Giovedì 14 Aprile 2011 Ambiente, paesaggio e governo del territorio Istituto Tecnico Agrario Statale D. Anzilotti Pescia.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Come e a Chi parlerà il nuovo Catasto
Advertisements

La conoscenza del contesto territoriale
Le aree produttive ecologicamente attrezzate
DWHTForlì – 25 Ottobre 2006 Utilizzo del DWH ai fini della programmazione territoriale Provincia Forlì-Cesena – Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio,
“Pianificazione organizzativa e bilancio sociale”
PERCORSI DI ESPLORAZIONE E CONOSCENZA DEL TERRITORIO
CARTOGRAFIA.
Antonio Parrini Dirigente Servizio Agricoltura
Le strategie per lo sviluppo locale della provincia di Firenze A cura di: Mirko Dormentoni 14 dicembre 2007 Provincia di Firenze Direzione Generale Sviluppo.
ROTARY CLUB ROMA OLGIATA DISTRETTO 2080 A.R PRESENTAZIONE PROGETTO ADOZIONE FIUME TEVERE ROTARY CLUB ROMA OLGIATA DISTRETTO 2080 A.R
Welfare State “Sistema sociale basato sull’assunzione da parte di uno stato politico di responsabilità primarie per il benessere sociale e individuale.
STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL PAESAGGIO
Economia delle aziende non profit
Ufficio di Piano Provincia di Ferrara FERRARA.
Istituto Comprensivo n. 19 – Santa Croce – Verona
La parabola dell’urbanistica italiana dal 1942 a oggi
Gli strumenti di gestione per la disabilità: i Piani Integrati di Salute Dr.ssa Laura Brizzi Resp. U.F. Alta Integrazione Az. USL 8 Zona Valdarno Pisa.
5 ottobre 2011 – Restituzione attività Osservatorio LOsservatorio ha promosso la sperimentazione di una esperienza pilota di Spazio di Aggregazione.
FORUM PROVINCIALE DEL TERZO SETTORE Le funzioni dellEnte Provincia Prato 24 maggio 2011.
AREE EDIFICABILI Gaetano Di Stefano.
REGIONE TOSCANA SETTORE LAVORO Le politiche regionali per loccupazione e lo sviluppo.
STRUMENTI Quadri ed Indirizzi metodologici e normativi Le figure pianificatorie Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle Facoltà di.
LA NORMATIVA Legge 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sullistruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni.
SPA/AQUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELLINTERVENTO SPA/A.1.1 COROGRAFIA – SISTEMA DELLA TANGENZIALE DI ALTOPASCIO SPA/A.1.2.
Prospettive e Sviluppo
IL TITOLO DI STUDIO IN USCITA DAL NOSTRO ISTITUTO E’ QUELLO DI DIPLOMATO PERITO TECNICO IN AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA.
La Rete Ecologica in Provincia di Novara,
Mission della DG e Sistema rurale-paesistico ambientale
L’équipe partecipazione informa
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
In Volo In Volo Presentazione e introduzione di di Emilio Bertolini.
Parco nazionale degli Iblei Studio di coerenza del territorio ragusano con le norme istitutive previste dalla legge quadro sulle aree naturali protette.
IL TERRITORIO COME “PRODOTTO”
Prof. Lorenzo Bordonaro
Il ruolo territoriale degli Osservatori del Paesaggio nellattuazione della Convenzione Europea Corso di Formazione Parchi naturali, aree protette e reti.
LA BONIFICA … IN BICI Pescia, 12/04/2012.
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2010
La comunicazione di un profilo territoriale a scopo turistico Corso di laurea specialistica in Editoria e Comunicazione Multimediale a.a. 2006/2007 Tesi.
Provincia di Ferrara Settore Ambiente e Agricoltura
Rete Ecologica Regionale: definizione di un disegno di rete e condivisione del suo recepimento negli strumenti di pianificazione regionale e provinciale.
Le carte geografiche.
“La collaborazione tra consorzi e agricoltori ” L’esperienza maturata nel campo della prevenzione del rischio idrogeologico e della tutela del territorio.
Verso la definizione della Rete Ecologica: distribuzione delle specie di interesse conservazionistico.
FOCUS GROUP L’Ufficio PIT: aspetti organizzativi e risorse umane PROGETTO Azione a supporto dell’organizzazione degli Uffici per lo sviluppo realizzati.
Le buone pratiche per la gestione e la valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali della Provincia di Pistoia Focus Group per i gruppi dirigenti dei.
Diritto all’acqua e diritti sull’acqua
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
Preso atto dell'alto livello di rischio che caratterizza gran parte del territorio italiano, si è provveduto ad un aggiornamento della normativa vigente.
PROVINCIA DI COMO PIF PIANO GENERALE DI INDIRIZZO FORESTALE
Sistema bibliotecario italiano Premessa storica L’assetto attuale delle biblioteche italiane è stato fortemente condizionato dalle modalità con cui lo.
AMBIENTE E DISSESTO IDROGEOLIGICO. ACQUA, MENO SPRECHI Sevizi idrici più efficienti. Unirò gli attuali ATO in un'unica autorità regionale, con risparmi.
L’agenda 21 locale E’ l’agenda degli impegni che una comunità locale si assume per il 21° secolo, al fine di poter attuare (localmente) e fornire il proprio.
Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle
ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA Materiale riservato e strettamente confidenziale Nella direzione della contabilità economico patrimoniale:
Esperienza di ARPA Lazio
LABORATORIO T.U. Anno ITER PROGETTUALE E ELABORATI – Quadro Normativo – Quadro Storico – Quadro Conoscitivo – Abachi – Quadro Valutativo – Quadro.
Muson Vecchio.
ASSESSORATO ALLA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO TERRITORIALE
Manuale di legislazione agraria
Diga di Ravedis: una miniera d’oro blu
3 luglio 2006 Provincia di Torino - Assessorato Pianificazione Territoriale - Servizio Difesa del Suolo 1 Il progetto “Manutenzione ordinaria del territorio”
VARIANTE GENERALE AGLI ATTI DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VIGENTE E ALLA DOCUMENTAZIONE PIANIFICATORIA COMPLEMENTARE GLI OBIETTIVI STRATEGICI ASSUNTI.
Dal P.R.G. al P.G.T. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE NELLA LEGISLAZIONE VIGENTE PTCR; PTCP; PGT L.R. 12/2005 PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) L’11.
Città di Portogruaro La Costruzione del Piano di Assetto del Territorio Marzo 2007.
I contratti di fiumi promossi dai consorzi di bonifica toscani
XLIV Convegno SIDEA PRODUZIONI AGROALIMENTARI TRA RINTRACCIABILITA’ E SICUREZZA: ANALISI ECONOMICHE E POLITICHE DI INTERVENTO GRUPPO DI LAVORO “ECONOMIA.
EFFICIENZA ENERGETICA PER RETI REGIONALI A SCARSO TRAFFICO (CON MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI AL PUBBLICO) Promotori : RFT, EST (Elettrifer,
Linee di indirizzo unitarie per la Gestione della Bonifica Un progetto di UNCEM Toscana.
Ufficio Politiche Abitative e Lavori Pubblici OBIETTIVO ANNUALE 2011 analisi critica dell’anagrafe dell’edilizia scolastica e quadro sintetico dello stato.
Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria.
Transcript della presentazione:

Giovedì 14 Aprile 2011 Ambiente, paesaggio e governo del territorio Istituto Tecnico Agrario Statale D. Anzilotti Pescia

Il comprensorio consortile Superficie Ha 5 Province Firenze Lucca Pisa Pistoia Prato 27 Comuni Capannori Altopascio Montecarlo Villa Basilica Pescia Uzzano Chiesina Uzzanese Ponte Buggianese Buggiano Massa e Cozzile Piteglio Marliana Montecatini Terme Pieve a Nievole Serravalle Pistoiese Monsummano Terme Larciano Lamporecchio Vinci Carmignano Cerreto Guidi Fucecchio Santa Maria a Monte Castelfranco di Sotto Santa Croce sullArno Calcinaia Limite sullArno Confini Bacino Idrografico

Le competenze del Consorzio Corsi dacqua classificati in IDRAULICA 1.287km Corsi dacqua classificati in BONIFICA 256km TOTALE CORSI DACQUA IN GESTIONE km DI CUI In aree montane e collinari In area di pianura Nel cratere palustre 921 km 589 km 33 km

Il Padule di Fucecchio Nel cuore del comprensorio, si trova il Padule di Fucecchio, larea umida interna più grande dItalia. Il Padule di Fucecchio risulta importantissimo dal punto di vista ecologico - ambientale, costituendo lhabitat ottimale per le molte specie presenti.

Motivi di collaborazione tra Consorzio e UNIFI 1. Piano Generale di Bonifica 2. Piano di Classifica e Contribuenza Applicazioni dello studio Formazione continua La collaborazione con lUniversità rappresenta sicuramente una possibilità di formazione ed aggiornamento continuo grazie al confronto con le competenze e le sperimentazioni accademiche.

a)Visione unitaria del territorio Visione comune ed unitaria dellintero bacino idrografico a differenza dei Comuni che invece hanno una visione frammentata e localistica. Rappresenta il passaggio, levoluzione, da una molteplicità di visioni locali ad un unicum di visione dinsieme b)Piano di coordinamento Armonizza in un unico piano le politiche urbanistiche dei singoli Comuni sul territorio. Non è un qualcosa che sovrasta i piani urbanistici già esistenti, ma un qualcosa che integra, coordina il tutto in un unicum. 1.Piano Generale di Bonifica

c)Piano che nasce dal dentro Essendo un qualcosa che armonizza, integra i singoli piani urbanistici territoriali, frutto a loro volta di percorsi partecipativi localistici, il piano non si sviluppa come un qualcosa di estraneo, calato dallalto, bensì come un qualcosa che nasce dal basso, da dentro il territorio armonizzando in un unicum le singole realtà, esigenze e prospettive del territorio. d)Sviluppo sostenibile Il piano si inserisce a pieno titolo nel contesto delle politiche finalizzate ad una forma di sviluppo della società che non comprometta la possibilità delle future generazioni di perdurare nello sviluppo stesso, preservando la qualità e la quantità del patrimonio e delle risorse naturali, operante quindi in regime di equilibrio ambientale.

Visione Assemblata dei Piani Strutturali Il semplice assemblaggio dei Piani Strutturali dei 27 Comuni restituisce un quadro di difficile interpretazione, senza alcuna direttiva comune comprensibile per lintera area. A prima vista appaiono fra loro difficilmente confrontabili per normativa ( peraltro riferiti a due leggi diverse LR 5/95 ed LR 1/05) e tipologia di suddivisione dei territori.

Mosaico Ragionato dei Piani Strutturali E stato definito un mosaico ponderato dei Piani Strutturali in modo da poter comprendere il quadro delle relazioni e delle direttrici comuni di sviluppo ipotizzate sul territorio dai diversi Comuni. In questo modo è stato possibile codificare una lettura se non unificata almeno relazionabile del territorio per aree sovra comunali.

2.Piano di Classifica e Contribuenza a)Uso del suolo Il piano di suddivisione e classifica in zone del comprensorio e quindi di contribuenza può essere aggiornato e soprattutto calibrato nello specifico delle singole peculiarità territoriali in funzione delluso che viene fatto del suolo, del territorio e quindi del beneficio che la popolazione, a cui viene richiesto il contributo consortile, trae dallo sfruttamento del territorio in cui ricade la relativa proprietà. Individuazione della categoria sintetica uso del suolo come parametro oggettivo, reale e soprattutto localistico, espressione delle peculiarità delle diverse realtà che formano il comprensorio di bonifica. Parametro uso del suolo, essendo basato su principi oggettivi, può essere continuamente aggiornato così da restituire continuamente al meglio la realtà che rappresenta.

b)Manutenzione del territorio Possibilità di programmare ed eseguire interventi di manutenzione ordinaria specifici e soprattutto mirati nelle diverse aree del bacino idrografico in funzione delle relative peculiarità e criticità. Una manutenzione tagliata su misura per ciascuna zona, avendo come parametro fondamentale luso che viene fatto del suolo in quella specifica zona (p.e. un vigneto dà luogo a problematiche diverse rispetto ad un castagneto).

Carta Geologica Rappresentazione, avendo come base i confini del comprensorio di bonifica ovvero il bacino idrografico n.14, mediante carta tematica, dei differenti tipi di rocce che affiorano sulla superficie terrestre ed i contatti tra loro. Le rocce sono rappresentate con colori diversi ed il loro contatto è figurato con diversi tipi di linee.

Carta Uso del Suolo Rappresentazione, avendo come base i confini del comprensorio di bonifica ovvero il bacino idrografico n.14, mediante carta tematica, dello stato attuale dellutilizzo del territorio. Le differenti classi di uso del suolo sono rappresentate con diversi colori.

Prospettive Progetto Pilota Il presente studio, sulla base anche degli obiettivi raggiunti, costituisce sicuramente una esperienza di successo riproducibile, un progetto pilota che può essere preso ad esempio anche dagli altri Consorzi di Bonifica.