… Sappiamo che, in questo giorno importantissimo per la nostra nazione, l’Italia riuscì a mettere fine alle tante violenze subite nel corso della Seconda.

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Transcript della presentazione:

… Sappiamo che, in questo giorno importantissimo per la nostra nazione, l’Italia riuscì a mettere fine alle tante violenze subite nel corso della Seconda Guerra Mondiale, consentendo a tutti le proprie libertà e i propri diritti su cui si basa oggi la nostra repubblica, ma noi vogliamo, per un attimo, ritornare indietro per capire che cosa successe nel periodo della guerra e dopo …

Durante il fascismo i bambini imparavano a fare la guerra. Una volta alla settimana venivano portati a fare esercitazioni militari con le armi, a volte finte a volte vere, e loro si divertivano. Ma non era un gioco. Mussolini voleva prepararli alla guerra vera e di guerre agli italiani ne fece fare tre, nel corso di dieci anni. Una volta li mandò in Africa per colonizzare nuove terre. Un’altra volta in Spagna a difendere un generale che non voleva accettare il governo scelto. E infine li mandò a combattere la seconda guerra mondiale, alleato di Hitler poiché voleva diventare padrone del mondo …Durante il fascismo i bambini imparavano a fare la guerra. Una volta alla settimana venivano portati a fare esercitazioni militari con le armi, a volte finte a volte vere, e loro si divertivano. Ma non era un gioco. Mussolini voleva prepararli alla guerra vera e di guerre agli italiani ne fece fare tre, nel corso di dieci anni. Una volta li mandò in Africa per colonizzare nuove terre. Un’altra volta in Spagna a difendere un generale che non voleva accettare il governo scelto. E infine li mandò a combattere la seconda guerra mondiale, alleato di Hitler poiché voleva diventare padrone del mondo …

… Le altre nazioni tra cui gli Stati Uniti, l’Inghilterra e la Russia allora si allearono per combatterli. La guerra durò dal 1940 al Ma dopo tre anni i fascisti cominciarono a litigare tra loro e costrinsero Mussolini a dimettersi. Il nuovo capo del governo, un generale nominato dal re, decise di finire la guerra e firmò un armistizio con gli Alleati. A questo punto, molti italiani, per non combattere insieme ai tedeschi e ai fascisti, si rifugiarono sulle montagne e formarono gruppi di ribelli che si chiamarono Partigiani …

… Dapprima erano pochi e senza armi ma poi, pian piano, diventarono tanti e formarono un vero esercito organizzato. L’Italia era divisa in due: al nord c’erano i fascisti e i tedeschi che volevano continuare la guerra, al sud c’erano gli alleati che li combattevano. Nonostante questi pericoli i partigiani riuscirono a liberare intere regioni dai tedeschi e organizzarono delle piccole repubbliche. La popolazione li aiutò fornendo cibo e vestiti e nascondendoli dai tedeschi. Alla fine però gli Alleati e i Partigiani cacciarono dall’Italia i tedeschi e la guerra si concluse. Mussolini cercò di scappare in Svizzera ma i Partigiani lo presero e lo fucilarono. Il 25 aprile 1945 i Partigiani entrarono nella città di Milano. Poche settimane dopo la Germania, spaventosamente distrutta, si arrese.

“Era giunta l’ora di resistere;era giunta l’ora di essere uomini, di morire da uomini per vivere da uomini …”Queste sono alcune parole citate da Pietro Calamandrei durante il periodo della guerra e della Resistenza italiana. Per resistenza si intende l’opposizione, militare o anche politica, condotta nell’ambito della seconda Guerra mondiale. La resistenza costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica italiana. Da qui infatti si scrisse la Costituzione fondandola sulle sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai principi della democrazia e dell’antifascismo.“Era giunta l’ora di resistere;era giunta l’ora di essere uomini, di morire da uomini per vivere da uomini …”Queste sono alcune parole citate da Pietro Calamandrei durante il periodo della guerra e della Resistenza italiana. Per resistenza si intende l’opposizione, militare o anche politica, condotta nell’ambito della seconda Guerra mondiale. La resistenza costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica italiana. Da qui infatti si scrisse la Costituzione fondandola sulle sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai principi della democrazia e dell’antifascismo.

Il 2 giugno 1946 il popolo decise con un referendum se essere un paese sotto la monarchia oppure una Repubblica. Circa 12 milioni di persone votarono per quest’ultima mentre 10 milioni votarono per la monarchia. Per la prima volta votarono anche le donne. La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano. Fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947.

La Costituzione è formata da 139 articoli e il primo articolo dice che la sovranità appartiene al popolo. Prima il sovrano era il re, ora diventa il popolo. Il presidente della Repubblica deve anche lui rispettare la Costituzione e deve controllare che il Governo e il Parlamento la rispettino. “La pace, la libertà, il lavoro, la famiglia la scuola, le diversità culturali portate dall’immigrazione, la scienza, l’arte e il rispetto dell’ambiente sono valori che la Costituzione ci indica per realizzare una società moderna, libera, giusta e pacifista. I giovani, ai quali è rivolto in modo particolare questo lavoro, rappresentano la più grande speranza per la loro realizzazione. E per imparare a usare la vera politica, fatta da persone elette perché oneste e competenti, che sono al servizio del popolo e credono nei grandi ideali che hanno fatto la storia dell’umanità”

POESIALibertà La libertà è come un uccello, Che spicca il volo più bello! La libertà è come un delfino, Attraversa ogni fondo marino! La libertà … È un diritto! Chi la priva Compie solo un irregolarità; Proprio come i nazisti, Che rendevano i nostri bei giorni Sempre più tristi! La paura era presente Come l’esercito possente … Che l’Italia attaccò. Ma un bel dì, l’esercito si ritirò E così la pace in Italia di nuovo tornò! CarmineSessa