LEZIONE 6 DELLA SCUOLA DEL SABATO RIPOSO IN CRISTO SABATO 7 MAGGIO 2016 SABATO 7 MAGGIO ° TRIMESTRE 2016
«Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero». (Matteo 11:28-30) In un nuovo sermone, Gesù recriminò le città che non lo avevano accettato, nonostante i miracoli realizzati in esse. (Matteo 11:20-24) Subito dopo, lodò il Padre perché le persone umili avevano accettato la salvezza che i sapienti respinsero. (Matteo 11:25-26). In quel contesto, invitò coloro che lavoravano per guadagnare la propria salvezza – ma continuavano a peccare – a trovare riposo nella salvezza offerta da Gesù. Una salvezza gratuita, «facile» e «leggera». Il riposo offerto ha a che fare con la relazione personale con Dio nel suo giorno di riposo. (Matteo 11:27)
«In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. I farisei, veduto ciò, gli dissero: «Vedi! i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato». (Matteo 12:1-2) Una buona parte dei Vangeli parlano delle attività di Gesù in giorno di sabato. La maggior parte di questi episodi sono focalizzati sulla discrepanza tra il modo che i farisei avevano di intendere il riposo sabatico e quello che aveva Gesù. E’ lecito strappare le spighe di sabato? E’ lecito guarire di sabato? E’ lecito portare una barella in giorno di sabato? Dal ritorno di Babilonia, i farisei si erano preoccupati di più di non trasgredire il comandamento del sabato che di gioire del riposo sabatico offerto da Dio.
«O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli?» (Matteo 12:5) Davide e i pani della proposizione (1ª Samuele 21:1-6). La fame di Davide e i suoi compagni fu più importante che il proposito per il quale era destinato questo pane nel rituale del Tabernacolo. I sacerdoti nel Tempio potevano lavorare di sabato, poiché il loro ministero era legato al servizio di Dio. Gesù non stava cercando di liberare Israele dal sabato, ma dalle regole senza senso che avevano fatto di lui un peso.
«C'era un uomo che aveva una mano paralizzata. Allora essi, per poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: «È lecito fare guarigioni in giorno di sabato?» (Matteo 12:10) E’ evidente che i farisei consideravano come trasgressione la guarigione di una persona in giorno di sabato. Gesù mostrò loro l’inconguenza tra l’essere disposti a trasgredire il sabato per aiutare un animale, e non essere disposti a farlo per aiutare una persona. Accecati dai loro pensieri, «uscirono, e tennero consiglio contro di lui, per farlo morire» (Matteo 12:14) E 'possibile che i miei concetti circa l'osservanza del sabato indebitamente mi portano a giudicare le azioni di mio fratello?
«Frequentemente i medici e gli infermieri in giorno di sabato sono chiamati a prendersi cura degli ammalati e a volte è impossibile avere il tempo di riposare e assistere ai culti devozionali. Non si devono mai trascurare le necessità dell’umanità sofferente. Col suo esempio il Salvatore ci ha mostrato che è corretto alleviare le sofferenze in giorno di sabato. Ma il lavoro non necessario, come i trattamenti e le operazioni comuni che si possono posticipare, deve essere rimandato. Si faccia comprendere ai pazienti che i medici e gli ausiliari devono avere un giorno di riposo. Fategli comprendere che gli operai che temono Dio desiderano santificare il giorno che Lui mise a parte affinché i suoi figli lo osservino come segno tra Lui e loro». E.G.W. (Testimonianze per la chiesa - volume 7)
«Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia e venerabile ciò che è sacro al SIGNORE; se onori quel giorno anziché seguire le tue vie e fare i tuoi affari e discutere le tue cause, allora troverai la tua delizia nel Signore» (Isaia 58:13-14) Gesù volle restaurare il sabato e il suo vero significato. Cosa ci è permesso fare in giorno di sabato? Il bene. (Matteo 12:12) Lui aveva già indicato per mezzo del profeta Isaia, come dobbiamo osservare il sabato per piacere a Dio: Non fare la propria volontà. Che la sua osservanza sia una delizia. Onorarlo, senza fare le attività comuni dei propri affari. Neppure parlare delle proprie occupazioni settimanali. Allora, trascorreremo questo tempo dilettandoci in compagnia di Dio e dei nostri fratelli.
«Non dovremmo in nessun caso permettere che pensieri relativi ad affari o altre preoccupazioni vengano a distrarre la nostra mente durante il giorno del Signore, che lui stesso ha santificato. Non dovremmo permettere che i nostri pensieri si soffermino su problemi di carattere temporale, mondano.… Il sabato era stato concepito per l’uomo perché fosse una benedizione, per distogliere la sua mente dall’attività quotidiana e richiamarlo alla contemplazione della bontà e della gloria di Dio. È necessario che il popolo di Dio si riunisca per parlare di lui, per parlare delle verità contenute nella sua Parola, per consacrare del tempo alla preghiera. Questi incontri però, anche il sabato, non dovranno essere noiosi a causa della lunghezza o della mancanza di interesse». E.G.W. (Testimonianze per la chiesa - volume 2)