I L S ISTEMA I NFORMATIVO S OCIALE NELLA R EGIONE P IEMONTE a cura di Giovanna Tresso.

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Transcript della presentazione:

I L S ISTEMA I NFORMATIVO S OCIALE NELLA R EGIONE P IEMONTE a cura di Giovanna Tresso

PREMESSA Sintetizzare il percorso, avviato dall’Amministrazione Regionale del Piemonte in riferimento al tema della raccolta dati e del Sistema Informativo Sociale nel suo concetto più ampio. Occasione per “fare il punto”, per verificare cioè se e con quale modalità attraverso l’uso condiviso delle nuove tecnologie stia cambiando il lavoro sociale.

C OSA INTENDIAMO PER S ISTEMA I NFORMATIVO DEI S ERVIZI S OCIALI ? Insieme, logicamente integrato, di: metodi, strumenti, procedure e tecniche per la selezione, la raccolta, l’archiviazione, l’elaborazione e la restituzione di informazioni relative all’area delle politiche sociali” Malosco 1991

IL SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE IN PIEMONTE L’attività della Regione Piemonte nello sviluppo di iniziative per la realizzazione di strumenti atti alla gestione automatica di flussi informativi, relativi al settore sociale, ha avuto inizio subito dopo l’emanazione del DPR 616 intorno al 1977/78 ma vede prime significative iniziative già a partire dal L’evoluzione del Sistema da SISA a SIS nel corso di questi anni può essere così sintetizzato

ANNI ‘70 Prime rilevazioni: anagrafe minori soggiorni di vacanza assistenza domiciliare Censimenti una-tantum come per le Ipab Realizzate dall’allora Assessorato all’Assistenza con primi tentativi di “restituire i dati”

ANNI ‘80 Nasce il SISA regionale per rispondere ai bisogni informativi della legge n.20 del 1982 Si attivano alcuni flussi informativi riconducibili al concetto di “osservatorio informativo” inteso come gestione coordinata di informazioni omogenee rispetto ad un obiettivo informativo in relazione ad un determinato ambiente, conteso,area problematica ecc.

ANNI ‘80 Nel giugno 1988 inizia il progetto della “cartella automatizzata dei servizi sociali di base”. La fase sperimentale, che vide coinvolte all’inizio circa 20 persone impegnate in un gruppo di lavoro, è durata circa tre anni.

ANNI ‘90 Si consolidano le procedure già definite precedentemente Affidamenti di minori, Assistenza Domiciliare, Spesa socio-assistenziale dell’USSL, Presidi socio assistenziali e relativa utenza (Minori e Adulti/Anziani), Corsi di formazione personale S.A., Asili nido IPAB, Soggiorni di vacanza per i minori, Centri diurni per disabili, Associazioni di volontariato, Cooperative sociali.

ANNI 90 Terminata la fase sperimentale del progetto S.I.S.A. “Cartella automatizzata dei servizi sociali di base” la procedura viene distribuita dalla Regione, ad uso gratuito, a tutti i servizi sociali del territorio. Per supportare adeguatamente gli enti viene avviato un primo momento formativo

ANNI 2000 si prosegue nella gestione delle procedure più consolidate e si avviano le fasi per la costruzione di strumenti quali la“relazione annuale” e il “prospetto di rendicontazione” nasce il primo glossario “Definizioni e regole per la compilazione della “relazione annuale” e del “prospetto di rendicontazione”.

ANNI 200 Avvio di riflessioni condivise sulla nascita di un Sistema Informativo Sociale a livello nazionale Viene costituito l“Osservatorio Infanzia e Adolescenza” per soddisfare l'esigenza di costruire un panorama delle condizioni dei bambini e degli adolescenti in Piemonte, in attuazione della L. 451/97.

I L SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE NAZIONALE L’esperienza della Regione Piemonte va di pari passo con analoghe esperienze condotte dalle Regioni italiane. Si possono individuare due periodi: Comit-Sinsa dal 1986 al 1989 e in particolare lo Stage di osservazione sul sistema informativo socio assistenziale tenutosi a Torino il 4-5 maggio 1989” CISIS dal 1999 ad oggi e in particolare il seminario sulla cartella sociale tenutosi a Trieste il maggio 2006

I L SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE NAZIONALE Mancata attuazione art.21 legge 328. Ma avvio del rapporto tra Cisis e Istat per raggiungere l’obiettivo di non avere una ridondanza di rilevazioni. In Piemonte c’è una unica rilevazione che comprende le esigenze regionali e nazionali: presidi SA (annuale) spesa socio-assistenziale dei Comuni singoli e associati (annuale) asili nido e strutture prima infanzia integrata con la rilevazione della spesa

I L SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE NAZIONALE Definizione del Nomenclatore Interregionale degli interventi e dei servizi sociali approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 29 ottobre 2009 a conclusione del lavoro istruttorio condotto dalla Commissione Politiche Sociali e dal CISIS Da sottolineare che si sta predisponendo l’aggiornamento.

I FLUSSI INFORMATIVI E LE BASI DATI Flussi informativiUnità di rilevazioneEnte rilevatorePeriodicitàModalità di trasmissione Spesa socio-assistenziale e Utenti (con Istat) Soggetto Gestore e Comune annualeFogli xls “bloccati” Presidi Socio Assistenziali (con Istat)Presidio annualeOn-line su Rupar Minori in affidamentoSingolo utenteSoggetto GestoreannualeFogli xls “bloccati” Minori in presidioSingolo utentePresidioannualeFogli xls “bloccati” Albo delle cooperative socialiCooperative SocialiProvinciain tempo realeOn-line su Rupar Registro delle organizzazioni di volontariatoOrganizz. VolontariatoProvinciain tempo realeOn-line su Rupar Anagrafe delle associazioni di promozione sociale Associazioni di promozione socialeProvinciain tempo realeOn-line su Rupar Rilevazione servizi per la prima infanzia Servizi per la prima infanziaProvinciaannualeOn-line su Rupar Formazione professionale per operatori SSAEnti di FormazioneProvinciaannualeOn-line su Rupar

LE BASI DATI SU “SISTEMA PIEMONTE” PISTA Piemonte STAtistica e BDDE sp Il servizio, completamente rinnovato, consiste in un sistema informativo on-line volto alla gestione e integrazione di informazioni provenienti dalla Banca Dati Demografica Evolutiva (BDDE) a cui si sono aggiunti altre banche dati.

LE BASI DATI SU “SISTEMA PIEMONTE” : DUE ESEMPI CONTRADDITTORI OSIA Il servizio consultabile dal sito Web denominato “Osservatorio regionale Infanzia e Adolescenza” consente sia la consultazione di dati statistici demografici, sanitari, scolastici e sociali dei minori che l'analisi dei servizi offerti. PABI per il Sociale Il servizio, promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con le ASL regionali, avrebbe dovuto permettere di interrogare la base dati del sistema informativo Passaporto delle abilità (PABI).

P ROGETTI SIGNIFICATIVI Collaborazione con l’Università per: INDICATORI SOCIALI 2006 MISURE DELLA SALUTE SOCIALE IN PIEMONTE PIANO SOCIALE

GRAZIE PER L’ATTENZIONE