Il Fondo crediti di dubbia esigibilità Webinar 25/03/2015 Diego Mazzotta
Il Fondo crediti di dubbia esigibilità: principi Il principio contabile applicato n. 3.3 prevede che le entrate di dubbia e difficile esazione siano accertate per l’intero importo del credito, anche se non è certa la loro riscossione integrale (ad es. le sanzioni amministrative al codice della strada, i proventi relativi al recupero dell’evasione fiscale, ecc.). Per le entrate di dubbia e difficile esazione è vietato il cd. accertamento per cassa. Per tali crediti è obbligatorio effettuare un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione, e vincolare una quota del risultato di amministrazione in sede di rendiconto L’accertamento per cassa, seppure in termini di bilancio consente il mantenimento dell’equilibrio, non permette la corretta rappresentazione della capacità dell’ente di riscuotere le proprie entrate, e non evidenzia i reali rapporti creditori che l’ente vanta nei confronti di PA, imprese, famiglie . L'obbligo di accertare le entrate per il loro intero ammontare, neutralizzando la parte di dubbio incasso con il Fcde, dovrebbe aumentare le entrate utili per l'indebitamento netto, senza incremento delle risorse in spesa. 2
Il Fondo crediti di dubbia esigibilità: principi Nel corso di ciascun esercizio, il FCDE impedisce l’utilizzo di entrate esigibili, ma di dubbia e difficile esazione, a copertura di spese esigibili. Il FCDE è disciplinato dettagliatamente nel principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria n. 3.3 e dall’esempio n. 5, con riferimento: all’accantonamento nel bilancio di previsione; all’accantonamento nel risultato di amministrazione effettuato in occasione dell’approvazione del rendiconto della gestione 3
Programmazione e rendicontazione 2015/2017 Programmazione e rendicontazione 2015/2017. Il calcolo del FCDE nel bilancio di previsione Nel bilancio di previsione occorre: 1) individuare le tipologie di entrate stanziate che possono dar luogo a crediti di dubbia e difficile esazione 2) calcolare, per ciascuna entrata di cui al punto 1), la media del rapporto tra gli incassi in c/competenza e gli accertamenti degli ultimi 5 esercizi approvati (nel primo esercizio di adozione del nuovo principio si fa riferimento agli incassi in c/competenza ed in c/residui, e poi a scalare) 3) determinare l’importo dell’accantonamento al Fondo, applicando agli stanziamenti le percentuali determinate al punto 2) Le medesime percentuali sono utilizzate anche per la determinazione del FCDE stanziato in ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione. 4
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Programmazione e rendicontazione 2015/2017 Programmazione e rendicontazione 2015/2017. Il calcolo del FCDE nel rendiconto In occasione del rendiconto, il FCDE si calcola con le stesse medie del bilancio di previsione. I valori da utilizzare sono gli incassi in conto residuo e l’importo dei residui attivi all’inizio di ogni anno degli ultimi 5 esercizi. L’importo dei residui all’1/1 di ogni anno può essere ridotto di una percentuale calcolata secondo il seguente rapporto: Residui attivi cancellati con riaccertamento straordinario(sia cancellati definitivamente che reimputati)/Residui attivi del rendiconto 2013. Questo abbattimento può essere utilizzato negli esercizi successivi al 2015, con riferimento alle annualità precedenti la riforma. L’impatto si azzererà dunque progressivamente fino ad azzerarsi con il rendiconto 2019. Se il FCDE a) è inferiore all’importo considerato congruo, è incrementata la quota del risultato di amministrazione dedicata al Fondo; b) risulta superiore all’importo considerato congruo, si procede allo svincolo della quota di risultato di amministrazione non necessaria Al fine di dare dimostrazione della corretta determinazione dell’accantonamento, è richiesta la compilazione di un allegato, sia al bilancio di previsione sia al rendiconto, per ogni esercizio compreso nel bilancio L’allegato, anche per garantire la confrontabilità dei bilanci, richiede la dimostrazione della composizione del FCDE per tipologie, indipendentemente dal livello di analisi che l’ente autonomamente sceglie per valutare le proprie entrate 7
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Gestione e verifica del FCDE dal 2015/2017. Il FCDE è utilizzato in caso di cancellazione dei crediti dal conto del bilancio, riducendo di pari importo la quota di accantonamento nel risultato di amministrazione. Trascorsi tre anni dalla scadenza di un credito di dubbia o difficile esazione, non riscosso, il responsabile del servizio competente alla gestione dell’entrata valuta l’opportunità di operare lo stralcio di tale credito dal conto del bilancio, riducendo di pari importo il fondo accantonato nell’avanzo. A seguito della cancellazione dei crediti dalle scritture finanziarie, è necessario adeguare l’accantonamento all’importo riaccertato dei residui attivi. Il fondo va verificato nel corso della gestione (almeno in sede di assestamento del bilancio e, in ogni caso, attraverso una variazione di bilancio), applicando la percentuale utilizzata in bilancio all’importo maggiore tra lo stanziamento e l’accertamento. Si deroga a tale regola se il complemento a 100 dell’incidenza percentuale degli incassi di competenza rispetto agli accertamenti in c/competenza dell’esercizio (o all’importo degli stanziamenti di competenza se maggiore di quello accertato) è inferiore alla percentuale utilizzata in sede di bilancio; per la verifica e l’adeguamento dell’FCDE si fa riferimento a tale minore %. 9
Effetti finanziari del FCDE – previsioni in bilancio 2015 e rendiconto 2015 Al fine di consentire un avvio graduale dell’accantonamento al FCDE, è possibile stanziare nel bilancio di previsione: nel primo esercizio una quota almeno pari al 36% dell’importo dell’accantonamento correttamente quantificato e rappresentato nel prospetto relativo al FCDE allegato al bilancio di previsione (55% per gli enti sperimentatori); nel secondo esercizio una quota pari almeno al 55% dell’accantonamento, nel terzo esercizio una quota pari almeno al 70% dell’accantonamento, nel quarto esercizio una quota pari almeno al 85% dell’accantonamento ed infine, nel quinto esercizio, un accantonamento pari al 100%. L’accantonamento al FCDE è tuttavia effettuato per l’intero importo nel rendiconto a decorrere già dal primo esercizio: se il risultato di amministrazione non presenta un importo sufficiente a comprendere il FCDE, per tale quota si registra un disavanzo che deve essere applicato al bilancio di previsione in corso di gestione; fino a quando il FCDE non risulta adeguato, non è possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione 10
Effetti finanziari del FCDE in bilancio di previsione 2015/2017 L’applicazione del FCDE rappresenta una manovra finanziaria a carico dei Comuni, stimata dal Mef in circa 1.750 mln di euro; si tratta di un taglio implicito sulla spesa corrente 2015. 1) I Comuni che contabilizzavano per cassa le entrate oggi soggette al FCDE, non subiranno particolari effetti negativi dall’introduzione delle regole di calcolo più stringenti. A fronte di un aumento degli accertamenti, per le quote di dubbio incasso, ci sarà un corrispondente aumento dell’accantonamento in spesa 2) Anche i Comuni che già contabilizzavano l’intero importo delle entrate oggi soggette al FCDE, iscrivendo in spesa l’accantonamento previsto dal DL 95/2012, integrandolo con altri accantonamenti prudenziali a fronte di residui attivi con anzianità minore dei 5 anni, non subiranno particolari effetti negativi dall’introduzione delle regole di calcolo più stringenti 3) Per i Comuni che hanno contabilizzato negli ultimi bilanci l’intero importo delle entrate oggi soggette al FCDE, iscrivendo in spesa accantonamenti non congrui con gli importi in entrata, l’applicazione del FCDE rappresenta una manovra di bilancio, in quanto comporta tagli impliciti di spesa corrente. La manovra del FCDE si concentrerà dunque sulla 3 tipologia di Comuni; si tratta presumibilmente di enti già in difficoltà finanziaria 11
Effetti finanziari del FCDE nel riaccertamento straordinario al 1/1/2015 I Comuni della tipologia 1), avranno un basso livello di residui attivi relativi a entrate assoggettabili a FCDE, e conseguentemente anche un importo contenuto dell’accantonamento I Comuni della tipologia 2), avranno un livello più elevato di residui attivi relativi a entrate assoggettabili a FCDE, e conseguentemente un importo più elevato dell’accantonamento; non sono previsti impatti particolarmente rilevanti sul risultato di amministrazione al 1/1/2015. Il FCDE al 1/1/2015 viene alimentato da alcuni importi presenti già nel rendiconto 2014 (fondo svalutazione crediti DL 95/2012, residui passivi di accantonamento da cancellare, altre svalutazioni prudenziali appostate nei fondi vincolati), quindi non sono prevedibili peggioramenti nel passaggio dal risultato al 31/12/2014 al riaccertamento al 1/1/2015. I Comuni della tipologia 3 avranno un livello elevato di residui attivi relativi a entrate assoggettabili a FCDE, e conseguentemente un importo elevato dell’accantonamento. A differenza della 2 tipologia di Comuni, non sono presenti ( o non sono congrui), accantonamenti prudenziali di vario tipo nel rendiconto 2014 che confluiscono nel FCDE al 1/1/2015. E’ prevedibile dunque un peggioramento del risultato di amministrazione nel passaggio dal rendiconto al 31/12/2014 al 1/1/2015 12
Effetti del calcolo del FCDE nel riaccertamento. Il disavanzo reale 13
FCDE, equilibri di cassa, saldi di bilancio dal 2016 Necessità di frenare l’accumulo di residui attivi di parte corrente, comprendenti quote di dubbia riscossione, a fronte dei quali non viene costituito un limite alla spesa. La sovrastima delle entrate favorisce la formazione di bilanci di previsione formalmente in pareggio, ma sostanzialmente in disequilibrio di parte corrente. L’obbligo di costituzione di un fondo rischio crediti di dubbia esigibilità, sia nel bilancio di previsione che nel rendiconto, impedisce di spendere immediatamente somme difficilmente incassabili. In termini di cassa pluriennale, un Comune che abbia un equilibrio basato su residui attivi esigibili in termini giuridici, ma difficilmente incassabili, è in disavanzo. L'applicazione del FCDE impedisce di finanziare spesa, in maniera commisurata a tale difficoltà Legge costituzionale n. 243/2012. Saldi previsti dal 1/1/2016. Il principio dell’equilibrio dei bilanci per le Regioni e gli Enti locali è declinato dall’articolo 9 in relazione al conseguimento, sia in fase di programmazione che di rendiconto, di un valore non negativo, in termini di competenza di cassa, del saldo tra le entrate finali e le spese finali, e del saldo tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. Nel caso, a consuntivo, sia registrato uno scostamento dall’obiettivo, ciascun ente provvede ad assicurare il recupero del disavanzo entro il triennio successivo. 14
Domande- 1- Impatti del FCDE nel riaccertamento, disavanzo, variazioni di bilancio 1) Se l'avanzo è incapiente rispetto all'importo del f.c.d.e. da accantonare si rileva un disavanzo per la quota di incapienza? Per la determinazione del risultato al 1/1/2015, si parte dal risultato di amministrazione al 31/12/2014, approvato con il rendiconto 2014. In considerazione dell’importo riaccertato dei residui attivi e passivi e dell’importo del fondo pluriennale vincolato, si determina il risultato di amministrazione al 1/1/2015. Si individuano le quote accantonate, destinate e vincolate del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015. Se l’importo del risultato al 1/1/2015 non è tale da poter assorbire le 3 tipologie di quote, il comune registra un disavanzo (voce «totale parte disponibile» dell’allegato alla delibera di riaccertamentro straordinario) 2) Se l'ente è già in disavanzo al 31/12/2014, dovrà quindi calcolare il FCDE al 100% nel bilancio di previsione 2015? È necessario separare concettualmente i 2 aspetti. BILANCIO DI PREVISIONE. Il Comune deve stanziare in spesa del bilancio di previsione 2015/2017, nel primo esercizio, una quota pari almeno al 36% dell’importo dell’accantonamento correttamente quantificato e rappresentato nel prospetto relativo al FCDE allegato al bilancio di previsione. Si tratta di una spesa commisurata e correlata alle previsioni di entrata di competenza 2015, soggette al calcolo del FCDE. RENDICONTO 2014/RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO/EFFETTI SUL BILANCIO DI PREVISIONE. Il Comune deve approvare nella stessa giornata prima il rendiconto 2014 redatto secondo le regole Tuel, poi il riaccertamento straordinario secondo le regole del bilancio armonizzato. In caso di disavanzo al 31/12/2014 e al 1/1/2015, anche se oggi esiste solo la bozza del DM di cui all’art. 3 comma 15 del D.lgs. 118/2011, si fornisce una chiave di lettura, da verificare alla luce del testo definitivo e di eventuali altre modifiche normative. L’ente dovrebbe prevedere in spesa del bilancio 2015 15
Domande- 1- Impatti del FCDE nel riaccertamento, disavanzo, variazioni di bilancio la quota di almeno 1/30 di maggiore disavanzo al 1/1/2015 rispetto al risultato di amministrazione al 31/12/2014, derivante dalla rideterminazione del risultato di amministrazione a seguito dell’attuazione del riaccertamento straordinario dei residui (art. 3, comma 16, D.lgs. 118/2011; art. 1, comma 1, lett. b, bozza DM) la quota di disavanzo da ripianare nell’anno 2015, corrispondente al disavanzo al 31/12/2014, in quanto questo è soggetto alla normativa dell’art. 188 del Tuel (art. 2, comma 1, bozza DM). Questo disavanzo può essere ripianato in 3 anni e in ogni caso non oltre la durata della consiliatura. I piani di rientro, deliberati dal Consiglio Comunale, sono sottoposti al parere dei revisori. Esempio. Il Comune approva un bilancio 2015/2017, con previsioni di entrata 2015 assoggettabili a FCDE per 200, da svalutare per il 50% per effetto dell’applicazione della formula prevista nel principio applicato esempio n. 5. Dovrebbe dunque stanziare in spesa 100, ma può avvalersi della facoltà di iscrivere il 36% di tale importo. Quindi in spesa 2015 stanzia 36 di FCDE, collegato ai 200 euro di previsioni di entrata 2015. Il 30/4 lo stesso Comune approva in Consiglio Comunale un rendiconto 2014 con un disavanzo di 100, e nella stessa giornata in Giunta il riaccertamento al 1/1/2015 con la voce «totale parte disponibile» (il disavanzo effettivo al 1/1/2015) pari a 400. Sui 100 euro di disavanzo al 31/12/2014, si applica l’art. 188 del Tuel. «Il disavanzo di amministrazione, e' immediatamente applicato all'esercizio in corso di gestione contestualmente alla delibera di approvazione del rendiconto. La mancata adozione della delibera che applica il disavanzo al bilancio in corso di gestione e' equiparata a tutti gli effetti alla mancata approvazione del rendiconto di gestione. 16
Domande- 1- Impatti del FCDE nel riaccertamento, disavanzo, variazioni di bilancio Il disavanzo di amministrazione puo' anche essere ripianato negli esercizi successivi considerati nel bilancio di previsione, in ogni caso non oltre la durata della consiliatura, contestualmente all'adozione di una delibera consiliare avente ad oggetto il piano di rientro dal disavanzo nel quale siano individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio. Il piano di rientro e' sottoposto al parere del collegio dei revisori. Nelle more della variazione di bilancio che dispone la copertura del disavanzo, e' fatto divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge. Sono fatte salve le spese da sostenere a fronte di impegni gia' assunti nei precedenti esercizi. Ipotizzando un ripiano costante in 3 anni, il Comune dovrà trovare copertura per euro 33,33 nell’esercizio 2015. I 300 euro di maggiore disavanzo ricadono nella normativa «agevolata» di ripiano fino a un massimo di 30 anni a quote costanti. Quindi 10 euro all’anno. Complessivamente, la manovra sul 2015 sarà di 36 euro per il FCDE competenza, più 43,33 di effetto combinato delle 2 diverse tipologie di disavanzo. Totale 79,33. 17
Domande- 1- Impatti del FCDE nel riaccertamento, disavanzo 18
Domande- 1- Impatti del FCDE nel riaccertamento, disavanzo, variazioni di bilancio 3) Bilancio previsione 2015 approvato a dicembre 2014 e previsto il Fondo crediti di dubbia esigibilità. Dopo approvazione consuntivo 2014 e riaccertamento straordinario devo fare variazione del fondo sulla base delle nuove risultanze dei crediti di dubbia esigibilità ripetendo i conteggi e applicarli nella prima variazione di bilancio? Il FCDE stanziato nel bilancio di previsione è commisurato e correlato alle previsioni di entrata di competenza 2015, non escludibili per qualche motivo legittimo al calcolo del FCDE. Può variare a seguito delle verifiche degli incassi di competenza rispetto all’accertato/stanziato di competenza (almeno in sede di assestamento e comunque con variazione di bilancio). Il FCDE risultante dal riaccertamento è commisurato e correlato ai residui confermati al 1/1/2015 (sempre entrate non escludibili per qualche motivo legittimo al calcolo del FCDE). A seguito del riaccertamento non è il FCDE competenza stanziato nel 2015 a dover essere eventualmente variato, ma il bilancio, per effetto ad es. dell’applicazione della quota di disavanzo da ripianare (sul quale presumibilmente il FCDE sullo stock di residui ha pesato in maniera determinante) 4) In sede di riaccertamento straordinario si intende anche nel riaccertamento straordinario che farò fra poco subito dopo l'approvazione del rendiconto 2014???...Quindi il FDCE si crea anche in seguito a tale riaccertamento??? 5) Composizione del risultato di amministrazione 2014 dopo il riaccertamento straordinario dei residui, come deve essere calcolata la parte accantonata del fondo crediti di dubbia esigibilità? Devo accantonare il 100% delle somme non riscosse sui residui attivi oppure dobbiamo fare una nostra valutazione prudenziale 19
Domande- 1- Impatti del FCDE nel riaccertamento, disavanzo, variazioni di bilancio Il FCDE è una componente rilevante all’interno della procedura del riaccertamento. Rappresenta quota accantonata del risultato di amministrazione al 1/1/2015, costituita allo scopo di tutelare l’ente dal rischio di utilizzare entrate non effettive, finanziando obbligazioni passive scadute ed esigibili con entrate non disponibili, e quindi finanziando il bilancio e la gestione in “sostanziale situazione di disavanzo” . Il FCDE è disciplinato dettagliatamente nel principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria n. 3.3 e dall’esempio n. 5, con riferimento sia all’accantonamento nel bilancio di previsione, che all’accantonamento nel risultato di amministrazione effettuato in occasione dell’approvazione del rendiconto della gestione. Per quanto riguarda le voci da considerare, il FCDE, sia nel bilancio che nel rendiconto, si applica sostanzialmente a tutte quelle voci per le quali non vale un presupposto che ne possa escludere l’applicazione (si veda slide 2.3 webinar 16/3). Sui residui attivi confermati con il riaccertamento al 1/1/2015, corrispondenti a tali entrate, il FCDE si calcola con le stesse tipologie di medie del bilancio di previsione. I valori da utilizzare per il calcolo delle medie, e del complemento a 100 per il FCDE, sono gli incassi in conto residuo e l’importo dei residui attivi all’inizio di ogni anno degli ultimi 5 esercizi 20
Domande- 1- Impatti del FCDE nel riaccertamento, disavanzo, variazioni di bilancio 6) Supponendo che il riaccertamento dei residui si concluda con disavanzo tecnico, il fondo svalutazione credito accantonato dell’avanzo amministrazione 2014 viene riassorbito per il finanziamento del disavanzo tecnico? Il disavanzo tecnico (diverso dal disavanzo reale che si potrebbe formare principalmente per effetto dei calcoli più stringenti sul FCDE in sede di riaccertamento straordinario) si forma per effetto della diversa distribuzione temporale dei residui attivi e passivi reimputati. Si rimanda al volume Ifel «l’armonizzazione dei sistemi contabili» da pag. 123 a pag. 139 per una trattazione approfondita della questione. Nello specifico della domanda, il disavanzo tecnico non viene sterilizzato dal FCDE. Negli anni in cui la reimputazione fa emergere un avanzo (cd avanzo tecnico) tale eccedenza va sterilizzata, portandola ad aumento del FPV di parte spesa, al fine di colmare il disavanzo che si è formato in quegli esercizi dove le spese re-impegnate sono inferiori all’importo del FPV e delle entrate riaccertate 21
Domande -2 – Entrate rilevanti ai fini del FCDE 1) Per la tari, considerato che l'inesigibilità dovrebbe essere inserita nel PEF, come ci si comporta rispetto al FCDE? 2) E per la tari che comportamento conviene adottare per il calcolo del fondo? e la parte di svalutazione che gia' entra nel piano finanziario? 3) Le quote del FCDE già iscritte nel PEF TARI e coperte con le previsioni del gettito tari devono essere anche trasfuse ed iscritte in bilancio altrimenti non ci sarà più l'equilibrio tra il totale delle entrate del PEF e le corrispondenti spese - si conferma ? TaIi quote iscritte in bilancio e derivanti dal PEF TARI avranno lo stesso trattamento delle altre quote del FCDE ? Si richiama slide pag. 33 del webinar del 12/3. Il fondo insoluti Tari ha una sua autonomia rispetto al FCDE. Può essere detratto dall’FCDE o costituirne una componente. 4) Come si dovrà accertare l'addizionale comunale irpef ? In via presunta come cassa? 5) Per gli enti in sperimentazione, a regime, l'imu può comunque rientrare nel computo del FCDE? Le entrate riscosse per autoliquidazione dei contribuenti, sono accertate sulla base delle riscossioni effettuate entro la scadenza prevista per l’approvazione del rendiconto (Imu, Tasi, addizionale irpef). Se si accerta l’importo della stima sul portale per il federalismo fiscale (principio applicato 3.7.5), la componente dell’avanzo costituita da tali residui attivi è evidenziata nella rappresentazione dell’avanzo di amministrazione, periodicamente verificata, ed eventualmente riaccertata, ma non svalutata. 22
Domande -2 – Entrate rilevanti ai fini del FCDE 6) Come considerare l'accertamento convenzionale imu? 7) Nell'anno 2014 ho accertato l'IMU sui terreni agricoli in base alle stime del MEF. Il riscosso ad oggi è pari al 70% delle stime MEF. Trattandosi di tipologia di entrata non svalutabile, è corretto confermare in sede di riaccertamento straordinario il residuo, non comprenderlo nel FCDE, ma accantonare una quota di avanzo a fondo rischi, dove trovano allocazione anche le spese presunte per soccombenza per contenziosi in corso? In caso di utilizzo di stime sul portale per il federalismo fiscale (principio applicato 3.7.5), o altre forme di accertamento convenzionale eventualmente previste dalla normativa, la componente dell’avanzo costituita da tali residui attivi è evidenziata nella rappresentazione dell’avanzo di amministrazione, periodicamente verificata, ed eventualmente riaccertata, ma non svalutata. L’accantonamento a fondo rischi per tali tipologie di residui attivi sarebbe in generale auspicabile. Nello specifico si segnala tuttavia che l'IMU agricola viene riscossa per autoliquidazione, quindi rientra nella regola generale dell'accertamento in base agli incassi registrati prima della chiusura del rendiconto. Poichè il D.L. n. 4 del 24.01.2015, al comma 5 dell'art. 1, stabilisce che: “I contribuenti versano l’imposta complessivamente dovuta per l’anno 2014, determinata secondo i criteri di cui ai commi precedenti, entro il 10 febbraio 2015”, la regola generale è applicabile. L'accertamento convenzionale era contenuto nell'art. 1 del D.L. n. 185 del 16.12.2014, decaduto per mancata conversione. 23
Domande - 3 - Metodo di calcolo del FCDE 1) In caso di approvazione del bilancio di previsione a marzo, e quindi prima dell'approvazione del rendiconto 2014 il FCDE deve essere valorizzato oppure si può rinviare l'operazione in sede di riaccertamento straordinario dei residui? 2) una volta calcolata la % di accantonamento la stessa si applica alle sole previsioni di entrata 2015 o anche ai residui? 3) l'accantonamento per i residui sarà fatto vincolando una quota avanzo 2014 dopo riaccertamento residui, sul bilancio 2015 solo quota relativa a stanziamenti entrata 2015 4)relativamente al rendiconto 2014 il calcolo del fcde viene eseguito sui tutti i residui attivi al 31/12/2014 o su quelli rimasti dalla gestione dei residui(2013 e precedenti) È necessario separare concettualmente i 2 aspetti relativi al bilancio di previsione e al riaccertamento dei residui. BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017. Il Comune deve stanziare in spesa del bilancio di previsione 2015/2017, nel primo esercizio, una quota pari almeno al 36% dell’importo dell’accantonamento correttamente quantificato e rappresentato nel prospetto relativo al FCDE allegato al bilancio di previsione. Il FCDE stanziato nel bilancio di previsione è commisurato e correlato alle previsioni di entrata di competenza 2015, non escludibili per qualche motivo legittimo al calcolo del FCDE. Le tipologie di medie sono uguali a quelle del riaccertamento, ma a) i valori da utilizzare per il calcolo delle medie, e del complemento a 100 per il FCDE, nel 2015 sono gli incassi in c/competenza ed in c/residui (e poi a scalare negli anni successivi fino ad arrivare a considerare solo gli incassi di competenza), rapportati agli accertamenti di competenza b) La percentuale si applica alla previsioni di competenza 2015 RENDICONTO 2014/RIACCERTAMENTO. Il Comune deve calcolare nel rendiconto 2014 il fondo svalutazione crediti secondo le regole del DL 95/2012; nel riaccertamento dovrà ricalcolare il FCDE sullo stock di residui al 1/1/2015, secondo le nuove regole. 24
Domande - 3 - Metodo di calcolo del FCDE Il FCDE nel riaccertamento costituisce quota accantonata del risultato di amministrazione al 1/1/2015. Le tipologie di medie sono uguali a quelle del bilancio di previsione, ma a) i valori da utilizzare per il calcolo delle medie, e del complemento a 100 per il FCDE, sono gli incassi in conto residuo rapportati ai residui attivi all’inizio di ogni anno degli ultimi 5 esercizi b) la percentuale si applica allo stock di residui attivi 4) In caso di sanzioni codice della strada accertate per cassa come è opportuno procedere al calcolo del fcde? Con dati extra contabili? es.: multe elevate anno 2009 - multe sgravate negli esercizi successivi - incassi a residui riferiti all'anno 2009 successivamente? Le entrate che fino al 31/12/2014 sono state accertate “per cassa”, devono continuare ad essere accertate per cassa fino al loro esaurimento. Nel caso specifico le somme non riscosse non sono comprese nello stock di residui attivi, e quindi su queste entrate non si calcolerà FCDE nel riaccertamento. 5) E nel caso di ruoli coattivi emessi per sanzioni al codice della strada ed accertate in misura inferiore rispetto al ruolo stesso Eventuali residui derivanti da ruoli coattivi, esigibili, vanno confermati con il riaccertamento. Su tali residui, il FCDE si calcola con le stesse tipologie di medie del bilancio di previsione 6) Se la tassa rifiuti fino al 2012 è sempre stata incassata l'anno dopo a residui come si deve considerare Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base di dati extra-contabili, ad esempio confrontando il totale dei ruoli ordinari emessi negli ultimi cinque anni con gli incassi complessivi (senza distinguere gli incassi relativi ai ruoli ordinari da quelli relativi ai ruoli coattivi) registrati nei medesimi esercizi 25
Domande -4- FCDE nel bilancio di previsione Ho fatto i conteggi relativi alla slide tavola 4.2: i 5 anni precedenti ecc. la percentuale di riscossione è superiore al 100%. che fare? Si veda webinar del 12/3. Se in alcune annualità delle cinque prese a riferimento, il rapporto è superiore al 100% questo «entra» nella media. Non è corretto applicare un rapporto negativo che riduca l’accantonamento a FCDE per l’intera tipologia (o capitolo) di entrata. Nel caso specifico a fronte dell’entrata in questione può non essere accantonata una previsione di spesa al FCDE 2) Il FCDE del bilancio di previsione 2015 si calcola sulle entrate del bilancio di previsioni 2015 comprensive delle somme accertate reimputate sul bilancio 2015? Le entrate accertate nel 2014 e reimputate sul 2015 secondo esigibilità, per le quali non vale un eventuale presupposto di esclusione dal FCDE, sono soggette al calcolo del FCDE di competenza, (ad es. rateizzazione Tari oltre il 30/4/2015). 3) Si possono fornire anticipazioni ed illustrare gli effetti e gli impatti del FCDE sui NUOVI meccanismi del patto di stabilità concordati in sede di Conferenza Stato-Città Si richiamano i contenuti principali dell’intesa del 19 febbraio, già comunque resi pubblici. A ogni Comune è stato già assegnato un obiettivo lordo programmatico. L’obiettivo finale del patto di stabilità 2015, sarà il risultato della differenza tra l’obiettivo lordo e il FCDE stanziato in bilancio. Tanto più alto è il FCDE stanziato in bilancio, tanto maggiore sarà la detrazione da effettuare sull’obiettivo lordo. 26
Domande- 5 - Varie Per gli importi che l'agenzia delle entrate non ha trattenuto per IMU come ci si deve comportare nel patto? si può considerare nel 2014- di fatto la relativa quota la si deve mettere nell'avanzo vincolato- quindi è importante capire come deve essere fatto Si richiamano le proposte normative di Anci del 20/3/2015, con riferimento al c.d. DL enti locali, e in particolare l’art. 2, che mira a sterilizzare sul 2014 gli effetti di tali eccessi di entrata 27