IL SISTEMA PENSIONISTICO IN ITALIA (1° parte) Il sistema pensionistico è gestito da un Ente di diritto pubblico: L’INPS
Le voci più importanti del nostro sistema pensionistico sono: L’INVALIDITA’ VECCHIAIA SUPERSTITI
PENSIONI DI VECCHIAIA: PENSIONI DI INVALIDITA’ : svolgono una funzione assistenziale e non sono correlate a contributi versati PENSIONI DI VECCHIAIA: ACCANTONAMENTO DI UNA PARTE DEL REDDITO, NEL PERIODO LAVORATIVO PER BENEFICIARNE DOPO L’USCITA DAL MONDO DEL LAVORO
LE MODALITA’ CON CUI VIENE DEFINITO IL VALORE DELLA PENSIONE DANNO LUOGO A SISTEMI PENSIONISTICI DIFFERENTI: A CAPITALIZZAZIONE A RIPARTIZIONE
SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE: I contributi pagati dal lavoratore durante la vita lavorativa vengono investiti sul mercato finanziario e la pensione viene pagata con accresciuto valore (cioè, viene calcolato il relativo montante)
SISTEMA A RIPARTIZIONE: Si basa su un patto intergenerazionale: si utilizzano i contributi versati da chi è in attività lavorativa per pagare le pensioni di chi è ormai fuori dal mercato del lavoro
SISTEMA PRESTAZIONE DEFINITA SISTEMA CONTRIBUZIONE DEFINITA ALTRE DEFINIZIONI SISTEMA PRESTAZIONE DEFINITA IL SOGGETTO CONOSCE IL VALORE DELLA PENSIONE FIN DALLA SOTTOSCRIZIONE DEL PIANO SISTEMA CONTRIBUZIONE DEFINITA È DEFINITO IL VALORE DELLA RATA CONTRIBUTIVA, MA L’AMMONTARE DELLA PENSIONE SI STASBILISCE IN FUTURO
È collegato al salario percepito durante la vita lavorativa Il valore della «rata» pensionistica può essere calcolato con due diversi metodi RETRIBUTIVO: È collegato al salario percepito durante la vita lavorativa CONTRIBUTIVO: È commisurato al valore dei contributi versati durante la vita lavorativa
Il sistema pensionistico è prevalentemente pubblico, integrato da una componente privata; è a ripartizione ed anche contributivo. Dal 2012, è in corso il regime che prevede il contributivo per tutti i lavoratori
Il rapporto tra numero di contribuenti e numero di beneficiari La STABILITA’ DEL SISTEMA PENSIONISTICO dipende fondamentalmente da 3 fattori: Il rapporto tra numero di contribuenti e numero di beneficiari La crescita del P.I.L. nel lungo periodo Il rapporto tra salario medio e pensione media
RIFORMA AMATO ‘92 Calcolo della base pensionabile a tutta la vita lavorativa Innalzamento età pensionabile Indicizzazione pensioni ai prezzi Aumento aliquote contributive Uniformità di trattamento dei lavoratori privati e pubblici
RIFORMA DINI METODO CONTRIBUTIVO MAGGIORI CONTROLLI SU INVALIDITA’ DIMINUZIONE IMPORTO REVERSIBILITA’ ABOLIZIONE PENSIONI DI ANZIANITA’ INCREMENTO ALIQUOTE CONTRIBUTIVE SEPARAZIONE PREVIDENZA DA ASSISTENZA PREVIDENZA INTEGRATIVA
RIFORMA FORNERO: 2 REGIMI VECCHIAIA: TOTALMENTE RETRIBUTIVA 67 anni e contributi per almeno 20 anni ANTICIPATA: ALMENO 63 ANNI e 20 di contributi, con maturazione pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale