Immagine tratta dal codice Vaticano Latino 3868 del X secolo a.C. Terenzio Immagine tratta dal codice Vaticano Latino 3868 del X secolo a.C.
La vita Le informazioni biografiche ci sono fornite da Svetonio che scrisse la Vita Terentii. Nasce nel 185 a Cartagine: è il primo scrittore africano in lingua latina; Fu condotto a Roma dal senatore Terenzio Lucano, da cui prese il nome. Fu presto affrancato per meriti; Entra subito in contatto con l’ambiente scipionico... 159 a.C. Terenzio si dirige in Grecia dove si procura numerose commedie di Menandro; tornando, durante il viaggio in mare, le perde e muore di dolore.
Le opere Terenzio mette in scena sei palliate in sei anni L’Andria 166 a.C., L’Hecyra 165 a.C., L’ heautontimorumenos 163 a.C., L’Eunuchus 161 a.C., Phormio 161 a.C., Adelphoe 160 a.C.. Notare che tutti i titoli delle opere sono in greco.
Una nuova consapevolezza dell’attività letteraria. I prologhi Una nuova consapevolezza dell’attività letteraria.
Plauto vs Terenzio Plauto Terenzio I prologhi servono a spegare l’antefatto e l’intreccio Sono di natura biografica e polemica; Sono di natura letteraria: servono a Terenzio per illustrare i principi della sua poetica; Per difendersi dalle critiche dei suoi avversari.
Le accuse Essere il prestanome per conto del reale autore delle sue commedie, probabilmente Scipione, Lelio e l’Emiliano. (Adelphoe, Heautotimorumenos) Non possedere un’autentica vis comica (Phormio); Aver plagiato altre opere (Eunuchus, Adelphoe); Utilizzo della tecnica della contaminazione.
1 )Terenzio non è il vero autore
«Su quello poi che un vecchio poeta malevolo va dicendo cioè, che il nostro si è dato a coltivar le Muse da un momento con l’atro, contando sull’ingegno degli amici e non sulla propria inclinazione, il vostro giudizio, il vostro apprezzamento farà legge. Perciò voglio che tutti siate pregati di non dar retta ai discorsi dei maligni più che a quelli degli onesti: cercate d’essere imparziali» Heautontimorumenos 22-26 Heautontimorumenos 22-26
«Quanto poi a quello che dicono questi individui in mala fede, che note personalità (homines nobiles) lo aiutino e collaborino assiduamente con lui nella stesura delle commedie, quello che ad essi sembra essere una tremenda accusa egli la considera il più grande elogio, visto cheha la stima di coloro che sono apprezzati da voi tutti e dal popolo , e della cui opera in guerra ed in pace o negli affari, ciascuno, quand’era il momento, si è servito senza loro superbia» Adelphoe 15-21 La risposta di Terenzio è ironica e garbata e ribalta le accuse; questa risposta timonia il mutamento dei costumi: la nobilitas non si vergogna più di interessarsi di letteratura, ma ambisce ad assumerne in prima persona la responsabilità.
2)Terenzio ha mortificato il ritmo comico della palliata
«Luscio Lanuvino va blaterando che le che le commedie da lui [cioè da Terenzio] composte finora sono deboli nel dialogo e fragili nello stile» Phormio 4-5
Quest’accusa è probabilmente collegata al fatto che durante la prima dell’Hcyra la maggior parte degli spettatori andò via prima della fine. Ciò si spiega con il fatto che il teatro di Terenzio rispetto a quello di Plauto si fonda sulla verosimiglianza delle situazioni, sull’eticità dei pesonaggi, sull’urbanità del linguaggio: più colto, ma meno capace di far ridere.
Le ragioni delle accuse Colpire Terenzio significa colpire la cultura ellenizzante.
Terenzio è un innovatore della palliata e per questo motivo diventa oggetto di critiche; Battaglia culturale fra cultura romana e cultura ellenizzante: Terenzio è consapevole che il pubblico a cui fa riferimento non è quello che applaudiva le opere di Plauto, ma è un pubblico molto più ristretto e colto; Anche le risposte alle accuse sottolineano l’appartenenza al ambiente scipionico: sono infatti caraterizzate da misura, autocontrollo e riflessione.
Struttura drammatica e tecnica teatrale Illustrazione dell’Andria tratta dal Codex vaticanus Latinus 3868, conservato alla biblioteca vaticana
Terenzio: un teatro realistico Il teatro deve imitare la vita: deve evitare di mettere in scena situazioni inverosimili, personaggi farseschi. Il teatro di terenzio si basa su un criterio di verosimiglianza, naturalezza espressiva; Terenzio riduce le parti cantate, Riduce le allocuzioni allo spettatore (metateatro), Rende i dialoghi più colloquiali e verisimili, L’azione scenica procede in modo naturale.
Ironia sulla figura del servus currens Terenzio ironizza spesso sulla figura del servus, personaggio tipico della palliata: Nell’Hecyra il servo Parmenone giunge sulla scena e nessuno ha bisogno di lui, anzi il padroncino lo caccia dalla scena.
Polemica contro le trame inverosimili Terenzio polemica contro le trame complicate nel prologo del Phormio. Terenzio definisce quindi la sua commedia come stataria. Nella sua commedia mancano la scene concitate, i contrasti, le baruffe farsesche, tipiche delle opere di Plauto. Il servo furbo non è più una figura dominante; È potenziata invece l’analisi degli aspetti sentimentali; Il carattere dei personaggi è analizzato con molta precisione. con Terenzio nasce il dramma Borghese.
Polemica contro le trame inverosimili Ironia sulla figura del Servus Struttura drammatica Polemica contro le trame inverosimili Ironia sulla figura del Servus Una commedia stataria, non d’azione Teatro realistico
Struttura drammatica e tecnica teatrale
Plauto vuole far ridere il suo pubblico Terenzio vuole divertire e far riflettere il suo pubblico
Intenti morali educativi L’attenzione si sposta dai meccanismi scenici ai grandi temi di natura etico sociale di cui si discuteva all’epoca: Educazione dei figli, La concezione del matrimonio, Il ruolo della donna nella famiglia, Il rapporto tra schiavi e padroni.
L’uomo al centro delle commedie L’uomo è colto nella sua intimità e nel segreto delle sue passioni; Ogni singolo uomo è rappresentato come individuo indipendentemente dalla classe d’appartenza e dai ruoli ormai fissi della palliata; Il teatro terenziano si impegna a ricomporre i conflitti, creando un’atmosfera di solidarietà Homo sum: humani nihil a me alienum puto.
Humanitas Comprendere le ragioni dell’altro, sentire la sua pena come pena di tutti: l’uomo non è più un nemico, un avversario da ingannare, ma un latro uomo da comprendere e aiutare
Homo homini lupus Homo sum: humani hihil a me alienum puto (Plauto, Asinaria,495) Homo sum: humani hihil a me alienum puto (Terenzio,Heautontimorumenos, 77)
La critica dei mores tradizionali L’uomo di Terenzio è sempre colto nel rapporto con gli altri uomini: nel momneto in cui i valori dell’individuo si scontrano con quelli della civitas, che ormai sono percepiti dalle persone più colte come obsoleti rispetto alle nove esigenze, diffuse grazie al processo di ellenizzazione. I personaggi di Terenzio si sentono quindi spesso prigionieri delle istituzioni e dei pregiudizi: dietro questa raffigurazione si nasconde una critica radicale al principio di autorità e ai mores tradizionali.
Ius e mores: cultura tradizionale. Legge morale: riconoscimento della dignità umana dell’individuo, la solidarietà umana
Il tema dell’educazione
Il tema dell’educazione nella palliata tradizionale Tipico della palliata è l’opposizione tra padri e figli; l’opposizione tra l’istinto che spinge alla ricerca del piacere e i doveri e le norme della morale sociale; Il trionfo dei figli si inquadrava in un ribaltamento carnevalesco che non minava il sistema sociale: era solo momentaneo
Il teatro di Terenzio Terenzio approfondisce il rapporto tra padri e figli; Affronta seriamente il tema dell’educazione Il tema dell’educazione era molto sentito: erano presente due posizioni principali: Conservatori che difendevano la tradizione, guidati da Catone; Ambienti filellenici che invece spingevano per un forte rinnovamento dei costumi.
Personaggi capovolti Le maschere della palliata tradizionale sono solo dei vecchi contenitori per nuovi contenuti. Lo spettatore che ssiste alla rappresentazione è portato a partecipare ai drammi che i protagonisti stanno vivendo. Modello di questo rinnovamento è l’Hecyra.