Il Distretto Toscano in Toscana, in Italia ed in Europa. Ambiti di azione, competenze, sfide. Lorenza Franzino Presidente DITECFER
DITECFER: 111 Imprese, 3 Università, CNR. Stiamo per costituirci, con un "gruppo di testa", in Società Consortile a Responsabilità Limitata (S.c.a.r.l.) per partecipare ai bandi europei di R&S (Shift²Rail, Horizon2020). Questo è il primo stimolo importante che abbiamo colto dall’Europa per poter partecipare ai bandi di finanziamento. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Regionale
CTN "Trasporti Italia 2020": 12 Imprese, 6 Università, 2 Distretti Tecnologici del settore ferroviario Coordiniamo il Working Group Ferroviario e sono partite le prime attività del progetto " TESYS Rail " in cui sono coinvolte 16 PMI toscane, con il coordinamento di RFI ed in compagine con importanti imprese del settore e Università. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Nazionale
Bando MIUR Smart Cities: È nato da una compagine imprenditoriale e di ricerca interna al Distretto (UNIFI e 6 PMI) il progetto vincitore del bando MIUR per le Smart Cities nel settore Mobilità - " SII- Mobility " -, e che sarà testato proprio sul territorio regionale toscano. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Nazionale
ERCI – European Rail Clusters Initiative: 9 Distretti Tecnologici Ferroviari di 7 Paesi diversi. Realtà nate in anni diversi (DE: ; FR: 2005; UK: 2008; ES: 2002; IT: 2011…) ma impegnate negli stessi obiettivi. Siamo partner di ERCI da novembre Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo
Tra i riconoscimenti del proprio ruolo ricevuti da ERCI: - essere, attraverso il Distretto francese, nel " Support Group " di ERRAC-European Rail Research Advisory Council - aver siglato il Memorandum d’Intesa con UNIFE per la partecipazione delle nostre PMI a Shift²Rail. Proprio per prepararci a Shift²Rail è stata svolta una preziosa ricognizione delle competenze imprenditoriali e scientifiche presenti nei 9 Distretti e possedute da soggetti disposti ad affrontare bandi europei, ottenendo una mappatura dettagliata per categoria sulla base degli Innovation Programs ( IP1…IP5 ) di Shift²Rail. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Opportunità
I criteri di mappatura sono differenti a seconda dell’ Innovation Program ma consentono una analisi dettagliata delle competenze distribuite nei vari Paesi. In particolare le Aziende toscane si ritrovano ben posizionate negli Innovation Programs relativi ai veicoli (IP1), al segnalamento (IP2) ed alle infrastrutture (IP3). Sono invece più deboli nelle soluzioni IT per i servizi ferroviari (IP4) e quasi assenti nel trasporto merci (IP5). 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Opportunità
L’analisi della "forza" in termini di competenze presenti nelle Imprese, Università e Centri di Ricerca di ERCI pronti ad investire nei prossimi 7 anni a livello europeo, ci regala il seguente quadro, articolato per singoli IP: 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Opportunità
IP1 - Materiale Rotabile 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Opportunità IP2 - Segnalamento/Controllo IP3 - Infrastrutture IP4 – Soluzioni IT per servizi ferroviari attrattivi IP5 – Trasporto merci
Da un’analisi ancora più approfondita della matrice emerge che la realtà complessiva di ERCI presenta un maggior numero di competenze, all’interno dell’IP1, nell’ambito Carbody shell. Qui le competenze toscane rappresentano il 19% ed è l’ambito dell’IP1 in cui siamo più presenti. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Opportunità
La stessa analisi dell’IP2 evidenzia le maggiori competenze presenti in ERCI nell’ambito Advanced fail safe train positioning proprio grazie alle competenze toscane, che rappresentano ben l’80% ed è l’ambito dell’IP2 in cui siamo più presenti. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Opportunità
L’analisi dell’IP3 evidenzia le maggiori competenze presenti in ERCI nell’ambito Distributed energy measure management system, dove quelle toscane rappresentano il 35%, ed è l’ambito dell’IP3 - assieme ad Integrated measuring and monitoring system, con ben il 54,5% - in cui siamo più presenti. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Opportunità
Per contro, abbiamo difficoltà a fare progetti comuni, nonostante le buone intenzioni. Abbiamo ricevuto oltre 100 ricerche partner su Horizon 2020 ma pochi i riscontri concreti. Le problematiche sono principalmente legate a: - timore delle procedure complesse → necessità di semplificare, pur mantenendo la trasparenza - barriera linguistica. Per questi due temi, un Distretto ben strutturato potrà fornire dei servizi. 1. Gli ambiti di attività del Distretto: Europeo - Difficoltà
Il quadro di valutazione " L'Unione dell'innovazione " 2014 predisposto dalla Commissione Europea ci dice che… L’Italia è un " Innovatore moderato ", assieme a Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Le sue performance in termini di innovazione sono, cioè, inferiori alla media UE, benchè si trovi, nella propria categoria, al 1° posto. 2. Le sfide come "Sistema Italia ": R&S e Innovazione
Per le nostre sfide come Distretto è importante evidenziare, da " L'Unione dell'innovazione ", che uno dei due maggiori punti deboli dell'Italia sono le "PMI innovative che collaborano con altre". Il nostro progetto del Cluster dimostra il contrario, ma dobbiamo trasformare casi virtuosi in "regole". E rispetto a ciò, riteniamo un grande aiuto l’impegno della Regione Toscana di anticipare gli iter dei finanziamenti europei per ripartire subito. Tra i punti di forza (oltre media UE) si evidenzia - visto anche lo special event che si terrà dopo – la "produzione di Disegni e Modelli comunitari", ossia spicchiamo per protezione della creatività e innovazione italiana a livello europeo. 2. Le sfide come "Sistema Italia ": R&S e Innovazione
Conclusioni «Il Nord non è più virtuoso del Sud, siamo diventati arroganti e non amiamo chi non è come noi» «E’ necessaria una `road map´ per creare un’Europa più integrata» Cogliamo dalle matrici di competenze lo spunto per una forza nuova impegnata in obiettivi comuni. Jean Claude Juncker, prossimo Presidente della Commissione Europea, in un discorso del 2013 diceva: Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre competenze
Conclusioni « Questo è il contributo del nostro Distretto per creare un’Europa più integrata ed un’industria italiana ferroviaria riconosciuta al pari delle altre nazioni. »
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