Gestione delle dinamiche psicosociali nelle classi multiculturali delle scuole secondarie Brescia, 25 marzo e 1 aprile 2015.

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Gestione delle dinamiche psicosociali nelle classi multiculturali delle scuole secondarie Brescia, 25 marzo e 1 aprile 2015

PRIMO INCONTRO 25 marzo 2015

Contenuti della formazione Il contesto nazionale e locale L’approccio scolastico italiano all’educazione interculturale Modelli ed approcci all’integrazione Aspetti psicologici dei ragazzi stranieri figli di immigrati Vissuti e dinamiche nel contesto scolastico dell’adolescente di «seconda generazione» Approcci e strumenti nella gestione delle dinamiche psicoeducative nei gruppi multiculturali ………………..

Alcuni dati nazionali Cittadini stranieri in Italia: , pari al 7,4% del totale dei residenti Frontiere d’ingresso: terrestri (84%), aeroportuali (4%), marittime (2%) Le 5 nazionalità più presenti: Romania (21%), Albania (11%), Marocco (10%), Cina (5%), Ucraina (4%) Figli nati nel 2012 da entrambi i genitori stranieri: (il 15% del totale delle nascite) Figli nati nel 2012 da coppie miste: (il 20% del totale delle nascite) Rapporto Caritas e Migrantes 2013 Dossier Statistico Immigrazione UNAR e IDOS 2014

Alcuni dati locali Cittadini stranieri in provincia di Brescia: , pari al 13,4% del totale dei residenti Cittadini stranieri nel comune di Brescia: , pari al 18,2% del totale dei residenti Le 10 nazionalità più presenti nella provincia di Brescia: Romania, Marocco, Albania, India, Pakistan, Senegal, Ucraina, Moldova, Ghana, Egitto Figli nati nel 2012 da entrambi i genitori stranieri in provincia di Brescia: 3.528, pari al 29% del totale Figli nati nel 2012 da coppie miste: 704, pari al 6% del totale Annuario CIRMiB 2014

Alcuni dati locali sugli studenti CNI Studenti stranieri (CNI) nelle scuole bresciane: , pari al 17.4 % del totale (Italia: 8.8%; Lombardia: 13.7%) Studenti CNI nelle scuole bresciane, per ordine di scuola: Infanzia 19%, Primaria 20%, Secondaria I grado 18%, Secondaria II grado 12%. Studenti CNI nelle scuole bresciane, per indirizzi di scuola: Licei 5.2%, Istituti Tecnici 12.5 %, Istituti professionali 23% Studenti CNI nelle scuole bresciane nati in Italia: 55% Scuole bresciane con una percentuale di studenti CNI superiore al 30%: 154, pari al 13.8% del totale Annuario CIRMiB 2014

L’educazione interculturale come scelta della scuola italiana Circolare MPI n.205 del 1990: la scuola italiana sceglie l’educazione interculturale come orizzonte nel quale inserire l’accoglienza dei cittadini di altri Paesi e la formazione alla convivenza democratica. Circolare MPI n.73 del 1994: l’educazione interculturale non si esaurisce nell’accoglienza degli alunni stranieri, ma si estende al dialogo interculturale e alla convivenza democratica, e costituisce la risposta al razzismo e all’antisemitismo. Testo unico sull’Immigrazione L.40 del 1998: ribadisce il diritto di istruzione ai minori stranieri presenti in Italia, indipendentemente dal loro status giuridico. Circolare MIUR n.24 del 2006: la scuola italiana sceglie il modello di scuola comune ed indica alcuni criteri per condurre buone prassi di accoglienza ed integrazione M.Colombo, ISMU 2007

Modelli di inte(g)razione Eliminazione L’alterità rappresenta una minaccia alla propria esistenza e alla propria identità, per cui va soppressa Segregazione L’alterità rappresenta una minaccia alla propria identità e al proprio dominio per cui va isolata e resa innocua Assimilazione L’alterità va neutralizzata a vantaggio della cultura dominante.

Melting pot Le alterità vanno eliminate in nome di una ricostruzione ex novo “senza storia” Multiculturalismo (patch work) Co-esistenza di diverse alterità che si riconoscono, senza però particolari interazioni e scambi Interculturalismo Con-vivenza tra diverse alterità che si incontrano, interagiscono e si modificano

Per una nuova definizione di integrazione PROCESSO INTERATTIVO DI CAMBIAMENTO CHE INTRECCIA VECCHI E NUOVI VALORI, REGOLE, NORME, ABITUDINI E LINGUAGGI. SI ORIGINA COSÌ QUALCOSA DI INEDITO UN MISTO NUOVO ED UNICO C. Edelstein, 2004

Chi sei? (complessità, sguardo, atteggiamento)  Età di arrivo in Italia (seconda generazione?)  Paese e contesto di provenienza  Appartenenze (familiari, etniche, religiose, di genere…)  Istruzione nel Paese di provenienza  Condizione di vita attuale della famiglia  Aspettative della famiglia sulla formazione  Processo e progetto migratorio della famiglia  Risorse personali

Chi sono? Rischi psicologici del giovane CNI PASSAGGIO INDIVIDAUALE BRUSCO (processo migratorio, scelta subita, perdita, shock culturale) Trauma (rottura tra «prima e dopo», «qua e là») Radici/origini rimosse, rifiutate, nascoste, sconosciute… Doppia identità/appartenenza (né di qua, né di là; tra due sedie) Conflitto interiore (nuova appartenenza vs legami con le origini) C. Edelstein, 2009

Feedback dal gruppo insegnanti Sofferenza Complessità Colori Condivisione Diversità Isolamento Sradicamento Accoglienza Solitudine Pregiudizi Individualità

SECONDO INCONTRO 1 aprile 2015

Chi sei? (complessità, sguardo, atteggiamento)  Età di arrivo in Italia (seconda generazione?)  Paese e contesto di provenienza  Appartenenze (familiari, etniche, religiose, di genere…)  Istruzione nel Paese di provenienza  Condizione di vita attuale della famiglia  Aspettative della famiglia sulla formazione  Processo e progetto migratorio della famiglia  Risorse personali

Chi sono? Rischi psicologici del giovane CNI PASSAGGIO INDIVIDAUALE BRUSCO (processo migratorio, scelta subita, perdita, shock culturale) Trauma (rottura tra «prima e dopo», «qua e là») Radici/origini rimosse, rifiutate, nascoste, sconosciute… Doppia identità/appartenenza (né di qua, né di là; tra due sedie) Conflitto interiore (nuova appartenenza vs legami con le origini) C. Edelstein, 2009

Chi sono? Rischi socio-culturali del giovane CNI RAPPORTI CONFLITTUALI FAMIGLIA - SOCIETÀ Conflittualità indotta dalla società Conflittualità indotta dalla famiglia Conflittualità circolare Pendolarismo di identificazioni B. Rossi, 2009

POSSIBILI CONSEGUENZE NEGATIVE Disturbi dell’apprendimento Balbuzie Sintomi apparentemente psicotici Ritiro in sé, Isolamento Conflitti genitori – figli Acting-out Comportamenti autolesionisti Abbandoni scolastici Adesione a gruppi devianti

Indicazioni psicoeducative Riconoscere ed esplicitare il conflitto interno e depatologizzare Ascoltare attivamente e mantenere un atteggiamento curioso Mantenere vivo il passato, le radici, le origini Coinvolgere e sostenere i ruoli genitoriali e parentali Valorizzare le diversità, le conoscenze e le competenze Lavorare sulle multi-appartenenze Mettere in gioco il Sé (individuale, familiare, collettivo) Favorire le auto-narrazioni e la loro espressione Sperimentare nuovi/altri linguaggi

Tecniche e strumenti psicoeducativi Buone prassi di accoglienza Ascolto attivo e curioso Tecniche espressive non verbali (oggetti, fotografie, collage) Narrazioni (a partire dalle tecniche non verbali) Ri-narrazioni di gruppo Ri-narrazioni adulte (es. processo migratorio) Linguaggi universali altri (musica, poesia, fiabe…) Riconoscimento e rinforzo delle funzioni genitoriali Utilizzo di mediatori linguistico-culturali Progetti interculturali già sperimentati

Possibili aree di intervento PRIMA ACCOGLIENZA Avvicinamento dell’utente straniero Informazione al minore e alla famiglia Valutazione ed orientamento Iscrizione ed accesso alla scuola Inserimento nel gruppo-classe Protocolli per la condivisione delle procedure

SECONDA ACCOGLIENZA Accoglienza ed analisi di eventuali bisogni specifici Comunicazione tra insegnanti Comunicazione con la famiglia Piani di studio personalizzati

INSEGNAMENTO ITALIANO L2 MANTENIMENTO DELLA LINGUA D’ORIGINE L1 DIDATTICA INTERCULTURALE GEMELLAGGIO E SCAMBI CON ALTRI PAESI M.Colombo, ISMU 2007 PERCORSI NARRATIVI ED ESPRESSIVI

Esempi di progetti interculturali NON UNO DI MENO Centro COME, IISS della Provincia di Milano, dal 2005 al 2008 In-BIBLIOTECA - Un ponte di libri Comunità Montana di Valle Trompia, SIBCA e «Il Mosaico», 2010/11 GENERAZIONI IISS Beretta di Gardone V.T., P. Levi di Sarezzo e Moretti di Lumezzane, CTI 5 di Valle Trompia e «Il Mosaico», dal 2011 al 2013

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«Fra i tanti meriti che dobbiamo riconoscere all’immigrazione, ce n’è uno in particolare da sottolineare. L’incontro con storie e narrazioni che vanno arricchendo le nostre. Molti non vorrebbero ascoltarle, preferendo una migrazione muta e silenziosa. Costoro sono persino disponibili a capire le voci di protesta e le parole del disagio, ma ciò che proprio non tollerano è che tali moltitudini vogliano farci sapere chi sono, che cosa sentono o hanno lasciato. Tale repulsa è più grave ancora di quella del rifiuto conclamato, perché rende chiaro che il razzismo, esplicito e latente, è negazione di ogni interesse per le parole degli altri» D. Demetrio