GLI OSSERVATORI INPS PER L’ANALISI DEL MERCATO DEL LAVORO IMMIGRATO A CURA DEL COORDINAMENTO STATISTICO ATTUARIALE DELL’ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE.

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GLI OSSERVATORI INPS PER L’ANALISI DEL MERCATO DEL LAVORO IMMIGRATO A CURA DEL COORDINAMENTO STATISTICO ATTUARIALE DELL’ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE

L’ARCHIVIO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI E L’OSSERVATORIO DEI LAVORATORI DOMESTICI La presenza di lavoratori immigrati nel nostro paese è andata crescendo in misura consistente a partire dagli anni ’90 e si è particolarmente accentuata negli ultimi dieci anni. L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, (INPS) in conformità alla Legge 189/2002 (art.18) in materia di immigrazione ed asilo, gestisce un “Archivio anagrafico dei lavoratori extracomunitari”, dove affluiscono per via telematica le informazioni delle questure sui lavoratori extracomunitari che hanno il permesso di soggiorno nel nostro paese. L’Istituto inoltre pubblica sul proprio sito Internet un “Osservatorio sui lavoratori domestici” assicurati INPS, mediante il quale è possibile costruire tavole statistiche personalizzate scegliendo un insieme di variabili di classificazione che includono la nazionalità, la zona geografica di provenienza, il sesso, l’età ecc.

L’ARCHIVIO ANAGRAFICO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI Le informazioni che pervengono all’INPS riguardano i lavoratori extracomunitari ai quali è concesso il permesso di soggiorno per motivi di lavoro. L’Istituto organizza queste informazioni in due sistemi di archivio : 1. l’archivio anagrafico; 2. l’archivio delle prestazioni contributive L’ archivio anagrafico è realizzato incrociando le informazioni provenienti da tre distinte fonti : 1. i permessi di soggiorno delle questure; 2. le denuncie nominative che i datori di lavoro sono tenuti a fare all’INAIL all’atto della creazione o cessazione del rapporto di lavoro; 3. l’archivio anagrafico unico (Arca) che raccoglie i dati di tutti i contribuenti nelle varie gestioni assicurative dell’INPS. L’ archivio delle posizioni contributive individuali fornisce, invece, i dati sulla contribuzione dei lavoratori extracomunitari nelle gestioni dell’Istituto ed attiene sia il lavoro dipendente che le tipologie di lavoro autonomo.

L’ARCHIVIO ANAGRAFICO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI Sull’archivio anagrafico occorre fare alcune osservazioni metodologiche che attengono anche agli attuali limiti di impiego delle informazioni. 1. Attualmente l’aggiornamento delle fonti viene effettuato in tempi non coincidenti. Così mentre l’archivio dei permessi di soggiorno è inoltrato più volte durante l’anno, le denuncie dei datori di l. sono aggiornate in tempo reale, mentre l’aggiornamento di Arca è legato a quello dei singoli archivi che lo generano. 2. Il ritardo temporale normalmente concesso ai vari tipi di versamenti contributivi ed alla loro registrazione negli archivi INPS, comporta uno sfasamento rispetto ai tempi cui si riferiscono le informazioni tratte dai permessi di soggiorno e dalle denuncie dei datori di l. 3. In occasione dell’estensione della UE ai nuovi paesi membri, si sono verificati dei ritardi nell’aggiornamento dei files informatici costituenti l’archivio. Di conseguenza l’archivio stesso ha mantenuto, per un certo tempo, posizioni di extracomunitari ormai divenuti di diritto cittadini UE (es. seg.)

L’ARCHIVIO ANAGRAFICO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI 4. Il dato sulla cittadinanza è riportato negli archivi in maniera disomogenea. Infatti, mentre i dati sul permesso di soggiorno lo desumono dal passaporto (o documento equipollente), nelle denunce nominative dei datori di l. il dato è derivato dal codice fiscale. L’archivio anagrafico unico dell’INPS usa la cittadinanza della denuncia contributiva, ove l’informazione sia presente altrimenti, anche in questo caso, è dedotta dal codice fiscale. Per evitare gli inconvenienti che ne deriverebbero la procedura di costruzione dell’archivio anagrafico dei lavoratori extracomunitari, nel fare l’unione dei tre archivi legge, in via prioritaria, i dati presenti nell’archivio della questura, ivi compresa la cittadinanza e, una volta agganciata la posizione negli altri due archivi, la integra delle ulteriori informazioni sul rapporto di lavoro.

L’ARCHIVIO ANAGRAFICO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI E’ stata attualmente avviata la procedura di aggiornamento dell’archivio la cui ultima elaborazione è stata fatta nel 2006 per le denuncie e posizioni contributive aggiornate ad inizio ‘2004. Tale ritardo nell’aggiornamento dell’archivio è dovuto ad un insieme di operazioni di normalizzazione che ha riguardato i vari archivi gestionali dell’Istituto, all’estensione del criterio di selezione delle posizioni in base alla massima contribuzione (di cui si dirà in seguito) ed alla messa a punto della procedura di aggancio con i dati dei permessi di soggiorno forniti dal Ministero degli Interni. Ad inizio ‘2004 risultavano ancora presenti nell’archivio degli extracomunitari i cittadini di Polonia, Romania e Bulgaria. Quindi per elaborare i dati di archivio si è reso necessario isolare tali posizioni, raccogliendole nel collettivo specifico dei “comunitari dal 2004”, distinto dai restanti extracomunitari veri e propri. Le elaborazioni che ora vedremo, attengono appunto alla distribuzione dei lavoratori extracomunitari e, distintamente, dei comunitari dal 2004, per paese d’origine e sesso. Esse riguardano la Provincia di Modena e l’intero territorio nazionale per i relativi confronti.

Ad inizio 2004 nella Provincia di Modena, su un complesso di ca. 30 mila lavoratori immigrati, gli extracomunitari sono l’89%, mentre gli appartenenti ai Paesi divenuti comunitari dal maggio 2004 rappresentano ca. l’11%

Sempre a Modena, i lavoratori immigrati di sesso maschile sono , di cui il 94% extracomunitari. Le femmine sono , di cui l’ 81% ca. extracomunitarie

Nello stesso periodo in Italia gli extracomunitari presentano una incidenza minore (81%). L’incidenza dei M, in particolare, è di ca. 9 punti inferiore (85% ca.) rispetto a quella registrata a Modena. Quella delle F. è di ca. 4 punti inferiore (77% rispetto ad 81%)

Circa il paese di provenienza, tra i neo comunitari della Provincia di Modena prevalgono i Rumeni (74% dei M e 43% delle F) e, soprattutto tra le femmine, le cittadine della Polonia (45%).

Nello stesso periodo il territorio nazionale registra un’incidenza dei Rumeni anche più marcata (80% dei M e 64% delle F). E’ invece meno incidente rispetto a Modena la presenza femminile della Polonia (24% ca.)

Tra gli extracomunitari di Modena i M sono il 66% %, di cui oltre il 30% provenienti dal Marocco. Seguono Tunisia, Algeria e Ghana. Tra le F prevalgono le Ucraine (18% ca.) seguite da Marocco, Moldavia, Filippine, Ghana ed Albania.

Nello stesso periodo anche in Italia prevalgono, tra gli extracomunitari, i M (60%) soprattutto provenienti da Marocco ed Algeria (entrambi al 16% ca.) Anche quì tra le F prevalgono le Ucraine (oltre 16%), seguite dalle cittadine delle Filippine e dell’Algeria (entrambe oltre 8%).

L’OSSERVATORIO SUI LAVORATORI DOMESTICI L’Osservatorio fornisce informazioni sui lavoratori domestici assicurati presso l’INPS negli anni più recenti (attualmente ). L’unità statistica di rilevazione è rappresentata dal lavoratore domestico che ha almeno un versamento contributivo nel corso dell’anno. I dati provenienti dagli archivi amministrativi dell’Istituto acquisiscono le informazioni contenute nella denuncia di assunzione effettuata dal datore di l. sull’apposito modello, nonché dai bollettini di c/c postale con i quali il datore di l. stesso versa all’Istituto con cadenza periodica i contributi previdenziali. La denuncia di assunzione riporta una serie di informazioni quali età, sesso, nazionalità ecc. I bollettini di versamento contengono informazioni sui periodi coperti da contribuzione, sulla retribuzione oraria ecc. I dati degli archivi vengono opportunamente integrati e normalizzati e, quindi, sono pubblicati nell’Osservatorio sui lavoratori domestici del sito Come per tutti gli archivi i dati sono soggetti ad aggiornamenti dovuti a nuove acquisizioni e/o correzioni che, generalmente, riguardano in misura più evidente l’ultimo dei cinque anni riportati

Gr. 1 - Provincia di Modena Numero di lavoratori domestici presenti nell'Osservatorio Inps AnnoZona geografica di provenienza ItaliaEuropaAmericaAsiaAfricaOceaniaTotale OvestEstNordCentraleSudMedioFilippineOrientaleNordCentro- Orientale Sud

L’OSSERVATORIO SUI LAVORATORI DOMESTICI L’Osservatorio consente di analizzare il numero dei lavoratori aventi almeno un contributo nell’anno. Tale variabile indica il numero di lavoratori in gioco durante l’anno (non il numero dei rapporti di lavoro): quindi un lavoratore che abbia più datori di l. viene contato una sola volta. Nel caso di un lavoratore con più datori di l. nello stesso periodo si è adottato il criterio di presentare la contribuzione prevalente relativa al bollettino di importo più elevato. L’Osservatorio consente di distinguere il numero di lavoratori in base alle seguenti variabili di classificazione : anno, sesso, classe di età, nazionalità (italiani o stranieri), geografia (zona, regione, provincia), classi di ore settimanali lavorate, zona geografica di provenienza. Il periodo presentato dall’Osservatorio è la serie storica degli ultimi 5 anni disponibili. L’Osservatorio è aggiornato con cadenza annuale rielaborando la serie storica quinquennale con l’eliminazione dell’anno più vecchio e l’inserimento del nuovo anno, nonché integrando i dati degli anni più recenti.

CONCLUSIONI L’INPS, che da sempre si è distinto nell’approfondimento degli aspetti di sicurezza sociale dei sistemi socio-economici, intende fornire, anche per il futuro, il suo utile contributo alla comprensione del nuovo contesto produttivo caratterizzato da una forte presenza di lavoratori immigrati nel nostro paese. Sia pure con le difficoltà connesse alla necessità di far dialogare fra loro sistemi informativi diversi, originariamente costruiti con finalità e riferimenti non omogenei, l’Istituto ritiene doveroso dedicare le proprie risorse per una lettura sempre più attenta e consapevole della fenomeni relativi ai lavoratori immigrati, destinati a divenire, ormai, una componente strutturale del nostro mercato del lavoro.