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Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Procedure standardizzate per la raccolta dei dati nelle stazioni di misura.

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Presentazione sul tema: "Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Procedure standardizzate per la raccolta dei dati nelle stazioni di misura."— Transcript della presentazione:

1 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Procedure standardizzate per la raccolta dei dati nelle stazioni di misura D.Andreuccetti, M.Bini, L.Pieri e S.Priori IFAC-CNR, Firenze

2 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Il progetto della rete di monitoraggio Il progetto della rete di monitoraggio coinvolge numerose aziende private ed istituzioni pubbliche di ricerca. Lobbiettivo è quello di realizzare una rete di monitoraggio con caratteristiche innovative. In linea di massima, le aziende hanno la responsabilità della realizzazione delle singole parti, mentre agli enti di ricerca è affidato il compito di dare supporto a queste realizzazioni e fare in modo che le singole parti (attuali e future) possano integrarsi e dialogare correttamente tra di loro.

3 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Il progetto della rete di monitoraggio Fin dallinizio, sono stati fissati alcuni requisiti che potremmo definire strategici: –Accuratezza –Affidabilità –Modularità –Economicità

4 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Modularità A livello di rete Di configurazione Di sviluppo

5 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Modularità a livello di rete In qualunque momento deve essere possibile inserire, spostare o rimuovere dalla rete nuove stazioni periferiche.

6 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Modularità di configurazione Lutente finale deve avere la possibilità di configurare le stazioni di misura in modo da ottimizzare gli investimenti necessari a rispondere alle sue reali esigenze. Acquistare ed installare solo i canali di misura desiderati. Utilizzare la tecnica di telecomunicazione più opportuna. Utilizzare la fonte di alimentazione più vantaggiosa.

7 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Modularità di sviluppo: finalità Rendere agevole laggiornamento della rete, considerato anche che in futuro nuove tipologie di sorgenti ambientali di campi elettromagnetici potrebbero richiedere differenti strumentazioni e/o procedure di sorveglianza fisica. Dare a chiunque la possibilità di sviluppare ed inserire nelle stazioni che stiamo progettando, nuovi tipi di dispositivi di misura, pensati per risolvere in modo più brillante i problemi oggi noti o per affrontare rilevamenti di cui potrebbe emergere lesigenza domani.

8 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Schema di principio della stazione di misura

9 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Modularità di configurazione e di sviluppo Nelle stazioni di misura, la modularità di configurazione e di sviluppo si raggiunge anche attraverso luso di registri di configurazione facilmente modificabili via software. –Un registro di configurazione propriamente detto, che contiene le informazioni sulle caratteristiche tecniche degli apparati di misura presenti nella stazione e descrive quindi il tipo di misure che la stazione è in grado di eseguire. –Un registro di predisposizione, che descrive invece le procedure di misura effettivamente affidate alla stazione stessa: quali misure eseguire (tra quelle rese possibili dalla strumentazione) e con quale cadenza temporale.

10 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Modularità di sviluppo La modularità di sviluppo si raggiunge anche attraverso la definizione di interfacce standardizzate per il collegamento tra i vari subassiemi che costituiscono una stazione di misura. Possono essere identificate varie interfacce, alcune delle quali così critiche ai fini della modularità da rendere opportuna una standardizzazione coordinata a livello generale.

11 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfacce principali della stazione di misura

12 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfaccia 1: schema generale

13 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfaccia 1: aspetto hardware Collegamento di tipo bus seriale asincrono (vantaggi: semplicità del cablaggio e della gestione della comunicazione). Topologia di tipo master-slave, con una unità master (UGL) e numerose unità slave (dispositivi di misura). Non vi sono scambi diretti di messaggi tra le unità slave e queste non comunicano mai col master di loro iniziativa, ma solo in risposta ai comandi ricevuti. Conformità allo standard RS-485: –disponibilità di componentistica di supporto; –immunità alle interferenze; –affidabilità.

14 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfaccia 1: bus RS-485

15 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfaccia 1: struttura dei comandi

16 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfaccia 1: elenco dei comandi ComandoDescrizione Dispositivi interessati A Regolazione dellattenuazioneMisuratori B Selezione della larghezza di bandaMisuratori a C.F. D Esecuzione di un controllo diagnosticoTutti E Passaggio alla condizione di risparmio energetico Possibilmente tutti F Selezione della frequenza di sintoniaMisuratori a C.F. H Richiesta della stringa di identificazione Tutti I Lettura delle impostazioni correntiTutti

17 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfaccia 1: segue elenco dei comandi ComandoDescrizione Dispositivi interessati L Lettura dellultima misura effettuataMisuratori M Inizio del ciclo di misuraMisuratori P Selezione della polarizzazione X-Y-ZSensori triassiali R Inizializzazione (reset)Tutti S Disponibilità di un nuovo dato misurato e non ancora letto Misuratori V Acquisizione del numero di versione del protocollo riconosciuto Tutti

18 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Interfaccia 1: struttura delle risposte

19 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Un esempio di ipotetico ciclo di misura Riferito ad una stazione dotata dei dispositivi seguenti. –Indirizzo 01: misuratore isotropo di campo magnetico a 50 Hz a rivelazione diretta –Indirizzo 02: ricevitore multibanda a conversione di frequenza –Indirizzo 03: sensore triassiale di campo elettrico a larga banda, la cui uscita RF è collegata al ricevitore di cui al punto precedente

20 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Un esempio di ipotetico ciclo di misura

21 Progetto MIUR 5% Salvaguardia delluomo… – 2 o Convegno Nazionale, Firenze, 2003 Sviluppi in corso e futuri Realizzazione di una attrezzatura di verifica che permetta il collaudo dellUGL senza disporre dei canali di misura, il cui funzionamento viene emulato da un PC connesso al bus IF1 per mezzo di un adattatore RS232 – RS485. Standardizzazione delle altre interfacce presenti nella stazione di misura


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