Utilizzo di strategie immature; -Gli aspetti emotivi e di disattenzione influenzano in modo significativo l’andamento scolastico.

Che interventi? A casa…. -Evitare sovraccarico di compiti; -Chiedere alla famiglia una costanza nello studio e nei compiti; -Consigliare alla famiglia un aiuto didattico nel caso non riuscissero a seguire la bambina in modo costante; -Uso calcolatore; -Uso formulari.

Che interventi? A scuola…. -Uso calcolatore; -Uso formulari; -Uso verifiche graduate; -Riduzione degli esercizi; -Assegnare compiti mirati al fine di consolidare e raggiungere obiettivi minimi; -Stesura PDS (piano didattico specifico)

Che interventi? A scuola…. -Tempi più dilatati; -Utilizzo di schede pre-organizzate per lo svolgimento di problemi; -La durata di ogni esercizio dovrà essere calibrata in considerazione dei tempi attentivi; -Fornire pre verifiche; -Assegnare compiti che l’alunna può svolgere in autonomia al fine di aumentare il proprio senso di auto efficacia.