“FormaMI” Percorso formativo di crescita personale Progettazione e realizzazione di Antonio Bizzego 1.

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“FormaMI” Percorso formativo di crescita personale Progettazione e realizzazione di Antonio Bizzego 1

“FormaMI” Percorso formativo di crescita personale Progettazione e realizzazione di Antonio Bizzego 2

“FormaMI” Percorso formativo di crescita personale 3 “Pensieri e parole” Comunicare in maniera efficace

“FormaMI” – “Pensieri e parole” Apertura lavori - Benvenuto 4 Sii curiosa/o Se vuoi, sfida te stessa/o Prendi iniziativa; impari più cose Dai il meglio di Te.

5 “FormaMI” – “Pensieri e parole” Programma  I canali della comunicazione: verbale, para-verbale, non verbale  Il circuito del feedback  Messaggio inteso e messaggio ricevuto  Linguaggio e linguistica  Struttura profonda e struttura superficiale  Il meta-modello  Il metodo “CRG”: calibrazione, ricalco, guida  I canali di rappresentazione: visivo, uditivo, cinestesico  Elementi di riconoscimento  Il linguaggio muli-sensoriale

“FormaMI” – “Pensieri e parole Apprendere con efficacia – Il modello “Tripla A” 6 1.Accetto, senza pregiudizi, PER SAPERE 2.Applico, con l’intenzione di imparare, per SAPER FARE 3.Adatto, al contesto in cui opero, per SAPER ESSERE

“FormaMI” – “Pensieri e parole Parlare e comunicare: significati e differenze 7 COMPORTAMENTI SIGNIFICATI DIFFERENZE Parlare Dire qualcosa a qualcuno, Parlare a… per informare, dire Comunicare Dire qualcosa a qualcuno, per ottenere una risposta Parlare con… Comunicare Dire qualcosa a qualcuno, in maniera efficace per ottenere consenso

“FormaMI” – “Pensieri e parole Il processo circolare 8 La comunicazione tra due o più persone, è un processo di influenzamento reciproco e di scambio di informazioni, che avviene in un determinato contesto. !!! COMUNICARE = PROCESSO CIRCOLARE

9 “FormaMI” – “Pensieri e parole Il processo: effetti e comportamenti Ogni comunicazione attiva una reazione E’ importante esserne consapevoli Bisogna verificarle Entrare in sintonia (creare e mantenere “rapport”)

10 messaggio ” “tu hai fatto un errore” A (mittente)B (ricevente) !!! Il significato di ciò che si comunica è il risultato che si ottiene !!! messaggio inteso: “voglio aiutarti a fare meglio” messaggio ricevuto: “è arrabbiato con me” “FormaMI” – “Pensieri e parole Messaggio inteso e messaggio ricevuto

11 “FormaMI” – “Pensieri e parole Il circuito del feedback mittente ricevente messaggio inviato messaggio ricevuto messaggio inviato

12 “FormaMI” – “Pensieri e parole La legge della varietà indispensabile In qualsiasi sistema, quando sono uguali tutti gli altri fattori, sarà la persona con la gamma più ampia di reazioni a controllare il sistema. CONSAPEVOLEZZA + FLESSIBILITA’ = COMUNICAZIONE EFFICACE

13 55% 7% 38%   7% comunicazione verbale; (significato delle parole)  38% comunicazione paraverbale; (uso della voce)  55% comunicazione non verbale (linguaggio del corpo) Cosa dico Come lo dico “FormaMI” – “Pensieri e parole I canali della comunicazione

14 “FormaMI” – “Pensieri e parole I canali della comunicazione: gli elementi costitutivi Verbale 7%Para-verbale 38%Non-verbale 55% Espressioni ricorrentiVelocitàMimica Parole chiave ( verbi, aggettivi - avverbi - ) TonoGestualità Parole senso-riferiteVolumePostura (Fisiologia)

15 55% 7% 38%   7% comunicazione verbale; (significato delle parole)  38% comunicazione paraverbale; (uso della voce)  55% comunicazione non verbale (linguaggio del corpo) Cosa dico Come lo dico “FormaMI” – “Pensieri e parole I canali della comunicazione: l’importanza della congruenza !!!

16 “FormaMI” – “Pensieri e parole Il “rapport”: cos’è E’ la capacità di entrare intenzionalmente, in sintonia con il tuo interlocutore.

17 “FormaMI” – “Pensieri e parole Il “rapport”: come si crea (e mantiene) Calibrazione Ricalco

18 “FormaMI” – “Pensieri e parole Calibrazione e ricalco: definizione e significato  Calibrare: “ascoltare” con precisione, i 3 canali di output (prima con gli occhi, e poi, con le orecchie)  Ricalcare: restituire al tuo interlocutore, le stesse modalità di comunicazione (verbali, para-verbali e non verbali) che lui/lei usa con te.

19 “FormaMI” – “Pensieri e parole Calibrazione e ricalco: l’utilità Calibrazione Ricalco Guida

20 “FormaMI” – “Pensieri e parole Calibrazione, ricalco e guida: lo schema “C-R-G” c.v.–c.p.v.–c.n.v. sintonia persuasione raccolta informazioni rapport obiettivo calibrazione ricalco guida

21 “FormaMI” – “Pensieri e parole Calibrazione, ricalco e guida: i centri di raccolta Emisfero destro (emozione, come dici…) Emisfero sinistro (ragione, cosa dici…)

22 “FormaMI” La capacità di canale ±2±2±2±2 7

23 “FormaMI” Linguaggio e linguistica: definizioni Il linguaggio è lo strumento che utilizziamo per rappresentare (a noi stessi) e comunicare (agli altri) le nostre esperienze. La linguistica è il modello che studia la “sintassi” del linguaggio.

24 “FormaMI” Struttura profonda e struttura superficiale perdita di informazioni (cancellazione, distorsione e generalizzazione ) struttura profonda (esperienza) struttura superficiale ) (esperienza) linguaggio recupero di informazioni (meta-modello)

25 “FormaMI” Il meta-modello: definizione E’ lo studio del rapporto tra struttura profonda e struttura superficiale.

26 “FormaMI” Il meta-modello: utilità Serve a ricongiungere la struttura superficiale, alla struttura profonda (linguaggio di precisione).

27 “FormaMI” Il meta-modello: la cancellazione E’ un processo di selezione dell’esperienza, che porta ad avere una percezione ridotta della realtà. Come agisce Inconsciamente, le persone creano dei modelli ridotti rispetto a ciò che esse poi intendono riprodurre, prestando attenzione solo ad alcune parti del proprio vissuto ed escludendone altre.

28 “FormaMI” Il meta-modello: la distorsione E’ una percezione distorta della realtà, sulla quale sono proiettate le mappe personali interpretate come elementi oggettivi, anziché frutto di elaborazione soggettiva. Come agisce Trasforma la realtà secondo le aspettative dell’individuo, limitandolo nella possibilità di scegliere i comportamenti da adottare.

29 “FormaMI” Il meta-modello: la generalizzazione E’ un processo attraverso il quale, le persone decontestualizzano un’esperienza specifica e le attribuiscono un significato universale. Come agisce Induce a perdere molti particolari, tendendo a confondere la singola esperienza, con tutte le esperienza possibili.

30 “FormaMI” Il meta-modello: sinossi Cancellazione (perdita di informazioni) Distorsione (violazione semantica) Generalizzazione (limite della mappa) Cancellazione sempliceNominalizzazioneQuantificatori universali Cancellazione comparativaCausa/effetto Operatori modali di necessità/possibilità Mancanza di indice referenziale Equivalenza complessaPresupposizioni Verbo non specificatoLettura del pensiero

31 “FormaMI” Il meta-modello: cancellazione Cancellazione semplice Cancellazione comparativa Mancanza di indice referenziale Verbi non specificati Violazione frase con informazioni mancanti o insufficienti mancanza di standard di valutazione pronome non identificato verbi che cancellano specificazioni relative al come, quando,dove Esempiosono confuso è la scelta migliore nessuno mi ascolta leggere un buon libro, mi rilassa Contestazione Domanda da cosa? da chi? rispetto a cosa? chi, non ti ascolta? come, in che modo leggere ti rilassa?

32 “FormaMI” Il meta-modello: distorsione Nominaliz- zazione Causa/effetto Equivalenza complessa Lettura del pensiero Violazione trasformazion e di un verbo in cosa o evento uno stimolo causa un’esperienza specifica X>y convinzione che il risultato sarà sempre lo stesso: X=y presumere di conoscere il pensiero di un’altra persone Esempio è stata una decisione affrettata cambiare comportamen to dimostra flessibilità se il cliente non fa obiezioni, allora non è interessato sono sicuro che ti piacerà Contestazione Domanda chi ha deciso? come hai deciso? Come, esattamente x=cambiare causa y=flessibilità Come, esattamente x=non fare obiezioni significa y=disinteresse come fai a saperlo?

33 “FormaMI” Il meta-modello: generalizzazione Quantificatori universali Operatori modali (n/p) Presupposizioni Violazione esclusione di eccezioni o scelte alternative regole di necessità o di impossibilità qualcosa che si assume implicitamente per la comprensione Esempio nessuno mi ascolta devo partire non posso partire credo che questo sia il momento meno adatto Contestazione Domanda proprio nessuno? tutti, sempre, mai? cosa potrebbe accedere se non partissi? cosa ti impedisce di partire? Cosa ti porta a crederlo?

34 “FormaMI” Il meta-modello: sintesi ViolazioneSegnaleContestazione Cancellazione semplicefrase incompletada cosa, da chi? Cancellazione comparativatroppo, poco, meglio, di piùrispetto a chi, a cosa? Indice referenzialeassenza del soggettochi, esattamente? Verbo non specificatoforma astratta/genericacome, in che modo…? Nominalizzazionetrasformazione verbo/eventocome, chi Causa/effettoX>Y, ma, peròcome x causa y? Equivalenza complessaX=Ycome x significa Y ? Lettura del pensieroso già, sono certo checome fai a saperlo? Quantificatori universalitutti, nessuno, sempre, maichi, quando…? Operatori modali non posso, devo, non devo, occorre, è necessario cosa accadrebbe se…? cosa ti impedisce di…? Presupposizionicredo, sono convinto … cosa, come… ?

35 “FormaMI” I canali di rappresentazione: definizione Sono sistemi (modi) che le persone usano per elaborare le informazioni proveniente dall’esterno.

36 “FormaMI” I canali di rappresentazione VISIVO “V” organo sensoriale “ vista ” UDITIVO “U” organo sensoriale “ udito ” CINESTESICO “K” organi sensoriali “ gusto, olfatto, tatto ”

37 “FormaMI” I canali di rappresentazione: i segnali di riconoscimento POSTURA CORPOREA SEGNALI D’ACCESSO GESTI MOVIMENTI OCULARI SCHEMI LINGUISTICI VISIVO ha la schiena appoggiata, la testa e le spalle dritte o incurvate respira col torace in modo superficiale, ha lo sguardo di traverso, il tono di voce alto, il ritmo veloce si tocca o indica gli occhi e compie gesti al di sotto del livello oculare muove gli occhi in alto a sx per ricordare e in alto a dx per costruire immagini nuove vedere, guardare, visione, chiaro, limpido, immagine, mostrare, mettere in luce UDITIVO ha il corpo proteso in avanti, la testa eretta, le spalle all’indietro, le braccia conserte respira con il diaframma, ha la fronte aggrottata, il tono e il ritmo di voce variabili indica le orecchie o muove le mani vicino alle orecchie e si tocca la bocca o la mascella muove gli occhi all’altezza delle orecchie: a sx per ricordare suoni e parole, a dx per costruirli/le sentire, ascoltare, suono, parlare, raccontare CINESTESICO ha la testa e le spalle abbassate respira con l’ addome in modo profondo, accompagna la voce con una profonda emissione di fiato e ritmo lento si tocca l’area del torace e dello stomaco e compie gesti al di sotto del collo muove gli occhi in basso a sx per accedere alle sensazioni e in basso a dx per il dialogo interiore afferrare, toccare, sensazione, solido, pesante, spostare, collegare

38 “FormaMI” I movimenti oculari Vr Visivo ricordato (cose già vista prima) Ar Auditivo ricordato (cose già sentite prima) Ad Auditivo digitale ) (dialogo interiore) Vc Visivo costruito (cose mai vista prima) Ac Auditivo costruito (cose mai sentite prima) K Cinestesico (accesso sensoriale)

39 “FormaMI” I movimenti oculari: il linguaggio di influenza Vr Visivo ricordato (Cosa ti è venuto in mente?) Ar Auditivo ricordato (Cosa ti ricorda?) Ar Auditivo digitale (Dimmi…) Vc Visivo costruito (Qual è il tuo punto di vista?) Ac Auditivo costruito (Qual è il tuo parere?) K Cinestesico (Cosa provi?)

40 “FormaMI” Il linguaggio multi-sensoriale Visivo (V)Uditivo (U)Cinestesico (K) Visione Vedere Guardare Immaginare Prospettiva Angolazione Occhiata Sguardo Fotografia Trasparente Sentire Parlare Chiamare Discutere Parole Ascolto Silenzio Musica Dire Accento Pelle Scostante Afferrare Contatto Sensazione Tirare Prendere Aderente Urgente Impatto Link:

41 “FormaMI” Il linguaggio dell’“Io” Cosa dire a qualcuno quando pensi che stia sbagliando qualcosa.

42 “FormaMI” Il linguaggio dell’“Io”: lo schema  Quando…  Succede che…  In futuro, vorrei che… Link:

43 “Le cose che hai imparato qui, non sono che l’inizio; il vero laboratorio comincia quando te ne vai”. Richard Bandler – Fondatore della PNL “FormaMI” Dal sapere, al saper fare