ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 7

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Transcript della presentazione:

ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 7 CURRICOLO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PREMESSA e presupposti culturali Le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione sostituiscono le Indicazioni precedenti di cui agli allegati A, B, C e D del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e le successive Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 31 luglio 2007. Dall’anno scolastico 2012-2013, le scuole dell’infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado dell’Istituto Comprensivo Lucca 7, hanno elaborato un’ offerta formativa avendo come riferimento sia i parametri adottati i precedenti anni scolastici sia, in modo graduale, i criteri e i contenuti delle “Indicazioni Nazionali” in modo tale che dall’ anno scolastico 2012/2013 e 2013/2014 tutte le componenti del POF fossero compatibili e coerenti sia con i Documenti Ufficiali che con le esperienze maturate nell’ambito del contesto scolastico, con le esigenze del territorio, dell’extrascuola in generale.

Le Indicazioni nazionali: sono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare; sono contestualizzate ed elaborate secondo specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione Presentano dei traguardi per lo sviluppo delle competenze che costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi. Contengono gli obiettivi di apprendimento, organizzati in nuclei tematici, che individuano i campi del sapere, le conoscenze e le abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze

I Campi di esperienza Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. Nella scuola dell’infanzia i Campi di Esperienza contengono i traguardi per lo sviluppo della competenza, suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario e corrispondono a: il sé e l’altro; il corpo e il movimento; immagini, suoni, colori; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo; oggetti, fenomeni, viventi; numero e spazio.

Le discipline di insegnamento: Nella Scuola Primaria e Secondaria di I° grado le discipline sono: Italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica, scienze, musica, arte e immagine, educazione fisica, tecnologia. L’insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione» è assicurato nei modi previsti dal decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 e dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, secondo quanto previsto nelle Indicazioni nazionali – Finalità generali, é disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).

Gli Obiettivi del Collegio Docenti: necessità di mettere a punto un curricolo di Istituto verticale (competenze disciplinari e competenze per l’esercizio della cittadinanza, traguardi, obiettivi di apprendimento, profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, certificazione delle competenze) definire il significato di alcune “parole Chiave” come indicato nei Documenti Europei e nelle stesse “Indicazioni Nazionali” (nell’Appendice Allegato 1 sono esplicitati i significati di competenza, conoscenza, abilità, obiettivi di apprendimento, traguardi di sviluppo delle competenze, competenze chiave di cittadinanza, competenze chiave per l’apprendimento permanente) attivare il lavoro dei dipartimenti disciplinari agli scopi sopra evidenziati, (raggruppati per aree disciplinari per definire in modo rigoroso la dimensione evolutiva delle competenze (declinazione, progressività e gradualità) partire dal curricolo d’istituto per elaborare la programmazione educativa e didattica con riferimento ai campi di esperienza, alle aree disciplinari e/o discipline

Predisporre un “curricolo di Istituto” “in verticale” coerente con i traguardi formativi e gli obiettivi di apprendimento previsti dal documento nazionale che fosse: espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica esplicitato secondo le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto predisposto all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici dei singoli Campi di esperienza e delle singole Discipline

Per individuare: - le integrazioni fra le discipline (nota *) - la loro possibile aggregazione in aree (Nota*) - le esperienze di apprendimento più efficaci (Piano offerta formativa) - le scelte didattiche più significative (Piano offerta formativa) - le strategie più idonee (Piano offerta formativa) - le azioni di continuità e di orientamento (Piano offerta formativa) - il Piano di Inclusione - la valutazione - la certificazione delle competenze - i processi valutativi interni e le valutazioni esterne (processo autovalutativo di Istituto e relativo Piano di Miglioramento)

Nota * : Così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche, il lavoro per Dipartimenti è stato svolto sia secondo la modalità di “aggregazione delle discipline in aree”, sia considerando le discipline unitariamente ma caratterizzate da un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che renderebbero improponibili rigide separazioni, quindi ricondotte all’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Una parte del lavoro dipartimentale, esplicitato comunque attraverso la presente documentazione e contenuto nel POF di Istituto, è in fase di completamento.

Appendice Allegato 1

1) traguardi per lo sviluppo delle competenze: “Rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano delle piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo” Le competenze (e/o standard formativi): indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

3) La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo del 7 settembre 2006 riferita al Quadro europeo contiene anche le seguenti definizioni: - “CONOSCENZE”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche - “ABILITÀ”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Obiettivi di apprendimento Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi (3 +5 +3 anni del primo ciclo)

Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Il profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo/ragazza deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione: “Lo studente al termine del primo ciclo di istruzione, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità; è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni”.

Competenze chiave di Cittadinanza (trasversali a tutte le discipline, campi di esperienza da acquisire al termine dell’obbligo di istruzione (10 anni) • imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro • progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie d’azione e verificando i risultati raggiunti • comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni,e cc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)

• collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizza-zione delle attività collettive, nel riconosci-mento dei diritti fondamentali degli altri • agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità • risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline • individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica

Competenze Chiave per l’apprendimento permanente 1) comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 2) comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni(comprensione orale, espressione orale,comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La compe-tenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. 4) competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

5) Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo. Questacompetenzacomprendelaconsapevolezzadelproprioprocessodiapprendimentoedeipropribisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa,sul lavoro,nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza 6) competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risol-vere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

7) Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. 8) consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

LE COMPETENZE utili per la vita Sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita. L’impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte degli Stati aderenti all’Unione europea l’adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario, la diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, le differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono l’espressione di una pluralità di modi di sviluppare e realizzare tali competenze. Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita.