Zoot.Gen.Migl.Gen.1 Domesticazione Fattori di produzione nell’allevamento animale Prodotti dell’allevamento animale Specie e razze Specie animali di interesse.

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Transcript della presentazione:

Zoot.Gen.Migl.Gen.1 Domesticazione Fattori di produzione nell’allevamento animale Prodotti dell’allevamento animale Specie e razze Specie animali di interesse zootecnico Classificazione degli animali per funzione e categoria Trasformazione delle consistenze animali in UBA Analisi delle consistenze e distribuzione territoriale delle popolazioni animali di interesse zootecnico in Italia, nella UE e nel Mondo Fonte di informazioni ISTAT (Esercitazione) Analisi delle produzioni zootecniche e dei consumi globali e unitari in Italia, nella UE e nel Mondo Morfologia delle razze, entro specie, per indirizzo produttivo Parametri biometrici Classificazione delle razze/tipi genetici per indirizzo produttivo e prestazione per le specie allevate in Italia/UE Sistemi di produzione Parametri di produzione: Carne- Peso alla nascita- Accrescimento giornaliero - Peso alle età tipiche- Peso alla macellazione - Rese tipiche Latte- Lattazione: inizio, fine, andamento - Quantità prodotte (latte, sostanze proteiche, materia grassa) alla mungitura, per giorno, per lattazione, per anno, nella carriera - Metodi di stima delle quantità prodotte

Zoot.Gen.Migl.Gen.2 Parametri demografici di interesse gestionale per l’allevamento e per il miglioramento genetico animale Statistiche vitali: età pubere, età 1° servizio, età 1° parto, intervallo interparto, nati nella carriera Fecondazione naturale Rapporto sessi riproduttivo Fecondazione artificiale - Fasi tecniche - Rapporto sessi riproduttivo Sincronizzazione Superovulazione Trasferimento embrionale Ovum Pick Up Recupero oociti In Vitro Fertilization Sessaggio embrioni e sperma Diagnosi di gravidanza tecniche: ecografo, progesterone Indici di efficienza riproduttiva

Miglioramento genetico Richiami di statistica Richiami di genetica mendeliana Caratteri qualitativi interessanti le produzioni animali Frequenze alleliche (fa) e genotipiche (fg) Legge di Hardy Weinberg Selezione artificiale Selezione naturale Mutazioni e migrazioni: effetti sulla fa e fg Parentela Coefficiente di parentela Coefficiente di consanguineità Effetti genetici additivi Effetti ambientali casuali Caratteri quantitativi Osservazione fenotipica Varianza e covarianza genetica additiva Ereditarietà,ereditabilità e stima della ereditabilità (h 2 ) Ripetibilità (R) Valori di h 2 e R per caratteri di interesse zootecnico

Zoot.Gen.Migl.Gen.4 Selezione per un carattere o per più caratteri Caratteri geneticamente correlati Valore / indice genetico Indice genetico di più caratteri Modelli di stima degli indici genetici Prove genetiche: - Progeny test- Performance test- Sib test Libri Genealogici e Controlli funzionali Normativa e documentazione ufficiale Elementi di genetica molecolare - Struttura del DNA - Organizzazione del genoma - Replicazione - Trascrizione - Sintesi proteica - Marcatori molecolari Esempi di applicazione delle tecniche di genetica molecolare ai fini del miglioramento genetico Test di paternità, Quantitative Trait Loci, sequenziamento di singoli geni Le risorse genetiche animali e la conservazione della variabilità genetica

Zoot.Gen.Migl.Gen.5 Testi principali di riferimento: G. Pagnacco. Genetica animale applicata, Casa Editrice Ambrosiana, 2004 A.M.Pilla. Valutazione genetica e scelta degli animali 2002 Edagricole T.M. Bettini Elementi di scienza delle produzioni animali 1987 Edagricole (Parte Seconda) Falconer D.S., Trudy F.C. Mackay. Introduction to quantitative genetics Harlow: P.-Hall Bittante G., Andrighetto I., Ramanzin M. (1993) Tecniche di produzione animale. Liviana Editrice (pag: 1-67; ; ; ; ; ; ; ; )

Zoot.Gen.Migl.Gen.6

7

8 Sei caratteristiche indicate da Galton (1865) perché una specie animale potesse essere addomesticata. 1)essere animali resistenti. Nel senso che i giovani animali sopportino di essere separati dalla madre prima dello svezzamento, e si adattino a nuove diete e ambienti, e nuovi rischi sanitari. 2)avere predisposizione verso l’uomo. Ad es. avere allo stato selvaggio una gerarchia tra individui, ciò che può facilitare la accettazione della dominanza dell’uomo. 3)gradire l’ambiente confortevole. Ad es. non tentare la fuga. 4) essere ritenuti utili dagli uomini (definiti “selvaggi” dal Galton). Ad esempio fornire alimento. 5) riuscire a riprodurre in cattività. 6) essere facili da gestire.

Zoot.Gen.Migl.Gen.9 Grandi gruppi sociali, presenza di leadership Presenza di gerarchie sociali Maschi in gruppi femminili Alta promiscuità Maschi dominanti su femmine Segnali sessuali = movimenti, posture Gruppi familiari Alta territorialità Maschi e femmine in gruppi separati Legami di coppia Maschi devono conquistare dominanza Segnali sessuali = colori, odori, struttura morfologica Struttura sociale Comportamento sessuale FAVOREVOLISFAVOREVOLI Caratteristiche comportamentali della specie che influenzano il processo di domesticazione (secondo Albright and Arave, 1997 modificata)

Zoot.Gen.Migl.Gen.10 Caratteristiche comportamentali della specie che influenzano il processo di domesticazione (secondo Albright and Arave, 1997 modificata) Periodo critico nello sviluppo di legami specifici  imprinting in su altre specie Femmina accetta altri piccoli subito dopo il parto o la schiusa Prole “precocial” Breve distanza di fuga Poco disturbato dall’uomo e/o da improvvisi cambiamenti di ambiente Può richiedere attenzione Alimentazione variata Alta adattabilità a varia gamma di condizioni ambientali Agilità limitata Legami specifici stabiliti in base alle caratteristiche della specie I piccoli vengono accettati sulla base di caratteristiche specie-specifiche Prole “altricial” Grande distanza di fuga e estrema allerta Facilmente disturbato dall’uomo e/o da improvvisi cambiamenti di ambiente È schivo, evita di attirare l’attenzione Dieta altamente specializzata Richiede habitat specifico Estrema agilità Altre caratteristiche comportamentali Risposta all’uomo Interazione madre-piccolo

Zoot.Gen.Migl.Gen.11 WWL, 2003

Zoot.Gen.Migl.Gen.12  Osso  Concime  Prestazione: sportiva sportiva di assistenza di assistenza di compagnia di compagnia di ornamento di ornamento per esperimento per esperimento  Prodotti di estrazione Produzioni animali Latte Carne Uova Fibra Pelle Piuma Lavoro Grasso Miele

Zoot.Gen.Migl.Gen.13 Definizione di: SPECIE Gruppo di individui, somaticamente simili e geneticamente parenti, aventi tutti un ugual numero di coppie di cromosomi. I soggetti adulti devono generare prole fertile Una specie può suddividersi in sottospecie o razze. Una specie può suddividersi in sottospecie o razze.RAZZA Gruppo di individui, che per un certo numero di caratteri (fisici) comuni può essere distinto da altri appartenenti alla stessa specie e trasmette tali caratteri ereditariamente alla progenie.

Zoot.Gen.Migl.Gen.14 Elenco delle specie di interesse zootecnico più diffusamente utilizzate 1. Bovino 2. Ovino 3. Caprino 4. Suino 5. Bufalino 6. Cavallo 7. Asino 7. Pollo 8. Cammello 9. Lamoide 10. Tacchino 11. Anatra 12. Oca 13. Coniglio FAO 1995

Zoot.Gen.Migl.Gen.15 Specie animali di interesse zootecnico Bisonte Capriolo Cervo Daino Muflone Renna Cammello Dromedario Alpaca Lama Vigogna Guanaco Gaur Gayal Yack Banteng Anoa Babirusa Capibara Cinghiale Lepre Mammiferi Castoro Cincillà Visone

Zoot.Gen.Migl.Gen.16 Uccelli Pollo Tacchino Oca Anatra Struzzo Colombo Faraona Quaglia Specie animali di interesse zootecnico Rettili Coccodrillo Testuggine Bivalvi Mitili Tellina Vongola Pesci Carpa Trota Salmone Orata Spigola Sogliola …….. Insetti Ape Baco da seta Bombo Marsupiali Canguro

Zoot.Gen.Migl.Gen.17 Classe Mammiferi - Sottofamiglia Bovini -Genere Bos -Sp Bos taurus: Bovino -Sp Bos bubalis: Bufalo -Sp Bos indicus: Zebù -Sottofamiglia Caprini - Genere Ovis - Sp Ovis aries: Pecora domestica - Genere Capra - Sp Ovis hircus: Capra domestica - Sottordine Suiformi - Famiglia Suidi - Genere Sus - Sp. Sus scropha domesticus: Suino -Ordine Lagomorfi - Ordine Perissodattili - Sottordine Ruminanti - Famiglia Bovidi Ordine Artiodattili - Famiglia Leporidi - Genere Oryctolagus - Sp Oryctolagus cuniculus: Coniglio - Famiglia Equidi - Genere Equus - Sp Equus caballus: Cavallo - Sp Equus asinus: Asino

Zoot.Gen.Migl.Gen.18 ARTIODATTILI - ARTIODACTYLA Il termine significa “dita pari”, sia negli arti anteriori che in quelli posteriori il primo dito è assente, il secondo ed il quinto sono ridotti o mancanti ed il terzo e il quarto sono ben sviluppati e sostengono tutto il peso corporeo. Molte specie hanno corna, che possono essere costituite da una cava prominenza dell’osso frontale rivestita da un astuccio corneo, oppure dalla cute del capo o ancora da una formazione ossea compatta e ramificata che annualmente cade e ricresce. Quest’ordine è distinto in tre Sottordini: Suiniformi, Tilopodi (es.Camelidi) e Ruminanti. miferi.htm

Zoot.Gen.Migl.Gen.19 PERISSODATTILI – PREISSODACTYLA Il termine Perissodattili significa “dita impari”, perché sia negli arti anteriori che in quelli posteriori, il più sviluppato o unico presente è il terzo dito, che può essere unico (Equidi) o con gli altri due (Tapiridi e Rinocerontidi) a sostenere il peso del corpo. Si tratta di animali erbivori di grossa mole. Questi animali hanno i denti canini ridotti o mancanti (femmine degli Equidi), i molari presentano la superficie crestata. Oggi allo stato selvatico tutte le specie rischiano di estinguersi. miferi.htm

Zoot.Gen.Migl.Gen.20 LAGOMORFI - LOGOMORPHA Sono animali molto simili ai roditori, hanno quattro denti incisivi superiori (mascellari), di cui due più grandi e centrali e due più piccoli posti dietro ai primi. I denti sono a crescita continua. Il labbro superiore è spaccato nel mezzo. I piedi posteriori sono più lunghi di quelli anteriori. Questi animali sono ricoperti di una fitta e morbida pelliccia. Sono diffusi ovunque. Comprendono Lepri e Conigli. miferi.htm

Zoot.Gen.Migl.Gen.21 ANSERIFORMI Zampe corte; piedi con tre dita palmate anteriori e un alluce posteriore allungato; becco largo e appiattito con ispessimento ad unghia all’apice. Comprende due famiglie distribuite in tutto il mondo. Alla famiglia delle Anatidi appartengono l’oca selvatica, Anser anser, l’anatra selvatica o germano reale, Anas platyrhynchos, l’alzavola, Anas crecca, la marzaiola, Anas querquedula, il cigno, Cygnus olor.

Zoot.Gen.Migl.Gen.22 GALLIFORMI Piedi adatti a raspare e a correre; becco corto, forte e diritto; corpo tarchiato e robusto; neonati atti; frequentemente dotati di dimorfismo sessuale, i maschi avendo piumaggio molto più vistoso delle femmine; vivono perlopiù sul terreno, talvolta sugli alberi; si nutrono si semi, vermi e insetti. Comprendono sei famiglie attuali, distribuite nei vari continenti. La vasta famiglia dei Fasianidi comprende Gallus gallus, oriundo dell’India e delle isole della Sonda, considerato progenitore delle varie razze del gallo domestico ; la farona, Numida meleagris, il pavone, Pavo cristatus, le varie sorta di fagiani: il fagiano comune, Phasianus colchicus, il fagiano dorato, Chrysolophus pictus, e quello argentato, Gennaeus nycthemerus; il tacchino, Meleagris gallo pavo, originario del Messico e poi addomesticato; la starna o pernice grigia, Perdix perdix, la pernice rossa, Alectoris rufa e la quaglia, Coturnix coturnix,di Europa e Asia. Altra famiglia importante è quella dei Tetraonidi con il gallo cedrone, Tetrao urogallus, il fagiano di monte, Lyrurus tetrix, la pernice bianca, Lagopus mutus.

Zoot.Gen.Migl.Gen.23 COLOMBIFORMI Zampe corte; becco usualmente corto e snello, con "cera" spessa e molle alla base; gozzo voluminoso, le cui ghiandole producono il "latte dei piccioni" per nutrire i giovani. Diffusi in tutto il mondo, specie nelle regioni intertropicali. Ne esistono due famiglie, i cui esemplari più rappresentativi sono: il colombo selvatico, Columba livia, terraiolo, origine delle varie razze di colombo domestico, la tortora, Streptopelia turtur.

Zoot.Gen.Migl.Gen.24 Categorie animali 1) RIPRODUTTORI (femmine e maschi) - In funzione - In attesa di funzionare: rimonta - classificazione in funzione dell'età con denominazioni diverse a seconda della specie e a volte del sesso. 2) TERMINALI (femmine e maschi) - Denominazioni diverse in funzione dell'età entro la specie.

Zoot.Gen.Migl.Gen.25 Denominazione delle categorie di animali Bovino Vitello/a (sott'anno): dalla nascita fino all'età di 8-10 mesi, con un peso vivo variabile da 180 a 230 kg secondo la razza. Vitellone (sopr'anno): maschio e femmina di oltre un anno destinati al macello Manzo: maschio castrato, con un peso superiore a 350 kg Manzetta: femmina dallo svezzamento (4-6 mesi) alla pubertà (12-15 mesi), destinata alla riproduzione Manza: femmina destinata alla riproduzione dalla pubertà al 1° accoppiamento (18-20 mesi) Giovenca: femmina dal 1° accoppiamento al parto Vacca: femmina che ha già partorito almeno una volta Vacca in asciutta: femmina che non è più in lattazione (dal 7° mese di gravidanza per le razze da latte) Torello: maschio destinato alla riproduzione, da 8-10 mesi fino a mesi (prima monta verso il 14°-16° mese) Toro: maschio intero di oltre 15 mesi destinato alla riproduzione Bue: maschio castrato adibito al lavoro

Zoot.Gen.Migl.Gen.26 Denominazione delle categorie di animali Ovino Agnello/a: maschi e femmine dalla nascita alla pubertà Agnello da latte: maschio e femmina alimentati con solo latte e macellati a gg, con un peso vivo di 8-12 kg Agnellone: maschi e femmine da ingrasso, macellati ad un peso di kg Castrato: maschio castrato, macellato ad un peso superiore di 40 kg Pecora: femmina che ha già partorito almeno una volta Ariete (montone): maschio adibito alla riproduzione

Zoot.Gen.Migl.Gen.27 Denominazione delle categorie di animali Caprino Capretto da latte: maschio e femmina alimentati con solo latte e macellati a giorni di età Caprettone: maschio e femmina macellati a 3- 4 mesi di età Capra: femmina che ha già partorito almeno una volta Becco (caprone) : maschio adibito alla riproduzione

Zoot.Gen.Migl.Gen.28 Denominazione delle categorie di animali Suino Lattonzolo: maschi e femmine dalla nascita ai 25 kg (svezzamento a 28gg – 8 kg circa) Lattone: maschi e femmine dai 25 ai 40 kg Magroncello: maschi e femmine destinati all'ingrasso, dai 40 ai 60 kg Magrone: maschi e femmine dai 60 ai 100 kg, generalmente castrati, destinati all'ingrasso Scrofa: femmina che ha già partorito almeno una volta Verrino: maschio dallo svezzamento al 1° salto Verro: maschio adibito alla riproduzione

Zoot.Gen.Migl.Gen.29 Denominazione delle categorie di animali Equino Puledro/a: maschi e femmine fino al 3°-4° anno di età Castrone: maschio castrato adibito allo sport o al lavoro Cavalla (giumenta): femmina che ha già partorito almeno una volta Cavallo: maschio intero adibito a vari servizi Stallone: maschio di oltre tre anni adibito alla riproduzione

Zoot.Gen.Migl.Gen.30 TABELLA DI CONVERSIONE DEI BOVINI, EQUIDI, OVINI, CAPRINI E SUINI IN UNITA’ DI BESTIAME ADULTO (UBA) (Regolamento (CEE) N. 2078/92 del Consiglio del 30 giugno 1992) Tori, vacche e altri bovini di oltre 2 anni, equidi di oltre 6 mesi = 1,0 UBA Bovini da 6 mesi a 2 anni = 0,6 UBA Pecore = 0,15 UBA Capre = 0,15 UBA

Zoot.Gen.Migl.Gen.31 1 camel = cattle 1 buffalo 1 horse = ass 1 mule 1 pig = sheep 1 goat = chickens = ducks 100 rabbits = goose 40 turkeys = 1.00 Conversion in Animal Unit (AU) (Mostar, 2004)

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Zoot.Gen.Migl.Gen.39 Controllare sbagliata

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Zoot.Gen.Migl.Gen.47 UBA8, ,

Zoot.Gen.Migl.Gen.48 Relation between Permanent Pasture (PP)/Agricultural Area (AA) and Density of Animals per hectare of AA r (PP/AA - AU/AA) = P<0.001 PP (1000Ha)AA (1000Ha) PP/AA %AU/AA % Albania 4411, Bosnia and Herzegovina 1,0302, Croatia 1,5553, France 9,97229, Greece 4,6008, Italy 4,37915, Macedonia 6301, Malta Portugal 1,4374, Serbia and Montenegro 1,8625, Slovenia Spain 11,48030, Cyprus Israel Jordan 7421, Lebanon Syrian Arab Republic 8,33813, Turkey 13,16741, Algeria 31,80040, Egypt 3, Libyan Arab Jamahiriya 13,30015, Morocco 21,00030, Tunisia 4,8559, Nardone et al., Int. Symp. Mostar, 2004 AU= Anim Unit

Zoot.Gen.Migl.Gen.49 Protein (kg) per Animal Unit Nardone et al., Int. Symp. Mostar, 2004

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Zoot.Gen.Migl.Gen.53 Autosuff (%)

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