Acqua da bere L’acquedotto pubblico a Maranello e le garanzie per il consumatore 11 maggio 2010, Maranello Dr.ssa Francesca Romani Gestione Impianti Ciclo.

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Acqua da bere L’acquedotto pubblico a Maranello e le garanzie per il consumatore 11 maggio 2010, Maranello Dr.ssa Francesca Romani Gestione Impianti Ciclo Idrico Integrato SOT Modena, Gruppo Hera

2 Premessa: in Italia si beve l’acqua del rubinetto? L’Italia si trova al primo posto nel mondo per consumo pro-capite di acqua minerale: 194 litri nel Nel 1980 il consumo era di 47 litri pro-capite: c’è stata quindi una crescita del 313% nei consumi di acqua in bottiglia. Anche a livello globale, il consumo pro-capite di acqua in bottiglia è sensibilmente aumentato: +75% dal 1997 al Dall’indagine di customer satisfaction effettuata da Hera nel 2008 risulta che i clienti che dichiarano di bere solo acqua di rubinetto sono il 33% del totale (erano il 22% 2 anni fa). Dati tratti da “Un Paese in bottiglia” Legambiente - Roma, 20 marzo 2008

3 Un processo di governo a garanzia della qualità Le attuali politiche di tutela dei corpi idrici vedono il coinvolgimento di numerosi attori locali, protagonisti ciascuno di una fase del processo di governo dell’acqua. regolamentazione Comunità Europea Stato Regione Emilia Romagna in accordo con Province, Comuni e Autorità di Bacino pianificazione Regione Emilia Romagna Province ATO gestione Gestori del servizio idrico integrato controllo Aziende USL ARPA Autorità Regionale per la vigilanza Gestori

4 Il quadro legislativo e normativo di riferimento per i pubblici acquedotti e per le acque destinate al consumo umano struttura l’insieme delle garanzie a tutela del consumatore. disponibilità, attuale e futura, di risorsa di idonea qualità (L. 34/94) adeguato trattamento della risorsa prima della distribuzione (L. 34/94) distribuzione con idonee qualità oggetto di verifiche e misure (D.lgs. n. 31/01) sostenibilità ambientale (L. 34/94) sostenibilità economica del servizio (L. 34/94) Gli acquedotti hanno come principale riferimento la Legge n. 34 del 1994 (Legge Galli). La qualità delle acque destinate al consumo umano è normata dal D.lgs. n.31 del 2001 Le garanzie del consumatore

5 Si definisce “Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) …l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione, distribuzione di acqua potabile, di fognatura e di depurazione delle acque reflue ex art.4, comma 1, lett.f) legge n.36/94”. Il servizio idrico integrato gestisce quindi l’intero ciclo dell’acqua: - la filiera delle acque a garanzia della disponibilità per il consumo umano attuale - la filiera delle acque reflue a garanzia dell’ambiente e della disponibilità per i consumi futuri Il Servizio Idrico Integrato

6 L’approvvigionamento degli acquedotti civili al servizio dei Comuni del comprensorio ceramico avviene grazie ai pozzi che prelevano acque della falda artesiana. L’acqua prelevata dalla falda artesiana dai pozzi in esercizio è sottoposta a trattamento di disinfezione e non necessita di trattamenti di ulteriore potabilizzazione. La principale fonte di approvigionamento dei territori del comprensorio ceramico è il Fiume Secchia e la sua falda di potenza sufficiente a soddisfare in ogni periodo dell’anno i fabbisogni necessari alle comunità locali L’approvvigionamento nel comprensorio ceramico - usi civili

7 L’approvvigionamento dell’acquedotto agroindustriale è garantito dalle acque superficiali del Fiume Secchia derivate in corrispondenza della traversa di Castellarano. L’acqua dedicata all’acquedotto agro- industraiale è sottoposta ad un trattamento primario in vasche di sedimentazione allo scopo di garantire l’alimentazione dell’acquedotto priva di materiali grossolani. La principale fonte di approvigionamento dei territori del comprensorio ceramico è il Fiume Secchia e la sua falda di potenza sufficiente a soddisfare in ogni periodo dell’anno i fabbisogni necessari alle comunità locali L’approvvigionamento nel comprensorio ceramico - usi agro-industriali

8 Le reti dell’acquedotto a Maranello

9 La Direttiva 98/83/CE, recepita in Italia con il D.lgs n.31 del 2 febbraio 2001, stabilisce le norme essenziali a livello comunitario per le acque destinate ad uso potabile. Il D.lgs 31/2001 regolamenta dal punto di vista sanitario gli aspetti “critici “del sistema produttivo dell’acqua di seguito elencati: microbiologici chimici gestionali: competenze, controlli e deroghe. La qualità dell’acqua destinata al consumo umano – 1 di 2

10 Ai Gestori del servizio idrico compete fornire l’acqua potabile al punto di consegna (contatore), verificandone la potabilità con controlli “interni”. L’ASL deve effettuare controlli analitici con una frequenza minima stabilita in funzione del volume d’acqua erogato dall’acquedotto. Il D.lgs 31/2001 è molto più cautelativo rispetto al D.P.R 236/88, in quanto introduce limiti specifici per singolo composto e in alcuni casi inferiori a quelli della normativa precedente come si può osservare dalla tabella riportata di seguito:0 CompostoD.P.R 236/88D.Lgs 31/2001 Antimonio 10 µg/l 5 µg/l Arsenico 50 µg/l 10 µg/l Benzene -1 µg/l Piombo 50 µg/l10 µg/l Nichel 50 µg/l20 µg/l IPA0,2 µg/l0,1 µg/l Tri e Tetra cloroetilene30 µg/l10 µg/l 1,2 dicloroetano- 3 µg/l Cloroformio e altri trialometani-30 µg/l La qualità dell’acqua destinata al consumo umano – 2 di 2

analisi nel 2009 sulle acque destinate al consumo umano (circa al giorno). Programmi di ricerca su contaminanti emergenti e altre sostanze non previste dalla normativa. Nel 2009 a Maranello sono stati prelevati 76 campioni sui quali sono state eseguite 1399 analisi. I controlli sulla qualità dell’acqua nel Sistema Laboratori del Gruppo Hera

12 i punti di prelievo delle acque sotterranee da destinare al consumo umano; gli impianti prementi; i serbatoi di accumulo; nelle reti di distribuzione. I controlli di Hera sulla qualità dell’acqua Ogni Comune servito dalla Sot di Modena del Gruppo Hera ha un programma di analisi progettato in base alle caratteristiche delle acque sollevate, alla tipologia degli impianti di trattamento, alla rete di distribuzione e alla frequenza delle anomalie rilevate e ottimizzato per la verifica dei parametri critici dell’acquedotto. In qualità di gestore del servizio idrico, Hera effettua controlli presso:

13 I punti di rete oggetto di controllo da parte di Hera a Maranello

14 La qualità dell’acqua di Maranello – 2009 Per avere una sintesi della qualità dell’acqua distribuita, di seguito sono riportati i valori medi sui controlli effettuati in tutto il Comune di Maranello nell’anno I dati relativi alle analisi effettuate in tutti i Comuni di Hera sono sempre disponibili, aggiornate con cadenza semestrale, sul sito del Gruppo Hera. durezza: 47.1 °F conducibiltà: µS/cm nitrati: 38.0 mg/lnitrati trialometani: valori inferiori minimo al limite di rilevabilità strumentale (2 µg/l) cloro: 0.10 mg/ l metalli: valori inferiori al limite di rilevabilità strumentale

15 La qualità dell’acqua di Maranello sul sito del Gruppo Hera

16 Per la massima trasparenza… Il report In buone acque e i dati sulla qualità dell’acqua Hera, compresi quelli relativi a tutti i comuni serviti in provincia di Modena sono consultabili all’indirizzo: Nel 2009 Hera ha pubblicato In buone acque, il primo report di un gestore in Italia sulla qualità dell’acqua distribuita.

17 Gli apporti di nitrati all'organismo umano derivano da diverse fonti, alimentari e non (additivi, verdure, fumo ecc. ); è stato stimato che l'assunzione di acqua potabile con il livello massimo di 50mg/l (limite massimo consentito dalla norma) rappresenterebbe, rispetto alla assunzione complessiva quotidiana di nitrati, una quota equivalente al 14% del totale; pertanto il 38.0 mg/l dell'acquedotto di Maranello rappresenta approssimativamente il 10.6 % della ingestione totale. Quanto sopra descritto è tratto da “ Guidelines for Drinking-Water Quality, 3rd edition ” dell ’ organizzazione mondiale della sanit à. Effetti biologici dei Nitrati sull ’ uomo Il principale effetto biologico del nitrato sull ’ uomo è il suo coinvolgimento nell ’ ossidazione dell ’ emoglobina a metaemoglobina, incapace di trasportare ossigeno ai tessuti. Studi sulla possibile associazione tra casi clinici di metaemoglobinemia degli infanti o di incremento subclinico dei livelli di metaemoglobina e le concentrazioni di nitrato nell ’ acqua potabile hanno rilevato che esiste una relazione secondo cui i casi clinici insorgono principalmente con livelli di nitrati di 50 mg/l o pi ù e quasi esclusivamente in lattanti al di sotto dei tre mesi di et à. I nitrati