DIPARTIMENTO POLITICHE EUROPEE scheda CONSERVATORE & RESTAURATORE DEI BENI CULTURALI DIPARTIMENTO POLITICHE EUROPEE scheda CONSERVATORE & RESTAURATORE DEI BENI CULTURALI
Nel novembre 2015 il Governo ha approvato in esame preliminare il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2013/55/UE. Il provvedimento è al momento all’esame delle competenti Commissioni della Camera dei Deputati, mentre il Senato della Repubblica ha già reso il proprio parere favorevole nel dicembre Lo schema del Decreto legislativo, al fine di promuovere la libera circolazione, ha lo scopo di dare garanzia a coloro che hanno acquisito una qualifica professionale in uno Stato membro di accedere alla stessa professione e di esercitarla in Italia con gli stessi diritti dei cittadini italiani.
TRA LE NOVITÀ, SI SEGNALANO IN PARTICOLARE:
Innanzi tutto si configura un nuovo strumento pensato per consentire ai prestatori una circolazione più agevole nel mercato europeo. La tessera professionale europea (EPC), si applica alle professioni individuate dalla Commissione europea attraverso i propri atti di esecuzione sulla base di specifici criteri di selezione.
La direttiva introduce inoltre l’istituto dell’accesso parziale, ovvero disciplina la possibilità per un professionista di esercitare in un altro Stato membro la propria attività limitatamente al settore per il quale egli è qualificato, qualora esso rientri nello Stato membro ospitante in una attività professionale regolamentata più ampia e ricomprendente profili di attività in relazione ai quali egli risulti invece privo di qualifica.
Infine, la direttiva 2013/55/UE riduce ad un anno la durata del pregresso esercizio dell’attività professionale che il prestatore deve dimostrare qualora nello Stato membro di stabilimento l’attività svolta non sia oggetto di regolazione.
La direttiva è entrata in vigore il 17 gennaio 2014; gli Stati l’hanno recepita entro il 18 gennaio Si ricorda che, il Dipartimento politiche europee (DPE), nella sua funzione di coordinatore nazionale e di punto di contatto, cura l’aggiornamento dell’elenco delle professioni regolamentate
QTI QUADRO DEI TITOLI ITALIANI costituisce lo strumento ufficiale di descrizione del nostro sistema I Ministri dell’istruzione superiore dei Paesi europei partecipanti al Processo di Bologna hanno deciso nel 2005 di realizzare il Quadro dei titoli per lo Spazio europeo dell’istruzione superiore, - Il Quadro si articola nei tre cicli principali dell’istruzione superiore, come. Il Quadro dei titoli delloSpazio europeo vuole favorire una più corretta comprensione e comparabilità dei titoli dei differenti sistemi nazionali d’istruzione superioree Ogni Paese si è quindi impegnato a realizzare un proprio Quadro nazionale dei titoli (National Qualifications Framework- NQF) che, per quantoriguarda l’istruzione superiore, è impostato sugli standard del Quadro dei titoli per lo Spazio europeo dell’istruzione superiore.
Che cos' è è uno strumento che descrive in termini di conoscenze e competenze attese i titoli rilasciati dalle istituzioni italiane d’istruzione superiore è articolato sui tre cicli previsti dal Processo di Bologna fornisce una scheda descrittiva di tutti i titoli italiani è compatibile con il Quadro dei titoli per lo Spazio europeo dell’istruzione superiore (Qualifications Framework for the European Higher Education Area - QF for the EHEA). Che cos' è è uno strumento che descrive in termini di conoscenze e competenze attese i titoli rilasciati dalle istituzioni italiane d’istruzione superiore è articolato sui tre cicli previsti dal Processo di Bologna fornisce una scheda descrittiva di tutti i titoli italiani è compatibile con il Quadro dei titoli per lo Spazio europeo dell’istruzione superiore (Qualifications Framework for the European Higher Education Area - QF for the EHEA).
A che cosa serve rende il sistema italiano più trasparente e comprensibile è uno strumento di promozione del sistema italiano d’istruzione superiore favorisce la mobilità internazionale degli studenti e dei laureati italiani e il loro accesso a studi più avanzati favorisce la conoscenza e la valutazione da parte dei datori di lavoro dei titoli rilasciati dalle istituzioni italiane d’istruzione superiore agevola la comparazione dei titoli italiani con quelli rilasciati dai Paesi esteri facilita il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all’estero e la libera circolazione di studenti e professionisti. A che cosa serve rende il sistema italiano più trasparente e comprensibile è uno strumento di promozione del sistema italiano d’istruzione superiore favorisce la mobilità internazionale degli studenti e dei laureati italiani e il loro accesso a studi più avanzati favorisce la conoscenza e la valutazione da parte dei datori di lavoro dei titoli rilasciati dalle istituzioni italiane d’istruzione superiore agevola la comparazione dei titoli italiani con quelli rilasciati dai Paesi esteri facilita il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all’estero e la libera circolazione di studenti e professionisti.
Il QTI offre una panoramica delle professioni regolamentate italiane e dei relativi titoli professionali (abilitazioni).
Le “professioni regolamentate” sono quelle il cui esercizio è regolato dalla legislazione nazionale: la legge ne stabilisce sia il titolo di studio indispensabile per l'accesso, sia i successivi requisiti per l'esercizio della professione (tirocinio, esame di Stato, norme di deontologia professionale).
I titoli professionali (abilitazioni) all'interno del QTI, sono classificati secondo i 3 cicli del Processo di Bologna in base al livello del titolo accademico richiesto per l'accesso. Per ogni titolo professionale (abilitazione) è fornita una scheda specifica contenente le seguenti informazioni: conseguimento del titolo professionale; condizioni per l’esercizio dell’attività professionale; attività professionale; fonti; sito ufficiale di categoria. I titoli professionali (abilitazioni) all'interno del QTI, sono classificati secondo i 3 cicli del Processo di Bologna in base al livello del titolo accademico richiesto per l'accesso. Per ogni titolo professionale (abilitazione) è fornita una scheda specifica contenente le seguenti informazioni: conseguimento del titolo professionale; condizioni per l’esercizio dell’attività professionale; attività professionale; fonti; sito ufficiale di categoria.
L'inserimento delle professioni regolamentate nel QTI vuole facilitare la mobilità dei professionisti italiani, resa possibile dalla normativa europea sulla libera circolazione e sul riconoscimento dei titoli professionali (Direttiva 2005/36/CE). Sono distinti in 1°, 2°, 3° ciclo L'inserimento delle professioni regolamentate nel QTI vuole facilitare la mobilità dei professionisti italiani, resa possibile dalla normativa europea sulla libera circolazione e sul riconoscimento dei titoli professionali (Direttiva 2005/36/CE). Sono distinti in 1°, 2°, 3° ciclo
Quadro dei titoli italiani Presentazione Scopo e contenutiScopo e contenuti Altri titoli QTI in formato PDF Descrittori dei cicli Descrittori dei cicli 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo Normativa di riferimento Quadro dei titoli del precedente ordinamento Quadro dei titoli professionali (abilitazioni) 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo Siti web di riferimento Home Quadro dei titoli italiani Presentazione Scopo e contenutiScopo e contenuti Altri titoli QTI in formato PDF Descrittori dei cicli Descrittori dei cicli 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo Normativa di riferimento Quadro dei titoli del precedente ordinamento Quadro dei titoli professionali (abilitazioni) 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo Siti web di riferimento Home
Quadro dei titoli professionali (abilitazioni) abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione che estendono e/o rafforzano quelle tipicamente associate al primo ciclo e consentono di elaborare e/o applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca; siano capaci di applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; abbiano la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi; sappiano comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti; abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo. abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione che estendono e/o rafforzano quelle tipicamente associate al primo ciclo e consentono di elaborare e/o applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca; siano capaci di applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; abbiano la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi; sappiano comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti; abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo. I titoli finali di secondo ciclo possono essere conferiti a studenti che:
In fase di compilazione HomeHome-> Quadro dei titoli professionali (abilitazioni)-> 2° ciclo-> Restauratore di beni culturaliQuadro dei titoli professionali (abilitazioni)2° cicloRestauratore di beni culturali Quadro dei titoli italiani Presentazione Scopo e contenutiScopo e contenuti Altri titoli QTI in formato PDF Descrittori dei cicli 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo Normativa di riferimento Quadro dei titoli del precedente ordinamento Quadro dei titoli professionali (abilitazioni) 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo Siti web di riferimento Home
abbiano dimostrato sistematica comprensione di un settore di studio e padronanza del metodo di ricerca ad esso associati; abbiano dimostrato capacità di concepire, progettare, realizzare e adattare un processo di ricerca con la probità richiesta allo studioso; abbiano svolto una ricerca originale che amplia la frontiera della conoscenza, fornendo un contributo che, almeno in parte, merita la pubblicazione a livello nazionale o internazionale; siano capaci di analisi critica, valutazione e sintesi di idee nuove e complesse; sappiano comunicare con i loro pari, con la più ampia comunità degli studiosi e con la società in generale nelle materie di loro competenza; siano capaci di promuovere, in contesti accademici e professionali, un avanzamento tecnologico, sociale o culturale nella società basata sulla conoscenza. abbiano dimostrato sistematica comprensione di un settore di studio e padronanza del metodo di ricerca ad esso associati; abbiano dimostrato capacità di concepire, progettare, realizzare e adattare un processo di ricerca con la probità richiesta allo studioso; abbiano svolto una ricerca originale che amplia la frontiera della conoscenza, fornendo un contributo che, almeno in parte, merita la pubblicazione a livello nazionale o internazionale; siano capaci di analisi critica, valutazione e sintesi di idee nuove e complesse; sappiano comunicare con i loro pari, con la più ampia comunità degli studiosi e con la società in generale nelle materie di loro competenza; siano capaci di promuovere, in contesti accademici e professionali, un avanzamento tecnologico, sociale o culturale nella società basata sulla conoscenza. I titoli finali di terzo ciclo possono essere conferiti a studenti che: Quadro dei titoli professionali (abilitazioni)
Medico-chirurgo specialista Odontoiatra specialistaPsicoterapeuta
CHE COS’È ? il Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l'apprendimento permanente (EQF) è uno schema di riferimento per “tradurre” quadri di qualifiche e livelli di apprendimento dei diversi paesi e che agisce come dispositivo per renderli leggibili a tutti gli stati comunitari. Si tratta di una meta-struttura rispetto a cui gli Stati membri sono chiamati, su base volontaria, a ridefinire i propri sistemi di istruzione e formazione, in modo da collegare i sistemi nazionali di riferimento e l’EQF. Il Quadro si applica a tutte le qualifiche, da quelle ottenute in un percorso scolare obbligatorio, ai livelli più alti di istruzione e formazione accademica/professionale. Due sono i suoi principali obiettivi: promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne l’apprendimento permanente. CHE COS’È ? il Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l'apprendimento permanente (EQF) è uno schema di riferimento per “tradurre” quadri di qualifiche e livelli di apprendimento dei diversi paesi e che agisce come dispositivo per renderli leggibili a tutti gli stati comunitari. Si tratta di una meta-struttura rispetto a cui gli Stati membri sono chiamati, su base volontaria, a ridefinire i propri sistemi di istruzione e formazione, in modo da collegare i sistemi nazionali di riferimento e l’EQF. Il Quadro si applica a tutte le qualifiche, da quelle ottenute in un percorso scolare obbligatorio, ai livelli più alti di istruzione e formazione accademica/professionale. Due sono i suoi principali obiettivi: promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne l’apprendimento permanente.
Dopo un lavoro preparatorio condiviso con i paesi, l’EQF è stato adottato formalmente con Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio il 23 aprile Il nucleo fondante dell’EQF è costituito da una griglia di otto livelli che descrivono conoscenze/abilità acquisite da chi apprende (learning outcomes), indipendentemente dal sistema che le certifica Dopo un lavoro preparatorio condiviso con i paesi, l’EQF è stato adottato formalmente con Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio il 23 aprile Il nucleo fondante dell’EQF è costituito da una griglia di otto livelli che descrivono conoscenze/abilità acquisite da chi apprende (learning outcomes), indipendentemente dal sistema che le certifica
Gli 8 livelli prendono in considerazione l’intera gamma di qualifiche previste, da un livello di base (Livello 1, ad esempio uscita dall’istruzione primaria) ai livelli più avanzati (Livello 8, ad esempio i dottorati). Gli otto livelli di riferimento sono descritti in termini di risultati dell’apprendimento. L’EQF riconosce che i sistemi di istruzione e formazione in Europa differiscono al punto che è necessario spostare l’attenzione sui risultati dell’apprendimento perché sia possibile effettuare raffronti e dare vita a una cooperazione fra paesi e istituzioni diverse. Gli 8 livelli prendono in considerazione l’intera gamma di qualifiche previste, da un livello di base (Livello 1, ad esempio uscita dall’istruzione primaria) ai livelli più avanzati (Livello 8, ad esempio i dottorati). Gli otto livelli di riferimento sono descritti in termini di risultati dell’apprendimento. L’EQF riconosce che i sistemi di istruzione e formazione in Europa differiscono al punto che è necessario spostare l’attenzione sui risultati dell’apprendimento perché sia possibile effettuare raffronti e dare vita a una cooperazione fra paesi e istituzioni diverse.
Nell’EQF, il singolo risultato dell’apprendimento viene definito da ciò che un individuo conosce, comprende e sa fare al termine di un processo di apprendimento.
L’EQF si concentra pertanto sui risultati dell’apprendimento (piuttosto che sugli input, quali la durata del periodo di studi), che vengono delineati secondo tre categorie: conoscenze, abilità e competenze. Ciò significa che le qualifiche, in combinazioni differenti, si riferiscono a un ampio ventaglio di risultati dell’apprendimento, incluse le conoscenze teoriche, le abilità pratiche e tecniche e le competenze sociali, che prevedono la capacità di lavorare insieme ad altre persone.
A livello pratico, dal 2012 in tutti i nuovi certificati di qualifica, titoli e diplomi, dovrà essere introdotto un riferimento al livello corrispondente dell’EQF, che pertanto completerà e rafforzerà gli attuali strumenti per la mobilità europea, quali Europass, Erasmus ed ECTS.
2. IL SISTEMA DELLE PROFESSIONI
QUALIFICAZIONE N.B. Questo comporta, in linea teorica, una non spendibilità a livello europeo della qualifica ottenuta con la sanatoria ex art. 182 codice BBCC, laddove prevede 8 anni di esercizio senza percorso formativo abilitante, atteso che l’EQF non prescinde dall’applicazione di questo parametro.
CONOSCENZE - ABILITÀ - COMPETENZE
"Il restauratore di beni culturali mobili e di superfici decorate di beni architettonici, sottoposti alle disposizioni di tutela del Codice di settore è il professionista che definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale. Analizza i dati relativi ai materiali costitutivi, alla tecnica di esecuzione ed allo stato di conservazione dei beni e li interpreta; progetta e dirige gli interventi, esegue direttamente i trattamenti conservativi e di restauro, dirige e coordina gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro; svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione,”
Alla luce del quadro Europeo delle qualifiche e comparando lo studio sviluppato da E.C.C.O (European Confederation of Conservator- Restorers’Organisations), i restauratori SAF sembrano vantare gradi di conoscenze, abilità e competenze di livello ESPERTO, equivalente all’EQF 8. Alla luce del quadro Europeo delle qualifiche e comparando lo studio sviluppato da E.C.C.O (European Confederation of Conservator- Restorers’Organisations), i restauratori SAF sembrano vantare gradi di conoscenze, abilità e competenze di livello ESPERTO, equivalente all’EQF 8.
DIPARTIMENTO POLITICHE EUROPEE - TESSERA EUROPEA
Tutto il lavoro di studio fino ad ora presentato, ha prodotto la SCHEDA che è stata consegnata al Dipartimento Politiche Europee il 18 gennaio Sulla bozza (in nero) fornita dal Mibact, ORA ha aggiunto (in rosso) le proprie integrazioni.
FINE