ISRAELE E PALESTINA
1 GUERRA MONDIALE: Il 2 novembre 1917 con la “dichiarazione balfour” la Gran Bretagna si impegna a creare uno stato ebraico in Palestina una volta sconfitto l’ Impero Ottomano. Gli inglesi, però, avevano promesso l’ indipendenza anche agli Arabi del Medio Oriente, loro alleati nella guerra.
1918/1945: La Gran Bretagna assume il mandato per l’ amministrazione della Palestina e non mantiene gli impegni della dichiarazione Balfour. Favorisce però l’ immigrazione degli Ebrei in Palestina promossa dal Movimento Sionista che acquista le terre dagli Arabi per assegnarle ai coloni Ebrei. La persecuzione degli Ebrei in Europa incrementa i flussi migratori verso la Palestina. Il 19 aprile 1936 scoppia la grande rivolta araba.Gli arabi proclamano lo sciopero generale chiedendo la fine dell’ immigrazione ebraica in Palestina,il divieto di vendita delle terre agli ebrei, la fine del madato Britannico e l’ indipendenza Nazionale. La rivolta termina all’ inizio del 1939, dopo 5000 caduti arabi 400 ebrei e 200 britannici. La popolazione Ebraica passa dalle 8300 unità del 1915 alle 553,600 del 1945 a fronte di 1,061,270 arabi Mussulmani e 135,550 Cristiani.
1947/1948: L’ ONU con la risoluzione N.181 propone la divisione della Palestina in due stati separati uno per gli Arabi e uno per gli Ebrei, di cui disegna i confini; il piano viene rifiutato dagli Arabi e accettato con molte riserve dagli Ebrei. Il 15 maggio 1948 termina il mandato Inglese; la notte del 14 maggio venne proclamato lo Stato di Israele che il giorno dopo viene attaccato dagli eserciti Egiziani, Siria, Transgiordania, Libano e Iraq. L’ alleanza araba viene sconfitta;Israele occupa quasi tutta la Palestina e la Galilea: arabi devono lasciare le loro case, altri diventano cittadini Israeliani e nasce il problema dei profughi Palestinesi.
2. GLI SVILUPPI 1949/ : Nel mese di maggio viene fondata l’OLP(organizzazione della liberazione della Palestina). Il suo statuto proclama la necessità di distruggere Israele con la lotta armata
1967: Il 5 giugno scoppia la guerra dei 6 giorni. Israele sconfigge di nuovo la Coalizione Araba e occupa tutta Gerusalemme, la Cisgiordania, la striscia Gaza e invade il Sinai egiziano. Il primo settembre la lega araba, riunita in Sudan, lancia il proclama dei “3 NO”:”NO al riconoscimento di Israele, NO al negoziato con Israele, NO alla pace con Israele” Il 22 novembre il consiglio di sicurezza dell’ ONU adotta la risoluzione per ristabilire la pace nei territori occupati e per il ritorno a confini antecedenti la guerra del 1967, ma né Israele né gli Arabi l’ accettano. Si aggrava il problema dei profughi Nasce il problema del terrorismo Palestinese
1969: Il 3 febbraio Yasser Arafat viene eletto presidente dell’ “OLP”. 1974: Il consiglio nazionale Palestinese approva il programma dei 10 punti dove per la prima volta i Palestinesi accettano l’ idea di convivere pacificamente con gli Ebrei di Israele. Il 22 novembre l’ assemble generale dell’ONU ammette l’ OLP con lo status di osservatore.
1987: Esplode la prima Intifada nei territori occupati, guidata da un comando unificato che riuniva numerose, importanti fazioni Palestinesi anche non aderenti all’ OLP, che perde il controllo politico a favore delle fazioni più estremiste.
1993 Il 20 agosto OLP e Israele firmano gli accordi di Oslo resi pubblici a Washington il 13 settembre 1993 da Yasser Arafat e Yitzhak Rabin, primo ministro di Israele. Gli accordi garantiscono i diritti dei Palestinesi all’ autogoverno della Striscia di Gaza e della Cisgiordania e tramite la creazione di un’ autorità Nazionale Palestinese, presieduta da Yasser e con sede a Ramallah in Cisgiordania.Yasser rilascia una dichiarazione secondo la quale “l’OLP riconoscie il diritto dello stato di Israele all’ esistenza pacifica e sicura”.
I L PROCESSO DI PACE ENTRA IN UNA FASE DI STALLO PER L ’ OPPOSIZIONE DEGLI ESTREMISTI DELLE DUE PARTI C RESCE LA COLONIZZAZIONE DEI TERRITORI PALESTINESI IN C ISGIORDANIA DA PARTE DI COLONI E BREI Y ITZHAK R ABIN VIENE ASSASSINATO DA UN FANATICO RELIGIOSO EBREO. S I RISCHIA IL FALLIMENTO DEGLI ACCORDI DI O SLO ; IL VERTICE DI C AMP D AVID CONVOCATO PER RIVITALIZZARE IL PROCESSO DI PACESI RISOLVE IN UN NULLA DI FATTO I L 28 SETTEMBRE ESPLODE A G ERUSALEMME LA SECONDA INTIFADA, CHE SI ESTENDE BEN PRESTO A TUTTA LA P ALESTINA G LI ESTREMISTI PRENDONO IL SOPRAVVENTO NELLE DUE PARTI : H AMAS PER I P ALESTINESI, IL LIKUD DI A RIEL S HARON E POI DI B ENJAMIN N ETANYAHU PER GLI I SRAELIANI. R IPRENDONO GLI ATTENTATI SUICIDI PALESTINESI NELLE PRINCIPALI CITTÀ ISRAELIANE E LE OPERAZIONI MILITARI DI I SRAELE CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE PALESTINESE SIA NELLA STRISCIA DI G AZA SIA IN C ISGIORDANIA I L BILANCIO DELLA SECONDA INTIFADA È DI MORTI, DI CUI DI PARTE PALESTINESE E DI PARTE ISRAELIANA.
DUE PALESTINESI UCCISI DALL’ ESERCITO ISRAELIANO 16/12/15 Durante la notte due palestinesi hanno attaccato a bordo di un ‘ auto alcuni soldati impegnati in un’ operazione di rastrellamento. Il 14 dicembre un cittadino palestinese aveva preso di mira un gruppo di civili alla fermata di un autobus.Una ricerca elaborata da PCPR mostra che il 67% dei palestinesi e a favore degli attacchi. asiannews.it
PALESTINESI INNOCENTI INCATRCERAI 12/01/16 34 palestinesi innocenti sono stati incarcerati senza un processo con un mandato di detenzione amministrativa. Italian.irib.it
PALESTINESE UCCISO 12/01/16 Un palestinese di 21 anni è stato ucciso, nel pomeriggio, dall’ esercito israeliano Italian.irib.it
FORZE ISRAELIANE PENETRATE IN UNA SCUOLA 10/01/16 Nel pomeriggio del martedì 5 gennaio 2016 le forze israeliane sono entrate nella scuola elementare femminile.Le bambine non si trovavano a scuola in quel momento, infatti erano presenti solo i docenti. Italian.irib.it
ACCORDO TRA SANTA SEDE E PALESTINA 2/01/16 Entrato in vigore l’ accordo tra Santa Sede e Palestina, firmato il 26 giugno L’ accordo riguarda aspetti essenziali della vita e dell’ attività della chiesa, riaffiorando nello stesso tempo il sostegno per una soluzione negoziata e pacifica del conflitto nella regione. Italian.irib.it
FINE… Lavoro di: Chiara Consalvo, Alessia Dall’ora, Tommaso Gianotti e Francesco Weilbacher