EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Progetto Qualità e Merito – Italiano
Advertisements

OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Via Serrapetrona Roma Tel 06/
Asse dei linguaggi Comunicazione nella madrelingua
TIPOLOGIA INDAGINE SU COMPORTAMENTI, BISOGNI,CONDIZIONI DI VITA RICERCA SCIENTIFICA DI MERCATO DI COSTUME.
Cooperative Learning. Incontro di zona a Pinerolo. 28 maggio 2004
CARATTERISTICHE del PERCORSO DI ORIENTAMENTO ORIENTARE accompagnare, guidare, favorire un percorso di conoscenza, riflessione e autoriflessione, acquisizione.
didattica orientativa
Progetto Continuità a.s
AIMC La complessità della valutazione Bruno Losito Università Roma Tre AIMC, Convegno nazionale Firma dAutore Roma, 29 Novembre 2008.
Lavoro di gruppo Sapienza G.Sammarco Metodi e tecniche del sevizio sociale III aa 2012/13.
Parole di cittadinanza Milano, 29 gennaio Cittadinanza e costituzione Art. 1. Legge 169/2008 Cittadinanza e Costituzione 1. A decorrere dall'inizio.
La Scuola dell'Infanzia
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
quale responsabilità educativa?
INCONTRO PRELIMINARE COMPETENZE TRASVERSALI 9 Settembre –
Attività di tutoraggio sulle simmetrie
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
Fuori dal Guscio Le architravi culturali e pedagogiche.
Baldo Fabiola; Peruzzi Lella
AREA AREA DELLA STRUTTURALE COMUNICAZIONE INTERNA Attività collegiali
COMPETENZE CHIAVE Dottoressa Maria Ieracitano.
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
Indicazioni compilazione Curricolo anno scolastico 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VITTORINO DA FELTRE” TORINO
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
Curricolo di matematica d’istituto dai 3 ai 14 anni.
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Tempi per l’informazione e la formazione
Progetto di Formazione
Finalità scuola dell’infanzia sviluppo idendità sviluppo autonomia sviluppo competenza sviluppo cittadinanza.
Progetto VIVES Microrete l a,b,c, di Cagliari A lberti B uccari C olombo Cagliari.
LEGGERE LE INDICAZIONI PER
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
Il gruppo classe risorsa nella prevenzione del bullismo Dott
PRINCIPI FONDAMENTALI A CUI SI ISPIRA LA SCUOLA
OBBLIGO SCOLASTICO: UNA SFIDA? ASSE MATEMATICO. Il nuovo obbligo scolastico come opportunità Opportunità per cosa? Opportunità per chi?
L’ Apprendimento Cooperativo nella scuola del FARE - prof
indicazioni per il curricolo
Obiettivi Tutte le disciplineItaliano-StoriaScienzeScienze motorie Educare alla conoscenza E all’accettazione di sé Atteggiamento di ascolto.
dalle abilità alle competenze
1. IL 2° CIRCOLO DIDATTICO promuove il “BEN – ESSERE” delle alunne e degli alunni dei due ordini di scuola, inteso come:  Accoglienza.  Autorealizzazione.
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
Rete per la didattica e la formazione IRRE BASILICATA 17 dicembre Scuola, reti, territorio.
A scuola di competenze Elaborazione partecipata e condivisa del
Le Indicazioni Nazionali per il Diario di bordo di una scuola

Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
Verifica e Valutazione competenze
- LA COMMISSIONE HA REVISIONATO I CURRICOLI DISCIPLINARI DI ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, INGLESE, SCIENZE E MATEMATICA, TRAMITE LA COLLABORAZIONE DI DOCENTI.
Perché le TIC nella Didattica
Il cooperative learning
Progettazione “Conto su di te”.  scoprire l'altro da sé e attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi.
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
Istituto Comprensivo “PABLO NERUDA” Roma Indirizzo Musicale
Scuola delle competenze, alleanza educativa tra genitori e insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli.
L'insegnamento scientifico nella Scuola dell'infanzia
Istituto Comprensivo Fibonacci Le scuole che lo compongono: - due plessi di scuola dell’infanzia (M. Betti e G. Rodari) - due plessi di scuola primaria.
PROGETTO PILOTA CIPE REGIONE CALABRIA PIANO DI INFORMAZIONE ISTITUTI di ISTRUZIONE SECONDARIA 1° E 2° GRADO Marzo 2010 DIREZIONE GENERALE PER L’ISTRUZIONE.
Paola Gentile-Flora Olivieri A.R.I.A.C.- Associazione Ricerca Italiana Apprendimento Cooperativo 7° SEMINARIO ANNUALE Con il Patrocinio Università degli.
Francesca Storai I Comitati di Valutazione: per una premialità equa e condivisa Francesca Storai INDIRE Lamezia Terme 8 Aprile 2016.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
Transcript della presentazione:

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Contesto di apprendimento e obiettivi per un curricolo verticale (dai 3 ai 14 anni)  Rivolto agli studenti di Scienze Formazione Primaria dell’Università di Torino  a cura della Commissione cittadinanza I.C. Gemelli di Torino in collaborazione con l’Uscot – SFP Università di Torino  Torino, 7 maggio 2009

LA COMMISSIONE STORIA COMPOSIZIONE OBIETTIVI TEMPI E MODALITA’ DI LAVORO Prima fase Seconda fase IL PRESENTE

STORIA Nasce nell’APRILE ’08 INDICAZIONI PER IL CURRICULO BIENNALE DELLA DEMOCRAZIA ACCORDO DI RETE REGIONALE

COMPOSIZIONE 2 INS.TI DI SCUOLA DELL’INFANZIA 7 INS.TI DI SCUOLA PRIMARIA 1 INS.TE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1 REFERENTE Cooperativa Sociale “UN SOGNO PER TUTTI”

OBIETTIVI nel corso di un biennio Elaborare e proporre un curricolo verticale di Educazione alla Cittadinanza Raccogliere, ordinare e condividere le esperienze Progettare e sperimentare percorsi di cittadinanza

TEMPI E MODALITA’ Lettura del verbale Incontri quindicinali di 2 ore ciascuno DUE FASI DI ATTIVITA’ APRILE ’08 - GIUGNO ’08 SETT ’08 - SETT’09 Lettura del verbale Lettura dei documenti Dibattito Verbalizzazione

IL METODO DI LAVORO Rispetto dell’ IDENTITA’ dei componenti e CONDIVISIONE dell’esperienza personale e professionale Assunzione di RESPONSABILITA’ attraverso la suddivisione dei compiti e il raggiungimento degli obiettivi nei tempi stabiliti Elaborazione AUTONOMA dei prodotti attraverso il confronto, la riflessione e la mediazione delle idee

LE FASI DI LAVORO PRIMA FASE Hanno partecipato alcuni genitori Lettura di paragrafi delle INDICAZIONI MAPPA DELLE FINALITA’ E DEI MACRO OBIETTIVI LA FIGURA DELL’ADULTO

QUALE ADULTO ? Essere : un attento osservatore e ascoltatore degli altri e della realtà coerente nel pensiero e nell’azione disponibile alla mediazione perseverante Avere capacità di negoziazione Non avere pregiudizi verso gli altri e le situazioni

ESSERE POSITIVO nei confronti delle situazioni MA ANCHE… ESSERE POSITIVO nei confronti delle situazioni per offrire speranza di miglioramento e NON rassegnazione

SECONDA FASE IL CONTESTO DI APPRENDIMENTO LE PAROLE CHIAVE

Educare alla Cittadinanza ….COSA FARE? Attività Progetti Laboratori

CONTESTO DI APPRENDIMENTO CONDIVISO IN CONTINUITA’ VERTICALE Dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria IN CONTINUITA’ ORIZZONTALE Scuola – famiglie - territorio ATTEGGIAMENTI BUONE PRATICHE INTERVENTI EDUCATIVI

CITTADINANZA IDENTITA' AUTONOMIA RESPONSABILITA' CONDIVISIONE

Finalità e macro obiettivi IL PRESENTE Curricolo Finalità e macro obiettivi Interventi educativi

Esempi di interventi Quale modello adulto? RESPONSABILITA’ Responsabilità individuale responsabilità collettiva CONDIVISIONE Dalla valorizzazione della conoscenza reciproca alla condivisione Esempi di interventi Quale modello adulto?

IDENTITA’ E APPARTENENZA DALLA CONOSCENZA DEI PROPRI DIRITTI AL SENSO DI APPARTENENZA AD UNA COMUNITA’ AUTONOMIA DALL’AUTONOMIA LEGATA AI BISOGNI PRIMARI ALL’AUTONOMIA OPERATIVA E DI SCELTA

RESPONSABILITA' congruenza con un impegno assunto o con un comportamento, in quanto importa e sottintende l’accettazione di ogni conseguenza (dizionario Devoto Oli della Lingua Italiana) Etica della responsabilità secondo il sociologo tedesco M. Weber (1864-1920) l’etica di chi agisce razionalmente rispetto allo scopo che si prefigge, misurando accortamente il rapporto tra i mezzi e i fini e le conseguenze che le sue azioni possono produrre Principio della responsabilità secondo il filosofo tedesco H. .Jonas (1903- 1993) il principio etico ed ecologico per cui dobbiamo assumere un atteggiamento responsabile sia verso le generazioni future, sia verso l’intera biosfera

a turno curiamo lo spazio di tutti tutti curiamo lo spazio comune INTERVENTI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA 3 – 8 ANNI RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE Riflessione su causa—effetto delle azioni attraverso il rinforzo dei comportamenti corretti Definizione dell’ambito della propria responsabilità Assunzione dei propri impegni (da portare a termine) Individuazione dei propri bisogni e di chi / che cosa può aiutare a soddisfarli. Passaggio da responsabilità a corresponsabilità Es.: curo il mio spazio a turno curiamo lo spazio di tutti tutti curiamo lo spazio comune

NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO 9 – 14 ANNI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA Confronto diretto tra pari Ri-negoziazione di comportamenti (regole condivise) Motivata contestazione delle regole (dal problema alla risoluzione) Definizione di ruoli : - ADULTO guida autorevole e non autoritaria attenzione al rapporto leader/ gregario L’adulto ha la responsabilità di offrire modelli alternativi agli stereotipi (ad es impedendo il crearsi di capri espiatori e/o leaders negativi) - STUDENTI rispetto nel prendersi cura dei propri compagni : tutoring studio cooperativo preparazione e sviluppo di progetti comuni Attività diversificate che consentano l’emergere di abilità di ciascuno

PRENDERSI CURA.... DELL'ALTRO DELLO SPAZIO Nella scuola secondaria Nella scuola dell’infanzia Nella scuola secondaria Il tutoring Nel biennio Attività di discussione Il tribunale Nella scuola primaria Il territorio – La consulta

CONDIVISIONE …”La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società,ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme” da p.19 “Per una nuova cittadinanza “ Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione - 2007

SCUOLA - STUDENTI VALORIZZAZIONE delle diverse identità e radici personali e culturali attraverso attività per conoscere il proprio vissuto recuperare il senso della propria esperienza valorizzare la conoscenza reciproca promuovere una diffusa convivialità ( soggiorni,feste,..) costruire un linguaggio comune conoscere e riflettere sulle esperienze altrui farsi carico collettivamente delle esigenze altrui mettendo a disposizione le proprie capacità ORGANIZZAZIONE di attività di lavoro di gruppo per rinforzare l’identità di classe laboratori composti da gruppi di classi diverse per recuperare il senso di appartenenza alla comunità- scuola attività di pubblica utilità CONDIVISIONE di spazi comuni (refettorio,laboratori, palestra,..) materiali comuni (libri,sussidi didattici,giochi,..) percorsi e obiettivi formativi/cognitivi

Costituzione di un PATTO EDUCATIVO SCUOLA - FAMIGLIE Costituzione di un PATTO EDUCATIVO Creare un dialogo per ottenere FIDUCIA da parte delle famiglie: l’adulto a scuola è un professionista che lavora nell’interesse dei loro figli Accogliere le famiglie all’ inizio di ogni ciclo scolastico Promuovere e sostenere il gruppo delle famiglie

Valorizzare la conoscenza Nella scuola dell’infanzia Nella scuola primaria IL circle time Nella scuola secondaria Percorso di accoglienza

Quale modello di adulto per educare alla RESPONSABILITA’ e alla CONDIVISIONE

IO APPARTENENZA ad una comunità IDENTITA' IO APPARTENENZA ad una comunità

INTERVENTI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Conoscenza del proprio corpo Il genere - le uguaglianze e le differenze Consapevolezza delle proprie capacità Il TUTORING Storia personale Il nome – la mia famiglia Identificazione nel gruppo Il riconoscimento Conoscenza dei propri diritti Percorsi sui bisogni di se’ e dell’altro La cura Lettura delle emozioni proprie ed altrui Risoluzione dei conflitti Accettazione cognitiva della frustrazione

INTERVENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA Dai 6 agli 8 anni Costruzione della comunità Attività di accoglienza del bambino della famiglia della classe Costituzione di regole condivise Identità personale Storia del bambino La nascita e i primi anni di vita La storia della famiglia L’esperienza della scuola dell’infanzia L’ingresso alla scuola primaria Riflessione sulle proprie emozioni e sui sentimenti

Dai 9 agli 11 anni Percorsi individuali sull’identità e diversità di sentimenti ed emozioni Didattica della valorizzazione delle proprie capacità Autovalutazione dei propri comportamenti e dei propri punti deboli punti forti Condivisione dei criteri di valutazione

INTERVENTI NELLA SCUOLA SECONDARIA

AUTONOMIA In CONTINUITA’ l’acquisizione dell’ AUTONOMIA con particolare attenzione agli SPAZI e al TEMPO da conoscere come strutturare valore curare aggiunto AUTONOMIA In CONTINUITA’ l’acquisizione dell’ AUTONOMIA può attraversare queste fasi: AUTONOMIA legata ai bisogni primari legata alle emozioni AUTONOMIA OPERATIVA come organizzare il proprio tempo come organizzare il proprio impegno scolastico (procedure /pianificazione) AUTONOMIA DI SCELTA

INTERVENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA INTERVENTI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA 3 – 8 ANNI INTERVENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO 9 – 14 ANNI Importanza della routine quotidiana Stabilire una scansione del tempo con i bambini Rappresentazione del compito Portare a termine quello che si è iniziato Contratto con la famiglia Circle time per lavorare sulle emozioni Controllo dell’impulsività Tutoring Modelling Confronto tra vari tipi di testo Ricerca di parole – chiave Uso di mappe concettuali Attività di sintesi Trasferimento di concetti e/o regole acquisite in altri contesti Verbalizzazione del compito da svolgere Descrizione delle procedure Utilizzo del problem solving Atteggiamento dialogante dell’adulto Sperimentazione delle scelte (mettersi in gioco- assumere le proprie responsabilità) Definizione dei criteri di scelta Prefigurazione di causa- effetto Ridefinizione delle proprie scelte ( rivalutazione dell’errore) Capire lo stile di apprendimento da parte dell’adulto da parte dell’allievo Presentare diverse metodologie di studio Lavorare sulla ricerca del proprio metodo di apprendimento