Trasporto Pubblico in Lombardia incontri formativi Marco Gariboldi Progetto “Potenziare, migliorare, qualificare l’attività delle Associazioni dei Consumatori Lombarde” – Realizzato nell’ambito del programma generale della Regione Lombardia finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi del D.M. 28/05/2010.
Prima metà del XX secolo: la gestione del TPL passa gradualmente dalle società private (“concesse”) a quelle pubbliche (statali o municipali) Motivi: – strategicità – necessità di ampliamento del servizio – necessità di investimenti molto onerosi – politiche di prezzo – concorrenza del mezzo privato – volontà politica di controllo diretto L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie
Anni ‘70-’80: crisi del sistema Perdita di passeggeri in un contesto di insostenibilità e mutazione economica, modale e socio-ambientale il TPL è il “mezzo dei poveri” (tariffe basse, qualità bassa), tarato su operai e studenti, e le aziende pubbliche diventano pozzi mangia- soldi L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie
Anni ‘90: crisi economico-finanziaria e Tangentopoli, Trattato di Maastricht e adesione all’euro trasformazione Enti Pubblici Economici e Aziende Municipalizzate prima in Aziende Speciali e poi in SpA a capitale pubblico Obiettivo pareggio di bilancio dal ripianamento a pié di lista al corrispettivo chilometrico Le Aziende non sono più il “braccio operativo” dell’Ente Pubblico, ma imprese fornitrici di servizi commissionati dall’Ente scorporo delle funzioni di pianificazione dall’esercizio la pianificazione del trasporto pubblico passa agli Enti Locali, che stipulano Contratti di Servizio con le Aziende L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie
L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie D.Lgs 422/97 (“Decreto Burlando”): delega alle Regioni e agli Enti locali le funzioni di programmazione, amministrazione e controllo in materia di TPL i treni locali passano dallo Stato alle Regioni Obiettivo: avvicinare il decisore all’utente Fissazione di un limite minimo di copertura dei costi di esercizio con le tariffe del 35% Si stabilisce in via ordinaria l’obbligo di gara per l’affidamento del servizio (“concorrenza per il mercato”) Si introduce la separazione tra proprietà reti e impianti e gestione del servizio
Recepimento in Lombardia del 422/97 con la L.R. 22/98, con suddivisione del TPL su gomma in bacini di area urbana ed extraurbani e successiva messa a gara degli stessi Attribuzione delle competenze ai Comuni (trasporto urbano), alle Province (gomma extraurbana) e alla Regione (ferrovie) L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie Problema: in Lombardia operano numerose Aziende, sia pubbliche che private, con reti e tariffe non integrate e spesso sovrapposte servizio inefficiente e spreco di risorse
La creazione dei bacini TPL gomma e la stipula dei Contratti di Servizio unitari in seguito a gara ha in parte ridotto la storica frammentazione del servizio, basato sulle vecchie “concessioni” Spesso però l’affidamento ha semplicemente ratificato lo status quo, con modifiche minime a percorsi e orari e non risolvendo il nodo dell’integrazione tariffaria, nemmeno all’interno dei bacini L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie
Permane una netta separazione tra servizi urbani, extraurbani e ferroviari a causa della diversità e incomunicabilità degli Enti a cui tali servizi fanno capo La mancanza di know-how da parte degli Enti Locali sul TPL ha sostanzialmente lasciato la programmazione dei servizi nelle mani delle Aziende, venendo meno alle loro nuove funzioni di pianificatori, regolatori e controllori L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie
Creare degli organismi competenti in grado di esercitare le funzioni che la Legge attribuisce agli Enti Locali e di dialogare con gli stakeholders Coordinare le funzioni di cui sopra a livello di bacino provinciale/sovraprovinciale, superando le attuali divisioni urbano/extraurbano/ferroviario Attuare la piena integrazione modale e tariffaria Gestire le gare e i Contratti di Servizio L’evoluzione della governance del TPL: dalle Municipalizzate alle Agenzie Necessità quindi di istituire delle Agenzie del TPL su base provinciale/sovraprovinciale, con le seguenti finalità:
1.920 km di ferrovie (su in Italia – 12%) passeggeri al giorno su treni 37 milioni di treni-km Trenord su circa 230 milioni di treni-km regionali in tutta Italia (16%) % dal 2001 Nel miliardo di passeggeri (600 milioni a Milano) addetti > 40% dei costi operativi coperti dai ricavi tariffari Dimensione economica del settore di € 1,85 mld (tutta Italia: € 8 mld) Il TPL oggi in Lombardia: i numeri
Trasporto regionale ferroviario in continua crescita (10 linee S dal 2004) Treni con livello di servizio ben definito (S-R- RE), cadenzati, coordinati, frequenti tutto il giorno, tutti i giorni Avvio di un’integrazione tariffaria onnicomprensiva a livello regionale (IoViaggio) Flotta bus rinnovata e accessibile Il TPL oggi in Lombardia: quello che funziona…
105 nuovi treni di proprietà regionale Risorse al trasporto ferroviario in aumento, nonostante i tagli ai trasferimenti agli Enti Locali Ferrovia cuore e ossatura del TPL Nuove realizzazioni tram/metro (Milano, Bergamo e Brescia) Il TPL oggi in Lombardia: quello che funziona…
5 linee nel Passante 2 linee a Milano Cadorna 1 linea “di cintura” Il Passante di Milano dal 2004: 10 treni per ora e direzione Linee S, dicembre 2004: si avvia il sistema Source: Giorgio Stagni –
Linee S, dicembre 2009: verso il compimento 5 linee nel Passante 2 linee a Milano Porta Garibaldi (verso Nord) 2 linee a Milano Cadorna 1 linea “di cintura” Il Passante di Milano: 10 treni per ora e direzione Linee prolungate verso Est e Sud Source: Giorgio Stagni –
Le Linee S a regimeS12 S13 S11 Saronno – Mi Passante – Lodi Mariano C. – Mi Passante Saronno – Mi Cadorna Camnago – Mi Cadorna Varese – Mi Passante – Treviglio Novara – Mi Passante – Treviglio Lecco – Besana – Monza – Mi Garibaldi (prevista) Lecco – Carnate – Monza – Mi Garibaldi Albairate – Milano – Monza – Seregno – Saronno Albate – Chiasso – Bellinzona – Biasca Chiasso – Monza – Mi Garibaldi Varedo – Mi Passante - Melegnano (prevista) Mi Passante – Pavia S1 S5 S6 S2 S7 S8 S3 S9 S4 S10 Source: Giorgio Stagni –
TreniDestinati aCostoAnni 78 treni a due piani AnsaldoBreda TSR LeNORD, S5646 M€ (70 consegnati) 6 treni Alstom MeridianMalpensa Express35 M€ loco Bombardier E.464Trenitalia45 M€ treni diesel Pesa ATR.220Brescia-Edolo7 M€ treni diesel Stadler GTW 4/12 Brescia-Edolo25 M€2011 (1 consegnato) 11 treni diesel Stadler GTW 4/12 S7 Milano-Molteno- Lecco 65 M€2011 (da consegnare) Costo totale: 823 M€, totalmente pagati dalla Regione (risorse dallo Stato e dalla stessa Regione) Il materiale rotabile è acquistato dal Gestore dell’infrastruttura ferroviaria regionale (Ferrovienord), che è indipendente dalle Imprese ferroviarie (assetto normativo compatibile con la messa a gara dei servizi ferroviari) Nuovo materiale rotabile Treni TSR (3, 5 o 6 veicoli) Source: Giorgio Stagni –
xProblemi infrastrutturali (nodi e capacità insufficienti, rigidità di gestione, assenza preferenziazione…) xFermate e stazioni fatiscenti xDifficoltà di interscambio e carenza di integrazione modale xDifficoltà di reperimento titoli di viaggio …e quello che non funziona
xIntegrazione tariffaria insufficiente e con regole complicate xBus lenti su percorsi non chiaramente identificabili xTPL gomma impostato su pendolarismo studentesco xGrave carenza di informazione e promozione dei servizi …e quello che non funziona
Separazione dal traffico privato: corsie preferenziali Priorità nelle intersezioni: semafori intelligenti Percorsi lineari: pianificazione rete TPL e viabilità Coincidenze e facilità d’interscambio (distanza, percorso e informazioni) Per un TPL competitivo 1 - Velocità Treno > Bus > Auto: il TPL deve arrivare prima > velocità > attrattività < costi
Servizio destinato a tutta l’utenza potenziale il TPL non è solo per studenti e pendolari, i pendolari non viaggiano solo nelle ore di punta Il servizio perché sia attrattivo deve essere: Frequente Sempre presente (anche di sera e nei festivi) Cadenzato: consente regolarità e mnemonicità dei passaggi, coincidenze sistematiche con altre linee/vettori si amplia la capillarità del servizio, evitando duplicazioni e tortuosità dei percorsi Per un TPL competitivo 2 – Frequenza
Abbiamo 4 milioni di abitanti suburbani... Dopo Melegnano (MI)... non possiamo pensare di servirli con un treno ogni tanto! Decenni di servizi lacunosi e non strutturati hanno emarginato la ferrovia, persino a pochi kilometri da Milano. A meno di un anno dall’attivazione della linea S1, la crescita dei viaggiatori è già percepibile. PrimaDopo S1 S1 attivata a giugno Dati dei viaggiatori rilevati a marzo Source: Giorgio Stagni –
Un sistema di TPL è vincente se strutturato su direttrici veloci “di forza” (ad alta frequenza e capacità) su cui convergono le linee minori Per le caratteristiche intrinseche di capacità, velocità e comfort, il ruolo di direttrici di forza deve essere affidato alle linee su ferro (o, in mancanza, a linee bus frequenti e a elevata preferenziazione) Per un TPL competitivo 3 – Gerarchizzazione e Integrazione Il TPL per attrarre passeggeri deve FARE RETE
Una simile organizzazione è necessaria per: Capillarità del servizio Velocità Massimizzazione dell’utilizzo della capacità disponibile Riduzione dei costi (per l’utente e per il committente pubblico) Comodità per il viaggiatore Per renderla possibile è necessaria una totale integrazione dei servizi Per un TPL competitivo 3 – Gerarchizzazione e Integrazione
Un’integrazione a 360° include: Integrazione dell’orario: cadenzamento e coincidenze (la perdita di tempo per la rottura di carico deve essere la più breve possibile) Integrazione fisica: vicinanza dei mezzi, delle fermate/stazioni e facilità dei percorsi (la rottura di carico deve essere la meno scomoda possibile) Integrazione tariffaria (la rottura di carico non deve comportare un aggravio di spesa per l’utente) Integrazione dell’informazione (orari, percorsi, tariffe…) sul web e in loco Gerarchizzazione dei servizi, in base a capacità e velocità Per un TPL competitivo 3 – Gerarchizzazione e Integrazione
Semplicità d’uso implica: Riconoscibilità dei percorsi e delle fermate Continuità del servizio Orari e coincidenze di facile memorizzazione Chiarezza delle tariffe e facilità di acquisto e di utilizzo del biglietto Integrazione tariffaria e modale: all’utente interessa spostarsi da A a B, indipendentemente dai vettori coinvolti Per un TPL competitivo 4 – Semplicità d’uso e informazioni Il TPL, per essere considerato come alternativa e non come obbligo, deve essere facile da utilizzare e conosciuto
La conoscenza del servizio dipende anche da una corretta ed efficace informazione all’utenza sull’intero sistema TPL, che significa: Informazioni presso fermate e stazioni su orari e percorsi delle linee in transito Informazioni sugli interscambi e sulla rete: segnaletica, mappe, monitor Informazioni sull’acquisto dei titoli di viaggio Informazioni integrate sul web (portale unico del TPL) Promozioni mirate per l’utenza occasionale/potenziale Per un TPL competitivo 4 – Semplicità d’uso e informazioni
NO SI
Riconoscere il servizio in stazione Source: Giorgio Stagni –
Riconoscere il servizio a bordo Source: Giorgio Stagni –
Per “comfort” si deve intendere la qualità del servizio nella sua interezza, includendo quindi: Stazioni e fermate Vetture Percorsi di accesso e interscambio Assistenza e informazioni Sicurezza (in stazione, in vettura e nei percorsi di accesso e interscambio) Per un TPL competitivo 5 – Il comfort di viaggio Il comfort è importante per l’attrattività del TPL, ma non è l’unico elemento da considerare
NO SI
Per un TPL competitivo 6 – Le tariffe Contributi pubblici Introiti tariffari Costo del servizio 35% minimo
meglio tariffe fisse con un servizio più scadente o mantenere (o espandere) il servizio aumentando le tariffe? qual è il giusto mix tra livello tariffario e livello di servizio? “le tariffe sono basse ma il servizio è scadente”, “il servizio è scadente ma le tariffe sono basse” - come uscire dal circolo vizioso? < contributi pubblici Tariffe + alte < servizi Per un TPL competitivo 6 – Le tariffe
L’integrazione tariffaria è uno strumento da perseguire perché: Consente di risparmiare utilizzando più mezzi Semplifica la comprensione, l’acquisto e l’utilizzo del titolo di viaggio Attribuisce un prezzo non al singolo mezzo ma al viaggio dal punto A al punto B, indipendentemente dal numero di trasbordi e dai vettori utilizzati Permette l’integrazione modale e, di conseguenza, l’ottimizzazione del servizio e delle risorse disponibili Per un TPL competitivo 6 – Le tariffe
La bigliettazione elettronica può essere utile in quanto: Può semplificare le procedure di acquisto e ampliare i canali di vendita Può migliorare l’efficacia dei controlli e contribuire alla riduzione del tasso di evasione Può aiutare a stabilire in maniera più attendibile l’utilizzo dei diversi mezzi e, di conseguenza, ad adattare l’offerta alla domanda e a ripartire in maniera più corretta gli introiti tra i diversi operatori, facilitando l’integrazione tariffaria Per un TPL competitivo 6 – Le tariffe Bisogna però tener presente che il supporto unico non è la tariffa unica il biglietto elettronico è uno strumento ma non il fine (che è il biglietto integrato)
Per un TPL competitivo 7 – Governance e orientamento all’utente Tutti gli stakeholders devono avere chiaro il ruolo di ciascun attore della mobilità AGENZIE programmazione, organizzazione, monitoraggio, controllo e promozione GARE AZIENDE Selezione del/i gestore/i del servizio Gestiscono il servizio, seguendo i criteri impostati dalle Agenzie
Alle Agenzie il compito di “disegnare” il TPL rispondendo alle esigenze di mobilità e integrazione, con la finalità di spostare quote di mercato dall’auto privata al mezzo pubblico, indipendentemente dagli assetti e dagli usi consolidati Alle Aziende il compito di organizzare il servizio secondo le direttive fissate dalle Agenzie e nella prospettiva di servire il cliente, al di là dei classici obiettivi di “chiudere i turni” La messa a gara del servizio deve essere uno strumento per trovare il migliore operatore per il servizio pianificato dall’Agenzia; non è un mezzo pensato per consolidare l’esistente o garantire la sopravvivenza di un’azienda Per un TPL competitivo 7 – Governance e orientamento all’utente
L’efficacia e l’economicità di un sistema di trasporti dipendono anche dall’impostazione degli orari delle attività e dalla dislocazione di abitazioni, uffici e servizi Una rimodulazione degli orari che permetta una minore concentrazione degli spostamenti aiuta a distribuire meglio i carichi e ad utilizzare meglio le capacità esistenti Una minore dispersione degli insediamenti riduce i costi ed aumenta l’utilizzo del TPL Per un TPL competitivo 8 – Tempi e sviluppo urbano
Aziende di trasporto ferroviario operanti in Lombardia: Siti di ricerca e informazione sul TPL: Agenzie TPL italiane e europee: (agenzia di Torino) (agenzia di Reggio Emilia) (associazione delle agenzie inglesi) (agenzia di Parigi e Ile-de France) Per saperne di più