INSERIMENTO DISABILI E CATEGORIE PROTETTE. La legge n. 68 del 23 marzo 1999 Possono beneficiare del collocamento obbligatorio i seguenti soggetti: ●le.

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INSERIMENTO DISABILI E CATEGORIE PROTETTE

La legge n. 68 del 23 marzo 1999 Possono beneficiare del collocamento obbligatorio i seguenti soggetti: ●le persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e intellettive (superiori al 45%); ●persone invalide del lavoro con un grado di invalidità civile > 33%; ●persone non vedenti / persone sordomute ●persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio ●persone invalide al 100% alle quali sia riconosciuta una residua capacità lavorativa. nella misura del 7% del personale assunto A questi si aggiunge un ulteriore 1% per vedove e orfani del lavoro, per servizio, di guerra e i profughi italiani.

L’INFN non ha mai adempiuto Perché era “consentito dalla legge”...

L’INFN non ha mai adempiuto Perché era “consentito dalla legge”... Poi però a fine 2013 arriva l’art. 7 comma 6 del D.L. 101/2013, che recita:D.L. 101/2013 “Le amministrazioni pubbliche procedono a rideterminare il numero delle assunzioni obbligatorie delle categorie protette sulla base delle quote e dei criteri di computo previsti dalla normativa vigente, tenendo conto, ove necessario, della dotazione organica come rideterminata secondo la legislazione vigente. All'esito della rideterminazione del numero delle assunzioni di cui sopra, ciascuna amministrazione è obbligata ad assumere a tempo indeterminato un numero di lavoratori pari alla differenza fra il numero come rideterminato e quello allo stato esistente. La disposizione del presente comma deroga ai divieti di nuove assunzioni previsti dalla legislazione vigente, anche nel caso in cui l'amministrazione interessata sia in situazione di soprannumerarietà”.

Contattando il CPI di Padova…(1/3) ● Per la Provincia di Padova (PD+LNL) sono 14 posizioni + 2 categorie protette ● Le assunzioni avvengono sempre per concorso pubblico. ● Nel bando si può prevedere che ai vincitori del concorso si faccia un tirocinio formativo retribuito (una sorta di periodo di prova più lungo), da 6 a 24 mesi (generalmente 6 mesi) al termine non c’è obbligo di assunzione (ovviamente le motivazioni non possono essere ricondotte alla disabilità). ● Esperito il concorso c’è sempre bisogno dell’idoneità al lavoro da parte del medico competente. Se il vincitore non è idoneo per il lavoro messo a concorso, si passa al secondo in graduatoria.

Contattando il CPI di Padova…(2/3) ● Per l’inserimento dei livelli più bassi (A e B), quindi con titolo di studio dell’obbligo o diploma professionale (triennio) è competente il CPI territoriale. L’Ente può fare richiesta alla CPI segnalando le figure professionali di cui necessita. La CPI stila una graduatoria per tutta la Provincia fra i disoccupati disabili e la presenta all’Ente. Sulla base di quella graduatoria l’Ente può fare una ulteriore selezione (es. Università di PD) chiamando anche solo una parte della graduatoria. ● Per i livelli più alti (C e D) con diploma di maturità in su, è necessario un concorso nazionale, per i disoccupati. Qui è consigliato vivamente il tirocinio formativo di almeno 6 mesi, post concorso

Contattando il CPI di Padova…(3/3) ● E’ inoltre possibile anche ricorrere al Servizio Inserimento Lavorativo dell’USSL, per delle persone con disagio che devono essere ancora avviate al lavoro o per vedere se ne è rimasta una capacità lavorativa residua. Questi inserimenti sono gratuiti per l’Ente: ai lavoratori spettano solo dei rimborsi spese erogati dall’USSL (circa 170 euro). E non c’è alcun obbligo di assunzione dopo. ● E’ sempre possibile prevedere, nei concorsi pubblici, un titolo (2 punti max, generalmente) per il riconoscimento della prestazione lavorativa, ma non è obbligatorio.

In Assemblea TA - LNL… (1/2) ● Sarebbe utile fare un questionario a livello nazionale che permettano di capire già lo stato dell’arte. Magari abbiamo già assunto del personale che rientra in queste categorie. → il CPI Padova ha confermato che è legittimo, ma l’emersione del fenomeno può essere solo su base volontaria ed esplicita, non d’ufficio (es. tramite medico competente, anche in forma anonima o aggregata). ● Che si preveda una riserva da subito in tutti i concorsi pubblici a T.I. (quindi per i prossimi ricercatori e tecnologi), anche del 50%, in maniera tale da cominciare ad adempiere da adesso.

In Assemblea TA - LNL... (2/2) ● Per tutte le assunzioni, a qualsiasi livello, è importante che si faccia concorso pubblico (non selezione), tanto meno assunzioni dirette (nel caso di graduatorie provinciali potrebbe anche essere possibile) o tirocini formativi “capestri” al termine dei quali non si assume. In questa maniera si assicura pari dignità a tutti i lavoratori, senza creare vie preferenziali o abbreviate. ● Si potrebbe fare un concorso nazionale del 7% per ogni categoria. Non tutti all’VIII, in sostanza. ● Nel bandire i concorsi conviene “abbassare il tiro” alla scolarità più bassa, perché danno il maggior accesso possibile, della serie nel più ci sta il meno.

Le raccomandazioni del CPI di Padova La maggior parte dei disabili disoccupati sono nei livelli bassi, con bassa scolarità. La situazione è grave, se non drammatica, dal punto di vista numerico, mentre chi ha titoli di studio elevati probabilmente ha già trovato lavoro. Per assicurare il fine benefico della normativa e una distribuzione territorialmente equa dei lavoratori, il CPI di Padova raccomanda delle convenzioni territoriali per la copertura delle necessità dei livelli bassi. Le persone non cercano una carriera: cercano un lavoro. Poi, residualmente, valutate e coperte le necessità dell’Ente per i livelli più bassi, possiamo fare una convenzione nazionale con compensazione territoriale (ovvero il 7%+1% diventa a livello nazionale, non provinciale) per tutti gli altri livelli superiori.