Forum partenariale Aosta, 4 febbraio 2013 1. La semplificazione delle procedure 2 1.Le criticità procedurali 2.Le azioni di semplificazione e accompagnamento.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

1 Seminario di formazione Controlli e Sanzioni nellattuazione dei PSR Torino, Marzo 2002.
Conoscenza dei requisiti formali e di eligibilità
Azioni Strutturali Politica regionale Organizzazione di partenariati Una politica di coesione più decentrata Negli Stati membri : – una definizione.
Francesca Filippa Nuval – Nucleo di Valutazione. Comitato di Sorveglianza Le attività di valutazione in itinere.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Sistema Gestione Progetti
1 Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e i Fondi strutturali.
PROCEDURE DI ACCESSO E CRITERI DI SELEZIONE - FSE
PROCEDURE DI ACCESSO E CRITERI DI SELEZIONE - FESR
Progetto ChORUS Competenze, Organizzazione, Risorse Umane a Sistema ___________________________________________________________________________________________________________________________________.
La Raccomandazione europea per la garanzia di qualità dellIstruzione e Formazione Professionale Roma, 29 ottobre 2009 Giorgio Allulli - Isfol Coordinatore.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
1 giugno 2007Regione Marche Sviluppo Rurale Procedure e Sistemi informativi Macro tipologie di interventi P.S.R. Misure a superficie Misure a superficie.
ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA
1 giugno 2007Regione Marche Programma di Sviluppo Rurale Procedure e Sistemi informativi Semplificare la gestione: gli strumenti di standardizzazione.
I nuovi strumenti per la semplificazione dei processi e delle procedure Cristina Martellini Dirigente del Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca Regione.
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
PIANO DI COMUNICAZIONE DEL Programma Operativo FESR Provincia Autonoma di Trento.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dellAgricoltura e Riforma Agro-Pastorale Ancona, 28 novembre 2008 SIAR Sardegna Il ruolo del sistema informativo.
E-government e cambiamento della PA italiana: i fattori critici di successo Ezio Lattanzio Verona, 26 febbraio 2007.
Il decentramento del Catasto ai Comuni Proposta operativa 27 settembre 2006.
La programmazione 2007/13 Serena Tarangioli, INEA Potenza, 28 Giugno 2005 La Politica di Sviluppo Rurale.
La consulenza aziendale nella PAC 2014/2020: prospettive
I SERVIZI PER LE IMPRESE e PER I TERRITORI RURALI Firenze, dicembre 2001 PROGETTAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE.
LAutorità Ambientale Regionale DocUP Comitato di Sorveglianza DocUP luglio 2010.
LO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE LO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE.
LO SPORTELLO UNICO DELL’ EDILIZIA
Sintesi delle novità introdotte
FDL Dipartimento FRS FONDI STRUTTURALI Una risorsa finanziaria importante per lo sviluppo della Regione, del Paese e della Comunità Europea.
Il Documento Unico di Programmazione
PROGETTO CAPITALE FORMATIVO E BIBLIOTECA MULTIMEDIALE PON ATAS Ob.1 – Mis. II.2 – Azione 1 CAGLIARI Lunedì 9 giugno 2003.
Marzia marangon1 URP & REGIONI STRATEGIE DI COMUNICAZIONE CONDIVISA.
Comitato di Sorveglianza Potenza, 16 giugno 2015
Misura 19 – Sostegno allo sviluppo locale LEADER
La rilevazione sulle attività di Formazione continua Condotta su 29 enti e organismi che operano in campo formativo nell’ambito dell’Industria (G.I. e.
I POLI DI INNOVAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE 2014/2020 DEI FONDI STRUTTURALI Torino, 21 Settembre 2015.
Piano di Sviluppo Rurale GAL APPENNINO BOLOGNESE.
Il Progetto Prato e una misura di innovazione sociale sul contrasto all'abbandono scolastico Presentazione del progetto Kiss Prato, 23 ottobre 2015.
STRUMENTO GPU Dai regolamenti agli indicatori
II FASE - Linea d’azione 2 “Il riuso delle soluzioni di eGovernment” 10 maggio 2004 Roberto Pizzicannella CNIPA – Area Innovazione Regioni ed Enti Locali.
In un contesto di difficoltà e crisi come quello attuale, il PSR diventa uno strumento importante per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del.
MISURA 112 Insediamento Giovani Agricoltori “Pacchetto Giovani” Settore Valorizzazione dell’imprenditoria agricola.
Valutazione indipendente del PSR Toscana 2007 – 2013 Comitato di Sorveglianza Firenze, 29 novembre 2012.
L’attività di controllo nella programmazione Firenze, 21 novembre 2014.
Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorato Agricoltura e Risorse naturali Programma di Sviluppo Rurale
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Conferenza Stampa L’attività svolta dall’organismo pagatore ARPEA: il punto sui risultati raggiunti per l'erogazione dei fondi europei nel 2009 Marco Astori.
Sviluppo Rurale Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale Approccio Leader.
1 Task Force Leader Seminario L’approccio Leader: stato dell’arte e prospettive future Lo stato di avanzamento del Leader in Italia.
1 Start up dei Gal Circuiti amministrativi e finanziari dell’approccio Leader Ruolo e compiti del Gal nelle differenti modalità di attuazione delle operazioni.
1 L’attuazione delle strategie di sviluppo locale Superare le criticità nel nuovo quadro di riferimento normativo e programmatico.
SUPPORTO TECNICO-ORGANIZZATIVO ALLE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI DEL PO BASILICATA FSE I risultati del progetto nel 2013 Comitato di Sorveglianza.
Ufficio Ufficio Relazioni con il Relazioni con il Pubblico Pubblico Novara 1.
Comitato di Sorveglianza POR CRO FSE Toscana Firenze, 25 giugno 2014 Autorità di Gestione del POR CRO FSE Toscana Informativa sull’attuazione.
Presentazione dello stato di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana della Regione Toscana.
1 Start up dei Gal L’approccio Leader In Italia Confronti regionali ed avanzamento La Dimora dei Cavalieri – Vaglio (PZ)
PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA dall’elaborazione del progetto all’attuazione Impostazione e analisi delle disposizioni procedurali e delle modalità attuative.
Comitato di Sorveglianza 15 giugno 2010 INFORMATIVA SUL PIANO DI COMUNICAZIONE Comitato di Sorveglianza - Cinquale di Montignoso (MS), 15 giugno 2010.
Ammissibilità della spesa al FSE PO Seminario Sistema dei controlli Relazione di Ilaria Parisi.
Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007.
Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016 POR FESR Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016.
BUONA PRATICA: IL DIALOGO SOCIALE E L’ASSISTENZA TECNICA AL PARTENARIATO Comitato di sorveglianza Potenza, 16 giugno 2015.
REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR COMITATO DI SORVEGLIANZA 13 Maggio 2016 Avanzamento finanziario.
Forum partenariale Aosta, 4 febbraio L’integrazione tra gli interventi 1.La valutazione dei dispositivi d’integrazione 2.L’attuazione dei “progetti.
Valutazione indipendente del PSR Toscana 2007 – 2013 Le attività di Valutazione Comitato di Sorveglianza Firenze, 28 Ottobre 2011.
1 Start up dei Gal Circuiti amministrativi e finanziari dell’approccio Leader Ruolo e compiti del Gal nelle differenti modalità di attuazione delle operazioni.
1 L’attuazione dell’Asse IV – Approccio Leader in Italia Raffaella Di Napoli – RRN Task Force Leader Pescara, dicembre
++ Forum partenariale Aosta, 04 febbraio LA SOSTENIBILITA’ DEGLI INTERVENTI.
Forum partenariale Aosta, 13 febbraio Le performance della politica regionale di sviluppo 2 1.Macro-obiettivi e criteri di valutazione 2.Focus.
Transcript della presentazione:

Forum partenariale Aosta, 4 febbraio

La semplificazione delle procedure 2 1.Le criticità procedurali 2.Le azioni di semplificazione e accompagnamento adottate 3.Le proposte operative

OBIETTIVI E METODOLOGIA 3 Finalità dell’approfondimento:  Analizzare gli aspetti di problematicità per i beneficiari  Verificare la conoscenza e l’utilità percepita delle azioni di semplificazione e accompagnamento già messe in campo  Individuare proposte operative per ulteriori semplificazioni e/o misure di accompagnamento ai promotori/attuatori degli interventi co-finanziati attuabili a livello regionale. Metodologia:  analisi dei documenti istituzionali e dei rapporti di valutazione;  ricognizione delle complessità gestionali e procedurali e delle soluzioni adottate secondo le Autorità di gestione ed un gruppo di beneficiari, rappresentativi di diverse tipologie di attuatori, che hanno partecipato a tre focus group condotti nel novembre 2012.

1. LE CRITICITÀ PROCEDURALI 4 Incertezza nei tempi di istruttoria delle diverse fasi e nei criteri di ammissibilità e rendicontazione delle spese. Non emergono particolari difficoltà nell’accesso alle informazioni e ai bandi. Penalizzati soprattutto i singoli individui, le piccole imprese e i piccoli Comuni. Programmi-azioni/ FasiAccesso all’informazione Accesso ai bandi/regia AttuazioneConclusione/ rendicontazione FESR/FAS InfrastruttureNPBAM Azioni di sistema (Cooperazione territoriale europea) BMAA Contributi alle impreseMMAA FSE Azioni formative ad invitoMMAA Borse di ricerca/voucher formativi BMMA PSR Giovani agricoltoriBBANP Contributi enti localiBBMNP TotaleBBAA Legenda: MA = molto alto, A = alto, M = medio, B = basso, NP = non pertinente Grado di complessità delle diverse fasi secondo i beneficiari partecipanti ai focus group.

LE CRITICITÀ PROCEDURALI: i Programmi FESR-FAS 5 Interventi infrastrutturali (Competitività e FAS) :  Normative su concorrenza e trasparenza, appalti e progetti generatori di entrate.  Potenziali criticità nelle regole sul rispetto del vincolo di destinazione, il calcolo delle entrate (per i progetti generatori di entrate), norme sull’ammissibilità e la rendicontazione delle spese. Azioni di sistema (Cooperazione transnazionale)  accesso ai bandi (scarsa chiarezza dei criteri di valutazione, difficoltà costruzione partenariati e complessità della modulistica),  differenze tra i Paesi nell’interpretazione dei progetti finanziabili, nei criteri di valutazione, nelle regole sull’ammissibilità delle spese. C ontributi alle imprese (Competitività) :  scarsa conoscenza bandi aperti (piccole imprese)  inserimento dei dati per il monitoraggio dei progetti (organismi intermedi)  complessità dei controlli e della rendicontazione delle spese rispetto ad analoghi strumenti regionali disincentiva accesso agli strumenti cofinanziati, limitando il sostegno alla ricerca e innovazione.

LE CRITICITÀ PROCEDURALI: Il Programma Occupazione 6 Attività di formazione ad invito:  elevata disomogeneità nella programmazione e nella qualità dei bandi, nell’interpretazione delle norme sull’ammissibilità delle spese, nei tempi delle istruttorie e nell’ erogazione degli anticipi e delle convenzioni da quando maggiore coinvolgimento Assessorati regionali;  rigidità dei controlli di primo livello (penalizzano comportamenti virtuosi);  cambiamenti in itinere delle regole;  applicativo SISPOR. Contributi alle persone (borse di ricerca, borse lavoro, voucher formativi):  regole eccessivamente restrittive per l’accesso ai contributi;  complessità formulario e documentazione per la domanda di contributo;  complessità regole sull’ammissibilità delle spese;  elevati tempi di istruttoria delle domande e ritardi nell’erogazione di contributi e rimborsi.

LE CRITICITÀ PROCEDURALI: Il Programma di Sviluppo Rurale/1 7 Indennità e rimborsi a imprese agricole  Misura 112 (Giovani agricoltori): procedure per insediamento e perfezionamento Piani aziendali; ottenimento autorizzazioni (soprattutto per i nuovi insediamenti e /o chi proviene da settori extra-agricoli).  Misura 113 (prepensionamento e passaggio di proprietà dell’azienda agricola): difficoltà accesso a internet degli agricoltori anziani in zone marginali; atti notarili di cessione azienda; differenza tra valori catastali e banche dati regionali; elevati oneri per i rilevatario che disincentivano la partecipazione alla misura.  Misure Asse 2: disallineamento banche dati regionali (SIAR) e nazionali (SIAN); polverizzazione proprietà fondiaria; scarsa conoscenza delle disposizioni normative e degli impegni sottoscritti (ambientali e di condizionalità); controlli per rispetto condizionalità e impegni agro-ambientali.

LE CRITICITÀ PROCEDURALI: Il Programma di Sviluppo Rurale/2 8 Contributi ad imprese agricole per investimenti :  difficoltà accesso al sito per più anziani e scarsa comprensione differenze di procedure tra contributi regionali e a cofinanziamento  complessità procedure attuazione ed elevato numero di documenti richiesti e di controlli;  tempi lunghi per le istruttorie e i pagamenti Contributi ad Enti Pubblici:  complessità della normativa sugli appalti anche per importi contenuti  rigidità regole su gestione lavori, varianti e gestione importi di spesa autorizzati;  cambiamenti “in corsa” delle regole;  tempi lunghi delle istruttorie per i pagamenti;  difficoltà a gestire documenti richiesti con lo scarso personale dei Comuni. Asse 4 (approccio Leader):  complessità delle procedure amministrative;  insufficiente chiarezza e univocità delle norme attuative  numero elevato di soggetti coinvolti.

2. AZIONI DI SEMPLIFICAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO ADOTTATE/1 9 Limitati spazi di intervento a livello regionale per le semplificazioni. AdG hanno adottato soprattutto azioni di accompagnamento e assistenza: possibilità di presentare autocertificazioni ; interventi di informazione per i beneficiari attraverso sito, mass media e incontri con i potenziali beneficiari; assistenza ai beneficiari attraverso linee guida, vademecum, assistenza tecnica diretta (help desk e numero verde) e giornate di formazione per i nuovi beneficiari. Conoscenza e valutazione dell’utilità di queste iniziative mediamente elevata, anche se differenze tra programmi e tipologie di beneficiario. Considerati molto utili i servizi di assistenza e help desk a sportello che consentono un contatto diretto con l’Autorità di gestione, le guide e i vademecum, le check list, i formulari e gli interventi formativi.

10

AZIONI DI SEMPLIFICAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO ADOTTATE/2 11 Programma Competitività regionale:  Perfezionamento dell’applicativo SISPREG e formazione (sezione di certificazione);  Formazione di aggiornamento sulla normativa e sull’utilizzo del sistema di monitoraggio;  Incontri con il partenariato e le strutture dell’Assessorato responsabili dell’avvio delle operazioni per gli aiuti alle imprese.  Semplificazione dei bandi nei limiti consentiti dalla normativa statale e europea;  Check list e corsi di formazione sulla rendicontazione rivolti a beneficiari e personale addetto ai controlli. Cooperazione territoriale:  Giornate di animazione dedicata per i potenziali beneficiari e informazioni sul sito regionale e nella newsletter Europe Direct.  Assistenza tecnica per i beneficiari e i servizi di controllo.  Manuali e vademecum per i beneficiari in italiano sul sito regionale dedicato

AZIONI DI SEMPLIFICAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO ADOTTATE/3 12 Programma Occupazione:  informazione tempestiva sui bandi (Newsletter Obiettivo Lavoro, sito, incontri con beneficiari potenziali, mail e informazioni dirette;  servizio di assistenza on line e front office;  linee guida di sintesi delle regole per tipologia di beneficiari e FAQ sul sito  Indicazioni operative e momenti di confronto con gli Assessorati coinvolti nella gestione del Programma. Programma di Sviluppo rurale :  Giovani agricoltori: corsi di formazione ad hoc sui Piani aziendali, possibilità insediamenti multipli e di finanziare servizi di consulenza aziendale per la verifica dei criteri di redditività e condizionalità dei Piani.  Misure Asse 2: collaborazione tra Autorità di Gestione, AGEA, AREA-VdA.  Contributi agli investimenti: Contatto diretto tra servizi e beneficiari, pre- istruttoria, riorganizzazione interna per ridurre i tempi di istruttoria e accelerare i tempi di pagamento.  Enti locali: Linee guida, vademecum e materiale informativo; assistenza gestione delle procedure di appalto.

LE PROPOSTE OPERATIVE 13  A livello regionale non è possibile modificare norme e condizioni definite a livello europeo o statale, ma si può limitarne i costi per i beneficiari.  Il Coordinamento delle Autorità di gestione dei Programmi cofinanziati dovrebbe definire nel dettaglio un piano di lavoro per le azioni da attivare e assicurarne la realizzazione, distinguendo tra le azioni realisticamente attivabili nel ciclo attuale di programmazione e quelle invece da realizzare per la prossima programmazione.  Questa attività potrebbe complementare l’ istruttoria in corso di verifica della possibilità di istituire nella programmazione 2014/20 una struttura unica per i controlli di 1° livello di tutti i Programmi a cofinanziamento europeo e statale.

LE PROPOSTE OPERATIVE PER TUTTI I PROGRAMMI 14 1.Maggiore coordinamento dei sistemi di controllo di 1° livello per rendere più omogenei i criteri interpretativi. 2.Predisposizione di linee guida comuni sull’ammissibilità delle spese e sui controlli e di un sistema coordinato di risposta alle domande ricorrenti (FAQ) dei beneficiari. 3.Organizzazione di momenti periodici di formazione per i beneficiari sui criteri e le procedure di ammissibilità, di rendicontazione e di controllo dei costi con il coinvolgimento delle strutture addette ai controlli. 4. Rafforzamento delle competenze interne alle strutture regionali coinvolte nella gestione degli interventi e armonizzazione della struttura dei bandi sulla base di un modello comune. 5. Rafforzamento del coordinamento tra i servizi per facilitare l’attuazione degli interventi più complessi, che richiedono il coinvolgimento di numerosi servizi ed enti. 6. Adozione, dove possibile, d i metodologie di calcolo semplificato dei costi indiretti e per importi inferiori a date soglie dalla prossima programmazione, che dovrebbe consentire una estensione dei casi di applicazione del calcolo semplificato dei costi.

LE PROPOSTE OPERATIVE PER PROGRAMMA/1 15 Programma Competitività (aiuti alle imprese):  istituzionalizzare incontri periodici di feed back tra Autorità di Gestione e organismi intermedi.  razionalizzare le misure di aiuto alle imprese per il periodo di programmazione 2014/20. Programma Occupazione:  costituzione di un tavolo tecnico con rappresentanti dei beneficiari per ricognizione delle principali criticità e individuazione possibili miglioramenti;  più regolare programmazione della tempistica dei bandi per gli interventi “ordinari” e reiterabili;  incontri periodici (annuali) con gli enti per verificare l’evoluzione dei fabbisogni formativi del territorio e individuare strategie di intervento;  miglioramento della funzionalità di SISPOR;  rafforzamento delle azioni di assistenza a domanda e di tutoraggio ai beneficiari.

LE PROPOSTE OPERATIVE PER PROGRAMMA/2 16 Programmi di Cooperazione territoriale europea:  rafforzare l’interazione tra beneficiari e referenti regionali nella fase di progettazione e selezione dei progetti (es. PIT Espace Mont Blanc e LAB)  più chiari i criteri di valutazione. Programma di Sviluppo rurale:  Giovani agricoltori: corsia preferenziale per l’ottenimento delle autorizzazioni dei Piani Aziendali approvati, senza dover passare attraverso le graduatorie ordinarie; maggiore coordinamento tra i responsabili di misura per arrivare alla definizione di una struttura simile per i bandi e i documenti richiesti; rafforzamento azioni di consulenza e supporto alle strategie aziendali  Contributi agli enti locali: rafforzare l’ assistenza tecnica ai Comuni.  Asse IV- Progetti Integrati: armonizzazione delle regole e dei criteri di ammissibilità delle spese dei diversi fondi.