I Longobardi in Italia ( )

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Transcript della presentazione:

I Longobardi in Italia (568-774)

Linea del tempo (Italia tra V e VI sec.) Sacco dei Visigoti di Alarico 410 Sacco dei Vandali di Genserico 455 Deposizione di Romolo Augustolo 476 Regno degli Ostrogoti di Teodorico 493 Guerra greco-gotica 535-553 Prammatica sanzione 554 Arrivo dei Longobardi 568

Chi sono i Longobardi? Da dove deriva il nome ‘Longobardi’? Da dove arrivavano? Dove si stanziarono? Quali rapporti instaurano con la popolazione locale? Quale organizzazione sociale e culturale avevano? Come si realizza e come finì la dominazione longobarda in Italia? Quali conseguenze di lunga durata ebbe la dominazione longobarda?

La derivazione del nome ‘Longobardi’ Lo storico Paolo Diacono, nell’ Historia Langobardorum ("Storia dei Longobardi»), fornisce l‘etimologia dell‘ etonimo "Longobardi" (Langbärte in antico germanico, latinizzato in Langobardi): «Furono chiamati così [...] in un secondo tempo per la lunghezza della barba mai toccata dal rasoio. Infatti nella loro lingua lang significa lunga e bart barba» (Hist. Lang., I,9) Tale etimologia era già stata proposta, più di un secolo prima, da Isidoro di Siviglia: «I Longobardi, secondo l'opinione popolare, sono chiamati così a causa delle loro lunghe barbe che non sono mai tagliate» (Isidoro di Siviglia, Etymologiae, IX, 9, 95) Questa etimologia è stata accolta anche dalla moderna ricerca, che conferma come l'acconciatura tradizionale fosse a sua volta avvalorata da una forma rituale di culto al dio Odino. Al contrario, la storiografia ha ormai abbandonato l'ipotesi alternativa che spiegava l'etnonimo come popolo "dalle lunghe lance", dall‘alto tedesco antico "barta" ("lancia")

Scandinavia II a.C. Costa mar Baltico I a.C-IV d.C. Medio Danubio V sec. Pannonia VI sec.

Dalla Pannonia all’Italia I Longobardi combatterono a fianco dei Bizantini nella battaglia di Gualdo Tadino (552) dove Totila fu sconfitto e ucciso, in seguito alla disfatta dei Goti l’Italia fu interamente conquistata dai Bizantini. Nel giro di poco il gioco delle alleanze si capovolse: i Longobardi si unirono prima ai Franchi (che minacciavano i Bizantini in Italia settentrionale) e poi agli Avari (che minacciavano i Bizantini nei Balcani) Ma Nel 568 sotto la guida del re Alboino i Longobardi penetrarono in Italia da est e si impadronirono direttamente del Friuli. Perché Alboino fece un patto con gli Avari: avrebbe ceduto i propri territori se gli Avari si fossero impegnati ad ostacolare il passaggio dei Bizantini attraverso i Balcani; in tal modo Alboino si liberava di una minaccia e al tempo stesso si garantiva la conquista dell’Italia approfittando della debolezza dei Bizantini. In parte perché attratti dalle ricchezze del territorio e perché dalle guerre contro gli Ostrogoti non avevano ottenuto le ricchezze sperate In parte perché gli Avari stavano diventando una minaccia

OSSERVA E RISPONDI: Quali sono le regioni e le città mantenute dai Bizantini? Quali quelle dei Longobardi? Elencane i nomi. Che cosa ti suggerisce l’attuale nome della Lombardia? E il nome “Romagna”? RIFLETTI E FORMULA IPOTESI: Quali conseguenze politiche può aver avuto sull’Italia lo stanziamento dei Longobardi? Quali conseguenze sociali e culturali?

L’Italia longobarda e l’Italia bizantina Dopo la morte (in seguito a una congiura) di Alboino e all’uccisione del suo successore Clefi, la conquista dell’Italia fu portata avanti dai duchi che, dopo un decennio di anarchia, elessero come loro re Autari (figlio di Clefi) che estese le conquiste longobarde a danno dei Bizantini, a cui nel 595 (durante il regno di Teodolinda e Agilulfo) rimanevano: L’esarcato con capitale Ravenna La Pentapoli (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona) La costa veneta Il ducato di Roma con la via Flaminia Napoli, la Puglia e la Calabria Le isole: Sicilia, Corsica, Sardegna

Società longobarda FARA duchi I Longobardi erano organizzati in fare, ovvero gruppi di famiglie che si spostavano insieme sotto un’unica guida. Se la fara era l’organizzazione fondamentale nel momento in cui il popolo si spostava (etimologia fara<fahren=viaggiare), il ducato divenne l’unità base in cui venne suddiviso il territorio a mano a mano che veniva conquistato. arimanni aldi I duchi avevano sia compiti civili (per esempio l’amministrazione della giustizia), sia militari (la difesa dei confini) Gli arimanni erano i guerrieri liberi, i soli ad avere pienezza dei diritti nella comunità (il popolo dei Longobardi si identifica con l’esercito) Gli aldi erano semiliberi ( perlopiù artigiani o contadini di nazionalità italica), potevano possedere terre, case e servi, erano comunque dipendenti da un padrone

Rapporto tra i Latini e i Longobardi Al contrario degli Ostrogoti, che erano già largamente romanizzati e si erano proposti come ‘continuatori’ della tradizione imperiale, i Longobardi erano giunti in Italia da conquistatori e si erano dedicati innanzitutto a rubare, saccheggiare, ridurre in schiavitù gli abitanti. Si veniva così a creare una società nettamente divisa tra la classe dei dominatori guerrieri (i Longobardi) e quella dei Latini, impoveriti e ridotti in condizioni di semi-schiavitù. Questa contrapposizione era accentuata dal fatto che i Latini erano cattolici, mentre i Longobardi, convertitisi al cristianesimo prima dell’arrivo in Italia, erano ariani.

Gregorio Magno (590-604) Nei rapporti con i latini si uniscono problemi religiosi (i longobardi sono ariani, ma legati alla loro religione tradizionale) e problemi politici (i latini sono tendenzialmente fedeli all’impero; che si riorganizza attraverso l’esarca (vicerè): l’esarcato andava dal fiume Panaro a Ravenna 593 Agilulfo arriva a porre sotto assedio Roma Chi fece recedere il re, dopo qualche mese, fu il papa Gregorio I, che si impegnò, verosimilmente, a versare un tributo Davanti alla latitanza dei funzionari imperiali, Gregorio aveva assunto le loro incombenze: Razionalizza il patrimonio immobiliare della Chiesa Finanzia attività caritative e amministrative Avvia contatti diplomatici con i sovrani germanici e attraverso la collaborazione con la regina Teodolinda avvia il processo di conversione dei Longobardi al cattolicesimo Promuove la predicazione Prende posizione contro il cesaropapismo bizantino

Editto di Rotari 643 Prima legge messa per iscritto In latino Lettura a p.148: Che cosa è la faida? Che cosa è il guidrigildo? Come appare la condizione della donna? Che tipo di società emerge dalle leggi in vigore?

Le guerre Come si vede dalla cartina i ducati longobardi erano divisi Obiettivo di re Liutprando era unire tutta l’Italia imponendo un più stretto controllo sui ducati, soprattutto quelli più lontani dalla capitale (Spoleto e Benevento) Sconfisse i Bizantini, occupò Ravenna, tentò di prendere il Lazio, ma vi rinunciò, temendo che la guerra contro il papa innescasse meccanismi non gestibili. A dimostrazione della sua sottomissione dona al papa la cittadina di Sutri (728) che formalmente però apparteneva all’imperatore d’oriente Il progetto di Liutprando fu ripreso dal successore Astolfo che, impadronitosi di Ravenna e della Pentapoli, nel 751 pose fine alla presenza bizantina nell’Italia del Nord.

Nascita dello Stato della Chiesa 2 origini La Donazione di Sutri (728) con la quale Liutprando dona al papa la cittadina da poco occupata in segno di pace. Il suo successore Astolfo però riprende la guerra contro il papa che chiama i Franchi in sua difesa La Donazione di Costantino Documento con il quale l’imperatore avrebbe ceduto al papa Silvestro I la giurisdizione civile su Roma e sull’Impero d’Occidente. Fu ritenuto autentico per tutto il Medioevo, fino a quando Lorenzo Valla (1440) attraverso un’indagine filologica scopre che il documento risale all’VIII secolo e non al 321