Muro di stelle, 2metri x2 ©© ©© v Programma Il progetto si svolge prevalentemente presso l ’Accademia di Belle Arti di Roma - Liceo Artistico Ripetta.

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Muro di stelle, 2metri x2 ©©

©© v Programma Il progetto si svolge prevalentemente presso l ’Accademia di Belle Arti di Roma - Liceo Artistico Ripetta secondo un preciso calendario durante l'anno accademico Attraverso relazioni, conferenze, filmati, laboratori, incontri con gli studenti, con contributi anche di esperti esterni, sempre in presenza dell'artista, sarà affrontato l'argomento Relazione tra arte contemporanea e nuove teconologie e verranno analizzate le varie forme e tecniche del fare artistico di Piero Fantastichini: pittura, scultura, grafica, fotografia, video e audio, "nascosti" nel Grande Muro di Stelle. I giovani che intendono misurarsi con il lavoro della creazione sono chiamati a partecipare attivamente: studio del percorso artistico di Piero Fantastichini e della documentazione critica sull'opera che lo ha condotto alla realizzazione del Muro di Stelle, redazione di un'intervista, apertura di un forum diretto con l'artista, collaborazione all'allestimento, alla comunicazione, all'organizzazione complessiva del progetto. A completamento dell’esposizione sarà richiesto agli studenti di redigere una relazione, un commento sul diverso sguardo portato alle applicazioni digitali come nuovi strumenti per la realizzazione di opere artistiche. Finalità primaria è far riflettere le ultime generazioni troppo spesso solo incuriosite dai nuovi dispositivi (cellulari, notebook, video portatili) sulla loro utilizzazione creativa. Con questo obiettivo, in un luogo di richiamo e di sicura visibilità per gli studenti d'arte, nel corso del programma sarà infine allestita la mostra- installazione dell’opera, aperta dal 23 novembre al 20 dicembre Inaugurazione prevista per venerdi 23 novembre alle 18h.

particolare del Grande Muro di stelle, 6 x8m

©© Patrocini Consiglio Generale delle Alpi-Marittime Costa Azzurra, La Provincia di Roma e il Comune di Roma Comitato scientifico Derrick de Kerckove, Direttore Programma McLuan Università di Toronto ( Curatore ); Maria Letizia Terrinoni, Preside del Liceo Atistico ( Organizzazione ); Filippo Mileto, Consulente in tecnologie avanzate per la comunicazione visiva (Sviluppo tecnologico); Candace Johnson, Presidente Festival 4eme Dimension di Nice-SohiaAntipolis Partners e Collaborazioni Ecole Polytechnique dell'Università di Nice-Sophia Antipolis; ''Le Chevalier Oblique'' Association Culturelle International; Studio 80 Italia; Relais des Association Francia; Mauro Vongola Illuminazione Progetto Raccontare l'esperienza dell'arte, comunicare, diffondere il pensiero e l’esperienza degli artisti. Quali vie apre l'arte? Come il problema dell'arte si inserisce nel contesto storico sociale é la richiesta della storica scuola romana a Piero Fantastichini. L'artista, che da più di 10 anni vive tra Roma e la Costa Azzurra risponde con ironia a questo appello: «Fare l'esperienza dell'arte é trasformare la vita di tutti i giorni, riordinare il caos, sfruttare le migliaia di attrezzature che ci armano per svelare un semplice cielo stellato. Bisogna giocare, deformare, lavorare. Vorrei insegnare ai giovani la saggezza della creatività, la bellezza delle contraddizioni. Porterò in una scuola d'arte un cielo stellato che non potrebbe esistere senza le più innovative tecnologie. E' auspicabile per me l'incontro tra i giovani studenti dell'Accademia d'arte e i ragazzi ricercatori di informatica dellEcole Polytecnique dell'università di Nizza- Sophia Antipolis ». Derrick de Kerckove, direttore del programma McLuhan all'università di Toronto, specialista internazionalmente sull'evoluzione dei media e delle relazioni tra arti, communicazioni e nuove tecnologie afferma: Ces oeuvres se dévoilent à nous grâce aux technologies à la pointe de l'actualité mises au service de l'art, à un art d'avant-garde mis au service de la science. Tout cela pour nous faire prendre conscience plus intensément du présent. L'Artiste s'empare pour la première fois de nouvelles technologies qui apparaissent comme de grande utilité publique mais qui sont à peine arrivées dans la conscience des gens. Le RFID, qui sera bientôt sur tous nos vêtements, est ici utilisé pour que l’oeuvre puisse aussi dire, parler. N'oublions pas que pour avancer dans l'innovation, il faut toujours repenser la technologie v

©© Chip 40x40cm, particolare del Grande Muro di stelle

Muro di stelle, metri x2 ©©

©©

Muro di stelle particolari immagini nascoste0,5x0,5cm

Muro di stelle particolari immagini nascoste1 x1cm

Piero Fantastichini nell’era del tag Derrick de Kerckhove Il microchip e le stelle condividono due elementi che ne fondano l'identità: la luce e il fuoco (dell’elettricità per il chip). Nel Grande Muro di stelle i livelli d’implicazione edificano reticolati di grande complessità interpretativa. Il fuoco di Eraclito passa agilmente dal chip alla stella. Tutto è movimento, tutto è flusso nell’ambiente dell’elettricità. La luce diventa simultaneamente dato fisico e simbolo della conoscenza. Luce, conoscenza, energia, contenuti nascosti, le molteplici componenti di un universo comprensivo e complesso. Il titolo dell'opera contiene simbolicamente un’ambiguità fondante: di quali stelle si tratta? Quelle appena visibili dei punti d'argento sui fondali blu del cielo, o questi chip che invadono la tela? Il rapporto tra le stelle e i microchip scaturisce dall'unione di identità e di numeri: stelle, tutte assolutamente uniche, e microchip, ognuno diverso dall'altro. Oltre la metafisica della piega, tipica di Fantastichini che da tempo verifica procedimenti sempre più d'avanguardia per occultare le forme dentro la tela, adesso con un autentico chip, il tag, inaugura una nuova dimensione della sua ricerca. » …segue…

Chip 9x9cm, particolare del Grande Muro di stelle

…Il grande muro di stelle si pone come il firmamento elettronico del nostro nuovo ambiente cognitivo. È un mondo che contiene un'infinità di livelli cognitivi e strati emozionali. Un modulo di comunicazioni interconnesse consegnate alla memoria dei nostri telefonini. Il telefonino è da sé la forma più "densa" di comunicazione, contenendo tutta la storia della parola umana, una fonte inesauribile di immagini e suoni, tutti connessi dal tag. Il grande muro di stelle è la seconda opera “taggata” di Piero Fantastichini. La prima, esposta a Sophia Antipolis, consiste in un altro muro di microchip nascosti nelle pieghe, su una superficie di 14 metri che evolve in orizzontale. Piero Fantastichini, che in questi ultimi lavori rilancia la sua personale ricerca sull’uso e sul significato metaforico dei più recenti strumenti della creazione digitale, ci riporta alla logica del tag e al principio dell’ipertinenza. È all’interno di questi due nuovi orizzonti che possiamo spiegare oggi le dinamiche di costruzione dell’arte che segue i movimenti del sapere ipertestuale, i rapporti fra le persone e fra le persone e l’opera d’arte nella società. La tendenza riflessa dal Muro di stelle è quella di riportare alla luce i contenuti nascosti, con un’amplificazione dell'interconnettività e una riformulazione continua dei significati personali e culturali. Siamo di fronte a una nuova cultura dell’esperienza: flessibile e fluida, orientata al contesto e contemporaneamente individualizzata. …segue…

©© v Mobile Tag 3G

Chip 9x9cm, particolare del Grande Muro di stelle

….Il punto cruciale della cultura attuale e di questa nuova opera di Fantastichini è la logica del tag, che ci mostra l’universo di titoli ed etichette interconnessi entro il quale possiamo scegliere i nostri percorsi di pertinenza. Il tag è l’indirizzo del “packet” di Internet, frammento del messaggio diviso. Il tag è l’autentica anima della rete, perché permette di individuare tutti i pezzi di informazione e di riordinarli attraverso un sistema di catalogazione per titoli. Il tag oggi è il messaggio. È la natura propria di Internet. Senza il tag, senza questa possibilità di condividere i messaggi che vengono trattati, Internet sarebbe un sistema unicamente punto a punto e non distribuito come di fatto è. L’opera di Fantastichini conta sull’inserimento di tag del tipo RFID (Radio Frequency Identifying Device) che consentono una connessione istantanea con il telefonino di qualsiasi utente che si avvicina al quadro. La logica del tag ribalta completamente la linearità della cultura alfabetica, orientata a principi consequenziali e a rigidi rapporti gerarchici: una cultura priva di co-implicazioni e di ibridazioni tra un oggetto e l’altro, tra un percorso e l’altro, una cultura (pre)ordinata da relazioni di causa- effetto. …segue…

Particolare del Grande Muro di stelle 30x30cm

…..Il tag al contrario si lega a meccanismi cognitivi, e dunque anche culturali, basati sull’associazione (e non più sulla deduzione), sulla creatività (e non sulla rigidità lineare), sulle persone (e non sulla scienza oggettiva e astratta). Il percorso dell’utente dentro il Grande Muro è libero, associativo, in grado di condurlo alla scoperta degli universi nascosti dell’opera, secondo un principio di Piero Fantastichini, quasi il suo “branding”, che invita lo spettatore a guardare più profondamente dentro e dietro l'opera. Con i tag, Fantastichini fa compiere un passo ulteriore al suo lavoro di ricerca: la scoperta richiede una partecipazione fisica e strumentale anziché una vera responsabilità da parte dell’utente. L’era del tag comincia nel 2004 con i Social Software, Gmail, del.icio.us, Flickr. Oggi possiamo dire che per mezzo delle nuove infrastrutture, il wi-fi in primo luogo, e delle nuove opportunità connettive delle tecnologie (il web 2.0 per intendersi) ciò che si va ormai consolidando è la cultura On Demand. Una cultura che, come si può bene immaginare, si estende alla dimensione economica in primo luogo, ma anche a tutte le strutture organizzative della società. Dall’economia di massa, in cui l’offerta culturale è la medesima per ciascuno, passiamo oggi all’idea di un’offerta di massa rivolta a un cliente unico. Si tratta di un’economia che permette appunto di offrire, di rendere disponibile, presente, fruibile una massa di informazioni taggate, quindi ordinate e catalogate, fra le quali ciascuno può scegliere secondo la logica dell’ipertinenza. …segue…

Chip 9x9cm, particolare del Grande Muro di stelle

…Chi fa uso di Flickr ad esempio, può costruire il proprio album fotografico e metterlo sul proprio sito web, disponibile per chiunque. In questo modo si creano le possibilità di combinazione e ricombinazione di immagini: associazioni fra immagini simili, taggate in maniera coerente, fra le quali costruire percorsi pertinenti ai propri interessi. Siamo arrivati all’era dell’ipertinenza. Vivere con la rete ambientale (non solo Internet, ma tutta la comunicazione elettronica) significa vivere in nuovo modo di pertinenza, quello dell’i-pertinenza. L’i-pertinenza è una parola che deriva da ipertesto e ha che fare con l’ipertestualità delle nostre vite, con l’iperconnettività e con l’iperspazio di dati che abbiamo sempre bisogno di conoscere meglio. La sintesi fra principio dell’ipertinenza e logica del tag ci riporta a un ulteriore aspetto delle mutazioni in atto: la connettività è fatto tangibile e concreto, sempre più possibile e potente. Parliamo allora d’iperconnettività estesa, una nuova cultura che rivoluziona il mondo dell’economia, della scienza e, grazie a Piero Fantastichini, ora anche dell’arte.

Chip 9x9cm, particolare del Grande Muro di stelle

Rittrato nascosto in tag

Panneggio di stelle 2005

Particolare Grande Muro di stelle 50x50cm

Chip, x20 cm

Chip, 2007, 20x20 cm

Visualizzazione autoritratto nascosto

Per ulteriori informazioni: Le Chevalier Oblique - Atelier Piero Fantastichini / Rue Penchienatti 7 Nice Cso G Marconi 100, Casape – ROMA Concezione, realizzazione, grafica e foto Per approfondimenti sull’opera: Testi di Derrick de Kerckhove, Franco Speroni, Chiara Sottocorona, Marco Tonelli, Claude de Vos, Silvia Paggi, da scaricare sul sito This document has been sent for your personal use only. All uses or reproductions forbidden without prior permission writing from Piero Fantastichini ©P. F.2007