Rilassatevi e respirate di meno K. P. Buteyko ®
Una persona non la si dovrebbe mai ne’ vedere ne’ sentire respirare ® La regola del respiro
a cominciare dalla Guerra Civile Americana ( ) i medici militari osservando gli effetti dello stress da combattimento sui soldati descrissero una sindrome ®
caratterizzata da : fame d’aria, senso di soffocamento, confusione, stordimento, parestesie, affaticamento importante, intolleranza all’esercizio fisico, intorpidimento, dolori toracici ®
in seguito, alla sindrome osservata sono stati dati vari nomi tra cui: malattia da cuore irritabile, cuore del soldato, sindrome di Da Costa, sindrome da sforzo, astenia neurocircolatoria in seguito, alla sindrome osservata sono stati dati vari nomi tra cui: malattia da cuore irritabile, cuore del soldato, sindrome di Da Costa, sindrome da sforzo, astenia neurocircolatoria ®
Fu nel 1871 che il medico olandese Jacob Mendes Da Costa definì clinicamente la "sindrome da iperventilazione" ® Fu nel 1871 che il medico olandese Jacob Mendes Da Costa definì clinicamente la "sindrome da iperventilazione" ®
si osservò che chi respirava in profondità veniva colto da capogiri e a volte da svenimento ®
ciò venne attribuito in modo errato ad una condizione di saturazione da ossigeno ® salvo poi, con gli studi e ricerche successive, verificare che ciò era dovuto ad una mancata cessione di ossigeno da parte dell’emoglobina, a causa dell’eccessiva eliminazione di CO2 indotta dall’iperventilazione
verso la fine del i fisiologi austriaci Breyer e Gering resero noti i risultati di una loro ricerca: ®
l'uomo è l'unico esemplare biologico presente sulla terra che non ha sviluppato un senso corretto di respirazione ®
ma non gli esseri umani tutti gli altri esseri sanno respirare ®
prof. Konstantin Pavlovic Buteyko ®
Konstantin Pavlovich Buteyko nacque nel villaggio di Ivanitsa che si trova a 150 km. da Kiev il 27 gennaio 1923 ®
all’Università si iscrisse alla facoltà di medicina e visto l’impegno che metteva nello studio e gli ottimi esiti dei suoi esami ®
gli venne affidato l’incarico di studiare una malattia allora particolarmente difficile da trattare che affliggeva le donne in gravidanza conosciuta come preeclampsia o gestosi ®
una sindrome caratterizzata dalla presenza singola o in associazione di sintomi quali edema proteinuria ed ipertensione ®
durante il terzo anno di studi e gli venne affidato l’incarico di approfondire lo studio della ipertensione maligna ®
nel 1952 dopo la laurea con lode in medicina continuò a studiare ed a sperimentare con i suoi pazienti gli effetti dell’ iperventilazione ®
dedusse che la causa della maggior parte delle malattie risiedeva nell’ eccesso di ventilazione alveolare ®
che provocando un abbassamento del livello nella concentrazione di CO2 corporea, impediva una corretta ossigenazione delle cellule ®
negli anni riuscì ad aprire un laboratorio di diagnostica funzionale dove potè effettuare studi clinici sistematici su 200 persone sane ed ammalate ®
l’ 11 gennaio 1960 presentò il suo lavoro al Forum Scientifico presso l’Istituto dimostrando come era riuscito ad ottenere un tasso di guarigione che si avvicinava al 100 % ®
senza utilizzare bisturi e medicine ®
con persone che soffrivano di asma angina pectoris ipertensione e che erano già stati in precedenza curati con le tecniche allora conosciute senza averne ottenuto la guarigione definitiva ®
fino ad ottenere l’autorizzazione per una sperimentazione ufficiale condotta con la metodologia del “doppio cieco” nell’aprile del 1980 presso l’Istituto Pediatrico di Mosca ®
la condizione posta dal Ministro era che il tasso di guarigione fosse superiore all’ 80 % ®
del gruppo di 46 pazienti che parteciparono a questa sperimentazione ufficiale 44 (il 95%) vennero ufficialmente riconosciuti come guariti ®
i restanti 2 pazienti anche se non guarirono mostrarono un sensibile miglioramento ®
alcuni dei pazienti erano guariti contemporaneamente da varie malattie di cui soffrivano ad esempio una donna inclusa nella sperimentazione per l'asma guarì anche da un tumore al seno ®
infine anche i 2 pazienti non migliorati al termine della sperimentazione guarirono dopo aver proseguito per un ulteriore periodo il trattamento ®
di conseguenza i risultati di questa sperimentazione potevano essere considerati positivi al 100% per: asma, ipertensione arteriosa e angina pectoris ®
Il grafico illustra la variazione nelle dosi di assunzione di broncodilatatori, da parte di soggetti asmatici, dopo 6 settimane di applicazione del Metodo Buteyko sotto il controllo dei medici del “The Clinical trial” di Brisbane (Australia) ®
La respirazione orale non garantisce attività analoghe a quelle della respirazione nasale, ed è un meccanismo di emergenza peraltro indispensabile per garantire l’afflusso dell’aria ai polmoni quando la via nasale è ostruita Silvio Fiocca: Fondamenti di anatomia e fisiologia umana (Sorbona ed.) ®
la respirazione nasale è uno dei fondamenti della corretta applicazione del Metodo Buteyko perchè passando nelle fosse nasali l’aria viene: ®
1 - filtrata nel naso sono presenti dei peli detti vibrisse che bloccano la particelle più grosse in sospensione nell’aria vi è poi un film mucoso che ricopre le mucose nasali con il compito di bloccare le particelle più piccole che in esso vi rimangono invischiate ®
2 - umidificata le mucose nasali assolvono al compito di correggere il grado di umidità dell’aria in entrata cedendo acqua se troppo secca o assorbendola se troppo umida ®
allo stesso modo trattengono l’umidità dell’aria in uscita prevenendo fenomeni di disidratazione in particolare mentre respiriamo durante il sonno ®
3 - riscaldata l’aria passando attraverso le mucose viene riscaldata se quella esterna è troppo fredda o raffreddata se al contrario è troppo calda ®
il secreto che forma un sottile film sulle terminazioni nervose è composto da proteine antimicrobiche come - lisozima - lattoferrina - proteoglicani - IgA ®
quindi quando l’aria in ingresso dal naso arriva nella faringe è - alla giusta temperatura - alla giusta umidità - priva di particelle irritanti - adeguatamente sterilizzata ®
con una corretta ventilazione ogni minuto nei polmoni passano dai 4 ai 6 litri di aria ®
si definisce iperventilazione quando il volume di aria che passa nei polmoni è superiore ai 5 litri/min ®
in un asmatico la quantità di aria respirata arriva a 14 – 16 o anche 20 litri/min ®
Relazione tra iperventilazione e patologia Studi clinici ®
Condizione Ventilazione al minuto Numero di personeRiferimenti Respirazione normale4 - 6 L / min-Testi di medicina Soggetti sani L / min> 400I risultati di 14 studi Malattia cardiaca15 (± 4) L / min22Dimopoulou et al Malattia cardiaca16 (± 2) L / min11Johnson et al Malattia cardiaca12 (± 3) L / min132Fanfulla et al Malattia cardiaca15 (± 4) L / min55Clark et al Malattia cardiaca13 ± 4) L / min15Banning et al Malattia cardiaca15 (± 4) L / min88Clark et al Malattia cardiaca14 (± 2) L / min30Buller et al Malattia cardiaca16 (± 6) L / min20Elborn et al Pulm ipertensione12 (± 2) L / min11D'Alonzo et al Cancro12 (± 2) L / min40Travers et al Diabete L / min26Bottini et al Diabete15 (± 2) L / min45Tantucci et al Diabete12 (± 2) L / min8Mancini et al Diabete L / min28Tantucci et al Diabete13 (± 2) L / min20Tantucci et al Asma13 (± 2) L / min16Chalupa et al Asma15 L / min8Johnson et al Asma14 (± 6) L / min39Bowler et al Asma13 (± 4) L / min17Kassabian et al. 1982
® Condizione Ventilazione al minuto Numero di personeRiferimenti Asma12 L / min101McFadden & Lyons 1968 BPCO14 (± 2) L / min12Palange et al BPCO12 (± 2) L / min10Sindia et al BPCO14 L / min3Stulbarg et al Apnea del sonno15 (± 3) L / min20Radwan et al Cirrosi epatica L / min24Epstein et al Ipertiroidismo15 (± 1) L / min42Kahaly et al Fibrosi cistica15 L / min15Fauroux et al Fibrosi cistica10 L / min11Browing et al Fibrosi cistica10 L / m10Ward et al Fibrosi cistica e diabete10 L / min7Ward et al Fibrosi cistica16 L / min7Dodd et al Fibrosi cistica18 L / min9McKone et al Fibrosi cistica13 (± 2) L / min10Bell et al Fibrosi cistica L / min6Tepper et al Epilessia13 L / min12Esquivel et al CHV13 (± 2) L / min134Han et al Attacchi di panico12 (± 5) L / min12Dolore et al Disturbo bipolare11 (± 2) L / min16MacKinnon et al Distrofia miotonica16 (± 4) L / min12Clague et al. 1994
la fame d’aria ®
è un sintomo comune e viene percepita come l’incapacità ad inspirare profondamente in maniera soddisfacente ®
si può manifestare con respiri profondi soprattutto di tipo toracico ®
con sospiri e sbadigli ®
sebbene la sindrome da iperventilazione raramente si presenti con un aumento evidente della frequenza respiratoria ®
la dispnea propria della sindrome può innescarsi a partire dai muscoli che risultano affaticati da sforzi respiratori eccessivi e cronici ®
altro elemento fondamentale per ridurre l’iperventilazione è l’utilizzo del muscolo diaframmatico nell’attività ventilatoria ®
la respirazione diaframmatica rende meno gravoso il lavoro della respirazione aumentandone l’efficienza ®
ed in genere impedisce l’iperventilazione rallentando naturalmente la frequenza del respiro ®
il diaframma è il muscolo più potente del nostro corpo si abbassa come una perfetta pompa respingente ®
e comprime - il fegato - la milza - l’intestino rianima la circolazione portale e addominale ®
il numero dei suoi movimenti è un quarto di quelli del cuore ma il suo sforzo emodinamico è più forte ®
perchè la superficie della pompa respingente è assai più grande e dà una propulsione più importante di quella del cuore ®
importante è la sua funzione di “svuotamento” dei laghi sanguigni del fegato e della milza ®
Meccanismi di insorgenza e consolidamento dell’iperventilazion e ®
Iperventilazione Ansia e apprensione Carenza di CO2 Induzione Psico-somatica Meccanismi neuroendocrini Sintomatologia ®
effetto Werigo-bohr
senza anidride carbonica, l'ossigeno è trattenuto dall'emoglobina e non viene rilasciato alle cellule ®
PERCHE’ la carenza di Anidride Carbonica causa un rafforzamento del legame chimico tra Ossigeno ed Emoglobina impedendo il rilascio dell’Ossigeno nei tessuti ®
provocando un innalzamento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna ®
non è causata dalla mancanza di Ossigeno nell’organismo ® la carenza di Ossigeno nelle cellule
ma da un livello troppo basso di concentrazione di anidride carbonica negli alveoli e nel sangue! ®
se respiriamo troppo riusciamo ad utilizzare meno ossigeno di quello che abbiamo a disposizione nel sangue ®
la CO 2 è circa 24 volte più solubile dell’ossigeno e si diffonde 20 volte più rapidamente attraverso la barriera alveoli-capillari di quanto non faccia l’O 2 ®
l’aumento della ventilazione alveolare provoca di conseguenza una diminuzione molto rapida della CO 2 ®
la concentrazione di CO 2 negli alveoli è direttamente proporzionale al tasso metabolico ed inversamente proporzionale alla ventilazione alveolare ®
respirando 4 volte più del necessario in un solo minuto la concentrazione di CO 2 negli alveoli diminuisce del 50 % ®
è necessaria un’ ora di respiro leggero per recuperare la CO 2 persa in 10 minuti di iperventilazione acidi-basi ®
La CO 2 e l’equilibrio acidi-basi ®
una delle funzioni più importanti dei polmoni consiste nel regolare il ph fisiologico attraverso la regolazione della pCO 2 che in questo modo regola il livello di acidità (la CO2 agisce come un acido nel sistema-tampone e la CO2 disciolta è il precursore immediato dell’acido carbonico) pCO2= pressione parziale di anidride carbonica nel sangue arterioso ®
a seguito di una iperventilazione prolungata si può verificare un esaurimento delle capacità di tamponamento del sangue ®
a causa della perdita di riserve alcaline e di conseguenza perde di efficienza il sistema-tampone ®
i bicarbonati quindi servono per mantenere stabile il valore del ph ®
ne consegue che la corretta attività respiratoria e quella renale sono fondamentali nella omeostasi dell’equilibrio acido - baseomeostasi ®
Rapporto tra la Pausa Controllo e lo stato di salute Buono (normale) Regolare Insufficiente Indebolito Molto indebolito Critico 6.5% 5.5% 5.0% 4.5% 4.0% 3.5% Condizioni generali di salute dell’organismo Livello di CO2 negli alveoli polmonari e nel sangue Valore indicativodel respiro in eccesso PAUSA CONTROLLO ®