Sistema monetario internazionale 2. Pregi del sistema aureo Stabilità Automatismo dell’aggiustamento: si avvia in modo automatico al determinarsi dello.

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Sistema monetario internazionale 2

Pregi del sistema aureo Stabilità Automatismo dell’aggiustamento: si avvia in modo automatico al determinarsi dello squilibrio nella bilancia dei pagamenti (nella realtà richiede che le Banche centrali non intervengano con operazioni di sterilizzazione, per moderare gli effetti all’interno).

Esperienza storica Realizzazione completa del primo sistema monetario aureo nel 1821 in Gran Bretagna; Realizzazione tra il 1870 e il 1880 del primo sistema aureo internazionale che resta in vigore fino al 1914 (dichiarazione di inconvertibilità delle monete a seguito dello scoppio della 1° guerra mondiale e la conseguente espansione della spesa pubblica).In quel periodo la sterlina era l’unica valuta internazionale. Tentativo della Gran Bretagna di tornare al sistema aureo a metà degli anni Venti, fallito con la svalutazione della sterlina nel 1931.

L’esperienza italiana L'Italia unita aderì al gold standard, pur mantenendo una limitata circolazione in argento, ma riuscì a garantire la convertibilità della lira solo per brevi periodi (dalla nascita dello Stato unitario fino al 1866, dal 1883 al 1891; di fatto, ma non ufficialmente, dal 1902 al 1914 e dal 1927 al 1931).

Al sistema del gold standard è stato attribuito il merito della stabilità delle monete, dei prezzi e del libero movimento dei capitali fino alla Prima guerra mondiale, oltre al pregio di una intrinseca capacità di autoregolazione attraverso il meccanismo dei flussi di oro. Secondo alcuni economisti la mancanza di un sistema di cambio fisso costituì una delle cause della crisi economica degli anni trenta.

Sistema a cambio aureo (gold exchange standard) Il sistema a cambio aureo è un sistema nel quale almeno un paese adotta il gold standard e gli altri paesi devono: fissare il contenuto aureo della propria moneta; adottare la moneta del primo paese come riserva a fronte dell’emissione della propria moneta nazionale; Consentire la conversione della propria moneta nella moneta da riserva a un valore prefissato e costante, che è la parità, ossia il rapporto tra i contenuti aurei.

Caratteri il sistema si presta a economizzare l’uso dell’oro in caso di scarsità. Può manifestare instabilità se le riserve sono costituite dalle valute e dall’oro e la solvibilità del paese in gold standard diventa dubbia (corsa alla convertibilità in oro). Il cambio tra due paesi, entrambi aderenti al gold exchange standard è fisso intorno alla parità. La parità è aggiustabile, con variazioni anche consistenti, se la convertibilità è limitata (svalutazione/rivalutazione).

Esperienza storica Il sistema internazionale a cambio aureo è nato nel 1944 a Bretton Woods nell’ambito degli Accordi stipulati tra i 44 paesi coinvolti nel secondo conflitto contro la Germania e i suoi alleati. Tale sistema prevedeva che: Le autorità statunitensi garantissero la convertibilità del dollaro USA in oro, su richiesta delle banche centrali degli altri paesi; Tutti i paesi si impegnassero ad avere un cambio fisso contro il dollaro. Erano consentite oscillazioni dei tassi di cambio (attorno al tasso fisso) in una banda del ± 1%. In questo modo ciascuna moneta finiva con l’avere un contenuto aureo (anche se senza obbligo di convertibilità).

Il valore di cambio oro-dollaro fu per molti anni fissato a 35 dollari per oncia; il tasso di cambio lira-dollaro era di 625 lire per dollaro. Ciò significava che (35x625)= lire corrispondevano ad un’oncia d’oro. Le parità tra i tassi di cambio potevano essere riviste soltanto a seguito di squilibri fondamentali che giustificassero modificazioni della parità e previa autorizzazione del Fondo Monetario Internazionale.

Organismi Internazionali Con gli Accordi di Bretton Woods furono previsti gli organismi internazionali di cooperazione per favorire lo sviluppo dei paesi membri e agevolare l'equilibrio delle bilance dei pagamenti: il Fondo Monetario internazionale (FMI): presso di esso i paesi aderenti avrebbero dovuto versare parte delle proprie riserve in oro, a copertura delle monete nazionali (dal 1967 poteva emettere i Diritti Speciali di Prelievo). Al FMI veniva attribuito il compito di aiutare con i prestiti i paesi in temporanee difficoltà di liquidità, cioè doveva costituire una sorta di Banca Centrale Mondiale con il ruolo di prestatore di ultima istanza verso le banche centrali dei paesi aderenti in temporanea difficoltà.

la Banca mondiale (o Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo: World Bank): ad essa veniva attribuito il compito di sostegno e finanziamento allo sviluppo, in particolare dei paesi meno avanzati. Il GATT (General Agreement on Trade and Tariff ): divenne pienamente operativo solo nel 1961 e nel 1995 è stato trasformato nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) con il compito di favorire la libertà di commercio internazionale.

Il sistema di cambi fissi di Bretton Woods ha regolato i rapporti economici internazionali dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino alla dichiarazione di inconvertibilità del dollaro nel 1971

Evoluzione successiva : tentativi di ripristino di un sistema monetario internazionale esteso a molti paesi e loro fallimento. Dal 1971: ricerca di tentativi di accordi di cambio fisso tra paesi di aree geografiche più ristrette: nell’aprile 1972 accordo tra i paesi della Comunità Economica Europea, con il cosiddetto “Serpente monetario europeo”. 1979: avvio del “Sistema Monetario Europeo” (SME), nel quale le monete dei Paesi della Comunità Europea erano regolate da un sistema di cambi fissi, con bande di oscillazione che variavano dal ± 2,25% al ± 6%; introduzione dell’ECU che da semplice unità di conto assume funzioni monetarie più complesse. 1992: attacco speculativo contro la lira italiana e la sterlina (uscita di Italia e Gran Bretagna e allargamento dei margini fino al 15%) e fine di fatto dello SME. Nello stesso anno (7 febbraio) firma del Trattato di Maastricht.