L’UNITA’ DI APPRENDIMENTO Scuola A. Cesari, 18 febbraio 2015.

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L’UNITA’ DI APPRENDIMENTO Scuola A. Cesari, 18 febbraio 2015

Un breve quadro teorico: Lo sviluppo di competenze richiede una didattica che agisca esplicitamente: sull’autonomia degli alunni nel gestire e comprendere le tappe del proprio processo di apprendimento sulla consapevolezza del proprio sapere e delle proprie capacità sulla responsabilità verso il proprio sapere: l’alunno deve motivare le proprie scelte e il modo con cui utilizza capacità e saperi Es: l’autocorrezione

Cos’è l’unità di apprendimento? E’ un percorso di apprendimento che ha lo scopo di realizzare un prodotto (ad es. uno spettacolo teatrale, la realizzazione di una presentazione digitale, di un cartellone …) Sviluppando nuove competenze (ad es. lavorare in gruppo, recitare, utilizzare strumenti digitali…) Con una partecipazione attiva degli studenti (ad es. lavoro di gruppo, recita, ecc.) insieme a lezioni tradizionali e frontali Con un momento di valutazione e riflessione finale (verbalizzazione)

L’unità di apprendimento Può coinvolgere tutti gli insegnanti e le discipline (ad es. competenze sociali e civiche - educazione ambientale…) Può coinvolgerne solo alcuni (ad es. l'acqua – italiano, scienze, educazione all’immagine, religione, storia e geografia) Deve essere strutturata (tempi, modalità di svolgimento, obbiettivi, verifica e valutazione…) Sarebbe utile prevedesse una presentazione finale pubblica (alla classe, alla scuola, ai genitori, in un concorso…)

Per poi valutare le competenze e le UdA si possono strutturare varie tipologie di prove: disciplinari (es. prove di verifica) pluridisciplinari (es: una prova comune per le diverse discipline) trasversali/per competenze chiave (es. ? Griglie di valutazione?) per simulazione di realtà (es. fingiamo di dover presentare un argomento ad alunni in visita su…) per compito di realtà (es. spettacolo teatrale, organizzazione dell'uscita…)

Qualsiasi sia la tipologia, le prove debbono avere caratteristiche precise Esplicitazione della competenza (o delle competenze) oggetto di verifica (declinate in abilità e conoscenze). Descrizione precisa e completa del compito, e delle modalità di svolgimento, in modo che lo studente possa svolgerlo in autonomia. Individuazione di strumenti, supporti, risorse etc. da mettere a disposizione durante lo svolgimento del compito. Il compito proposto deve rientrare in una tipologia riconoscibile da parte degli allievi con la presenza di elementi che lo studente ha già appreso e, nello stesso tempo, elementi di novità (l’utilizzo, in situazioni nuove e diverse, di ciò che lo studente ha appreso). Presenza di esercizi che chiedano di ricostruire il processo di esecuzione della prova e di riflettere sui risultati.

Le rubriche di osservazione e valutazione La valutazione delle prove di competenza richiede che si presti attenzione sia ai risultati o prodotti sia al processo con cui si sono conseguiti; pertanto per ciascuna prova è utile costruire - una rubrica per la valutazione dei risultati - ed una per l’osservazione del processo

La rubrica di valutazione dei risultati dovrebbe prevedere: La definizione delle competenze valutate; L’individuazione, per ogni dimensione considerata, delle evidenze e dei relativi indicatori; La definizione dei livelli di accettabilità (“sufficienza”)relativamente agli indicatori previsti.

La rubrica di osservazione dovrebbe contenere indicatori che permettano di rilevare, in forme non impressionistiche, alcuni dati relativi al modo con cui lo studente svolge la prova (vedi griglia di osservazione – modalità di svolgimento della prova)

Correzione con gli alunni La lettura / interpretazione delle rubriche di valutazione dei risultati e di osservazione del processo è un momento che si può ( si deve?) condividere con l’allievo, anche al fine di promuoverne la consapevolezza rispetto agli esiti (prodotto) e rispetto al percorso di realizzazione del compito (processo).

Pronti ?... Via... Per iniziare a lavorare per competenze possiamo scegliere varie strade: 1- Utilizzare materiali già pronti (ne esistono moltissimi, sia cartacei che in internet – es piazza delle competenze sito del Miur USR Veneto, ecc…) 2- Utilizzare i percorsi già fatti nella nostra scuola (es materiali pubblicati lo scorso anno sul sito, o altri realizzati dai colleghi) 3- Sistematizzare lavori che già svolgo (es: progetti) in modo da renderli valutabili per competenze 4- Provare con i colleghi del team a strutturare un percorso condiviso per competenze.

Per studiare un po’… Bibliografia essenziale La didattica per competenze di Franca Da Re, ed. Pearson Insegnare per competenze di Federico Batini, ed. Loescher I saperi disciplinari nel curricolo per competenze di Elvira Zuin, ed. Erickson