TUTTA MIA LA CITTÀ. Le seconde generazioni risorse di cittadinanza per l’inte(g)razione FORMAZIONE RESPONSABILI DI SEDE Roma, 26-27 settembre 2015.

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TUTTA MIA LA CITTÀ. Le seconde generazioni risorse di cittadinanza per l’inte(g)razione FORMAZIONE RESPONSABILI DI SEDE Roma, settembre 2015

Le parole chiave del progetto I ragazzi e le ragazze di seconde generazioni Le adolescenze in progress Cittadini in città? Spazi & identità migranti Gruppi in ricerca

I centri coinvolti e i territori di riferimento Sicilia - Palermo - Palermo Calabria - Cosenza - Spezzano Albanese Puglia - Brindisi - Cisternino Basilicata - Potenza - Brienza Campania - Napoli - Pomigliano D'Arco Lazio - Roma - Roma Sardegna - Medio Campidano - Guspini Abruzzo - Chieti - Ortona Marche - Ancona - Ancona Toscana - Prato - Prato Liguria - Genova - Genova Umbria - Terni - Terni Piemonte - Cuneo - Cuneo Lombardia - Milano - Paullo Friuli Venezia Giulia - Udine - Pordenone Veneto - Verona - Costermano

Le logiche del progetto Metodologia d’intervento multilivello (minori, adulti, istituzioni) finalizzata a favorire processi d’inclusione e cittadinanza INTERCETTARE diversi problemi sociali: – la necessità di costruire occasioni e spazi di interazioni tra pari con un approccio interculturale; – comprendere come rendere i contesti locali maggiormente attenti alle esigenze dei ragazzi e alla loro presenza; – decostruire schemi fissi di riferimento e stereotipi legati all'origine e alla migrazione (non compiuta); – dare voce e ascolto alle innumerevoli storie di adolescenze in ricerca

Le logiche del progetto La promozione di relazione sociali tra pari, con la facilitazione degli adulti, è volta a favorire una migliore integrazione, intesa come dialogo e scambio tra portatori di culture (Santerini, Reggio, 2007), piuttosto che di assimilazione. Adolescenti che condividono gli spazi della stessa città: elemento che accomuna i partecipanti con cui avviare in modo creativo reti sociali accoglienti. L’intervento intende avviare un dialogo anche con le famiglie, le istituzioni e le amministrazioni locali: 2G come sfida e risorsa su cui interrogarsi e nuove cittadinanze possibili e costruibili con il contributo di tutti.

Le logiche del progetto Mettersi in ascolto dei ragazzi e comprendere il loro punto di vista, le loro rappresentazioni, il loro modo di interpretare gli spazi che frequentano maggiormente: la città, la scuola, la società, la casa. Gli adolescenti potranno esprimersi attraverso diversi linguaggi comunicativi, diventando “ricercatori sul campo” (Save the Children, 2007; Granata & al. 2009; Belotti, 2014).

Le logiche del progetto Metodologia della ricerca partecipata con gli adolescenti (Cerantola, 2014; Deluigi, 2014): RISCOPRIRE con i ragazzi lo spazio come luogo significativo del loro essere adolescenti e ritrovarsi, ideare attività, più o meno informali, in territori che possono essere abitati e vissuti in modo differente. I contesti locali saranno ESPLORATI da gruppi costituiti da ragazzi italiani e di seconde generazioni, per porre in evidenza differenze e/o similitudini nel vivere gli spazi cittadini, per non creare spazi ghetto e per offrire occasioni di maggiore inte (g)razione, confronto e dibattito su aspetti che accomunano gli adolescenti. DECENTRARE la figura dell’adulto affinché gli adolescenti possano dare una loro lettura e interpretazione “dell’essere di seconde generazioni”, avviando processi sociali di comunicazione e reciproco riconoscimento con il mondo adulto (Ambrosini, 2004; 2009; Deluigi, 2013).

Obiettivo generale Favorire l'inclusione delle seconde generazioni… Attraverso la narrazione da parte dei ragazzi di seconda generazione della “loro” città e degli spazi per loro significativi (quelli in cui interagiscono maggiormente, quelli a cui si sentono appartenenti, quelli che vivono nel privato) si intende sperimentare la costruzione di percorsi di cittadinanza ed aprire spazi di integrazione tra pari in cui condividere percorsi di crescita, dialogo e mediazione dei conflitti. Dare voce alle adolescenze e alle diverse appartenenze vuol dire anche ascoltare la complessità di identità in crescita, spesso in dialogo/conflitto con le proprie radici culturali, familiari e sociali. Descrivere e attraversare gli spazi comuni agli adolescenti è un primo passo per restituire maggiore consapevolezza – ai ragazzi e agli adulti – della coesistenza di più culture, significati, valori che sono compresenti nello stesso ambiente, per costruire ponti di interazione e prossimità.

Obiettivi specifici 1) creare percorsi di cittadinanza e partecipazione, attraverso l’attivazione di gruppi di ricerca-azione tra pari in cui incontrarsi, riflettere, progettare e comunicare le proprie idee relativamente al sentirsi parte di un contesto e alle modalità di viverlo; 2) dare voce ai ragazzi di seconda generazione attraverso l’uso di linguaggi diversi, affinché possano esprimere il proprio pensiero e costruire progettualità condivise; 3) incrementare nei destinatari la conoscenza e comprensione di una città " a misura di ragazzo" attraverso la descrizione dei luoghi e degli spazi cittadini e dei legami in essi esistenti; 4) sperimentare esperienze di ricerca partecipata, CON gli adolescenti, focalizzandosi su identità e differenze ed orientando i ragazzi alle dinamiche di scambio e cooperazione.

Le metodologie 1) learning by doing, sperimentazione diretta con linguaggi differenti attraverso l’utilizzo di tecniche e strumenti diversi per ritrarre e rappresentare la realtà con gli occhi dei giovani (video, foto, musica…);

Le metodologie 2) la ricerca partecipata con adolescenti come metodologia in cui sviluppare un incubatore di idee, suggestioni, proposte in un contesto di fiducia e di condivisione. La produzione e la condivisione di saperi avviene interpellando i destinatari del progetto, ragazzi delle seconde generazioni e loro coetanei, come portatori di interessi, di competenze e soggetti di esperienza. I ragazzi avranno la possibilità di esercitare spirito critico e riflessività, in vista di una condivisione che sollecita all'impegno e alla progettualità personale e di gruppo.

Le metodologie 3) partecipazione sociale: i gruppi costituiti sperimenteranno esperienze di partecipazione aperte anche al territorio quale modalità e canale di attivazione di processi di community care e cittadinanza attiva. La ricerca con gli adolescenti e gli interventi di facilitazione e mediazione degli adulti consentono di coniugare la progettazione partecipata, il learning by doing, favorendo la partecipazione sociale diretta dei ragazzi e la nascita di idee innovative e di forme di prossimità e di condivisione più inclusive.

Le fasi del progetto

FASE 1: Restituzione & Rilancio Settembre 2015 – Agosto 2016 ATTIVITÀ CABINA DI REGIA NAZIONALE E LOCALE ATTIVITÀ FORMAZIONE RESPONSABILI SEDI OPERATIVE ATTIVITÀ MONITORAGGIO IN ITINERE E VALUTAZIONE

FASE 2: Dal lancio del progetto all’individuazione dei destinatari Settembre 2015-novembre 2015 ATTIVITÀ PRESENTAZIONE NAZIONALE DEL PROGETTO ATTIVITÀ ATTIVAZIONE RETI SOCIAL ATTIVITÀ RILEVAZIONE DATI QUALI/QUANTITATIVI SULLE SECONDE GENERAZIONI NELLE REALTÀ LOCALI ATTIVITÀ INDIVIDUAZIONE DESTINATARI SPECIFICI

FASE 3: Cittadinanza in progress Dicembre Giugno 2016 ATTIVITÀ CREAZIONE GRUPPO ESPERIENZIALE ATTIVITÀ PRIMI SCATTI ATTIVITÀ LO "SVILUPPO" DELLO SCATTO ATTIVITÀ IO E LA MIA CITTÀ

FASE 4: Restituzione & Rilancio Luglio 2016 – Agosto 2016 ATTIVITÀ RESTITUZIONE LOCALE ATTIVITÀ SEMINARIO NAZIONALE ATTIVITÀ MANUALE OPERATIVO

I risultati attesi Al termine del progetto, attraverso un percorso di ricerca-intervento tra pari: si saranno creati 16 gruppi (composti da 192 adolescenti di seconde generazioni e 128 ragazzi di origine italiana considerati nel progetto destinatari indiretti/beneficiari), che produrranno riflessioni e idee rispetto al percorso svolto da condividere con il territorio di riferimento; 192 adolescenti di seconde generazioni sapranno descrivere e progettare, con delle proposte concrete, un territorio “a loro misura”, anche attraverso la realizzazione di mappe di luoghi e relazioni significative; 192 adolescenti di seconde generazioni si saranno sensibilizzati e formati al dialogo e al confronto, attraverso la ricerca partecipata ed avranno acquisito strumenti di descrizione e analisi della realtà circostante e sapranno individuare le relazioni significative e le reti esistenti sul territorio; ogni gruppo costruirà, utilizzando diversi linguaggi, un prodotto finale della propria ricerca sugli spazi e sulla cittadinanza, aumentando così la consapevolezza del poter essere parte attiva di una realtà;

I risultati attesi Al termine del progetto, attraverso un percorso di ricerca- intervento tra pari: 130 adulti significativi del territorio (amministratori pubblici, genitori, insegnanti) avranno compreso gli adolescenti e avviato la progettazione con loro e per loro spazi di incontro, di dialogo, di aggregazione e inclusione, luoghi di cittadinanza e tempi di dialogo; sarà stata sperimentata, condivisa e validata una metodologia d'intervento finalizzata all'inclusione e allo sviluppo di una cittadinanza consapevole nelle seconde generazioni. Ribaltare le prospettive e ascoltare l’esperienza degli adolescenti sarà la vera sfida, così come condividere esperienze insieme sul territorio di riferimento, vissuto e percepito in modo differente da ogni soggetto.