ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON SONDINO NASOGASTRICO LINEE GUIDA SULLA NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE RIFERITE ALLA D.R.G. N°142 DEL 26 GENNAIO 2010
DIETISTI, MEDICI E FARMACISTI LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE è una procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare i fabbisogni nutrizionali di pazienti non in grado di alimentarsi sufficientemente per via naturale. COME SI DISTINGUE? NUTRIZIONE PARENTERALE NUTRIZIONE ENTERALE COME VIENE REALIZZATA? MEDIANTE PROTOCOLLI TERAPEUTICI E SPECIFICI NECESSITA Di UN MONITORAGGIO PERSONALIZZATO QUALI OBIETTIVI? MIGLIORARE IL DECORSO CLINICO E LA PROGNOSI DI NUMEROSE PATOLOGIE MIGLIORARE LA QUALITA’ DI VITA PREVENIRE LESIONI DA DECUBITO PER REALIZZARE TUTTO CIO’ L’INFERMIERE COLLABORA CON DIETISTI, MEDICI E FARMACISTI
Materiali dei sondini: Silicone: morbido e flessibile è il più usato Poliuretano: semirigido, garantisce una lunga durata, offre più confort al paziente perché sono più sottili e morbidi La durata del dispositivo varia a seconda della ditta produttrice e non dovrebbe superare le 4-6 settimane dal posizionamento. Preparazione del materiale per il posizionamento Verificare l’integrità della confezione e la data di scadenza del SNG Guanti monouso, Visiera anti-schizzo telo monouso, Tubetto del gel Siringa cono catetere Cerotto Bicchiere di acqua e cannuccia Fonendoscopio tappino per sondino sacchetto per raccolta liquidi organici
Preparazione del paziente Informare il paziente e assicurarsi che sia a digiuno Anamnesi recente e remota (interventi chirur.subiti,varici esofagee) Rilevare i parametri vitali Igiene del cavo orale ed eventuale rimozione protesi dentaria Detergere la cute dell’ala nasale con acqua e sapone Posizionare il paziente seduto o semi seduto,con la testa lievemente estesa Verificare la pervietà delle cavità nasali
Esecuzione della manovra Lavaggio sociale delle mani e indossare i guanti e visiera anti-schizzo Rilevare la lunghezza NEX ( naso –orecchio-xifoide):è una stima approssimativa della distanza tra la narice e la cavità gastrica Contrassegnare il punto misurato con un cerotto Lubrificare la sonda Introdurre il sondino attraverso la narice seguendo il pavimento della cavità nasale Se il paziente è cosciente nel momento in cui ha la percezione che la sonda abbia raggiunto il faringe farlo bere dal bicchiere mediante una cannuccia Mentre il paziente deglutisce procedere con l’introduzione del sondino Ispezionare il cavo orale per controllare l’eventuale arrotolamento del sondino Posizionare il cerotto all’ala nasale e fissare il sondino in modo da evitare spostamenti Non usare soluzioni con alcool, benzina, etere, provocano irritazione della cute e alterano la composizione della sonda
Valutazione del posizionamento La presenza di tosse, dispnea, cianosi, può indicare il mal posizionamento del sondino La pratica molto comune è insufflare aria nel sondino ed auscultare con il fonendoscopio il suono prodotto in ipocondrio sinistro Il metodo migliore per determinare l’esatta collocazione di un sondino è l’esecuzione di una radiografia (difficoltà organizzative domiciliari?) In disuso è la misurazione del PH mediante cartina tornasole: un PH <5 garantisce la certezza della sede esatta
Gestione del sondino Cambiare giornalmente il cerotto di fissaggio del sondino previa detersione della cute ,farlo aderire bene ,verifica della tacca della lunghezza della sonda che sporge dal naso Mantenere un’accurata igiene della cavità nasale e del cavo orale Controllare eventuali arrossamenti dell’ala nasale e/o presenza di piccole lesioni all’interno della narice :eventualmente applicare un pezzetto di medicazione a base di idrocolloidi facendone ruotare una parte all’interno di essa Eventuali spostamenti o fuoriuscita del sondino procedere per la sostituzione alternando la narice Prima-durante-dopo la somministrazione dei nutrienti e tra farmaci diversi il sondino deve essere sempre lavato con acqua per evitare l’ostruzione e l’interazione tra farmaci
Modalità di somministrazione degli alimenti I metodi di infusione variano a seconda del volume da infondere, dalle necessità caloriche e metaboliche del paziente. Nutripompa: le pompe sono in grado di erogare in maniera precisa la quantità di alimento nel tempo Caduta: molte evidenze scientifiche ne sconsigliano l’utilizzo Bolo: viene somministrato un volume variabile da 125 a 350 ml con l’aiuto di siringhe per 4-6 volte al giorno Per la velocità della somministrazione con l’utilizzo della nutripompa si veda la stessa modalità per la PEG Grazie a tutti per l’attenzione