Campi Elettromagnetici Monitoraggio a lungo termine e interpretazione dei dati 25 giugno 2008 Mirco Scotto
premessa A seguito della direttiva Europea 2004/40 e del T.U. per la sicurezza dei lavoratori è necessario effettuare la valutazione dei rischi dovuti ai campi elettromagnetici negli ambienti di lavoro. La caratterizzazione di un ambiente, relativamente ai campi elettromagnetici in esso presenti, viene generalmente effettuata tramite un lavoro di indagine delle sorgenti e delle loro caratteristiche (frequenza, tipo di campo emesso…) e l’esecuzione di misurazioni da parte di un tecnico dotato di strumentazione adeguata.
Misure e stime La misura per la caratterizzazione di un ambiente, per quanto effettuata in vari punti e mediata su brevi intervalli temporali sostanzialmente “fotografa” la situazione attuale Ove possibile, si procederà ad effettuare le misure nelle condizioni peggiori (tutte le sorgenti attive) o, in alcuni casi, come in prossimità di un elettrodotto, si potrà stimare la situazione peggiore estrapolando dai valori misurati in condizione di carico noto il campo previsto in caso di massimo carico.
Variabilità dei campi Esistono situazioni in cui non è possibile stimare in maniera attendibile il campo massimo in un ambiente. Per esempio a causa della variabilità delle sorgenti. Un esempio potrebbe essere in ambito portuale dove le numerose sorgenti di campo, a bordo delle navi presenti, contribuisce al mutare della situazione generale.
Variabilità dell’esposizione Esistono inoltre lavoratori la cui attività principale non viene eseguita in ambienti “sicuri” dal punto di vista elettromagnetico: alcune mansioni potrebbero esporre il lavoratore a campi elettromagnetici di intensità non conosciuta a priori. Un addetto alla manutenzione di apparati e impianti di comunicazione accederà probabilmente ad ambienti dove i campi potrebbero essere molto elevati.
Monitoraggio ambientale Il monitoraggio è una soluzione tecnica che ci fornisce l’informazione della variabilità nel tempo dei campi presenti in un ambiente interno o esterno. In questo caso parliamo di Monitoraggio Ambientale
Monitoraggio individuale E’ possibile rilevare l’andamento dell’esposizione di uno specifico lavoratore tramite strumenti di Monitoraggio Individuale I dispositivi di monitoraggio individuale sono normalmente dotati di funzione di allarme che interviene al superamento di una soglia predefinita
Monitoraggio e misura Il monitoraggio non sostituisce la misura… Il monitoraggio, pur essendo effettuato tramite dispositivi di misura dei campi ad alte prestazioni e normalmente forniti con certificato di taratura, non può sostituire le misurazioni alla base della valutazione del rischio. …ma fornisce informazioni aggiuntive Il monitoraggio è un valido complemento alla valutazione stessa specialmente nelle situazioni più critiche e variabili dove, stabilito il livello di campo con le attività di misura tradizionali, verrà installato un dispositivo in grado di misurare il campo a intervalli regolari, generare un segnale d’allarme in caso di superamento di soglie predefinite e memorizzare i risultati delle misure al fine di creare una base dati.
Allarme La funzione principale dei dispositivi di monitoraggio ambientale e individuale è quella di generare un segnale di allarme in caso di superamento dei limiti impostati. I dispositivi più semplici si limitano a questa funzione e non forniscono risultati di misura I dispositivi di allarme ambientali vengono normalmente installati in locali dove non sono previsti campi a elevata intensità. Possono essere inoltre utilizzati in ambienti dove sono previsti campi elevati solo in assenza di persone. In questo caso l’allarme viene attivato quando oltre ai campi elevati è rilevata la presenza di persone tramite sensori o interruttori. I dispositivi di allarme individuali vengono indossati dai lavoratori che per la loro mansione potrebbero essere esposti a campi di elevata intensità (gli allarmi sono visivi e acustici anche con l’ausilio di auricolari)
SMARTS II Sistema di allarme per un campo di frequenze estremamente ampio ( da 2MHz a 100GHz). Risposta in frequenza pesata in accordo allo standard di riferimento (per es. ICNIRP occupational) Segnalazione di allarme visiva e acustica. Soglia d’allarme regolabile Alimentazione DC esterna o batteria Installazione a soffitto
Monitoraggio e registrazione I sistemi di monitoraggio ambientale con funzione di registrazione forniscono l’andamento dell’intensità dei campi nel tempo (entro una gamma di frequenze più o meno ampia a seconda della sonda di misura utilizzata). I valori sono normalmente espressi in μT (induzione magnetica ELF) e V/m (campo elettrico).
Funzione di allarme Viene di solito impostato un valore di soglia, per la funzione di allarme, corrispondente o inferiore al valore di azione più basso entro la gamma di frequenze di interesse. (con un sensore di campo elettrico da 100kH a 3GHz si potrà impostare un valore di soglia di 61V/m. Un eventuale allarme evidenzia il superamento del valore di azione in caso di sorgenti tra 10MHz e 400MHz)
Direttiva 2004/40/CE : Valori di Azione
Narda 2600 Ampia gamma di sonde intercambiabili da 5Hz a 40GHz Autoalimentata tramite pannello solare e batteria tampone per applicazioni in esterno (disponibile versione per interni) Modem GSM per impostazione e scaricamento dati da remoto Chiamata automatica e invio SMS per notifica allarmi
Pannello di controllo centralina
Reti di monitoraggio Grazie all’autonomia di alimentazione e alla comunicazione via modem GSM le centraline sono lo strumento adatto per la realizzazione di reti di monitoraggio su aree anche molto estese.
Reti di monitoraggio
Monitoraggio e registrazione La creazione del database con lo storico dell’andamento del campo nel punto di misura consente di analizzare i campi misurati in specifici intervalli temporali per relazionarli alle attività delle sorgenti L’identificazione delle situazioni anomale consente di pianificare misurazioni mirate, eventualmente con strumentazione per analisi selettive al fine di ottenere maggiori informazioni da includere nella valutazione del rischio ed eventualmente intervenire per ridurre l’esposizione nei casi critici. Sono disponibili anche centraline selettive in frequenza per il monitoraggio contemporaneo di più sorgenti a diverse frequenze note (entro 3GHz) Centralina selettiva AMS-8060
Monitoraggio e registrazione individuale I dispositivi di monitoraggio individuale, oltre alle funzioni di allarme che prevengono l’esposizione accidentale a campi di elevata intensità possono disporre della funzione di registrazione. Radman XT: 1MHz – 40GHz Nardalert XT: 100kHz – 100GHz
Monitoraggio e registrazione individuale Il campo viene campionato a intervalli regolari e, tramite il filtro di pesatura ( per es. ICNIRP occupational), rapportato al valore di azione e memorizzato nello strumento f/MHz E[V/m], H[A/m]
Monitoraggio e registrazione individuale I dati scaricati quotidianamente al PC costituiranno un database dell’esposizione individuale. Sarà quindi possibile : - dimostrare se il valore di soglia è stato oltrepassato - calcolare medie ed effettuare analisi statistiche - visualizzare lo sviluppo cronologico degli eventi
protezione personale lex/pri/en/oj/dat/2004/l_184/l_ en pdf
Siete sicuri? Entrereste senza un Gas Monitor? Lavorereste con un martello pneumatico senza protezione acustica? Salireste su un sito di antenne senza un dispositivo di allarme per i campi elettromagnetici?
Parlare un linguaggio immediato GHz MHz MHz MHz …. ??? A/m, mW/cm 2, W/m 2 Semplicemente!!
La strumentazione Narda
taratura Narda è accreditata in Italia come Centro di calibrazione SIT (Servizio Italiano di Taratura) N° 08 (da oltre 20 anni) per: potenza RF fino a 18 GHz Frequenza (Cesio + GPS) Campi elettromagnetici fino a 18 GHz E’ previsto l’accreditamento anche per le basse frequenze entro pochi mesi. I Centri di calibrazione SIT sono accreditati dagli Istituti Metrologici Primari che riconoscono la loro competenza tecnica, la correttezza delle procedure e garantiscono la tracciabilità metrologica.
Grazie della Vostra attenzione!