EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA negli obiettivi dell’Unione Europea dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE (7 dicembre 2000) al Programma “EUROPA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I nuovi programmi europei sulla educazione, cultura e formazione (scheda a cura di Elio DOrazio) AGE Platform ITALIA.
Advertisements

Regione Siciliana Ufficio di Bruxelles
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
COME COSTRUIRE LA PARTNERSHIP Unità formativa 3.1 La dimensione europea.
I MODELLI PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI PROGETTO DI.SCOL.A Prog. n. I/05/B/F/PP Dispersione Scolastica Addio-La professionalità docente per garantire.
QUADRO DI SINTESI Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per lIstruzione Direzione Generale per il personale della scuola PROGETTO NAZIONALE.
IL DOCENTE E IL TUTOR Ambra Amerini.
Il Dirigente scolastico profilo, ruolo e funzioni
ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2010 Massimo Marchesi Commissione Europea - Rappresentanza a Milano.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2010
LEuropa dellIstruzione Rete scuole polo la due giorni di informazione/formazione Giuliana Gennai USR per la Toscana Direzione Generale.
La dimensione progettuale delle scuole nelleTwinning LAquila – ITIS Amedeo di Savoia Duca DAosta 31 marzo 2006 A. Gabriella Orlando.
Una rete mediterranea di gemellaggi elettronici Tra le scuole di Algeria, Egitto, Giordania Marocco e Italia.
Memorandum sullapprendimento su tutto larco della vita attiva.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Lorientamento, gli orientatori CORSO DI FORMAZIONE PER I REFERENTI DELLORIENTAMENTO dicembre febbraio 2007.
06/02/20141 LUNIONE EUROPEA CON IL TRATTATO DI LISBONA Costanza, Nicolò, Giacomo, Klaudia, Laura, Michele, Renato, Simone.
Bruno Losito, Università Roma Tre
La Raccomandazione europea per la garanzia di qualità dellIstruzione e Formazione Professionale Roma, 29 ottobre 2009 Giorgio Allulli - Isfol Coordinatore.
POLITICHE EUROPEE PER L’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA
La politica della formazione nell’UE
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
Qualcosa cambia nella scuola ?
UNA RETE PER LA COOPERAZIONE TERRITORIALEUROPEA Dolores Deidda Catanzaro 15 dicembre 2008.
Piano di informazione su Istruzione e formazione 2010.
Educare allEuropa Rete tematica regionale Piano di azione regionale per linformazione su Istruzione e Formazione 2010.
QUADRO DI SINTESI Ministero dell Istruzione Università e Ricerca Dipartimento per lIstruzione Direzione Generale per il personale scolastico Educazione.
Dimensione europea dell’educazione: percorsi possibili
1 t Cosa significa mettere lapprendimento al centro del sistema? Presentazione del toolkit di ESU (European Students Union) ed EI.
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
Valori, Scuola, Cittadinanza, Europa, Tecnologia 17 maggio 2005 Conferenza Palermo, Progetto ESIC Luis Lizama ITE-CECE Spagna.
IL CONTESTO EUROPEO LE CONNESSIONI. RIFERIMENTI EUROPEI IL CONSIGLIO EUROPEO DI LISBONA NEL 2000: MAGGIORE TRASPARENZA DEI TITOLI APPRENDIMENTO PERMANENTE.
La strategia europea per il 2020 un impegno per la scuola italiana
Vincenzo Manganaro Tirocinio indiretto La strategia di Lisbona Corsi Abilitanti Speciali 2006/2007 Università di Bologna - Facoltà di Scienze della Formazione.
Cittadinanza e partecipazione La Risoluzione del Consiglio U.E.e dei Ministri responsabili per le politiche della gioventù sulla partecipazione dei giovani.
…gemellaggio elettronico delle scuole in Europa e promozione della formazione dei docenti : le azioni in questo campo sosterranno e svilupperanno ulteriormente.
Lingue in Europa Diversità e Ricchezza
Dichiarazione dei Ministri europei dellistruzione e formazione professionale e della Commissione europea, riuniti a Copenaghen il 29 e 30 novembre 2002,
Il progetto Scate 7 febbraio 2004 Seminario nazionale Genova, Job Centre.
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
Mobilità dello staff Progetto New Challenges Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti Napoli Prof. Loredana Esposito.
Università degli studi di Camerino
Scuola democratica presenta...
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
EUROPA DELL’ISTRUZIONE Benchmarks e indicatori europei Un processo di monitoraggio Torino, Maratea, Senigallia maggio 2005 Angela Vegliante.
PROGRAMMA EUROPA PER I CITTADINI Antenna Europa per i Cittadini.
Progettare per cultura, giovani e sport Il Programma ERASMUS+
Settimana Comenius 2003 Educare alla cittadinanza : una prospettiva europea Firenze, 14 novembre 2003 Fiorella PEROTTO, Commissione europea.
L’assicurazione di qualità nel Quadro del Processo di Bologna Carla Salvaterra Trieste 15 dicembre 2007.
PROGRAMMA EUROPA PER I CITTADINI
1 t Convegno La dimensione sociale dell’istruzione superiore Roma 12 novembre, 2008 La dimensione sociale: esperienze europee e esperienze.
Per una dimensione internazionale della formazione I.P.S.A.R. “LE STREGHE” Istituto Professionale per Servizi Alberghieri e Ristorativi.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Il presente documento ha lo scopo di informare in modo sintetico su significato e natura di un partenariato strategico del programma europeo ERASMUS PLUS.
1 «EUROPASS (il Portafoglio di documenti per la trasparenza dei titoli e delle competenze): IL SUPPLEMENTO AL DIPLOMA» Ferrara, 23 novembre 2015 Ismene.
Normativa europea e normativa italiana a cura della prof. Serafina Monaco.
QUADRO STRATEGICO IN MATERIA DI COOPERAZIONE EUROPEA NELL’ISTRUZIONE E NELLA FORMAZIONE BRUXELLES, 12 MAGGIO 2009.
Docenti- tutor formati dall'USR-ER. Prof. Monica Fabbri, docente di italiano e latino ( Liceo Classico.
Politiche Comunitarie PROGRAMMI COMUNITARI PER I GIOVANI OPEN DAYS LOCAL EVENT VENETO “PARTECIPARE AI PROGETTI EUROPEI NEL SETTORE SOCIALE: QUALI.
1 Il Processo di Bologna e la progettazione di corsi di studio di qualità Maria Sticchi Damiani 28 maggio t.
Le TIC nella scuola e per la scuola. Quadri di riferimento UNESCO - Quadro di riferimento delle Competenze per i Docenti sulle TIC - Tecnologie dell’Informazione.
Innovazione (tecnologica) nella scuola Laura Zocco 27 aprile 2016 Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica Formazione Docenti NeoAssunti 2015/16.
Formatore: Giacomazzi Trova Manola. NATIVI DIGITALI I nostri studenti sono cambiati radicalmente. Gli studenti non sono più quelli per cui il nostro sistema.
PROGRAMMA EUROPA PER I CITTADINI Antenna Culturale Europea.
16 ottobre 2006 Circolare del Ministro G. Fioroni «Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e la legalità»  Il testo offre un chiaro indirizzo.
Area Politiche di cittadinanza – Lavoro Garanzia Giovani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Webinar 18/06/2014.
Transcript della presentazione:

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA negli obiettivi dell’Unione Europea dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE (7 dicembre 2000) al Programma “EUROPA PER I CITTADINI” per gli anni dal 2007 al 2013 PROVINCIA DI LODI – A cura di : LICEO SCIENTIFICO “G. Novello” – CODOGNO UNA PROPOSTA PER DIFFONDERE L’INFORMAZIONE NEI COLLEGI DEI DOCENTI

Sono anzitutto le massime istituzioni dell’Unione Europea – dopo la proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE (7 dicembre 2000) – a rilevare la necessità di uno specifico impegno nella formazione delle nuove generazioni alla consapevolezza della cittadinanza europea, con un’azione capillare a vasto raggio, in tutte le istituzioni scolastiche dei Paesi membri. Individuano l’obiettivo strategico della formazione per il futuro dell’Europa. Sollecitano iniziative finalizzate esplicitamente all’educazione al senso di appartenenza, di identità, di cittadinanza europea.

27. Il Consiglio europeo chiede al Consiglio "Istruzione" di avviare una riflessione generale sui futuri obiettivi concreti dei sistemi d'istruzione, incentrata sulle preoccupazioni e priorità comuni nel rispetto delle diversità nazionali, per contribuire ai processi di Lussemburgo e di Cardiff e presentare al Consiglio europeo una relazione di più ampia portata nella primavera del CONSIGLIO EUROPEO DI LISBONA 23 / 24 marzo 2000 Conclusioni Della Presidenza Istruzione e formazione per vivere e lavorare nella società dei saperi 25. I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della società dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e la qualità dell'occupazione. Dovranno offrire possibilità di apprendimento e formazione adeguate ai gruppi bersaglio nelle diverse fasi della vita: giovani, adulti disoccupati e persone occupate soggette al rischio che le loro competenze siano rese obsolete dai rapidi cambiamenti. Questo nuovo approccio dovrebbe avere tre componenti principali: lo sviluppo di centri locali di apprendimento, la promozione di nuove competenze di base, in particolare nelle tecnologie dell'informazione, e qualifiche più trasparenti. […]

COMMISSIONE EUROPEA Istruzione e formazione in Europa: sistemi diversi, obiettivi comuni per il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Riconoscimento del settore dell’istruzione e della formazione come sfera prioritaria fondamentale della strategia di Lisbona Oltre ad adottare il programma di lavoro, il Consiglio «Istruzione» e la Commissione hanno lanciato un importante messaggio politico nella relazione congiunta al Consiglio europeo (capi di Stato e di governo) riunitosi qualche settimana più tardi, il 15 e 16 marzo 2002, a Barcellona: Per quanto le politiche in altri settori possano essere efficaci, l’Unione Europea potrà diventare l’economia basata sulla conoscenza più importante del mondo solo grazie al contributo essenziale dell’istruzione e della formazione quali fattori di crescita economica, innovazione, occupabilità sostenibile e coesione sociale. Il riconoscimento dell’importanza dell’istruzione e della formazione è andato gradualmente aumentando a partire dal 2000, ma il Consiglio di Barcellona è stato invitato ad andare oltre e a riconoscere espressamente questo settore come sfera prioritaria fondamentale della strategia di Lisbona.

COMMISSIONE EUROPEA I tre obiettivi prioritari e i 13 obiettivi comuni di Lisbona da realizzare entro il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Il programma di lavoro è incentrato sui tre obiettivi strategici strategici fissati nella relazione sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e formazione. Nel programma i tre obiettivi strategici comprendono a loro volta 13 obiettivi connessi : Obiettivo strategico 1: migliorare la qualità e l’efficacia dei sistemi di istruzione e formazione nell’UE, alla luce delle nuove esigenze della società della conoscenza e dei modelli didattici e di apprendimento in evoluzione. 1. Migliorare l’istruzione e la formazione per insegnanti e formatori 2. Sviluppare le competenze per la società della conoscenza 3. Garantire a tutti l’accesso alle TIC 4. Incoraggiare a intraprendere studi scientifici e tecnici 5. Sfruttare al meglio le risorse

COMMISSIONE EUROPEA I tre obiettivi prioritari e i 13 obiettivi comuni di Lisbona da realizzare entro il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Obiettivo strategico 2:2: facilitare a tutti l’accesso ai sistemi di istruzione e formazione, alla luce del principio guida dell’apprendimento permanente, promuovendo l’occupabilità e lo sviluppo professionale, nonché la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale. 6. Creare un ambiente aperto per l’apprendimento 7. Accrescere l’attrattiva dello studio 8. Sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale

COMMISSIONE EUROPEA I tre obiettivi prioritari e i 13 obiettivi comuni di Lisbona da realizzare entro il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Obiettivo strategico 3:3: aprire i sistemi di istruzione e formazione al resto del mondo, alla luce dell’esigenza fondamentale di rafforzare i legami con il mondo del lavoro e la società e di affrontare le sfide derivanti dalla globalizzazione. 9. Rafforzare i legami con il mondo del lavoro e della ricerca e con la società generale 10. Sviluppare lo spirito imprenditoriale 11. Favorire lo studio delle lingue straniere 12. Aumentare la mobilità e gli scambi 13. Rafforzare la cooperazione europea

LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, I giovani l’hanno affermato chiaramente: vogliono essere intesi e considerati come interlocutori a pieno titolo, vogliono contribuire a costruire l’Europa, vogliono influenzare il dibattito sul suo divenire. È il momento di considerare la gioventù come una forza nella costruzione europea e non come un problema da gestire. Occorre dare loro i mezzi per esprimere le loro idee, e confrontarle a quelle di altri attori della società civile.

LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, La promozione di nuove forme di governance europea è una delle quattro priorità strategiche fissate dalla Commissione. Per “governance” si deve intendere l’insieme delle regole, dei meccanismi e delle prassi che influiscono sull’articolazione dei diversi poteri esercitati nonché l’apertura del processo decisionale dell’UE per consentire la partecipazione dei cittadini alle decisioni che li riguardano. Questa modernizzazione dell’azione pubblica europea è retta da cinque principi fondamentali: l’apertura, la partecipazione, la responsabilità, l’efficacia e la coerenza.

LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, Quello della gioventù è un ambito in cui andrebbero applicati tali principi con maggiore consequenzialità: APERTURA: assicurare un’informazione e una comunicazione attiva nei confronti dei giovani, formulata nel loro linguaggio, per far sì che comprendano il funzionamento dell’Europa e delle politiche che li riguardano. PARTECIPAZIONE: assicurare la consultazione dei giovani e promuovere la loro partecipazione alle decisioni che li riguardano e, in linea generale, alla vita delle loro collettività.

LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, RESPONSABILITÀ: sviluppare una cooperazione nuova e strutturata tra gli Stati membri e le istituzioni europee onde attuare, al livello di responsabilità appropriato, soluzioni concrete in risposta alle aspirazioni dei giovani. EFFICACIA: valorizzare la risorsa costituita dalla gioventù perché possa meglio rispondere alle sfide della società, contribuire al successo delle diverse politiche che la riguardano e costruire l’Europa di domani. COERENZA: sviluppare una visione integrata delle diverse politiche che riguardano la gioventù e dei diversi livelli d’intervento pertinenti. La decisione di pubblicare il Libro bianco sulla gioventù e soprattutto il fatto di avere organizzato una vasta consultazione rientrano in questa strategia di “governance”.

IL CONSIGLIO D’EUROPA PROCLAMA IL 2005 “Anno europeo della cittadinanza democratica, attraverso l’educazione” «Con l’obiettivo di impegnare le istituzioni scolastiche e formative perché siano luoghi di diffusione della cultura della legalità, della cittadinanza, della convivenza civile, della partecipazione. » [G. Fioroni, Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità, ottobre 2006]

La situazione di “stallo” nel processo di costruzione dell’Europa rappresentata dalla bocciatura della Costituzione Europea nei referendum popolari in Francia (29 maggio 2005) e Olanda (1 giugno 2005) – proprio mentre le richieste di adesione di nuovi Paesi si moltiplicano a ritmi accelerati – induce una riflessione seria sullo scarso livello di consapevolezza, nelle popolazioni dei Paesi membri, nei confronti dello straordinario processo storico in atto e sollecita un rilancio ancor più convinto dei progetti di educazione alla cittadinanza “attiva”, soprattutto dei giovani, in Europa.

Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento, ribadiscono l’obiettivo strategico della formazione per il futuro dell’Europa. Sollecitano iniziative finalizzate a rendere i giovani protagonisti attivi del processo di costruzione dell’Europa Le istituzioni politiche di livello nazionale e regionale dei Paesi membri assumono – in partnership con le istituzioni scolastiche – Il ruolo di soggetti promotori dell’educazione alla cittadinanza “attiva”. perché nasca un’effettiva coscienza della cittadinanza europea

IL CONSIGLIO E IL PARLAMENTO ISTITUISCONO PER GLI ANNI DAL 2007 AL 2013 IL PROGRAMMA “Europa per i cittadini” promozione della cittadinanza attiva «…finalizzato alla promozione della cittadinanza attiva e quindi allo sviluppo del senso di appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell’uomo, diversità culturale, tolleranza e solidarietà, principi dichiarati nella carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata il 7 dicembre del 2000 » [G. Fioroni, Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità, ottobre 2006]

 LICEO SCIENTIFICO “G. NOVELLO” - CODOGNO:  Dirigente Scolastica: prof.a Cassè Ornella:  E-tutor: prof.a Savoca Valeria:  Co-tutor e Multimedialità: prof. Pastori Vitaliano

PROVINCIA DI LODI LICEO SCIENTIFICO “G. Novello” – CODOGNO A cura di Vitaliano Pastori