“Presentazione dei risultati della campagna delle ispezioni impianti termici” Gli ultimi aggiornamenti ed interpretazioni delle norme sulla sicurezza degli impianti. Domande e risposte sulla nuova legge regionale Ascoli Piceno, 5 maggio 2016 Impianti termici
2 52% 1 Ispezioni impianti termici Provincia di Ascoli Piceno Organismo di Ispezione Consorzio Servizi Qualificati
3 52% 1 Ispezioni impianti termici Legge regionale 20 aprile 2015, n. 19 Norme in materia di esercizio e controllo degli impianti termici degli edifici. Regione Marche
4 Ispezioni impianti termici Organismo di Ispezione Consorzio Servizi Qualificati
Bilancio attività ispettiva Settembre 2015 – aprile 2016 Nei primi otto mesi di ispezione, l'attività ha riguardato quasi tutti i Comuni di competenza. Sono emersi i seguenti dati: 1226 Ispezioni Effettuate 341 con esito POSITIVO 885 esito NEGATIVO di cui 23 POTENZIALMENTE PERICOLOSI 5 Ispezioni impianti termici
Bilancio attività ispettiva Settembre 2015 – aprile Ispezioni impianti termici
Bilancio attività ispettiva Settembre 2015 – aprile Ispezioni impianti termici
Bilancio attività ispettiva Settembre 2015 – aprile Ispezioni impianti termici
9 52% UNI CIG 7129/2015 Le evoluzioni normative Gli apparecchi e la nuova UNI 7129 I motori del cambiamento di scenario: - Regolamento“Eco-design” 813/ Sostituzione di generatori esistenti - Progressiva introduzione di fonti rinnovabili
10 52% UNI CIG 7129/2015 Le evoluzioni normative Regolamento “Eco-design” 813/2013 A partire dal 26/09/2015, i fabbricanti di caldaie a gas possono immettere sul mercato: SOLO caldaie con rendimento stagionale ≥ 86% (caldaie a condensazione) caldaie di tipo B1 per sola sostituzione su CCR esistenti con rendimento stagionale ≥ 75%* * la deroga è valida per: - Caldaie per solo riscaldamento(P ≤ 10 kW); - Caldaie combinate(P ≤ 30 kW)
Confronto normativo UNI Progettazione, installazione e messa in servizio impianti gas UNI Verifica dei requisiti di sicurezza degli impianti gas esistenti
12 Scopo e campo applicazione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 La presente norma fissa i criteri per la progettazione, l’installazione e la messa in servizio degli impianti domestici e similari per l’utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla prima, seconda e terza famiglia ed alimentati da rete di distribuzione. Si applica agli apparecchi utilizzatori di singola portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW. Stabilisce i criteri per verificare l’assenza di anomalie tali da pregiudicare la sicurezza degli impianti, indipendentemente dalla data della loro realizzazione. La presente norma NON si applica agli impianti soggetti all’applicazione del D.M. 12/04/1996. UNI 7129/2015 UNI 10738/ Ispezioni impianti termici
13 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 I tubi di polietilene, sono da impiegare unicamente nei tratti interrati. È consentito il collegamento diretto fuori terra solo ai gruppi di misura esterni all’edificio se protetti da appositi alloggiamenti (armadio o nicchia). Anche la UNI NON consente la posa di tubazione in polietilene fuori terra, con eccezione del collegamento al gruppo di misura, se la tubazione è adeguatamente protetta. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 NO 13 Ispezioni impianti termici
14 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 La norma 7129/2015 integra la norma del 2008 con l’inserimento dei tubi in materiali multistrato metallo-plastico e tubazioni corrugate formabili PLT-CSST. Non è consentita la posa a vista di materiale multistrato metallo-plastico. Non è consentita l’installazione a vista di tubazioni PLT-CSST all’esterno degli edifici (è ammessa solo l’installazione in canaletta chiusa, realizzata in modo da proteggere il tubo da agenti atmosferici, raggi UV e urti accidentali). NON PRESENTE Le tubazioni multistrato e CSST sono coperte da altra normativa (UNI TS multistrato, UNI TS CSST). Le tubazioni multistrato NON devono essere posate a vista. I sistemi di tubi semirigidi corrugati di acciaio inossidabile rivestito (CSST) non devono essere posati a vista e/o in canaletta non protetta dai raggi solari, all’esterno dell’edificio. 14 Ispezioni impianti termici
15 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Non è consentito il contatto con tubazioni dell'acqua; per i parallelismi e gli incroci il tubo del gas, se in posizione sottostante, deve essere protetto con opportuna guaina impermeabile, in materiale polimerico. VERIFICA NON PREVISTA La norma UNI non prevede la verifica della presenza di guaina di protezione nei casi di parallelismo o incrocio tra tubo acqua e tubo gas quando il tubo gas è in posizione sottostante. 15 Ispezioni impianti termici
16 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 All’interno di un cunicolo sotterraneo è possibile posare le tubazioni gas anche in presenza di tubazioni di acqua, cavi elettrici o telefonici; in tal caso sia le tubazioni gas che gli eventuali servizi elettrici e/o telefonici; devono essere inseriti sempre in guaine aerate di materiale metallico o polimerico. È consentita anche la posa delle tubazioni gas in asole di servizio contenenti cavi elettrici, cavi di antenne televisive, condotte dell’acqua e altri servizi in generale. In questo caso le tubazioni devono essere inserite in guaine. La norma UNI considera anomalia, che determina l’idoneità al funzionamento temporaneo la posa di tubazioni all’interno di: vani/ cavedi/ canalizzazioni/ cunicoli destinati anche ad altri servizi (per esempio telefonici, scarico condense, scarico acque reflue ecc.) che non costituiscono pericolo immediato ma possono concorrere a generare situazioni di pericolo.
17 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Non è consentita la posa sottotraccia della tubazione gas nelle pareti esterne dei muri perimetrali dell’edificio e delle sue pertinenze, neanche se la tubazione è posata in guaina. Tutti i tratti di tubazione metallica interrata di lunghezza maggiore di 3 metri devono essere dotati di giunto dielettrico posato in prossimità della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze. VERIFICA NON PREVISTA Negli impianti esistenti la verifica delle tubazioni posate non a vista non è possibile VERIFICA NON PREVISTA La norma UNI non prevede la verifica della presenza di giunto dielettrico alla fuoriuscita delle tubazioni metalliche dal terreno
18 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 È consentito l'attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d’incendio se: Tubazione in rame o acciaio: le tubazioni di adduzione gas vengono protette con materiali aventi classe A1 di reazione al fuoco. Tubazioni in materiale multistrato metallo- plastico: se la tubazione è inserita in apposito alloggiamento. Tubazioni PLT-CSST: se inserita in apposito alloggiamento (avente classe A1) o posta sotto traccia senza alcun tipo di giunzione. Anche la UNI prevede la verifica della presenza della guaina metallica di protezione negli attraversamenti di locali classificati come a pericolo d’incendio. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
19 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Nell’attraversamento delle strutture edili, il tubo di adduzione gas non deve presentare giunzioni, ad eccezione della giunzione di ingresso e di uscita e deve essere protetto con guaina passante impermeabile al gas. Anche la UNI prevede, ove possibile, la verifica della presenza di guaina negli attraversamenti delle strutture edili e la verifica dell’assenza di giunzioni sulla tubazione inserita in guaina.
20 Impianto interno Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 La verifica di tenuta dell’impianto deve essere effettuata con due prove, con tempo di attesa tra queste di 5 min. Sono ammesse lievi cadute di pressione come riportate nel seguente schema: Per i nuovi impianti, al termine della prova di tenuta il manometro NON deve rilevare alcuna caduta di pressione. Le due prove di tenuta devono essere effettuate ad una distanza di 15 min. La UNI ammette una lieve caduta di pressione: per gli impianti alimentati con gas della II famiglia (metano) la caduta di pressione deve essere minore di 1 dm³/h. per gli impianti alimentati con gas della III famiglia (GPL) la caduta di pressione deve essere minore di 0,4 dm³/h. Volume impianto interno [litri] Caduta di pressione massima [minuti] V ≤1000,5 100< V ≤2500,2 250< V ≤5000,1
21 Apparecchi di utilizzazione: generalità Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Gli apparecchi a gas devono essere installati ad una distanza di almeno 1,5 m da eventuali contatori, siano essi elettrici o del gas. VERIFICA NON PREVISTA Negli impianti esistenti la verifica della distanza di installazione tra gli apparecchi ed eventuali contatori non è prevista. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
22 Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 VERIFICA NON PREVISTA Negli impianti esistenti la verifica dell’installazione di apparecchi sulla verticale del piano cottura non è prevista. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Gli apparecchi di utilizzazione a gas non possono essere installati sulla proiezione verticale del piano di cottura. Gli apparecchi di utilizzazione a gas non possono essere installati sulla proiezione verticale del piano di cottura a gas. Apparecchi di utilizzazione: generalità
23 Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Apparecchi di utilizzazione: generalità VERIFICA NON PREVISTA Negli impianti esistenti la verifica dell’installazione di apparecchi nelle parti comuni degli edifici condominiali non è prevista. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Gli apparecchi di utilizzazione a gas non possono essere installati in ambienti comuni dell’edificio condominiale come scale interne o altri elementi costituenti vie di fuga. E’ vietata l’installazione di apparecchi di utilizzazione nei locali costituenti le parti comuni dell’edificio condominiale, se non collocati in vani tecnici di pertinenza di ogni singola unità immobiliare e accessibili al solo utilizzatore.
24 Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 E’ vietata l’installazione di apparecchi di utilizzazione all’interno di locali con pericolo d’incendio e all’interno di locali potenzialmente pericolosi. Anche la UNI prevede il divieto di ubicazione degli apparecchi utilizzatori nei locali a pericolo d’incendio. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Apparecchi di utilizzazione: generalità
25 Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Apparecchi di utilizzazione: generalità Nei monolocali è ammessa l’installazione di apparecchi di cottura solo se dotati di sistema di sorveglianza di fiamma. VERIFICA NON PREVISTA Negli impianti esistenti non è prevista la verifica dell’esistenza dei sistemi di sorveglianza di fiamma sugli apparecchi di cottura installati in monolocali. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
26 Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Apparecchi di tipo A: ubicazione E’ vietata l’installazione di apparecchi di tipo A: nei locali uso bagno, gabinetti, camera da letto e monolocali; nei locali con volumetria minore di 1,5 m³/kW di portata termica installata e minore di 12 m³; in un unico locale, se la portata termica complessiva dei medesimi è maggiore di 15 kW. Anche la UNI prevede il divieto di ubicazione degli apparecchi di tipo A: nei locali adibiti ad uso bagno o doccia, camera da letto, monolocale e locali classificati come a pericolo d’incendio; nei locali con volume inferiore a 12 m³; nei locali con volume inferiore a 1,5 m³/kW di portata termica installata; in un unico locale se la portata termica complessiva dei medesimi è maggiore di 15 kW (compresa la portata termica degli apparecchi di cottura). UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
27 Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Apparecchi di tipo A: ventilazione Il locale dove sono ubicati gli apparecchi di tipo A deve essere provvisto di apertura di ventilazione avente superficie libera non minore di 6 cm² per ogni kW di portata termica installata con un minimo di 100 cm². Per gli impianti esistenti la UNI prevede il medesimo calcolo della superficie dell’apertura di ventilazione della UNI 7129 con una tolleranza del 15% sul calcolo della superficie di ventilazione, rimane invariato il minimo di 100 cm². UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
28 Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Il locale dove sono ubicati gli apparecchi di tipo A deve essere provvisto anche di apertura di aerazione, posta nella parte alta del locale ed avente superficie libera non minore di 100 cm². Per gli impianti esistenti alimentati con gas aventi densità relativa ≤0,8(gas naturale), la UNI prevede la possibilità di realizzare un’unica apertura destinata sia alla ventilazione, sia all’aerazione. In questo caso l’apertura unica deve essere realizzata nella parte alta del locale ed avere superficie libera non inferiore a 200 cm². UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Apparecchi di tipo A: aerazione
29 Apparecchi di tipo B: ubicazione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 E’ vietata l’installazione di qualsiasi apparecchi tipo B: nei locali uso bagno e nei gabinetti, camera da letto, monolocali e locale classificati come a pericolo d’incendio. L’installazione nei gabinetti è consentita solo in caso di sostituzione di apparecchi esistenti collegati a canne fumarie collettive ramificate, nel caso non sia possibile installare apparecchi di tipo C. E’ vietata l’installazione di apparecchi di tipo B nello stesso locale o in locale comunicante a quello di installazione di generatori a combustibile solido. Per gli impianti esistente la UNI ammette l’installazione di apparecchi di tipo B destinati alla sola produzione di acqua calda sanitaria nei locali ad uso bagno purché: il volume del locale sia non minore di 20 m³ e comunque, non minore di 1,5 m³ per ogni kW di portata termica nominale dell’apparecchio; siano presenti adeguate aperture di ventilazione. Inoltre, per gli impianti esistenti non è espressamente vietata la presenza di apparecchi di tipo B nel medesimo locale o nel locale adiacente e comunicante con quello di installazione di generatori alimentati a combustibile solido. In ogni caso, dovrà essere effettuata la verifica prevista sul tiraggio dell’apparecchio che, se non idoneo, comporterà la segnalazione di anomalia. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
30 Apparecchi di tipo B: ventilazione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Anche bel caso degli apparecchi di tipo B, il locale dove sono installati deve essere provvisto di apertura di ventilazione avente superficie libera non minore di 6 cm² per ogni kW di portata termica installata con un minimo di 100 cm². Per gli impianti esistenti la UNI prevede il medesimo calcolo della superficie dell’apertura di ventilazione della UNI 7129 con una tolleranza del 15%, rimane invariato il minimo di 100 cm². UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
31 Apparecchi di tipo C: ubicazione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 E’ vietata l’installazione di apparecchi di tipo C: in locali classificati come a pericolo d’incendio; in locali non aerabili e/o non aerati. Anche per gli impianti esistenti la UNI considera anomalia la presenza di apparecchi di tipo C nei locali classificati come a pericolo d’incendio e nei locali non aerabili e/o non aerati. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
32 Apparecchi di tipo C: ventilazione e aerazione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Gli apparecchi di tipo C non necessitano di ventilazione. Anche negli impianti esistenti, gli apparecchi di tipo C non necessitano di ventilazione. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012 Gli apparecchi di tipo C non necessitano di aerazione, come detto in precedenza, è sufficiente che il locale di installazione sia aerabile o aerato. Anche per gli impianti esistenti, è sufficiente che il locale di installazione degli apparecchi di tipo C sia aerabile.
33 Apparecchi di cottura: ubiacazione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 E’ vietata l’installazione di apparecchi di cottura: in locali classificati come a pericolo d’incendio; in camere da letto. Nei monolocali è ammessa l’installazione di apparecchi di cottura purché dotati del dispositivo di sorveglianza di fiamma. Per gli impianti esistente, la norma UNI 10738, considera un’anomalia di installazione la presenza di apparecchi di cottura in locali classificati come a pericolo d’incendio. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
34 Calcolo aperture di ventilazione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 Nell’appendice C della UNI 7129/2015 è inserito il metodo con la procedura di verifica della funzionalità delle aperture di ventilazione mediante la misura della differenza di pressione statica. La metodologia delle 7129/2015 è la stessa già prevista nella norma UNI 10738:2012. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
35 Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 La normativa UNI 7129 (nuovi impianti) prevede che il canale da fumi degli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale rispetti una geometria prefissata. Per apparecchi con scarico verticale: essere dotati di un tratto verticale di lunghezza non minore di due diametri; avere, dopo il tratto verticale, per tutto il percorso rimanente, andamento ascensionale, con pendenza minima del 5%. La parte ad andamento sub-orizzontale non deve avere una lunghezza maggiore di 2,5 m; per il collegamento a canne collettive il tratto sub orizzontale non deve avere una lunghezza maggiore di 1 m; avere non più di due cambiamenti di direzione con esclusione del raccordo di imbocco al camino od alla canna fumaria. Per apparecchi con scarico orizzontale: Tratto sub-orizzontale con pendenza ascensionale massima del 5% e una lunghezza non maggiore di 1,5m. Avere non più di un cambio di direzione. La UNI (impianti esistenti) non prescrive, per gli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale, nessuna geometria prefissata, prevede, però, l’esecuzione della prova di tiraggio. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
36 Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 La norma UNI 7129 (nuovi impianti), prevede per i terminali di scarico diretti all’esterno degli apparecchi di tipo B e C delle distanze minime rispetto a finestre, balconi, aperture di ventilazione, ecc. a seconda che il tiraggio sia di tipo naturale o forzato. La UNI (impianti esistenti) prevede solamente il rispetto di alcune di queste distanze, quali: sotto finestra; da finestra adiacente; sotto apertura di aerazione e/o ventilazione; da superficie frontale prospiciente con aperture o terminali entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012
37 Apparecchi di tipo B a tiraggio naturale Confronto normativo: 7129/2015 vs 10738/2012 La norma UNI 7129 prevede che le canne collettive per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale siano realizzate e dimensionate in pressione negativa e soddisfino i seguenti punti: Numero massimo di piani servibili: 5 (una immissione per piano); Altezza minima al di sopra dell’imbocco del canale da fumo dell’ultimo apparecchio sino alla bocca di uscita del comignolo deve essere maggiore di 3m; Andamento rettilineo e verticale, senza restringimenti; Dotata alla sommità di un comignolo; Allacciamento di apparecchi dello stesso tipo; Camera di raccolta alla base avente altezza pari ad almeno 3 volte il diametro interno con un minimo di 500mm, con apertura per ispezione. La UNI considera anomalia, che determina la non idoneità al funzionamento, il collegamento di apparecchi di tipo B a tiraggio naturale a canne fumarie collettive non ramificate. Tale condizione può essere considerata idonea a condizione che: sia presente uno specifico progetto; sia comprovato il corretto funzionamento. UNI 7129/2015 UNI 10738/2012