YOGATERAPIA IN RSA 1 1 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba Esperienze di yogaterapia 2007-2011 Fondazione Giuseppina Prina Erba Maria Cristina.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cartella Riabilitativa
Advertisements

Una definizione L’educazione terapeutica:
La riabilitazione neurocognitiva del movimento
Parma Fabio Pessina Azienda Ospedaliera Universitaria
Anno Scolastico Scuola dellInfanzia S. Lucia Fasanara.
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
Dr. Antonio Perruggini Direttore Casa Protetta “Cavallino Hotel” – Modugno (Ba)
Assistenza alla persona con problemi di mobilizzazione
ATTIVITA’ DI VITA E MOBILIZZAZIONE
INTRODUZIONE ALLA GIORNATA DEDICATA ALLA MULTIPROFESSIONALITA’ E ALLA ACCETTAZIONE/CONOSCENZA DEL MALATO: IL RUOLO DI OGNI PROFESSIONISTA DELLA RIABILITAZIONE.
Ai confini della coscienza:la ricerca del contatto..
ASL Viterbo Servizio Prevenzione e Protezione
Dallingresso alloutcome. Il Lavoro del TEAM dallincontro al contratto terapeutico.
METODOLOGIE OPERATIVE E CRITERI DI VERIFICA
LA GESTIONE INTEGRATA DI UTENTI CON BISOGNO RIABILITATIVO SEMPLICE ELEGGIBILI PER CONSULENZA A CURA DEL FISIOTERAPISTA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE -
TEMPI DI VITA; TEMPI DI LETTURA IL PROGETTO E STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA DI OLIVETO LARIO E LA R.S.A SAN GIORGIO E LEDUCATRICE.
Sintesi conclusiva a cura di Marco Brunod (Studio APS) Assemblea dei soci Milano, 29 marzo 2009 Analisi dei processi e degli assetti organizzativi dellAssociazione.
Assemblea generale assistiti , familiari, rappresentanti legali
La mia autostima.
"La principale sfida del XXI secolo è: come prendere un corpo
MODELLO DI TRATTAMENTO MULTIDISCIPLINARE NON FARMACOLOGICO DEL
RELAZIONE TRA POSTURA E L’ATTIVITA’ SPORTIVA NELL’ETA’ EVOLUTIVA
Corso ABC Rivolto ai familiari coinvolti nella cura di persone affette dalla malattia di Azheimer o da altre forme di demenza. Premessa Oggi da più parti.
“Metodologia di trattamento per docenti fisioterapisti”
La prospettiva riabilitativa
IL PERCORSO DELLA PERSONA CON ICTUS CEREBRALE
Il Progetto Riabilitativo Individualizzato
LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA
Convegno ACOS 26/10/2013 Aspetto relazionale nelle cure riabilitative Dot. Patrizia Di Fazio Policlinico A.Gemelli.
Gli interventi dedicati alla Demenza e altre forme di Handicap
LA TERAPIA DELLA BAMBOLA
ATTIVITA’ FISICA ADATTATA IN RSA
PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE CONNESSE AL DOPING
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
Corso Integrato Malattie del Sistema Nervoso Centrale
VOUCHER SOCIO SANITARIO MISURA PROROGATA FINO A DICEMBRE 2015
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
Maurizio Nespoli Responsabile progetto NETCRIP U.O.C. Riabilitazione
Ambulatorio Parkinson e Disturbi del Movimento, Varese
Sezione di Como dell'Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) 55°Congresso Nazionale SNO di Como – Venerdi 24 aprile 2015 Intervento del Presidente.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO
Intervento Riabilitativo. Valutazione Iniziale Diagnosi Funzionale Programma Riabilitativo Intervento terapeutico Valutazione finale o Verifica.
L’attività motoria al Centro Diurno Alzheimer di Rovereto
“La psicoterapia della Gestalt” un approccio olistico
IL RESPIRO CONSAPEVOLE dr
SCUOLA DELL’INFANZIA Laboratorio di Espressione Corporea
Incontro di informazione sulla malattia di Alzheimer.
2 L'Associazione Nata nel 1975, AVO rappresenta una delle realtà più attive nel settore del volontariato in ambito socio-sanitario. A Milano è presente.
I GRUPPI DI CAMMINO: promuovere il movimento e la socializzazione per guadagnare salute Dott.ssa Silvia Celada U.O. Medicina Preventiva nelle Comunità.
Dott.ssa Mara Fantone Psicologa - Psicoterapeuta
“progetto integrato di prevenzione e promozione della salute” “progetto integrato di prevenzione e promozione della salute” il movimento come stile di.
Presidio sanitario San Camillo Regione Piemonte struttura di riabilitazione di II° livello.
Il bambino non è debole ne povero; il bambino è padre dell’umanità e della civiltà, è il nostro maestro anche nei riguardi della sua educazione. Questa.
Le 12 Lezioni del corso 1.Il miracolo della stazione eretta 2.Le articolazioni Le articolazioni Infiammazione – I Vaccini 5.Sistema Nervoso.
Note sulla riabilitazione nella malattia di Parkinson Enrico Granieri Ferrara, 28 Maggio 2014.
Anno Scolastico Valentina Linguerri, Corine Noukeu Tokam ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO.
Necessità assistenziali nel disease management del paziente con demenza Maria Del Pesce U.O. di Neurologia Senigallia ( AN) Gestire la cronicità in un’ottica.
LE NUOVE TECNOLOGIE A SUPPORTO DELLE PERSONE ANZIANE IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’ E NON AUTOSSUFFICIENZA.
COMUNICAZIONE CORPORO SONORO NON VERBALE PRIMO ASSIOMA WATZLAVICK E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE.
DISTRUBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO (DSM IV) SINFROME DA ALTERAZIONE GLOBALE DELLO SVILUPPO PSICOLOGICO (ICD 10) Chiarimenti diagnostici.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore: Prof. Maria Angela Becchi Coordinamento.
Università degli studi di Palermo Corso di studio in Scienze delle attività motorie e sportive SINDROME IPOCINETICA Quando la sedentarietà diventa malattia.
Coordinamento psicopedagogico Terraferma 1 Dott.ssa Maria Loredana Lucamante.
Alan Ha 11 anni frequenta la 1a media. La diagnosi indica Disturbo delle abilità scolastiche Difficoltà di attenzione e di apprendimento Vi è un dubbio.
Nozioni base per allenare l’atleta disabile 1. Principio dell’adeguamento 2. Principi dell’individualizzazione 3. Principio della totalità 4. Principio.
Mangiare a scuola insegna a mangiare. Una scuola nella Scuola La mensa fa parte, non solo fisicamente, della scuola; il servizio di ristorazione collettiva.
Corso di Perfezionamento in DIFFICOLTÀ E DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO Il Polo “M. T. Bozzo” Per informazioni Polo M.T. Bozzo Vico s. Antonio, 5/7 Genova.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE DELLA PROGNOSI AL PAZIENTE ED ALLA FAMIGLIA Maria Rita Magnarella Dipartimento di Medicina Riabilitativa “San Giorgio” Ferrara.
Yoga in Comune Un nuovo strumento Un nuovo strumento per migliore la vostra vita in ufficio per migliore la vostra vita in ufficio Progetto WHP Comune.
Coordinamento psicopedagogico Terraferma 1 Dott.ssa Maria Loredana Lucamante.
Transcript della presentazione:

YOGATERAPIA IN RSA 1 1 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba Esperienze di yogaterapia Fondazione Giuseppina Prina Erba Maria Cristina Gerosa

ATTIVITÀ DEDICATE ALLA PERSONA IN RSA 2 Animazione e Attività ricreative e socializzanti Fisiochinesiterapia Logopedia Musicoterapia Psicomotricità Yogaterapia Terapia occupazionale Riabilitazione cognitiva 2 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba

I DATI DELL’ESPERIENZA 5 anni ( ) Circa 40 pazienti Circa 500 trattamenti di piccolo gruppo o individuali 4 4 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba

TIPOLOGIA DEI PAZIENTI MALATTIA DI PARKINSON ANZIANI CON PROBLEMATICHE VARIE 5 5 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba

UTENZA Malati di Parkinson ad uno stadio non troppo avanzato di malattia Degenti anziani con problematiche di ansia e ritiro bisognosi di attività socializzanti di piccolo gruppo 6 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba

CONTROINDICAZIONI Decadimento cognitivo importante Problematiche fisiche importanti da trattarsi con fisioterapia Scarsa propensione o avversione all’attività 7 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba

L’ITER TERAPEUTICO La presa in carico del paziente avviene in seguito alla segnalazione del medico di reparto e/o in seguito alla valutazione dello specialista fisiatra Invito del paziente a partecipare e/o osservare l'attività Valutazione ed eventuale inserimento nell'attività individuale o di gruppo 8 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba

DURATA DEL TRATTAMENTO Il trattamento prevede una, due o tre sedute settimanali a seconda dei casi La durata è determinata dalle condizioni fisiche e cognitive del paziente e dalla sua voglia a partecipare La sospensione dei trattamenti è quindi determinata da condizioni psicofisiche troppo deteriorate o per decisione del paziente 9 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba

OBIETTIVO DELLO YOGA COL PAZIENTE ANZIANO Obiettivo centrale della proposta di yoga per il paziente anziano è la possibilità di scoprire, valorizzare e ampliare le forze di salute individuali risvegliando possibilità curative interne nelle varie le componenti dell’ essere: mente, emozioni, corpo. M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba 10

AREE DI STIMOLAZIONE DELLA YOGATERAPIA 11 M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba AREA DELLA SOCIALIZZAZIONE Grado di partecipazione e interazione AREA MOTORIA Scioltezza, possibilità di movimenti nello spazio, rilassamento, respirazione VALUTAZIONE DI RISPOSTA AL TRATTAMENTO AREA COGNITIVA Comprensione dello stimolo (verbale o su imitazione e induzione)

RISULTATI DELLA PROPOSTA DI YOGATERAPIA La pratica yoga può aiutare a migliorare lucidità e chiarezza mentale e sviluppare capacità di rilassamento. Sul piano fisico può migliorare la rigidità articolare, il tono muscolare e in generale la capacità di movimento e il rapporto col proprio corpo. Attraverso il rinforzo delle parti sane, e delle risorse interiori può incrementare fiducia e speranza. M.C.Gerosa: "Yoga in RSA" Fondazione G.Prina Erba 12