La Grecia dopo le guerre persiane Rivalità fra le diverse città greche cause Temistocle fece costruire una lunga cinta di mura che chiudevano il porto e la città di Atene ( le cosiddette «lunghe mura») Atene si mise a capo della Lega delio-attica o Lega di Delo: il denaro che ogni alleato doveva versare veniva depositato nel santuario di Apollo a Delo Nel 454 il tesoro della lega viene trasferito ad Atene : il tributo alla lega era diventato un tributo ad Atene I confederati che avevano provato a ribellarsi furono sottomessi con la forza Conflitti interni alla città: Temistocle propone un’alleanza con i persiani contro Sparta; Cimone, al contrario, propone un’alleanza con Sparta e l’espansione sul mare Cimone prevale e fa un accordo con Sparta: a Sparta tocca il predominio sulla terra, ad Atene quello sul mare Temistocle, considerato un traditore, scappa in Persia Cimone nel 462 fu ostracizzato
L’età di Pericle POLITICA ESTERA Massimo espansionismo ateniese Ripresa della guerra contro i persiani che si conclude con la pace di Callia ( 446-445) Pace trentennale con Sparta POLITICA INTERNA Pericle estende a tutti i cittadini il diritto di accedere alle cariche pubbliche e stabilisce un compenso ( il diritto di partecipare alla vita democratica viene esteso anche ai ceti inferiori) Nuova legge sulla cittadinanza: era cittadino solo chi era figlio di padre e madre entrambi cittadini I meteci ( residenti esclusi dalla cittadinanza) non potevano partecipare alla vita politica Fioritura in tutti i campi della cultura: costruzione di splendidi edifici pubblici ( la nuova acropoli, il Partenone), sviluppo del teatro ( commedia e tragedia) e della filosofia
La guerra del Peloponneso: I FASE I tributi per finanziare le opere pubbliche richiesti alle città erano sempre più onerosi Le città alleate e atre poleis si alleano con Sparta, sentendosi minacciate da Atene Nel contrasto tra Corfù e Corinto ( alleata di Sparta), Atene si schiera dalla parte della prima Gli Spartani intervengono e inizia la guerra ( 431 a.C.) Sparta e i suoi alleati ( lega peloponnesiaca) sono più forti via terra, mentre la lega di Delo via mare Gli spartani chiedono aiuto alle colonie greche di Sicilia, in particolare a Siracusa e ai persiani L’esercito dei peloponnesiaci invase e devastò l’Attica Ad Atene si diffonde una terribile pestilenza in cui morì anche Pericle ( 429 a.C.) Seguirono anni di ripetuti scontri che non condussero a risultati positivi Nel 422 a.C. fu firmata la pace di Nicia che scontentò molti ateniesi ed alleati
La guerra del Peloponneso: II FASE Alcibiade, parente di Pericle, propone al’ecclesia di accettare la richiesta di aiuto di Segesta ( città della Sicilia) contro Siracusa, alleata di Sparta 415: spedizione navale ateniese in Sicilia Alcibiade viene coinvolto nello scandalo delle “erme” : le immagini del dio Ermes, mutilate, fanno pensare ad un complotto in cui si ritiene sia coinvolto Alcibiade Alcibiade invece di tornare ad Atene per rispondere all’accusa, preferisce scappare a Sparta con cui si allea L’assedio di Siracusa si concluse con la disfatta degli ateniesi, grazie anche agli aiuti inviati da Sparta alla città siciliana, dietro consiglio di Alcibiade
Il tramonto di Atene Dopo la disfatta subita a Siracusa, ad Atene un gruppo di oligarchici fanno un colpo di stato I democratici, guidati da Alcibiade, che era ritornato ad Atene, reagiscono Sparta, alleata con la Persia, attacca Atene : la flotta ateniese fu definitivamente sconfitta a Egospotami ( Asia Minore) Resa di Atene nel 404 a.C. Condizioni di pace durissime: 1) abbattere le mura; 2) consegnare la flotta; 3) rinunciare ai territori sul mare; 4) entrare in posizione subordinata nella Lega del Peloponneso Abrogazione della costituzione democratica e governo di trenta oligarchi ( trenta tiranni): regime durissimo
Il governo di Sparta Sparta impose alle poleis i governi oligarchici e le privò di ogni libertà di azione in politica estera Ad Atene il governo durissimo dei Trenta tiranni favorì la reazione dei democratici che riuscirono dopo un anno a riportare la democrazia Sparta è nuovamente coinvolta nella guerra contro i persiani che si conclude con la “pace del gran re” imposta dai persiani Tebe, città della Beozia, attacca e sconfigge Sparta definitivamente nella battaglia di Leuttra ( 371) : fine del mito dell’invincibilità di Sparta Tebe diventa la città più potente della Grecia
LA MACEDONIA si estende a nord della Grecia Abitata da pastori e contadini È governata d un re eletto d un’assemblea di guerrieri Il re era un capo militare non un sovrano assoluto Il re Filippo II istituì la cosiddetta “falange macedone”, consolidò i confini del suo territorio, si impossessò delle miniere d’oro della Tracia
Filippo II conquista la Grecia Filippo II , con astuzia, si propose non come il conquistatore della Grecia, bensì come colui che avrebbe riportato la pace che da decenni le poleis inseguivano inutilmente Atene e Tebe si alleano contro Filippo II ma vengono duramente sconfitte nella battaglia di Cheronea (338) Filippo II costringe le poleis ad aderire alla lega di Corinto Filippo II muore mentre prepara la guerra contro la Persia e il progetto sarà continuato dal figlio Alessandro
Alessandro Magno Alessandro, dopo aver stroncato un altro tentativo di ribellione delle città di Tebe e di Atene, conquista le città greche della Ionia, costringendo Dario III alla fuga Dopo aver conquistato le città fenicie e l’Egitto, entra trionfalmente a Babilonia e occupa le capitali dell’impero persiano Insediatosi sul trono dei re persiani, ne adottò usi e costumi come la “prostrazione” al cospetto del re Ripresa la marcia verso oriente, conquistò i territori fino alle rive dell’Indo Mentre stava progettando una spedizione per la conquista dell’occidente, si ammalò di malaria e morì ( 323 a.C.)