Per un mondo più accOrto Conoscere e amare la natura Coltivando un orto biologico SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “VENTURELLI”

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Transcript della presentazione:

Per un mondo più accOrto Conoscere e amare la natura Coltivando un orto biologico SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “VENTURELLI”

Perché faremo l’orto biologico? Perché impareremo come funziona la natura “in diretta” Perché scopriremo come coltivare in modo naturale e perché sono importanti le verdure E’ bello e utile saper fare nuove cose

Scopriremo che l’orto è: Un ambiente naturale, con un equilibrio delicato che dobbiamo conoscere Un ambiente naturale ricchissimo di vita: anche una zolla di terra ospita migliaia di esseri viventi Un ambiente naturale che se rispettiamo ci darà frutti e soddisfazioni

Scopriremo che le verdure dell’orto portano al nostro corpo: Acqua Tante piccole vitamine Sali minerali La fibra che regolarizza la nostra digestione Piccoli elementi che proteggono il nostro corpo dalle malattie Poco sodio e molto potassio

Scopriremo che è bello imparare facendo, in particolare : Conoscere e preparare il terreno Seminare e piantare Innaffiare Difendere le piante e raccogliere Imparare alcune curiosità sugli ortaggi

Nel nostro laboratorio faremo: 1 lezione in laboratorio: per imparare l’ABC 2 lezioni nella nostra serra: faremo crescere alcune piantine da portare a casa 6 lezioni nell’orto 1 prova finale per misurare cosa hai imparato Consegna dei diplomi di giovane maestro giardiniere e/o giovane aiuto giardiniere

Cosa dovrai portare ogni volta: Una vecchia tuta o vecchi vestiti Un vecchio paio di scarpe Un paio di guanti da giardino, se ce li hai, o un paio di guanti per i lavori in casa Un vecchio grembiule Un vecchio cappellino

Si comincia! Conoscere e preparare il terreno La terra idealeLa terra ideale per coltivare è un misto di sabbia, argilla, calcare ed humus Vitale per le piante è lo strato superficiale di humus, prodotto da animaletti microscopici che trasformano tutto quello che entra a far parte del terreno In realtà i terreni possono essere argillosi, sabbiosi, limosi o torbosi. Il contadino li modifica aggiungendo sostanze nutrienti e correttive

Riconoscere il terreno Argilloso: terreno pesante se bagnato, secco col caldo. Riconosco perché schiacciata diventa come la plastilina. Si migliora con sabbia di cava o di fiume Sabbioso: terreno leggero, si scalda e si raffredda velocemente. Tra le mani si sfalda veloce. Si migliora con la torba. Limoso: terreno soffice e ricco. Tra le mani si sfalda in grumi soffici Torboso: terreno acido. Tra le mani sembra come spugna

Preparare il terreno Aggiungi sabbia o torba, se occorre Aggiungi concime naturale in autunno e lascia riposare Aggiungi compost (rifiuti organici decomposti in 6/ 12 mesi in una compostiera)

Preparare il terreno Vangare il terreno e sminuzzare le zolle con una zappa Dividere il terreno in tante aiuole dette colle, divise tra di loro da vialetti e un po’ sopraelevate rispetto al resto della terra. Rastrellare le colle che così sono pronte per la semina

Seminare e trapiantare Livellate il terreno con un rastrello Tracciate dei solchi con il rastrello Per tracciare dei solchi dritti aiutatevi con una cordicella attaccata a 2 bastoncini Mettete i semi nei solchi e ricoprite con uno strato di terra fine. Fare una leggera pressione col dorso del rastrello. La regola è seminare ad una profondità dieci volte il diametro del seme

Seminare e trapiantare Per trapiantare piantine già grandicelle, fatte crescere in vasi e vasetti detti semenzai: Bagnare prima le piantine così si sfileranno meglio dai vasetti o metti a bagno la pianta che vuoi trapiantare in una bacinella d’acqua. Infilare le piantine nel terreno con una trapiantatore o facendo un buco colla zappetta La buca dove metti la piantina deve essere un po’ più profonda della piantina stessa Bagna il fondo della bucaBagna il fondo della buca, metti la piantina e premi beni il terreno intorno alla piantina. Bagna nuovamente

Seminare e trapiantare, alcuni trucchi Per vedere se i semi sono ancora buoni: mettili in un bicchiere d’acqua, se galleggiano sono stati danneggiati Seminare o piantare nelle ore più ore più fresche delle giornata Fai un piccolo buco vicino alle piantine trapiantate ed innaffiale da lì Affianca alle piantine destinate a crescere o ai giovani alberi un bastone chiamato tutore per sostenerli

Innaffiare: l’acqua è preziosa Nelle prime ore del mattino in primavera o alla sera in estate (le gocce d’acqua possono far bruciare le piantine) Cerca di innaffiare le piante alla base e non sulle foglie, perché possono ammalarsi Non usare acqua molto fredda Innaffia né troppo, se alle piante non si sviluppano le radici, né troppo poco, se non si disidratano e muoiono Zappetta (sarchia) di tanto in tanto le colle: romperai la crosta della terra secca e dovrai spendere meno acqua

Pacciamare Pacciamare vuol dire coprire il terreno intorno alle piante per: Riparare il terreno dal sole Risparmiare acqua Nutrire il terreno Non far crescere le erbe infestanti Come pacciamatura puoi usare l’erba tagliata dal prato inglese del papà o le foglie secche di alberi

Diradare Togliere le piantine cresciute in più e, se ci riesci, ripiantarle da un’altra parte. Così facendo tutte le piantine cresceranno più forti

Difendere L’orto ed il giardino possono essere attaccati da una serie di animali, necessari all’ambiente ma dannosi per noi. Allora dovrò: Non usare comunque antiparassitari chimici perché fanno male alla natura Usare rimedi biologici (la birra per le lumache o il bacillo di Turingia contro i bruchi di rose e cavolfiori) Ricordati che ogni animale in natura ha un suo nemico: rispetta e non uccidere animali come le coccinelle e le forbicine (mangiano i pidocchi delle rose), il riccio ed il rospo (mangiano lumache e tanti altri insetti), diversi tipi di uccellini. Le api sono preziose perché rendono feconde le piante I lombrichi lavorano il terreno per noi e lo arricchiscono: non ucciderli Contro uccellini voraci e altri animali piuttosto metti sulle tue piante della rete sottile

Altri due o tre trucchi Le erbacce non esistono: le erbe che crescono da sole ci dicono di come sta il terreno e da certe erbe, come le ortiche, possiamo ricavare piatti deliziosi o concimi molto efficaci La finta semina: se vuoi eliminare le erbe spontanee, prepara il terreno, come per seminare ed innaffia. Le “erbacce” ingannate verranno su e tu potrai eliminarle. Le piante saranno più forti se le metterai vicine a quelle con cui sono amiche(consociazione). Ex: cipolla + carota: si; melanzana + fagiolo: si; melanzana + patata: no. Non seminare la stessa pianta nello stesso posto per più anni. Semina seguendo le fasi della luna (dal tuo fiorista troverai un lunario gratis). Nel dubbio semina sempre di venerdì perché la luna non comanda

Gli attrezzi Non occorrono tanti attrezzi per cominciare: Una vanga, per preparare il terreno (ma è meglio che la usi un adulto) Una zappa per sminuzzare il terreno Un rastrello per pareggiare il terreno Un trapiantatore o una paletta per trapiantare piantine o semi grossi La cordicella per solchi dritti L’annaffiatoio Vasi e vasetti per seminare ortaggi e fiori che non possono essere messi subito nel terreno Tutori: dei bastoni a cui appoggiare le piante destinate a crescere in altezza Rafia o corda per legare le piantine ai tutori

Raccogliere Cogli i mirtilli e lamponi ad uno ad uno Cogli fragole e lamponi quando sono veramente maturi Raccogli le cipolle al mattino Raccogli gli ortaggi ed i fiori al mattino presto

Qualche curiosità Il pomodoro, il mais e le patate sono arrivate in Europa solo dopo la scoperta dell’America. Il pomodoro selvatico è grande come una ciliegia All’inizio sia la patata che il pomodoro si pensava fossero piante ornamentali e quindi non si mangiavano. Addirittura si pensava che il pomodoro fosse velenoso. Anche la melanzana si pensava facesse male, difatti il suo nome deriva da mela insana. Il kiwi frutto simbolo della Nuova Zelanda è originario della Cina. Al giorno d’oggi in certe nazioni si coltivano vegetali detti OGM, Organismi Geneticamente Modificati, in cui sono stati introdotti elementi di altre piante, animali e batteri. Alcuni sostengono che questi vegetali più resistenti risolveranno molti problemi, altri ritengono invece che questi vegetali possono essere pericolosi per la salute di uomini, animali e dell’ambiente in genere