Pasquale Calaminici LAVORARE PER COMPETENZE Un esempio in ambito Linguistico costruzione di modelli di competenza e sviluppo di capacità cognitive inerenti.

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Pasquale Calaminici LAVORARE PER COMPETENZE Un esempio in ambito Linguistico costruzione di modelli di competenza e sviluppo di capacità cognitive inerenti a compiti di scrittura

Pasquale Calaminici FASI DI LAVORO Fase 1. Individuazione di ambiti e occasioni di uso della scrittura. Fase 2. Autovalutazione delle competenze sui compiti individuati. Fase 3. Analisi dei compiti e individuazione di compiti da privilegiare. Fase 4. Avvio della costruzione di modelli di competenze per ciascun compito. Fase 5. Sviluppo di capacità cognitive e messa a punto dei modelli.

Pasquale Calaminici Fase 1. Individuazione di ambiti e occasioni di uso della scrittura. Discussione di gruppo, guidata dall’insegnante, volta ad individuare le varie occasioni in cui si è impegnati in compiti di scrittura. L’insegnante guida anche una prima riflessione sugli strumenti della comunicazione scritta. Viene steso un elenco dei compiti individuati. Si avvia la produzione e la raccolta di esempi per la costruzione di un dossier di materiali da analizzare.

Pasquale Calaminici Documento 1: Compiti individuati Scrivere cartoline Scrivere telegrammi Scrivere una giustificazione per assenze Scrivere una comunicazione agli insegnanti Compilare moduli e questionari Scrivere una lettera a parenti o amici Tenere una agenda Scrivere una domanda di lavoro Tenere un diario Scrivere bigliettini e messaggi brevi Prendere appunti Stendere un rapporto o una relazione Scrivere sms Scrivere Scrivere ricette Copiare ricette Scrivere la lista della spesa Scrivere le domande per un medico Aiutare i figli nei compiti scolastici Rispondere a un annuncio (lavoro, abitazione, acquisto/vendita....) Compilare un modulo consegne Scrivere una constatazione amichevole di incidente Richiedere certificati Scrivere ricorsi Scrivere sintesi di libri o documenti Scrivere traduzioni Scrivere racconti

Pasquale Calaminici Fase 2. Autovalutazione delle competenze sui compiti individuati. Viene introdotto l’uso di strumenti autodiagnostici (come quello riprodotto di seguito) nella valutazione di capacità e interessi e per coinvolgere gli studenti nella definizione di obiettivi.

Pasquale Calaminici Documento 1: autovalutazione su compiti di scrittura nella vita quotidiana CompitiCapacità attualeCapacità necessaria da raggiungere Interesse Per ciascuno dei compiti elencati indica, in una scala da 0 a 3, il livello della tua capacità attuale di quella abilità, segnando con una X il numero appropriato. 0 = non sono capace 1 = ho una scarsa capacità 2 = ho una discreta capacità 3 = ho una buona capacità Per ciascuno dei compiti elencati indica, in una scala da 0 a 3, il livello necessario per affrontare in modo soddisfacente situazioni che si presentano nella vita quotidiana e/o nell’esperienza lavorativa, segnando con una X il numero appropriato. 0 = non è necessario 1 = è poco necessario 2 = è abbastanza necessario 3 = è molto necessario Per ciascuno dei compiti elencati indica, in una scala da 0 a 3, il tuo effettivo interesse, segnando con una X il numero appropriato. 0 = non mi interessa 1 = mi interessa poco 2 = mi interessa abbastanza 3 = mi interessa molto 1. Scrivere cartoline ____________________ ____________________ ____________________

Pasquale Calaminici Fase 3. Analisi dei compiti e individuazione di compiti da privilegiare. Utilizzando gli esempi raccolti, i risultati delle schede autodiagnostiche, e con l’aiuto dell’insegnante e di altri “esperti”, gli studenti vengono coinvolti in una analisi dei compiti presi in considerazione per riflettere sulla propria esperienza, individuare attività e capacità in gioco, definire priorità.

Pasquale Calaminici Ci si interroga e si discute sulle caratteristiche delle prestazioni, delle attività e delle capacità che sottendono il compito/problema preso in considerazione: per descriverlo e conoscerlo meglio, per individuare gli apprendimenti che sembra più utile sviluppare

Pasquale Calaminici Fase 4. Avvio della costruzione di modelli di competenze per ciascun compito. Corrisponde alla fase che nella metodologia dell’apprendistato cognitivo viene chiamata osservazione/modellamento. Si avvia la costruzione di modelli concettuali di alcuni dei compiti presi in considerazione. Quanto segue fa riferimento al lavoro svolto relativamente al compito di “produrre sintesi”. Trattandosi di una attività complessa (di “ordine superiore”) implicante un alto grado di elaborazione personale, viene privilegiata la pratica dell’esposizione a modelli di esecuzione competente

Pasquale Calaminici Si osserva e si interroga l’esperto mentre esegue il compito per fargli esplicitare le strategie impiegate. Si riflette sulle differenze tra le prestazioni di chi è “novizio” e quelle di chi è “esperto”. Secondo la mia esperienza l’eccellenza del modello non è il fattore più importante del contributo che la formazione basata sulle competenze porta all’efficacia dell’apprendimento. Il fattore più importante è il suo effetto sull’atteggiamento mentale del discente. Quando i discenti capiscono quanto l’acquisizione di una certa conoscenza o abilità aggiungerà alla loro capacità di fare meglio nella vita, entrano anche in situazioni d’istruzione didattica con un più chiaro senso dello scopo e considerano quello che apprendono come qualcosa che li riguarda più da vicino. Si trasformano da semplici partecipanti a corsi e seminari in persone che sviluppano competenze. M. S. Knowles, Quando l’adulto impara

Pasquale Calaminici Documento 2: bozza di modello di competenza emerso dal dialogo tra novizi ed esperti Compito/problema Sintetizzare Obiettivo di apprendimento (individuato) Essere in grado di riassumere testi di tipo descrittivo Modello di Competenza Costruito descrivendo la competenza dell’esperto Attività : scrive un testo più breve del testo di partenza che ne conserva tutte le informazioni un testo che conserva solo parte delle informazioni del testo di partenza un testo più breve nella forma e nel contenuto un testo più breve che “modifica” forma e contenuto Capacità : ricava dal brano tutte le informazioni in esso contenute manipola le frasi del brano applicando parole che permettono di “essere più breve” applica criteri di scelta delle informazioni: conserva le informazioni che ne spiegano altre, conserva informazioni secondo i propri scopi comunicativi, ecc. Il modello verrà precisato nel corso dell’attività

Pasquale Calaminici Fase 5. Sviluppo di capacità cognitive e messa a punto dei modelli. Questa fase è caratterizzata da cinque momenti: 1.Utilizzando il modello individuato, l’insegnante elabora “facilitazioni procedurali” (suggerimenti e aiuti di vario tipo), da fornire agli studenti 2.Produzione di esempi. Questo lavoro avviene in piccoli gruppi, sotto la guida e l’assistenza dell’insegnante che fornisce gli aiuti. Via via l’assistenza diminuisce. 3.Validazione: verifica dell’accettabilità dei prodotti. 4.Ridefinizione delle regole. Il modello di competenza viene precisato. 5.Produzione di nuovi esempi.

Pasquale Calaminici Documento 3: schema della Unità Formativa Modulare prodotta sulla base del modello di competenza precedentemente costruito TITOLO dell’UFM: In poche parole (imparare a sintetizzare) Prerequisiti: Capacità di estrarre le informazioni contenute in un brano riferendole agli argomenti cui effettivamente si riferiscono (lettura e comprensione letterale) Durata Obiettiv o/i AzioniCapacitàSaperiModalità formative Modalità valutative Durata comples siva: 40 ore Posseder e strumenti e criteri per realizzare sintesi, per riassumer e testi di tipo descrittiv o. produrre Un testo più breve del testo di partenza che ne conserva tutte le informazioni Un testo che conserva solo parte delle informazioni. Un testo più breve nella forma e nel contenuto Un testo più breve che “modifica” forma e contenuto Parafrasare Applicare meccanismi di sintesi lessicale Applicare criteri di selezione delle informazioni: valenza esplicativa delle informazioni, scopi dell’autore del brano di partenza, scopi che si vogliono raggiungere realizzando la sintesi. Meccanismi del linguaggio verbale: meccanismi di sintesi lessicale (sinonimi, pronomi e anafore, nominalizzazioni, metafore); il meccanismo delle presupposizioni; inferenze e integrazione delle conoscenze; legami esplicativi tra le conoscenze e selezione delle conoscenze; legami scopistici e selezione delle informazioni Per lo sviluppo delle competenze verranno privilegiate metodologie di apprendistato cognitivo (modellamento e pratica assistita) in piccoli gruppi. La riflessione sui meccanismi del linguaggio sarà sviluppata utilizzando la metodologia dell’ “apprendimento per scoperta”. Esecuzione di prove consistenti in applicazioni di procedure di autocontrollo dei meccanismi linguistici presi in considerazione.