Il cammino dei Centri per l’Istruzione degli adulti. Dai corsi E.D.A. alla nuova identità di centri per la formazione permanente e ai punti critici da approfondire a livello normativo
Un dato di riferimento Proiezioni al 2020 CEDEFOP – MEDIA LAVORATORI BASSA QUALIFICAZIONE IN ITALIA AL 37,5 % CONTRO MEDIA EUROPEA DEL 19,4%; – FORZA LAVORO ALTAMENTE QUALIFICATA AL 17% CONTRO MEDIA EUROPEA DEL 32%
Un ritardo di sistema Bassa natalità Basso tasso di istruzione Qualità modesta dei risultati di istruzione – 35% della popolazione in condizione di illetteratismo – 30% della popolazione a rischio di obsolescenza delle proprie competenze fragili FONTE: Treelle, 2010
Perché l’istruzione degli adulti è centrale? Consiglio dell’Unione Europea, “Un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione” ( ) Fino al 2020 quattro obiettivi strategici Il primo è fare in modo che l’apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà
Obiettivi e strumenti In questo documento gli Stati membri dell’UE (e quindi anche l’Italia) convengono che entro il 2020 una media di almeno il 15% di adulti dovrebbe partecipare all’apprendimento permanente. Il CPIA come spazio organizzativo dell’apprendimento degli adulti: completamento, rientro, progettazione, reticolarità.
Criticità normativa Valore esterno della certificazione e sistema europeo delle qualifiche Meccanismo di valutazione dei percorsi didattici di secondo livello Modalità gestionali dell’accordo di rete e complessità della regia della rete per l’apprendimento permanente OM 455/97: aspetti da rivalutare
Da rivalutare Sistema crediti e libretto personale Comitato provinciale educazione degli adulti Modalità gestionali dell’accordo di rete e complessità della regia della rete per l’apprendimento permanente